[NCaS] -PbF 8- Topic di Gioco

[Ivan Repetto]

@Glenda


Bello


Tobias Rendall

Qualche passo incerto verso la porta rovesciata, la tua mano che si allunga quasi tremante per la fatica verso la maniglia,  pochi cm e potrai afferrarla. Batti le palpebre e l'attimo dopo ti ritrovi dov'eri partito, a pochi passi di distanza, come se fosse stato un sogno, possibile? Forse, visto quanto ti senti stanco, ti riavvicini col bambino e...di nuovo...ancora, di nuovo lì al punto di partenza, due, tre, quattro volte, scuoti la testa incredulo quando senti

"Problemi amico?"
Sembra un teppistello a prima vista, un ragazzo di non più di 15 anni, felpa larga e scura con cappuccio tirato sul volto nascosto dalla penombra costante che avvolge queste strade.
La sua felpa ha un che di inquietante, è lacerata sul davanti a formare un enorme paio di occhi e una bocca seghettata    risaltano grazie alla maglietta grigia che porta sotto la felpa, ma sembra quasi respirare con lui

[Simone Micucci]

Mi tocco la fronte, come se avessi un gran mal di testa.
Poi abbasso lo sguardo appoggiandomi al lettino. Mi gira la testa, mi sento stanco ed irritabile.

Guardo i due nobilotti e gli punto un indice contro «Questa storia mi sta stancando. Ditemi che cazzo avete in mente, e ditemelo subito! Non ne posso più perdio!!» li guardo per un istante e poi afferro quel pagliaccio di Gerard per il bavero «Allora, spiegami tutto e vedi di sbrigarti!!!»

[Ivan Repetto]

@Spiegel


Mike Morgan

"Signor Morgan, la prego, si dia un contegno" e ti afferra il polso con un mano che nascondeva una forza inaspettata, perché con facilità si libera dalla tua presa, non vuole farti del male, ma con garbo eppur con decisione, si discosta e si aggiusta un attimo il vestito

"Non capisco questa sua maleducazione, vi abbiamo portato in salvo e salvato il suo amico, si calmi, o non andremo da nessuna parte"

"Allora" prova a riprendere le redini di una discussione normale Henry "Il vostro nemico Mr Garrow terrà una festa a momenti, non abbiamo bisogno di dirvi che il momento clou della serata sarà il sacrificio del vostro amico Ben.
E non abbiamo bisogno di dirvi, forse, che sarebbe una festa esclusiva, sapete no, pochi intimi, ma di gran valore, niente da stupirsi che non ci sia mezza Notting Hill come platea, oltre ad un buon numero di altre personalità importanti.
Dunque, la buona notizia è che la stravaganza di Garrow l'ha portato ad organizzare una specie di festicciola in maschera, ciò ci permetterà di farvi entrare, a patto che entriate con noi, abbiamo qualcuno all'ingresso e non sarà difficile entrare.
Detto questo, la cattiva notizia è che dentro gli sgherri di Garrow saranno dappertutto e ovviamente il loro primo obiettivo è assicurarsi che il loro capo non diventi carne per cani da punta, sarà un mezzo suicidio, credo, tentare di salvare il vostro amico e oltretutto uccidere Garrow, perchè è quello che vi chiediamo in cambio del nostro passaggio per entrare, allora tutto chiaro? Accettate?"
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[Glenda]

Tobias un'idea sola si era fatta di quel posto: era meglio non fidarsi di nessuno.
"No" rispose, cercando di ignorarlo e riprendendo nel suo tentativo di aprire la porta

[Ivan Repetto]

@Glenda


Tobias Rendall

La figura fa spallucce ma rimane lì a guardarti.
Tu riprovi, ma nuovamente la situazione non cambia, non riesci a far altro che cercare di aprire la porta di casa tua, e ritrovarti al punto di partenza. Tutte le volte.
Interessante notare come davanti ad una porta alla rovescia se ti avvicini in realtà ti allontani

Dopo l'ennesimo fallimento lo pseudo teppistello si riavvicina
"Senti, facciamo così, mi sei simpatico e ti faccio un favore....prendi questa"
Dalla tasca tira fuori una chiave di un nero luccicante e te la poggia in mano
"Usala....per aprire una porta ci vuole la chiave giusta no? Fidati, mi ringrazierai"
Detto questo si allontana lasciandoti il bambino, la porta e la chiave, mentre la nebbia copre la sua ritirata
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[Glenda]

francamente io proverei a usarla...dimmi che succede

[Ivan Repetto]

@Glenda


Tobias Rendall

Ti avvicini lentamente alla porta con la chiave in mano, ti stupisci che finalmente una creatura di quello strano mondo ti abbia aiutato. Difatti riesci ad arrivare alla toppa senza ritrovarti come al solito al punto di partenza.
Tiri un sospiro di sollievo mentre infili la chiave e la giri, stringendo saldamente la mano del bambino spingi lentamente e varchi la soglia.
Per qualche attimo ti senti su un ottovolante, sebbene con i piedi ben piantati per terra, la testa ti gira violentemente, perdi per una attimo l'equilibrio mentre la vista ti si offusca, ti sembra di sentire quasi la corteccia che sbatte sulla scatola cranica e gli occhi che si rivoltano all'indietro.
Improvvisamente ti riprendi, così come ti eri perso.
Sei a casa tua, davanti all'ingresso, nel tuo condomino preferito, provi ad accendere la luce ma sembra saltata.
In effetti la casa è completamente al buio
E' notte, e l'unica luce che entra dalle finestre proviene dai lampioni in strada e dalla luna nel cielo.

Qualche passo e poi

La senti

Una voce che non potrai mai dimenticare

"Oh...sei arrivato Toby...ti aspettavo sai"
Come ricordi, è piacevole e amorosa, anche se, noti una lieve flessione nel tono che ti fà rizzare un attimo i peli sul collo

Tua madre è in cucina, davanti ai fornelli, sta girando un mestolo di legno all'interno di una pentola con un pò di ragù ti sembra dall'odore, illuminata a tratti dalla luce, come dietro alle sbarre di una prigione, e ti chiedi come faccia a cucinare al buio. Ti guarda ansiosa e amorevole
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[Glenda]

emh...sono un po' confusa sulla scena: dove  sono le scale? sono quelle del palazzo? perchè sicuramente tobias non ha una casa così grande da avere due piani...e poi in che senso dietro delle sbarre? Ci sono delle sbarre che bloccano il passaggio e dietro c'è lei?

[Ivan Repetto]

Le scale sono quelle della casa, me la immaginavo una tranquilla casuccia di poco fuori città, sembra stupido ma hai presente la casa dei simpson, ecco più o meno così.
Le sbarre sono solo un effetto ottico causato dalla luce che filtra dagli infissi, sulla sua figura la illumina a tratti, un pò come quando sei in prigione e guardi fuori dalla grata, la luna ti illumina parzialmente
Se non ti garba la casa, la cambio

[Glenda]

mmm...io Tobias me lo immagino un nerd sfigato che abita in un appartamento piccolino di un palazzo...

[Simone Micucci]

Ghigno minacciosamente.

«No...non avete capito. Io non ho bisogno di voi. Ditemi dov'è la casa di Garrow, poi ci penso io ad andarci»


(E se non gli sta bene è conflitto. Scusate per l'assenza).

[Ivan Repetto]

@Glenda


Ho modificato il post precedente, adesso dovrebbe esserti più congeniale






@Spiegel


Mike Morgan

"Uff, come siete impazienti voi dall'altra parte" ti risponde Gerarld
"Il nostro discorso era molto semplice, se provate ad entrare sfondando tutto e facendo più casino possibile, c'è la chiara possibilità che il vostro amico sia morto ancora prima che arriviate a vederlo, entrare cammuffandosi con noi era solo un modo per arrivargli il più vicino possibile e avere qualche chance in più. Se non volete siete libero di fare come credete, ma avrete meno possibilità di uscirne tutti vivi, questo è poco ma sicuro, non dite che non vi abbiamo avvertito"

Questo è l'indirizzo comunque, e ti allungo un foglietto bianco grande come un biglietto da visita
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[Glenda]

scusate il ritardo, problemi sul lavoro =_=

Tobias strizzò gli occhi, come nel desiderio - o nel timore - che riaprendoli l'immagine sparisse.
Sua madre non era mai stata in casa sua.
Non avrebbe mai potuto vederlo adulto, non avrebbe mai potuto vedere che era comunque cresciuto, aveva una vita, un lavoro.
Sua madre non avrebbe mai potuto vedere quanto fosse solo. Quanto la sua vita facesse pietà a lui stesso. Quanto niente fosse cambiato da allora, quanto lui fosse un disadattato, un disturbato, una persona fuori posto.
Sua madre non avrebbe dovuto vederlo, ed era bene così.
Sua madre era morta.
"Non dovresti essere qua" disse, con dolcezza "sei morta, mamma. Tanto tempo fa"

[Ivan Repetto]

@Glenda


Tobias Rendall

Tua madre (a proposito come si chiama?) sorride tristemente alle tue parole, attenua il fuoco, appoggia il mestolo di lato al piano cottura, si pulisce le mani sul grembiule guardando verso il basso con sguardo perso.

Poi si avvicina lentamente, ora il suo sguardo è dolce, la voce, calma e accogliente come la ricordavi
"Oh Toby...tesoro...è tutto passato adesso, non ti preoccupare, non è successo nulla, la mamma è qui, è tornata per te, per non lasciarti solo, mai più, mai più solo, guarda come ti sei ridotto, guarda...ma posso comprendere.........adesso cambieremo, cambieremo tutto, tu ed io"

"Vieni qui caro...fatti dare un abbraccio"

Lei si avvicina lentamente, alza le mani per abbracciarti, un abbraccio che ti mancava da tanto, tanto tempo...

[Simone Micucci]

Do un'occhiata al foglietto bianco e poi ruoto il capo a guardare con la coda dell'occhio i ragazzi «Che dite ragazzi? Ci possiamo fidare?»

Poi mi giro di nuovo a fissare Gerard & Socio «Questi due ci portano via su un macchinone, ci fanno le cose facili, ci propongono un patto che sembra vantaggioso, ci fanno fare il lavoro sporco e poi ci trattano da mentecatti se ci agitiamo! Secondo me questi due non sono affidabili. Voi che dite ragazzi?»