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Formato dei manuali
il mietitore:
Mentre guardavo le immagini di Shock:, mi è salito un nodo alla gola vedendo che il manuale ha un formato tutto suo. Di nuovo. Questa volta il manuale è quadrato.
È una cosa di cui io e un mio amico discutiamo spesso: i gdr indie spesso vengono pubblicati con un formato tutto loro che, a dir nostro, in libreria sfigura, sopratutto sapendo che pubblicare con dei formati strani (strano= diverso da A4 e A5) è una scelta slegata dalla funzionalità. Cioè, scegliere di pubblicare in A5 invece che A4 ha un suo senso se il regolamento è corto, e il manuale in A4 risulterebbe avere una trentina di pagine; ma perchè invece utilizzare un formato quadrato anzichè in un comune A5, che messo di fianco agli altri manuali fà più gruppo? :S
In più, fatto ancora più grave, a volte i manuali pubblicati in formati strani sono problematici da leggere: io i manuali dei gdr li leggo a letto prima di addormentarmi, e avere manuali più larghi che alti... dio mio... Ho già sfidato Montsegur, credo che non prenderò Annalise, non abbiatemene, solo perchè il formato è sempre in 16:9...
Questa questione dei formati astratti và allargata anche oltreoceano. Se Poison'd non lo compro è anche perchè io in libreria non saprei come metterlo, un manuale che sembra un libretto degli assegni.
Il fulcro di tutto questo è: qualcuno mi saprebbe spiegare se tutte queste scelte di formato hanno un nesso che và oltre il "attirare l'attenzione con un formato strano"? E sopratutto solo io conosco persone che squotono la testa quando vedono manuali così?
giullina:
Shock: nasce quadrato ed è una precisa scelta editoriale che lo rimanga in italiano.
Oltre al fattore "attenzione", fa parte dell'intero concept del gioco: il libro stesso è pensato per comunicare il concetto di shock nel lettore (a partire dallo stesso testo).
Sicuramente è un aspetto che Joshua A.C. Newman spiegherà e discuterà volentieri di persona :)
il mietitore:
Allora lo interpellerò di persona :P
(voglio precisare che il tono di tutto questo è "amichevolmente esasperato". Per cui non è un rant, nè un mini-rant)
Rafu:
I formati strani piacciono a chi ha fatto il design del libro -- generalmente, l'autore stesso (così è nel caso di Shock: e in quello di Poison'd). È una loro scelta espressiva quanto può esserlo un dettaglio di design, un altro elemento di layout, un'illustrazione o la scelta stessa del titolo. Ovviamente, il ragionamento di un autore che fa di queste scelte è sempre: «A me piace. Se a qualcun altro oltre me piace, lo comprerà. Ciascuno ha i propri gusti ed è libero di comprare ciò che vuole.»
Personalmente trovo brutti i libri in A4 (che sono un po' un'idiosincrasia del gdr, del resto, a parte i libri di testo della scuola dell'obbligo e poco altro), molto più graziosi quelli in A5, valuto i formati particolari caso per caso, ma acquisto più spesso in PDF e di sicuro il formato della carta non influisce sulla mia decisione di acquistare o meno un manuale di gdr. Non è mica per arredare la mia libreria che li compro. :P
Edit: multi-X-post
Marco Costantini:
--- Citazione ---[cite]Autore: il mietitore[/cite]solo io conosco persone che squotono la testa quando vedono manuali così?
--- Termina citazione ---
Spero vivamente di sì :)
A parte l'ignobile battuta, il mio parere da semplice fruitore è che li trovo belli da vedere.
Se invece vado per un istante a pesca del minimo indispensabile di segni e significati che conosco quel che mi viene in mente è che il formato diverso abbia una sua specifica funzione comunicativa: "il formato è diverso perchè il gioco è diverso".
A pensarci bene è anche uno dei privilegi del pubblicare indipendente: "è il mio gioco e scelgo da me il formato che voglio, a prescindere dai dettami dell'editoria mainstream".
Diverso ancora è il discorso del veicolare un certo tipo di messaggio tramite il manuale. Un ottimo esempio -anche se non per il formato- è il manuale di Polaris (con i suoi spazi bianchi e vuoti).
Ah, un altro motivo che a mio parere si sposa bene con l'A5 e con l'idea spinta da molti giochi indipendenti è la praticità: un manualetto agile anche nel formato, che entra anche in una borsetta, pronto da giocare in quattro e quattro otto (al posto della pila di manuali generalmente prodotta dal mercato main).
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