[cite]Autore: patmax17[/cite]E c'è anche chi gioca a D&D in modo più "aperto", dando spazio ai giocatori, preparando avventure con "finale aperto" (improvvisate, diciamo). Ci sono GM che barano sui dadi non per impedire ai pg di fare qualcosa, ma per permetterglielo.
Ma anche in quei casi il master non può essere imparziale, anche involontariamente favorirà un giocatore piuttosto che un altro, è così?
Qui è uno dei punti cruciali.
Il problema è che tutto questo passa dall'opinione e dalla volontà del master. Lo dici tu stesso: "Ci sono GM che barano sui dadi non per impedire ai pg di fare qualcosa, ma per permetterglielo". Non è la tua volontà ad essere onorata, ma è il Master, grazioso, a permettere che quello che vuoi passi, grazie alla sua mediazione. Io, per esempio, ho a volte barato a favore dei giocatori, ma mi incazzavo se loro facevano lo stesso. Qual'era la differenza? Io ero il Master: potevo.
Perché questo è male?
Perché da qualunque parte la giri stai cercando di compiere un'attività creativa di gruppo dando ad una singola persona il potere di filtrare e accettare o meno il contributo di ogni singolo partecipante. Tu puoi fare qualcosa solo ed esclusivamente se al Master piace e quindi "te lo permette".
Vedendola in questa prospettiva è facile notare come questa sia una ricetta per il disastro, anche con le migliori intenzioni.
Questo non significa che il disastro sia inevitabile: è possibile trovare un equilibrio e far si che il "permesso del Master" vada verso una direzione realmente accettata da tutti, ma comunque la tensione sociale e il rischio rimangono altissimi e spesso si vengono a creare, vuoi per far valere le tue giuste necessità, vuoi per non pestare i calli a nessuno e non sbilanciare il delicato equilibrio che potrebbe essersi creati, comportamenti abbastanza aberranti e dannosi per il gioco in generale.
l gioco tradizionale, poi, di solito non spiega come fare il master. Dice bene Suna quando parla dello storytelling oWoD, che io, ahimé, conosco molto a fondo. In quei capitoli non c'è NULLA che ti dica come soddisfare il divertimento del gruppo, far esprimere ai tuoi compagni di gioco come vorrebbero divertirsi (col rischio quindi di trovarsi al tavolo con due o più opinioni su "cosa è il gioco" opposte e inconciliabili e l'impossibilità di saperlo, se non a tentativi), giocare un'opposizione sensata, armonizzare la creazione condivisa e tutti gli altri millanta compiti del Bravo Narratore.
No, ti dicono, semplicemente: Tu sei il Master. Quello che piace a TE è importante, tu sai cosa vuoi e devi punire e gratificare (tramite i PX, dati per lo più a discrezione del Master) i giocatori finché non te lo daranno.
Considerando che è molto facile che la tua opinione su "cosa è il gioco" sia diversa da quella di uno o più giocatori, capisci bene dove va a finire.
Senza arrivare agli estremi del WoD tutti i manuali "vecchi" sono così.
Di contro stai già notando come in un gioco moderno sia "il gioco" (nel senso di un insieme di regole accettate di comune accordo e ben mirate ad ottenere un'esperienza specifica e dichiarata) a sancire cosa può essere narrato, come e in che momenti, e come ciò vada a comporsi in una fiction condivisa. L'effetto è quello di sgonfiare la bolla di tensione sociale.
Vedi, per esempio, come in Trollbabe il GM non abbia alcun potere di alterare un Obbiettivo vinto o perso, mentre in un gioco che implementa il S0 questo potere ce l'ha eccome, più o meno nascosto da strati di malus, tarocchi da interpretare, difetti, o quant'altro.
Capisci come in Trollbabe sia quindi del tutto inutile fare pressione sociale sul GM e, se si seguono le regole, è garantito di riuscire ad esprimere la propria creatività, contrariamente al gioco tradizionale, in cui la pressione sociale sul GM era il modo MIGLIORE per poter avere lo spazio di esprimersi.
Te ne accorgerai facendo esperienza di gioco concreto. E' una cosa difficile, spesso, da far capire "in teoria" (a meno che l'interlocutore non ti creda sulla parola o abbia avuto
seri problemi col gioco tradizionale), ma facilissima da capire con un po' di gioco.
[cite]Autore: patmax17[/cite]Ah, era rivolta a me la domanda? Avevo capito fosse rivolta a Paolo
Sai che, rileggendo, può benissimo darsi? XD
Vabbé, io avevo bisogno di sentirlo da TE ;-)