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[Montsegur] Prenarrazione, carte storia e scopo del gioco

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Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: seneca29[/cite]Tenere alto il ritmo, e questo significa non poter fare una scena doppia
--- Termina citazione ---

Non è che non si possa fare, dipende dal contesto: chi c'è in scena, qual è lo scopo, cos'è capitato, cosa si vuole fare... ci possono essere scene triple e anche oltre, ma non va bene in ogni situazione. Nemmeno che il ritmo si debba tenere alto è una regola sempre valida: in generale sì, ma è possibilissimo che una scena richieda un ritmo lento, o un rallentamento.

Il punto è focalizzarsi: Amiel e Pierre-Roger; era importante che non fossero contemporaneamente in scena? Se sì, non era possibile tagliare una delle due scene? A Play, ho passato diverso tempo con due scene in mente e una sola scena ancora disponibile, finché il gioco non mi ha fatto capire quale delle due era veramente rilevante: l'altra sarebbe stata interessante, bella, probabilmente anche importante; ma non quanto la prima.
Le scene sono quattro: poche, pochissime; quindi, focus. Se giochi una scena, dev'essere perché quella scena è importante in quel momento; ci saranno mille idee di scene fighe, il punto è scegliere quelle importanti (sì, è possibile anche fare più scene; ma salvo che sia veramente necessario trovo - idea personale - che rischi di annacquare il gioco, portando in gioco scene magari belle, ma non veramente pregne, perché toglie la necessità di capire quali scene sono veramente importanti in quel momento).

Ora, la scena in oggetto: il fatto che altri l'abbiano continuata non significa necessariamente che la scena doppia allora sarebbe andata bene: "un altro la continua" significa un altro personaggio al centro, un altro scopo, un'altra gestione, un altro punto di vista. Laddove continuare una scena potrebbe essere sbagliato, riprenderla potrebbe essere giusto (e viceversa); è una cosa da vedere al tavolo, situazione per situazione, leggendo cos'è capitato fino a quel momento (al tavolo e nella storia).

Non ero al tavolo, quindi non posso dire che quella singola prenarrazione abbia rovinato tutto il gioco; ma è possibile: se fa chiedere a un giocatore "Ma allora perché ho giocato finora?", ha rovinato la giocata (ripeto: non sto dicendo che in questo caso sia capitato, non c'ero).

Ezio:
Allora, ritorno sull'argomento solo perché credo nella tua buona fede, Dario, e penso che tu voglia davvero imparare e non dimostrare in un qualche modo di essere stato trattato in modo ingiusto.

Vorrei avanzare poi una richiesta: se devi rispondermi fallo in maniera organica e non con un elenco di punti. Contestualizza e dai un tono alle tue affermazioni. Non è possibile né discutere né spiegare qualcosa ad un elenco.

Innanzitutto un chiarimento: ha ragione Vittorio (in generale Vittorio e Mauro hanno detto cose giustissime). La scena in sé non era brutta. Anzi, tutta la partita non è stata, chiariamolo, per niente male. Idee buone, veicolate abbastanza bene, buona tridimensionalità dei personaggi... non male, data la situazione, davvero.
Ogni mia contestazione e correzione riguarda solo ed esclusivamente le tecniche di gioco. Potrebbero avere un titolo: "Come si Gioca a Montsegur 1244 piuttosto che stare intorno ad un tavolo a discutere di quanto sarebbe figo se Pierre-Roger fosse un marziano".

I primi tre "punti fermi" che vuoi prendere sono piuttosto approssimativi.

Se è vero che una Carta Storia introduce quell'elemento in gioco (anche se possono esserci correlazioni e diramazioni) è pur vero che niente ti obbliga a portarlo in quella direzione. Così come non sei obbligato a rispondere alle domande di un Personaggio Secondario è tuo privilegio ignorare anche i suggerimenti di sviluppo (domande) di una Carta Storia. Se giochi la carta "Tradimento" è perché vuoi vedere un Tradimento in gioco, non perché vuoi far ammalare qualcuno (anche se l'idea della malattia è presente nel testo della carta).
Le Carte Storia sono un po' un crux del gioco, e sono una delle cose in cui vige l'accordo al tavolo. Quando sei abituato a giocare capita anche di fare del "foreshadow", di preparare la scena per una carta che non è ancora uscita. Oppure di introdurre un elemento senza giocarla. Può funzionare o no, dipende da voi. Per le prime volte il consiglio è quello di attenersi all'uso classico: usa una Carta Storia (e solo una Carta Storia) per introdurre QUELL'ELEMENTO (e non altri, anche se puoi partire da lì per andare altrove) nel gioco.

La "questione della scena doppia", poi.

Anche qui ha ragione Mauro. Come ho già detto l'errore era del tutto contestuale. In un'altra occasione, in un'altra scena, in un'altra storia, ci sarebbe potuto stare un cambio triplo, su locazioni e tempi diversi, dipende da quello che si voleva ottenere nel gioco.
Come faccio, quindi, a dire che è un errore e non una questione di gusti dell'Ezio Mannaro?
Perché c'è stato più di un "cut" chiamato da persone che non fossero il creatore originale della scena. L'hanno già detto, lo ripeto: coralità anche quando si ha "la mela in mano". Se una persona chiama il cut della scena vuol dire che quella scena è finita. Uno spettatore esterno ti ha appena detto che qualunque cosa succeda da questo momento in poi non potrà mai interessarlo quanto ciò che ha appena visto. E' un segnale talmente chiaro da essere inequivocabile. Aggiungi, al massimo, qualche dettaglio. Riaprirla significa non rispettare i gusti degli altri e rischiare di rovinare il gioco.
Tieni presente che la cosa è reciproca: durante il gioco, quando tu sei spettatore, hai il dovere di informare gli altri sui tuoi gusti, chiudendo una scena per te completa o ravvivandole una noiosa facendo entrare un altro personaggio. In pratica esattamente quello che ha fatto Davide o quello che ho fatto io con la mia autorità di giocatore: avevamo già visto una scena in cui Arsende si confrontava con un membro della sua famiglia e soffriva per le sue intenzioni... ricominciarne un'altra uguale? Boooooring!
Vuoi che il tuo contributo venga rispettato al tavolo? Rispetta quello degli altri. Ripeto: se uno spettatore dice che una scena è chiusa c'è sempre una buona ragione per ascoltarlo.

NON, e ripeto NON, privilegiare le tue idee preconcette di quello che dovrebbe contenere una scena su quello che davvero sta succedendo al tavolo, anche soltanto dicendo: "questa è una scena in due parti, prima Faye, poi Pierre". Farlo significa uccidere il gioco.
Ricordi Davide che voleva una scena in cui Raimond veniva ferito alla gamba e, per quanto ci provasse, non ha avuto modo di inserire quell'elemento in scena? Ecco, questo dovrebbe farti capire come il controllo che il "regista" ha su una scena è molto, molto labile. Se c'è qualcosa che vuoi a tutti i costi mostrare devi farlo subito, aggressivamente.

Tutto chiaro?

Oh, un'ultima cosa:


--- Citazione ---[cite]Autore: seneca29[/cite]11. Non è vero che non mi sono fidato (anche perchè l'effetto che faceva il cut l'avevo visto), solo mi ha dato fastidio che tu abbia detto che ho sbagliato, che ho prenarrato, che ho fatto male la scena ed il modo in cui l'hai detto. E quindi ti ho semplicemente chiesto di spiegarmi l'errore (che a quanto pare poteva essere prevenuto) e tu hai rimandato la discussione... a questo momento.
--- Termina citazione ---


Scusa, ma te l'ho già detto. Non è stata cattiveria o spocchia. Abbiamo sforato i tempi e come conseguenza di ciò avevo 15 minuti per riprendermi (ti assicuro che dimostrare un gioco è molto più faticoso di quanto sembri), mangiare qualcosa, sparecchiare il tavolo e accogliere il seguente gruppo di giocatori per Il Gusto del Delitto. Col sorriso e carico di energie.
Non avevo il tempo materiale per dilungarmi oltre quello che ho fatto.
La sera... bé, la sera ero completamente cotto e non in condizione di affrontare una discussione di un qualunque tipo.

Non prendertela, poi, se mentre impari qualcosa chi te lo sta insegnando ti dice che hai sbagliato. Mi sembra normale in quel processo di trial-and-error che chiamiamo "apprendimento", no?

Dario Delfino:

--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]NON, e ripeto NON, privilegiare le tue idee preconcette di quello che dovrebbe contenere una scena su quello che davvero sta succedendo al tavolo
--- Termina citazione ---

No, no, ti assicuro che non avevo nessuna voglia di imporre nessun finale! Non avevo in mente niente e non volevo mica portare la scena per forza da qualche parte! Semplicemente avrei preferito, per mia curiosità, sentire il punto di vista di Pierre Roger, tutto qui. Ma il tempo è tiranno! : )



--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]Abbiamo sforato i tempi e come conseguenza di ciò avevo 15 minuti per riprendermi (ti assicuro che dimostrare un gioco è molto più faticoso di quanto sembri), mangiare qualcosa, sparecchiare il tavolo e accogliere il seguente gruppo di giocatori per Il Gusto del Delitto. Col sorriso e carico di energie.
--- Termina citazione ---

Ed infatti, come dicevo altrove, a Lucca ho imprato che saper gestire una demo è un'arte... : )
Tu te la sei cavata egregiamente, nello specifico: mi sono divertito, mi sono emozionato e giocherei volentieri un'altra partita a Montsegur.
Non mi resta che rinnovare i complimenti e ringraziarti di nuovo per l'attenzione
Alla prossima! (Inc2011? *_*) : )

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