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Recensione di Alice in Steamland

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Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite]Autore: vonpaulus[/cite]Dimitri non vuole strutture narrativiste che portano il gioco a dare priorità alla storia. lui vuole un mondo in cui i personaggi si muovono dentro e questo è rigth to dream.
--- Termina citazione ---

Sono d'accordo sul giudizio del gioco, ma questa frase è sbagliata; proprio a livello dei termini e dei concetti.
I personaggi che si muovono in un mondo non sono Right To Dream, sono semplicemente personaggi in una fiction.
Il Narrativismo non porta il gioco a dare priorità alla storia, porta il gioco a dare priorità ai giocatori, semmai, ma è una mezza boiata anche questa.
Sono proprio errori concettuali che si stanno portando in giro un'enorme confusione tecnico teorica, motivo per il quale si dice sempre di evitare di usare termini tecnici (a sproposito).


--- Citazione ---[cite]Autore: vonpaulus[/cite]Premesso e non concesso che Dimitri abbia usato il termine narrativista nell'accezione di Edwards, il quale non ha un TM sul termine.
--- Termina citazione ---

:) se in una stessa frase ci leggo "System Does Metter" e "Narrativismo"... l'accezione è quella di Edwards (che invece il TM sul "System Does Metter" ce l'ha...).

Detto questo, rinnovo il mio interesse nel gioco e spero di poterlo provare presto.
Il Right To Dream di questo gioco è dato dallo "scope" (purtroppo mezzo-implicito) del gioco stesso: ossia esplorare le Steamland fino a che non diventi Steamland o anti-Steamland (Londra).
"Celebra" il setting del romanzo, in modo molto palese, ma il fatto che ci sia un'impostazione sandbox non è conditio-sine-qua-non di Right To Dream.

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: vonpaulus[/cite]Premesso e non concesso che Dimitri abbia usato il termine narrativista nell'accezione di Edwards, il quale non ha un TM sul termine
--- Termina citazione ---


A quello che hanno già detto gli altri aggiungo: i termini hanno significati dipendenti dal contesto ("momento" in meccanica razionale ha un significato diverso da quello del linguaggio quotidiano). Nel campo dei gdr il termine "narrativismo" è stato CONIATO e DEFINITO da Edwards.  Quindi sì, è un termine specifico della sua teoria. Se ne parli nell'ambito dei gdr, intendi QUELLO. (o non conosci il significato del termine), indipendentemente dal significato che la parola potrebbe avere in altri ambiti.

Gabriele Pellegrini:
Il gioco mi ispira, peccato per la cantonata presa nell'introduzione.
Mah, sinceramente penso che in un gioco uno dovrebbe spiegare con parole semplici la sua idea piuttosto che andare a pescare paroloni per impressionare il lettore... ecco poi i risultati.
Peccato perché questo è un errore grave che mette un po' in ridicolo tutto quello che viene dopo... anche perché è naturale poi chiedersi che cavolo di regolamento possa aver scritto uno che si prefigge un intento dimostrando poi di aver pensato all'esatto contrario o quasi.

Ecco allora una lezione di vita: non scrivete di teoria nei giochi :)

Edison Carter:
Del resto, l'anno scorso a Lucca quando ho chiesto a Volpino qualche delucidazione su (mi pare fosse) Hellywood, mi ha risposto "Questo gioco ha un mondo organizzato e razionale, per cui c'è bisogno di un master".

Mica come certi giochi...

Ora, non so Dimitri, ma se la mentalità è quella...

Niccolò:
mah, a me sembra che tutti si concentrino sulla cantonata terminologicva (di scarsa rilevanza) e poco sul gioco.

ma anche al di la di voler sapere più roba sul gioco, mi sembra più "cantonata" il dire, con parole normalissime, "nel mio gioco i giocatori non controllano la storia" per poi mettere regole che danno vari poteri da master in mano ai giocatori.

cmq ho una domanda specifica: come funziona -se ne esiste una formale- la preparazione della partita?

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