Premetto una cosa, è normale che le percezioni dei popoli cambino col tempo, se esigiamo nel dettagliare le percezioni di stato-popolo esigendole simili a quelle attuali, prima del 1800 non esistevano stati (anzi, dopo la 2a guerra mondiale già il concetto di stato è cambiato parecchio nel sentire comune, divenendo più blando e più sociale e rendendo meno sensate le guerre di conquista).
Seconda cosa non saprei darvi dei libri facili da cui approfondire, visto che metto in campo discussioni e conclusioni recenti, anche osteggiate.
Ultima cosa, se anche gli italiani fossero nati con la conquista di altri popoli da parte dei piemontesi.... beh che ci sarebbe di strano, TUTTI i popoli esistenti oggi sono nati così o a seguito di colonizzazione e successivo distacco dalla madrepatria.
Il concetto di Italiano coincide con quello di latino, è con Roma e le sue strade che si forma dopo la provincia italica un popolo che dagli altri verrà chiamato "latini", etnia che coincideva perfettamente con gli italiani.
Arabi, bizantini, franchi, longobardi e così via chiamavano gli abitanti autoctoni dell' Italia tutti latini.
In che nome si riconoscessero gli "italiani" è una storia complicata invece a causa di ragioni genuinamente politiche.
De facto latini e longobardi dopo poco più di una generazione erano un unico popolo da cui gli italiani hanno preso moltissimi tratti caratteristici.
Gli italici d'era longobarda nei documenti non facevano distinzioni tra latino o longobardo (almeno in Toscana, unica terra di cui abbiamo parecchi documenti), ma solo tra ducato e diocesi di appartenenza.
Fatto sta che sia i re longobardi prima che i franchi poi e così via fino allo scontro tra Macchiavelli e il Cardinal Baronio la percezione dell' Italianità era sentita.
Non a caso si passò dal Rex longobardorum di Carlo Magno al Re del Regno d' Italia di suo nipote Pipino.
Ora la cosa unica degli italiani è il rinnegare i "barbari" cosa che in Francia, Spagna o Germania non accade per nulla (anzi).
Su questo si potrebbero scrivere vari libri (mmmh anzi, l' han fatto mi sa ^^).
Il momento scatenante dell'attuale percezione dell' Italia come "un puzzle di diversità" è nata col Cardinal Baronio (tesi cattolica).
Cos'era successo? Una persona a caso di nome Macchiavelli in un suo scritto (Il Principe) aveva accusato il Papa di aver chiamato in Italia lo straniero (I franchi) contro gente longobarda di nome, ma ormai Italiana, ritardando così di parecchio l' aggregazione che era ormai avvenuta in Francia o Spagna e stava finendo in Germania.
La tesi di Baronio era che si il Papa aveva chiamato degli stranieri, ma così facendo aveva preservato le energie italiane vere, evitando che venissero corrotte dai barbari, e così facendo avevano poi potuto esprimersi al meglio (nei comuni e signorie).
In altre parole comuni e signorie sono la massima espressione di se del popolo italiano.
Partì così lo scontro tra la tesi cattolica e quella macchiavellica, la tesi cattolica stravinse anche perché tra i suoi sostenitori c'era Alessandro Manzoni che oltre a un convincente trattato storico (per l'epoca, oggi sarebbe smontato in 0,2 secondi) scrisse l'Adelchi opera che diede una certa spinta sociale alla tesi cattolica.
Ancor oggi noi teniamo assimilata nel nostro pensiero culturale la tesi cattolica (chiamata così perché ideata da un Vescovo, ma ha origini squisitamente politiche).