Autore Topic: [Dubbio] Actual Play Ambercon 2007  (Letto 2029 volte)

[Dubbio] Actual Play Ambercon 2007
« il: 2008-10-11 14:38:40 »
Dopo averlo più volte minacciato eccomi finalmente a postare un Actual Play di Dubbio (il primo che giocai).
L’AP che segue è una specie di summa di cose scritte da me (che all’epoca mandai all’autore, bramoso di AP del suo gioco) e successive integrazioni di Moreno. Spero possa essere utile a chi vuole farsi un’idea di come può svolgersi l’intera faccenda.

A scanso di equivoci premetto che, malgrado si parta sempre dalla stessa premessa, le storie che si possono trarre da questo gioco sono le più svariate con “morali” completamente diverse di volta in volta.
Ho visto protagonisti rinunciare ai loro sogni pur di restare con il compagno, autodistruggersi dopo l’abbandono, riconciliarsi dopo un allontanamento. Tutto questo per rimarcare che questa qui sotto è la storia di come abbiamo giocato NOI QUELLA VOLTA e se il gioco venisse rigiocato in altri momenti o con altre persone uscirebbero senz’altro fuori cose diverse.

Dubbio - Actual Play:
All'edizione 2007 della Convention di giochi modenese Ambercon, il gruppo italiano Flying Circus, un movimento di giocattori (e giocautori) italiano di live ha ospitato (principalmente grazie all’iniziativa di Andrea Castellani) una presentazione del movimento Vi Ǻker Jeep tenuta dal designer svedese Tobias Wrigstad e dal danese Frederik Berg Olsen.

Questa occasione ha rappresentato il mio primo contatto con i jeeper e i loro giochi. Infatti è stato proprio durante questa convention che un ardimentoso membro del Flying Circus, Lorenzo Trenti, ha accettato di arbitrare Dubbio per dei giocatori italiani. Alla sessione hanno partecipato:

Benedetta Scansani (che abbiamo conosciuto proprio in questa occasione. All'epoca aveva iniziato a giocare live da circa un anno. In seguito è divenuta un'attivissima giocatrice/organizzatrice di giochi),
Moreno Roncucci, Michele Gelli, et moi, Claudia Cangini.

Come è facile immaginare, se avete letto il manuale del gioco, iniziamo con Lorenzo che ci illustra il gioco, quindi cominciamo immediatamente ad abbozzare un elenco di scene di Vita Reale e a inserirle fra le scene dello spettacolo teatrale sulla Plancia di gioco.
Per tutti, questa parte risulta piacevole e divertente. Iniziamo a parlare di quali Comprimari inserire e quali luoghi e circostanze suonino più promettenti per gli sviluppi della trama. Cominciano ad emergere alcune idee per delle scene, ma nulla di troppo definito.

Scegliamo come Comprimari Alice, Cecilia, Miriam, Jennie, Mary-Anne, Robert, Garrison, John & Samson, nella pratica solo Jennie, Mary-Anne e John appariranno in più di una scena. Da subito identifichiamo in John e Jennie le principali Tentazioni e utilizziamo gli altri Comprimari solo quando una situazione rende opportuna la loro presenza.

Il regista procede quindi al casting e veniamo abbinati casualmente per interpretare le due scene di riscaldamento. Moreno e Benedetta giocano la scena a letto (che termina con lei che si arrabbia e se ne va) e io e Michele giochiamo la scena in soggiorno.

Sia Michele che io ci rendiamo conto che, per noi che siamo una coppia nella vita, è piuttosto bizzarro interpretare una coppia in crisi. Ci è difficile giocare ignorando chi abbiamo di fronte e la cosa ci mette un po' a disagio. Alla fine, anche tenendo conto di questo, si decide che io interpreterò Julia e Maude, Moreno interpreterà Tom e Lewis, Michele sarà Peter e i Comprimari maschili, mentre Benedetta sarà Nicole e tutti i Comprimari femminili.
Devo dire che la scelta mi lascia perfettamente soddisfatta, anche perché mi attira molto l'idea di interpretare Maude Sogno e questo casting me ne da l'occasione. Inoltre la cosa si dimostrerà utile in seguito nel corso del gioco per la buona riuscita di una scena.

Per quanto riguarda le tecniche, per qualche motivo, benché le avessimo appena collaudate in una precedente sessione di Upgrade! sembra che in gioco abbiamo tutti deciso all'unisono di non usare gli Inside/Outside.
Credo che, per qualche motivo, li abbiamo percepiti come non appropriati all'atmosfera che si stava creando. O, forse, l'atmosfera teatrale del gioco ci ha influenzato portandoci a una rappresentazione più "classica" e ci siamo basati semplicemente su gesti e dialoghi. Oppure ancora, semplicemente, non ci eravamo abituati.

La tecnica del Telegraphing, invece, è stata ampiamente utilizzata durante tutto il gioco con ottimi risultati.
Durante il gioco, di tanto in tanto, Lorenzo è intervenuto per chiedere chiarimenti su qualche dettaglio tipo "come è vestita Jenny?" o "chi ha cucinato?". Tutte piccole cose che gettavano luce ulteriore sulla caratterizzazione dei personaggi. Tuttavia questi interventi, più frequenti in principio, si sono diradati fino a scomparire del tutto nel corso del gioco. Forse la cosa è legata al fatto che, col procedere della storia, ci siamo sentiti tutti molto coinvolti e assorbiti dallo svolgersi della vicenda e dalla suspense per scoprire come sarebbe andata a finire.

Questa è la sequenza delle Scene da noi scelta. Nel crearla abbiamo cercato di fare in modo che i personaggi si alternassero sulla scena nel modo più vario (ossia abbiamo evitato due scene consecutive con Julia, per esempio, cercando piuttosto di intervallarle con scene dedicate ad altri personaggi). Visto il nostro cast limitato, abbiamo poi dovuto fare attenzione anche a non avere mai in scena più di un personaggio interpretato dalla stessa persona. Riguardando oggi la sequenza non mi lascia soddisfattissima e, rigiocandolo, metterei senz’altro qualche scena aggiuntive in mezzo a quel gruppo di scene dello spettacolo che abbiamo lasciato tutte insieme verso la fine. Ma allora eravamo giovani e inesperti e anche il regista affrontava il gioco per la prima volta...

Ecco la lista delle scene con le scene dello spettacolo tutte alte, e quelle delle vita reale in alto/ basso.

AT THE DOOR
Tornando a casa dopo uno spettacolo grandioso (Tom & Julia) (scena predeterminata sulla Plancia di gioco)
Al ristorante con Garrison e Cecilia.
The video camera(scena predeterminata)
La Festa (Tom & Jenny, Julia & John) (scena predeterminata)
A teatro, nel camerino di Tom con Jenny. Poi arriva Julia.
LA SFILATA DI NICOLE
RITORNO SULLA SCENA DEL DELITTO
John mostra a Julia lo splendido appartamento
MARTIRE
IL SOGNO DELL’IDEALE
Tom e Julia nel loro appartamento
Julia nel suo camerino con la matrigna Mary Anne. Poi arriva Tom.
Tom al bar di Miriam. Poi arriva John.
UNA BELLA GIORNATA
LA RESA
Julia porta Tom allo splendido appartamento, poi arriva John.
PROSPETTIVE DIVERSE
CANDELE ACCESE
GUERRA TOTALE
Tom e Julia a Parigi con i genitori di Tom nel loro appartamento
ALLA PORTA

In gioco, le scene si sono svolte come segue. Le parti fra parentesi sono ciò che avevamo deciso di ogni scena all’inizio del gioco, quando abbiamo creato la sequenza..

- AT THE DOOR
Il monologo iniziale scelto da Benedetta getta da subito una luce di incertezza sul rapporto con Peter.

- Tornando a casa dopo uno spettacolo grandioso (Tom & Julia, scena predeterminata sulla Plancia di gioco)
(Qui facciamo un piccolo errore e, non ricordando che il set per questa scena va scelto fra le location indicate, la ambientiamo su un taxi che porta a casa Tom e Julia dopo lo spettacolo)
Da questa scena apprendiamo che, dopo anni di sforzi, la coppia sta finalmente trovando il successo con lo spettacolo teatrale e sta discutendo con un produttore circa un film ad alto budget. Potrebbe essere la loro grande occasione.

Lei è ottimista e si gode la popolarità attuale. Lui è insicuro, sempre a leggere le recensioni temendo il peggio e anche se scherza sul fatto che Julia è la più popolare fra i due, in realtà la cosa non gli piace.
Lungo la strada intravedono dai finestrini Jenny (o qualcuno che le somiglia) e finiscono a parlare di lei, mostrando che Julia, che andava alla stessa scuola frequentata da Jenny e Tom quando ancora stavano insieme, è ancora gelosa di lei.
In seguito i dubbi e le preoccupazioni di Tom torneranno a contrapporsi all’ottimismo di Julia.

- Al ristorante con Garrison e Cecilia.
(non decidiamo nulla in anticipo per questa scena, a parte personaggi e location. Sentiamo solo che è una buona occasione per caratterizzare Tom e Julia senza inserire due scene di fila in cui appaiono solo loro due)
Michele e Benedetta rappresentano i due amici come una coppia felice e di successo che sta cercando di avere un bambino. Qui viene menzionato per la prima volta lo “splendido appartamento” con Julia che dice a Cecilia che forse avrà presto bisogno dei suoi servizi, visto che stanno per comprare casa.
Tom non commenta, mentre Julia mostra entusiasmo a questa prospettiva. Si parla anche di bambini, altro argomento che mette Tom a disagio e lo rende scontroso

- La video camera(scena predeterminata)
(Discutiamo a lungo su questa Scena perché ci sembrano eccessive tutte queste scene di fila con Tom e Julia, malgrado l'inserimento della scena al ristorante. A un certo punto qualcuno suggerisce una visita a sorpresa dei genitori di Julia con suo padre che si pavoneggia davanti alla telecamera. L'idea suona divertente e ci troviamo subito d'accordo. Dopo avere giocato, e leggendo il manuale, mi rendo conto che l'arrivo dei genitori di Julia in questa scena è già previsto. Lol!)

Tom e Julia sembrano sereni insieme, il regista ci suggerisce domande interessanti per l’intervista legata alla videocamera. I due si fanno complimenti professionali a vicenda e sembrano un’ottima squadra.
Sono interrotti dall’arrivo anticipato dei genitori di Julia. Il padre di Julia è piuttosto sgradevole con Tom, mostrando una certa invidia professionale. Julia e la matrigna cercano di ammorbidire i toni ma senza grande successo. Con il proseguire del battibecco, Julia si arrabbia, spegne a videocamera e sgrida Tom e suo padre.
Questa scena risulta tutto sommato piuttosto comica (dopo avere giocato tante volte Dubbio devo constatare che spesso è così e sembra che Samson sia destinato ad essere sempre giocato spessissimo come una specie di macchietta). In effetti a questo punto non eravamo ancora certi del tono che la storia avrebbe avuto (considerando come è finita è stato un momento di ironia che ci voleva).

Secondo Lorenzo (il regista) questo è il punto in cui il tono per il resto del live è stato definito:
malgrado la situazione buffa, Julia non ha reagito come un personaggio comico, ma come una persona vera che vede la sua famiglia rendersi ridicola di fronte all’obiettivo.
Dopo il suo sbotto, la situazione non era più divertente.
Personalmente sono contenta che da qui abbiamo iniziato a giocare “seriamente” perché trovo che spesso la commedia sia una scusa per non farsi coinvolgere emotivamente dalle storie che si giocano, per restare a guardarle “da fuori”, mentre il fatto che noi 4 ci siamo fatti così prendere ha migliorato immensamente l’esperienza.

Con tutte le repliche che ho giocato in seguito, noto che questo capita spesso: il gioco esordisce con toni tutto sommato brillanti, da commedia, e diventa sempre più serio andando avanti.
Credo dipenda dal fatto che il proseguimento del gioco, in qualche modo, ti “trascina” dentro il personaggio. Probabilmente è una combinazione dei “bang” così terribilmente “familiari” che vengono proposti. È difficile non avere mai vissuto qualche situazione simile a quelle che capitano in gioco e la descrizione estremamente sommaria dei personaggi non fa che incoraggiarci a “riempire i vuoti” con farina del nostro sacco.

- La Festa (Tom & Jennie, Julia & John) (scena predeterminata)
(Decidiamo di usare questa scena per presentare Jennie e John ma teniamo i rispettivi incontri con Tom e Julia in due scene separate)
John è galante con Julia, forse ci prova un po’ ma lei sembra non notarlo. Viene nuovamente menzionato il famoso appartamento che lui sta per mostrarle, con grande aspettativa da parte di lei.

L’incontro di Tom con la sua ex Jenny è molto amichevole. Lei è seducente e lui si mostra colpito. Ammette che si sente un po’ “rinchiuso” nella relazione con Julia e lei mostra il suo disprezzo per le donne troppo soffocanti (sottintendendo che lei è l’opposto). Tom sembra piuttosto affascinato da lei e la invita al prossimo spettacolo.

- A teatro, nel camerino di Tom con Jenny. Poi arriva Julia.
(decidiamo che in precedenza Jennie ha assistito allo spettacolo, grazie ai biglietti che Tom le ha regalato durante La Festa e lo ha raggiunto in camerino dopo lo spettacolo. Prevediamo una “scintilla” fra i due prima dell’arrivo di Julia ma nessun altro dettaglio)
Tom e Jennie stanno chiacchierando amabilmente dopo lo spettacolo, quando entra Julia. Non stanno facendo nulla di inappropriato, ma si crea una certa sensazione di disagio all'arrivo di Julia. Tom presenta Julia a Jennie e dice che arriverà fra un minuto, implicando che Julia deve andarsene. Lei sembra ferita ed esita prima di uscire, ma lui pare non accorgersi di nulla.

- LA SFILATA DI NICOLE
Maude saluta Peter con familiarità. Lo adula e flirta un po’. Lui sembra gradire.
 
- RITORNO SULLA SCENA DEL CRIMINE
Nicole è seduta quando Lewis-sogno arriva e le chiede perdono con grande umiltà e dolcezza. Nicole sembra toccata e lo perdona immediatamente. É nostalgica e tenera con lui. Lui le chiede di tornare insieme e la scena si chiude con lui inginocchiato con la testa posata in grembo a lei.

- John mostra a Julia lo splendido appartamento
(di questa scena decidiamo solo luogo e personaggi)
È evidente che Julia adora l’appartamento che John ha trovato. Lui è galante e le fa un’avances. Lei fa cadere la cosa trattandola come uno scherzo. Apprendiamo che l’appartamento è molto costoso.

- MARTIRE
Peter arriva con un mazzo di fiori e una prenotazione per una cena romantica per Nicole anche se in realtà spera di vedere Maude. Nicole si scusa ma non potrà venire, e a quanto pare non è la prima volta che succede. Peter si lamenta che è diventato difficile vedersi perché lei è sempre al lavoro. Lei ammette i suoi torti e promette che cercherà di essere più disponibile per il futuro. Sembra che lui non creda molto alla sua promessa...

- IL SOGNO DELL’IDEALE
Nel suo monologo iniziale Nicole parla dei difetti di Peter, quindi arriva Lewis-sogno e lui e Nicole si comportano in maniera disgustosamente dolce l’uno con l’altra. Si dilungano sulle meraviglie della loro casa.

- Tom e Julia nel loro appartamento
(non decidiamo nulla in anticipo su questa scena, a parte personaggi e set. Però vogliamo metterla dopo IL SOGNO DELL’IDEALE per mettere uno dopo l’altro l’appartamento attuale di Tom e Julia, una casa idealizzata e uno “splendido appartamento” della vita reale.
Non avevamo previsto di dare tanta importanza a questa storia degli appartamenti o di farne il principale problema della relazione, ma, pensandoci a posteriori, nello scegliere queste scene perché ci sembravano “divertenti”, abbiamo determinato che questo aspetto sarebbe stato molto rilevante.)

Julia racconta a Tom dell’appartamento in toni entusiastici. Lui sembra solo blandamente interessato, ma quando lei gli mostra il prezzo, lui si raffredda ancora di più. Tom pensa sia troppo, forse potranno permetterselo in 2 o 3 anni. Julia è costernata e non può credere alla sua reazione. Risponde che a un certo punto dovranno pure prendersi qualche rischio e impegnarsi se vogliono costruire qualcosa per il loro futuro.
La discussione è molto tesa anche se nessuno grida.
Si conclude con Tom che accetta di andare a vedere almeno una volta l’appartamento per cercare di persuadere John ad abbassare il prezzo.

- Julia nel suo camerino con la matrigna Mary Anne. Poi arriva Tom.
(Questa scena serviva per dare a Julia l’opportunità di parlare di quello che sentiva)
Julia è diversa dal solito, sembra nervosa e incerta. Mary Anne esprime preoccupazione e adombra l’idea che dovrebbe lasciare Tom. Julia si sorprende del suggerimento, e l’idea le sembra impensabile e angosciante.
Arriva Tom che deve dire una cosa a Julia e la conversazione si interrompe immediatamente. Julia ha un atteggiamento diverso nei suoi confronti, ora, più riservato.

- Tom al bar di Miriam. Poi arriva John.
(all’inizio questa scena serviva a dare a Tom la possibilità di esprimere i suoi sentimenti ma si è ben presto trasformata in un momento comico. É stata la scena più “precostruita” ed è stato uno spasso progettarla. Poi però, giocandola, c’era una fastidiosa sensazione di “been there, done that”.
Per fortuna non abbiamo ricamato così tanto sulle altre scene... La raccomandazione di non “pregiocare” mai le scene si applica senz’altro a Dubbio come ad AiPS.
Nella scena Tom e John, che ancora non si conoscono, si incontrano casualmente al bar e scoprono di avere entrambi problemi di cuore. In particolare John parla di questa donna stupenda che conosce e che purtroppo sta con un coglione. L’ignaro Tom solidarizza e i due affogano allegramente le loro pene d’amore nell’alcool.

- UNA BELLA GIORNATA
Per errore, saltiamo questa scena!

- LA RESA
Peter si sveglia e fa un monologo sulle difficoltà della loro relazione, il poco tempo che lei ha per lui. Sembra esitare, ma alla fine va a dormire accanto a Nicole.

- Julia porta Tom allo splendido appartamento, poi arriva John.
(decidiamo che è qui che Tom saprà di John. Non abbiamo idea di COSA saprà, dal momento che non abbiamo idea di cosa avranno fatto nel frattempo John e Julia)
Una speranzosa Julia mostra a Tom le bellezze dell’appartamento con un certo nervosismo. Lui le risponde parlando solo di soldi e lei si fa fredda e silenziosa. Arriva John e Julia si allontana lasciando soli i due uomini a parlare di soldi.
John e Tom si riconoscono dall’incontro al bar e Tom si rende conto che in quell’occasione la splendida donna che stava insieme a un coglione di cui John gli ha parlato era in realtà Julia.
Tom dichiara ad alta voce che ha cambiato idea: certamente compreranno un appartamento, ma non questo. Segue una tesissima conversazione sussurrata per non farsi sentire da Julia in cui Tom intima a John di stare alla larga da lei ma John non si fa intimidire.
Julia bruscamente si riunisce ai due uomini affermando che ha cambiato idea: Tom ha ragione, non devono comprare l’appartamento.
John se ne va salutandola affettuosamente malgrado le occhiatacce di Tom.

Una volta che John è uscito, Tom fa una scenata di gelosia a Julia. Lei gli risponde rinfacciandogli l’episodio del camerino con Jenny. Questa è la prima volta che gridano uno con l’altra.

- PROSPETTIVE DIVERSE
La conversazione di Peter e Nicole a casa loro rapidamente diventa una sgradevole discussione. Peter lamenta che lei lo trascura per il suo lavoro e Nicole gli rinfaccia tutti i suoi difetti.
Maude-sogno e Lewis-sogno sono presenti e cominciano a suggerire a ciascuno i difetti dell’altro e a fare notare come, invece, starebbero bene con loro.
Alla fine Nicole and Peter sono arrabbiati e risentiti l’uno con l’altra. Lewis-sogno e Maude-sogno se ne vanno commentando “non ce la possono fare”.
 
- CANDELE ACCESE
La cena si dimostra fredda e sgradevole fin dall’inizio. Peter e Nicole cominciano a discutere, Lewis-sogno e Maude-sogno suggeriscono cattiverie.
Qui si rivela molto comodo che Michele stia giocando Peter mentre io gioco Maude-sogno. Visti i contenuti della scena sta molto bene che ci abbracciamo e baciamo.

Arbitrando repliche successive ammetto di avere spesso fatto caso al fatto di avere una coppia fra i giocatori e, quando possibile, ho fatto in modo di ricreare questa situazione con il casting per avere una resa migliore della scena.

- GUERRA TOTALE
Peter e Nicole hanno appena fatto sesso e sono stesi a letto quando Lewis-sogno e Maude-sogno arrivano. I due sogni parlano tra loro e decidono di fare un altro tentativo per dividerli.
Lewis-sogno si inginocchia accanto al letto (che sono poi in realtà due sedie affiancate: prop simbolici, of course) dal lato di Nicole e inizia a parlare sottovoce ma irosamente insultando Peter a cominciare da “non è riuscito nemmeno a soddisfarti. Come sempre. Staresti meglio da sola, lui ti tratta come una serva e non riesce nemmeno a pagare la sua parte di affitto!” e dopo una sequela di carinerie su questo tenore conclude con un “Lascialo. Mollalo e torna a vivere! Cercami. Ti sto ancora aspettando. Io ti amo ancora, anche dopo tutto questo tempo”.
Anche Maude-sogno ci mette la sua parte di cattiverie abbracciando e carezzando Peter. Lui concorda con le sue osservazioni.
Dopo di che i due sogni si alzano e si incontrano dietro il “letto”. Si scambiano uno sguardo esasperato “Se non si lasciano dopo questo...!”

- Tom e Julia a Parigi con i genitori di Tom nel loro appartamento
(anche qui non predefiniamo nulla, ma ci pare il set ideale per una lite clamorosa o una scena d’amore fra Tom e Julia. Giocandola ha finito per avere tutt’altro senso da quello che avevamo immaginato...)
Tom e Julia cenano con i genitori di lui. Sembrano più distanti del solito. Alice si informa a proposito dell’appartamento e Julia liquida sbrigativamente l’argomento “non lo abbiamo comprato”.
Alice ha un annuncio da fare: lei e Robert stanno divorziando (non è un suggerimento del regista, questo è un colpo di genio di Benedetta. Sono rimasta stupitissima di scoprire che è proprio uno dei bang possibili per questa scena). Tom è basito e si arrabbia a sentire questa notizia. Alice e Robert sono cortesi e gentili uno con l’altra ma irremovibili nella loro decisione malgrado le proteste del figlio.
Julia non apre bocca durante la discussione, solo, alla fine, dice di ammirare Alice e Robert per la loro coraggiosa decisione.

- ALLA PORTA
Nicole arriva a casa e trova Peter seduto al tavolo. Ci sono le sue valigie accanto alla porta. Concordano entrambi che sia la cosa giusta da fare. È tutto molto freddo e triste.

 Con questa siamo arrivati all’ultima delle scene pianificate e abbiamo deciso di usare una scena aggiuntiva. Moreno e io abbiamo discusso rapidamente su cosa fare. Rappresentare Tom e Julia che ci lasciavano ci sembrava troppo ovvio. Lui ha proposto un monologo di Tom a Julia in cui riconosceva le sue colpe e la pregava di non lasciarlo. L’idea mi è piaciuta e abbiamo iniziato la scena.

Abbiamo riprodotto le posizioni relative di Peter e Nicole, ma scambiate: Julia era seduta al tavolo e Tom si muoveva per la stanza parlando come aveva fatto Nicole nella scena precedente. Idealmente ci trovavamo su un palcoscenico vuoto e in penombra, silenzioso e col sipario abbassato. Mentre Tom faceva il suo monologo, Julia fissava il pavimento. Quando lui ha finito, lei ha alzato gli occhi e incontrato il suo sguardo. Questo finale aperto ci è sembrato poetico e perfettamente soddisfacente.

(da qui alcune osservazioni di Moreno postate sul blog di Tobias e su The Forge che io ho solo tradotto)
Devo dire che il finale ha sorpreso me anche me. Non posso dire che “sono stati i personaggi a decidere” – non sono un giocatore molto immersivo, penso sempre alla storia come prima cosa, a volte preparando per il mio personaggio occasioni di caduta e fallimento (quando faccio giochi narrativi, intendo) per ottenere una storia più interessante – ma l’atto di giocare materialmente le scene ha conferito ogni volta una nuova prospettiva al modo in cui avremmo potuto procedere.
È stato un processo interattivo e divertente. Ho iniziato a giocare con tutte le intenzioni di essere quello che avrebbe tradito il partner, e ho giocato le prime due scene con Jennie con questa intenzione in mente. Ma il modo in cui è proseguita la storia, con la caratterizzazione dei personaggi, mi ha gradualmente fatto vedere Tom in un’altra maniera, come una persona che stava semplicemente cercando di evitare le responsabilità. Per questo motivo si era trastullato brevemente con l’idea di tornare con Jennie. Ma al momento della conversazione al bar con Miriam stava già decidendo di restare con Julia (e beveva per trovare il coraggio di prendere questa difficile decisione).
Sembrava “giusto” fargli prendere questa decisione proprio in quel momento prima dell’incontro con Julia e John all’appartamento. Lì Tom si fa prendere dal panico. Finalmente ha deciso di assumersi l’impegno di stare con Julia e ora scopre che forse è troppo tardi. In questa scena e in quella seguente il suo mondo gli sta crollando intorno e lui non riesce a fare niente per fermarlo.
Fare vedere Julia che lo lasciava sembrava come sparare sulla Croce Rossa... Ma non riuscivamo a trovare una buona ragione per farla rimanere con lui, a quel punto. Il finale che ho proposto è molto ambiguo. Ho chiesto di abbassare le luci come avevamo sempre fatto quando un personaggio-sogno era in scena. A parte l’incontro di sguardi nel finale (non pianificato ma ci stava bene a quel punto), per tutto il tempo Julia non ha dato segno di accorgersi della presenza di Tom e lui si è aggirato intorno a lei parlandole proprio come faceva Lewis-sogno. Era davvero Tom quello che parlava a Julia in quella scena? O Tom era un sogno di Julia? O il contrario? Per quanto mi riguarda, il finale che preferisco è che alla fine Tom sta davvero implorando il perdono di Julia, ma lui non è realmente in quella scena. Sono i suoi sentimenti a parlare da lontano a una donna che siede sola e deve prendere una decisione.
Ma non voglio che la mia interpretazione sia quella “giusta” ne per gli altri giocatori ne per il “pubblico” (Lorenzo)
Aggiungo che mi sono divertito un sacco a giocare Lewis-sogno, sia nei suoi momenti zuccherosi con Nicole, sia quando diceva di tutto contro Peter. Ho potuto giocare sia la dolcezza esagerata, sia le cattiverie più velenose. Uno spasso!
Ci sono altre cose che si sono rivelati molto soddisfacenti in questo gioco. Per esempio il modo in cui la “storia” è stata esattamente quello che volevamo noi. Scegliendo  Jennie come tentazione, implicitamente abbiamo scelto di inserire i temi del ricordo e del rimpianto. Se avessimo scelto la matrigna di Tom sarebbe stata una storia molto diversa. E poi mi è piaciuto quanta libertà lasci ai giocatori malgrado una scelta limitata di personaggi e set per le scene. Il fatto che la scelta sia così limitata rende la preparazione iniziale molto veloce e permette una rapidissima creazione delle scene aggiuntive.

La regola che prevede che uno solo dei protagonisti possa tradire crea tensione e una sorta di “opposizione” durante il gioco. Davvero non vuoi che il tuo partner “tradisca”, sia perché gli sei emotivamente legato, sia perché limiterebbe le tue opzioni in gioco. Allo stesso tempo rappresenta un’incitazione a tradire, prima che lo faccia il partner.

Sono convinto che il Jeepform sia qualcosa che non credevo fosse possibile per i LARP: con le tecniche Jeep è possibile creare LARP “narrativisti” (nel senso del BM), che comportano l’affrontare una premise da parte dei giocatori, con un scene framing aggressivo, una certa condivisione della ownership dei personaggi e molte altre tecniche che credevo esclusiva del gioco di ruolo tabletop (tra l’altro, nell’ambito della scena nordica, i Jeep sono accusati di essere “troppo simili a giochi di ruolo tabletop” e perfino i loro autori non li considerano veri LARP).
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Claudia Cangini »
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

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