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Recensioni dei giochi: fidarsi?

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Mattia Bulgarelli:
Visto il "gap generazionale", per così dire, tra i giochi "a Regola Zero" e quelli senza, e vista anche la poca diffusione dei perchè e dei percome della differenza anche tra i "tecnici", come si fa a fidarsi delle recensioni dei giochi?

Voglio dire, la qualità tecnica di un gioco non rischia di NON venire valutata perchè il grande cambiamento non è ancora stato colto?

Io, personalmente, posso anche leggere Narrattiva per informarmi ed avere conoscenze "tecniche" per capre se un gioco mi piace o no, ma è pur sempre un forum di una determinata editrice, non un recensore indipendente.

Temo che di recensori indipendenti E ANCHE competenti non ne esistano, o sbaglio?
Complice poi il fatto che, alla fine, siamo sempre i soliti 4 gatti a guardarci in faccia alle 'Con. O.o

Gabriele Pellegrini:
Guarda, per me bisogna sempre capire che background ha chi ha fatto la recensione. Tanto per dirti sono uscite due recensioni sulle versioni italiane di Aips e CnV che non stavano né in cielo né in terra: roba da mettersi le mani nei capelli. Ad esempio si diceva che era un peccato che Aips non proponesse un'ambientazione vera e propria ma solo tanti piccoli abbozzi o idee. Questo semplicemente è un modo di vedere le cose da un'ottica distorta e basato su un modo assai diffuso in passato di trattare i gdr: visto uno visti tutti. Semplicemente quei recensori non hanno capito l'originalità dei sistemi che stavano leggendo e li hanno trattati con eccessiva superficialità... un vero peccato (per loro).
Poi in generale prendo sempre con le pinze qualsiasi recensione e preferisco fidarmi del giudizio degli amici.

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite] Gabriele Pellegrini:[/cite]Guarda, per me bisogna sempre capire che background ha chi ha fatto la recensione. Tanto per dirti sono uscite due recensioni sulle versioni italiane di Aips e CnV che non stavano né in cielo né in terra:
--- Termina citazione ---


Temo che siano le stesse che ho letto io e che mi han spinto a questo post.

Sul background del recensore... Il problema è lì: CHI ha un background tale da poter capire le caratteristiche oggettive e descrivere le sensazioni soggettive di un gioco con competenza e separando le due cose?

La auto-recensione che Claudia ha fatto di Spione è ottima e completa.
Avere recensioni e recensori così, e pure autonomi sarebbe l'ottimo.


N.B.: che AiPS sia "senza ambientazione" ai miei giocatori piace tantissimo, come fattore di "fascino del gioco". Sarà perchè me li sono allevati io con anni di GURPS? ^_^;

Renato Ramonda:
In italia? Per ora pochi, quasi nessuno. Bisogna ovviamente che i giochi nuovi vengano giocati e capiti, e per ora non siamo in tantissimi ad averlo fatto. Di questi pochi, una percentuale molto piu' piccola ha la motivazione, la voglia o il tempo di scrivere una recensione.

In USA? Ci sono diversi recensori di cui col tempo ho imparato ad apprezzare l'equilibrio, la precisione e l'impostazione (C.W.Richeson ad esempio).
Poi ci sono anche quelli che servono perche' hanno dei gusti chiari e pubblici: quando RPGPundit scrive una stroncatura piena di insulti e frecciatine puoi stare ragionevolmente certo che il gioco e' eccellente. Questo perche' il tizio e' un amareggiato flammatore i cui gusti sono OPPOSTI ai miei: se a lui fa schifo, a me piacera', probabilmente.

La rece (negativa, e che dimostrava che non aveva capito un granche' del gioco) di Spirit of the Century di questo elemento ha "causato" un picco misurabile nelle vendite.

Dr. Zero:
già, lo trovo strano pure io.

La maggior parte dei recensori ufficiali oggi, non solo non è in grado di valutare un gioco in maniera di funzionalità, ma sono spesso pure "interessati"

Basti vedere come un gioco descritto lo scorso anno "un pastrocchio senza capo ne coda", ora che viene pubblicato in italiano diventi "una scelta di stile"

Perchè ad esempio ho comprato non cedere al sonno?
Io ho letto l'analisi di Moreno, non ci ho capito niente, ma mi ha incuriosito l'esempio di gioco.

Quando ho poi scritto la mia (penso di avere una minima cognizione di causa adesso) ho cercato di far risaltare alcuni aspetti di Ncas, come ad esempio i kicker sono un modo molto efficiente di giocarsi un personaggio come pare a noi, senza background chilometrici.
Ignorata alla bell'e meglio questo discorso(e io che pensavo che non mettere termini tecnici aiutasse) mi vedo rinascere un topic da tristezza assoluta sul background e roba varia.

Però non demordo: dopo lucca penso che un altro paio di recensioni usciranno, e pure di qualche gioco classico.  :twisted:
di quelli prima, tanto non serve giocarli per capire

Tra parentesi, ne ho un'altra pronta, su un gioco straclassico, ma è talmene cattiva che quando l'ho riletta ho deciso di non pubblicarla...

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