Autore Topic: Percezione dell' Italia nei tempi passati  (Letto 2689 volte)

Ivano P.

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Percezione dell' Italia nei tempi passati
« il: 2010-11-23 17:19:28 »
Premetto una cosa, è normale che le percezioni dei popoli cambino col tempo, se esigiamo nel dettagliare le percezioni di stato-popolo esigendole simili a quelle attuali, prima del 1800 non esistevano stati (anzi, dopo la 2a guerra mondiale già il concetto di stato è cambiato parecchio nel sentire comune, divenendo più blando e più sociale e rendendo meno sensate le guerre di conquista).

Seconda cosa non saprei darvi dei libri facili da cui approfondire, visto che metto in campo discussioni e conclusioni recenti, anche osteggiate.

Ultima cosa, se anche gli italiani fossero nati con la conquista di altri popoli da parte dei piemontesi.... beh che ci sarebbe di strano, TUTTI i popoli esistenti oggi sono nati così o a seguito di colonizzazione e successivo distacco dalla madrepatria.

Il concetto di Italiano coincide con quello di latino, è con Roma e le sue strade che si forma dopo la provincia italica un popolo che dagli altri verrà chiamato "latini", etnia che coincideva perfettamente con gli italiani.
Arabi, bizantini, franchi, longobardi e così via chiamavano gli abitanti autoctoni dell' Italia tutti latini.
In che nome si riconoscessero gli "italiani" è una storia complicata invece a causa di ragioni genuinamente politiche.
De facto latini e longobardi dopo poco più di  una generazione erano un unico popolo da cui gli italiani hanno preso moltissimi tratti caratteristici.
Gli italici d'era longobarda nei documenti non facevano distinzioni tra latino o longobardo (almeno in Toscana, unica terra di cui abbiamo parecchi documenti), ma solo tra ducato e diocesi di appartenenza.
Fatto sta che sia i re longobardi prima che i franchi poi e così via fino allo scontro tra Macchiavelli e il Cardinal Baronio la percezione dell' Italianità era sentita.
Non a caso si passò dal Rex longobardorum di Carlo Magno al Re del Regno d' Italia di suo nipote Pipino.

Ora la cosa unica degli italiani è il rinnegare i "barbari" cosa che in Francia, Spagna o Germania non accade per nulla (anzi).
Su questo si potrebbero scrivere vari libri (mmmh anzi, l' han fatto mi sa ^^).

Il momento scatenante dell'attuale percezione dell' Italia come "un puzzle di diversità" è nata col Cardinal Baronio (tesi cattolica).

Cos'era successo? Una persona a caso di nome Macchiavelli in un suo scritto (Il Principe) aveva accusato il Papa di aver chiamato in Italia lo straniero (I franchi) contro gente longobarda di nome, ma ormai Italiana, ritardando così di parecchio l' aggregazione che era ormai avvenuta in Francia o Spagna e stava finendo in Germania.
La tesi di Baronio era che si il Papa aveva chiamato degli stranieri, ma così facendo aveva preservato le energie italiane vere, evitando che venissero corrotte dai barbari, e così facendo avevano poi potuto esprimersi al meglio (nei comuni e signorie).
In altre parole comuni e signorie sono la massima espressione di se del popolo italiano.

Partì così lo scontro tra la tesi cattolica e quella macchiavellica, la tesi cattolica stravinse anche perché tra i suoi sostenitori c'era Alessandro Manzoni che oltre a un convincente trattato storico (per l'epoca, oggi sarebbe smontato in 0,2 secondi) scrisse l'Adelchi opera  che diede una certa spinta sociale alla tesi cattolica.

Ancor oggi noi teniamo assimilata nel nostro pensiero culturale la tesi cattolica (chiamata così perché ideata da un Vescovo, ma ha origini squisitamente politiche).

Simone Micucci

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Percezione dell' Italia nei tempi passati
« Risposta #1 il: 2010-11-23 17:25:32 »
...e poi come va a finire?
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Michael Tangherlini

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Percezione dell' Italia nei tempi passati
« Risposta #2 il: 2010-11-23 17:45:24 »
Citazione
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]...e poi come va a finire?

Che in realtà sono tutti morti, e l'assassino è Bruce Willis.

-MikeT
« Ultima modifica: 2010-11-23 17:45:42 da MikeT »
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TartaRosso

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Percezione dell' Italia nei tempi passati
« Risposta #3 il: 2010-11-23 18:05:22 »
Ma che abbia vinto la tesi cattolica è da vedere. Non sono un esperto però la Storia mi piace quindi leggo spesso dei libri al riguardo e ....bè nella maggior parte dei libri che leggo io, che probabilmente sono pure di parte, c'è una visione delle cose in stile macchiavelli (anche se non fa riferimento alla sola chiamata del Re ma a vari fattori su periodi storici diversi).
Simone Lombardo

Matteo Suppo

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Percezione dell' Italia nei tempi passati
« Risposta #4 il: 2010-11-23 19:56:20 »
Ma il motivo di questo thread? ò_O
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Rafu

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Percezione dell' Italia nei tempi passati
« Risposta #5 il: 2010-11-23 20:27:11 »
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite][p]Ma il motivo di questo thread? ò_O[/p]


INFORMATI!
« Ultima modifica: 2010-11-23 20:28:28 da Rafu »

Percezione dell' Italia nei tempi passati
« Risposta #6 il: 2010-11-23 21:02:03 »
Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Non a caso si passò dal Rex longobardorum di Carlo Magno al Re del Regno d' Italia di suo nipote Pipino.

Ah, ma allora non era solo Vittorio Emanuele ad avere quella caratteristica :D
ghghghghgh

Grifone, potrei doverti chiedere un tot di cose per un mio progetto.
Tieniti pronto, arriveranno domande senza preavviso... prima o poi :D
« Ultima modifica: 2010-11-23 21:02:54 da khana »
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Matteo Suppo

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Percezione dell' Italia nei tempi passati
« Risposta #7 il: 2010-11-23 21:58:19 »
Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite]
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite][p]Ma il motivo di questo thread? ò_O[/p]
[p]INFORMATI![/p]

C'è stato qualche problema
La discussione richiesta non è stata trovata.
Il commenti richiestro non è stato trovato.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Ivano P.

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Percezione dell' Italia nei tempi passati
« Risposta #8 il: 2010-11-23 22:34:33 »
Il post a cui si riferiva Rafu è qui
http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=3577&page=2#Item_28

Citazione
Ma che abbia vinto la tesi cattolica è da vedere. Non sono un esperto però la Storia mi piace quindi leggo spesso dei libri al riguardo e ....bè nella maggior parte dei libri che leggo io, che probabilmente sono pure di parte, c'è una visione delle cose in stile macchiavelli (anche se non fa riferimento alla sola chiamata del Re ma a vari fattori su periodi storici diversi)


A livello di influenza storica in quel periodo ha indubbiamente vinto la tesi cattolica, la percezione che ha avuto Macchiavelli e i suoi sostenitori è stata quella di una sconfitta totale.
A livello accademico è un altra questione,  è tutt' ora in corso.
Resta il fatto che alle medie insegnano ancora che Macchiavelli scrisse quella cosa perché avversava il papato di base e non con cognizione di causa ^_-.


Citazione
Grifone, potrei doverti chiedere un tot di cose per un mio progetto.
Tieniti pronto, arriveranno domande senza preavviso... prima o poi :D


Volentieri ^^

Rafu

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Percezione dell' Italia nei tempi passati
« Risposta #9 il: 2010-11-23 22:43:56 »
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]C'è stato qualche problema
La discussione richiesta non è stata trovata.
Il commenti richiestro non è stato trovato.

Ohibò, non funziona più il permalink? Ò.ó

Mauro

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Percezione dell' Italia nei tempi passati
« Risposta #10 il: 2010-11-24 09:02:28 »
Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]dopo la 2a guerra mondiale già il concetto di stato è cambiato parecchio nel sentire comune, divenendo più blando e più sociale e rendendo meno sensate le guerre di conquista

Puoi approfondire questo?

Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite]non funziona più il permalink?

Per le discussioni in Chiacchiera e Gioca non ha mai funzionato, se preso dal numero di messaggio; si deve prendere quello completo (tipo questo per il tuo).

Ivano P.

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Percezione dell' Italia nei tempi passati
« Risposta #11 il: 2010-11-24 10:00:04 »
--> Senso della nazione post II guerra mondiale.

Fino alla seconda guerra mondiale era socialmente ritenuto lecito che uno stato conquistasse e avesse colonie, senza era uno stato di serie B.
La mega punizione che era stata inflitta ai tedeschi  dopo la 1a Guerra Mondiale alla fine aveva danneggiato economicamente anche tutti gli altri stati, di questo si erano resi conto tutti (infatti con la fine della 2a punirono i "nazisti" e ricostruirono la Germania).
Oggi a nessuno stato verrebbe in mente di conquistare un territorio nuovo, la gente pensa "uno stato-un popolo-un territorio" non solo verso di se, ma anche in relazione agli altri.
Dal punto di vista politico inoltre la conquista non è più  indispensabile per predare (o l' uso dell' esercito), mentre conquistando hai una marea di spese di mantenimento e di problemi sociali, mai sentito parlare di neocolonialismo?.

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