Autore Topic: [LMVcP] Piú che Umano, Servitori, Padrone  (Letto 9290 volte)

Antonio Caciolli

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[LMVcP] Piú che Umano, Servitori, Padrone
« Risposta #15 il: 2008-10-12 21:29:35 »
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[cite] Crotalo:[/cite]boh io anche alla demo con Michele ho sempre usato i tiri come risoluzione delle scene (scena come secuenza di eventi consecutivi e non spezzati temporalmente) tiri in cui c'era in qualche modo una contrapposizione



cavolo mi sto quotando, ma non riesco a capire cosa ci sia di diverso nella mia definizione di scena dalla tua espressa negli esempi

cioé io intendo una scena come una serie di eventi non spezzati temporalmente e se nella scena di crea la necessità del tiro il tiro viene fatto

d'altra parte credo che scene senza tiri siano rischiose nel senso che potrebbero essere vuote di forza, ma dipende dai casi e sfortunatamente non ho casistica da sfruttare
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Antonio Caciolli

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[LMVcP] Piú che Umano, Servitori, Padrone
« Risposta #16 il: 2008-10-12 22:04:09 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Attenzione, è vero che il manuale consiglia di chiudere la scena dopo aver interpretato il risultato dei tiri (e non dopo il tiro: è diverso. I tiri danno solo i cambiamenti numerici agli stats, ma poi va giustificata interpretando. Nessuno "narra il risultato" in LMVcP),

arghhhhhh io non capisco la differenza tra narrare i tiri e narrare i risultati del tiro, ma è per questo che quando leggo la teoria mi stanco e dormo ... troppo difficile, per le mie capacità mentali

Citazione
ma è un indicazione di ritmo e drammaturgia: è il momento giusto per chiudere la scena invece di trascinarla, di solito.  Questo NON significa che ci sia una scena per ogni tiro, o che una scena non possa durare piu' "turni" del giocatore. Siate più flessibili! (e leggete al riguardo il post di Czege nel forum, comunque riportato nel manuale)


turni??????????????  :shock:
intendoi fare più azioni diverse in una scena??? boh vabbé non importa

Citazione

Detto questo...vediamo il tuo esempio... "io cucino benissimo tranne che se vengo vista"... non so come è messo quel "cucino benissimo" nella scheda, non hanno ancora messo in download le schede dei PC pregenerati per l demo (devo dire comunque che capisco le necessità di tempistica delle Demo, ma LMVcP è un gioco che soffre molto il non generare i personaggi e il master). Detta così non è un "più che umano", chiunque può saper cucinare bene, ma teniamolo buono per l'esempio.


lo ho scritto veloce, tutto può con poche abduzioni diventare un più che umano

Citazione

Ho ancora l'impressione che tu invece di interpretare la scena come una SCENA in una storia, in cui poi A SECONDA DEGLI EVENTI potresti forse fare un tiro, consideri la sxcena come una giustificazione per fare un tiro, e forse è questo che ti fa lo sgambetto... comunque...

non per forza ma lo ho sempre pensato come una cosa buona avere un tiro nella scena perché mi da l'idea che la scena sia più forte e ricca di pathos, ma concordo che non debba per forza esserci un tiro in una scena

Citazione

Beh, negli esempi sopra, quel "Piu' che umano" non ti fa tirare per fare la torta...


non ho quotato gli esempi solo per ragioni di spazio, ma mi sono ben chiari.

ma allora a che serve dire che non serve tirare quando entra in gioco il più che umano?

cioé io tiro quando rifiuto gli ordini del padrone, nei legami e nelle infamie e violenze

non tiro per altre cose. cioé non tiro per mettere il veleno nel cibo. ma neanche per fare una torta fighissima con un tozzo di pane e un uovo  (era quello il più che umano)
sia che sia capace di fare la torta o no non tiro. al massimo se non la so fare non la faccio e mi devo inventare altro.

in questo senso non capisco a che mi serva la regola: quando entra in gioco il più che umano non si tira

domanda: ma nell'esempio dell'uso dopo il tiro allora do la torta a lady maria senza dover ritiare la violenza perché l'ho già tirata con il negoziante? ma sto facendo violenza contro un'altra persona. perché non dovrebbe tremarmi la mano e tirare per vedere se riesco con un tiro?

boh mentre scrivevo e mi sono riletto l'esempio e non lo capisco

devo preparare un piatto con veleno, ma non lo ho. possideo un piu che umano che mi serve per prnderlo al farmacista e lo uso per prendergli il veleno. tiro di infamia/vilenza?

poi faccio il pasto con il veleno....lo consegno: tiro di violenza/infamia?

se ho tirato per prendere il veleno non tiro per consegnarlo e viceversa?


Citazione

Mi è venuto un dubbio: non è che giocate con il padrone che ordina e voi che invece di giocarvi (interpretando) tutte le scene successive, fate un unico tiro per vedere se riuscite ad eseguire l'ordine? Perchè NON si gioca così!


che brutta considerazione che hai di me :(

avendo giocato solo la demo e una partita (allora perché fai domande? perché magari prima o poi riesco a rigiocarci) posso dirti che ho usato questo modus operandi:

fare le scene a chiamata. non ho visto nel manuale una controindicazione al tempo (e anche adesso). mi tornava comodo poiché il padrone ordina e i pg devono provare almeno a eseguire il tiro

inoltre mi è piaciuto dare la possibilità ai giocatori di chiedere scene perché altrimenti mi sembra di fare il DM che decide come si deve svolgere la storia. quindi una la chiamo io e una il giocatore

poi se io chiamo una scena per eseguire il compito non è detto che non possa finire con la creazione di un legame, ma diciamo che se il padrone ha dato un ordine mi tornava iutile iniziare il framing dicendo "vediamo un po' il tuo ordine era X quindi vediamo cosa succede mentre cerchi di meterlo in pratica"

ok fine
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Mauro

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« Risposta #17 il: 2008-10-13 00:03:58 »
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[cite] Moreno Roncucci:[/cite]negli esempi sopra, quel "Piu' che umano" non ti fa tirare per fare la torta

Il che sembra indicare che senza quel Piú che Umano sarebbe (o potrebbe essere) da tirare; una sorta di "Fare una torta avvelenata è un'infamia verso chi la riceverà"?

Comunque, se ho capito bene il senso è che il Piú/Meno che Umano possono diminuire il numero di tiri (se nel corso di uno stesso ordine devo fare un tiro di infamia e uno di violenza, ma il mio Piú che Umano c'entra con uno dei due, tiro una volta sola), ma non possono azzerarlo, giusto?

Tra parentesi, leggere uno degli esempi che hai citato mi ha fatto tornare in mente una cosa: "Gideon now writes masterful plays with unequaled dialogue and pacing, but only when he uses the blood of the cast to ink the original script". Alla dimostrazione che ho fatto a Modena, c'è stato questo Piú che Umano (a memoria): sa costruire qualunque macchinario, ma solo se gli viene ordinato.
Li trovo in un certo qual senso interessanti, perché la clausola circoscritta non limita la capacità, la permette; nel senso, il Piú che Umano dovrebbe essere una capacità sovrumana limitata da una condizione specifica ("Molto forte, tranne che dall'una alle due di notte"), mentre in quei casi è una capacità sovrumana permessa da una condizione specifica.
Solo farlo notare, è una cosa che mi è saltata all'occhio già qualche tempo fa; cosa pensate di quella differenza di impostazione?


Citazione
[cite] Crotalo:[/cite]non capisco la differenza tra narrare i tiri e narrare i risultati del tiro

Interpretare il risultato, penso si riferisca al fatto che in alcuni giochi il risultato viene narrato (c'è qualcuno che dice cosa succede), in altri viene interpretato (i giocatori se lo giocano), e La Mia Vita col Padrone fa parte del secondo gruppo.


Citazione
turni?

Ipotizzo che con "turni" volesse intendere il "giro del tavolo": gioco una scena, la giocano tutti gli altri, poi è di nuovo il mio "turno" di giocare una scena.


Citazione
mi è piaciuto dare la possibilità ai giocatori di chiedere scene perché altrimenti mi sembra di fare il DM che decide come si deve svolgere la storia. quindi una la chiamo io e una il giocatore

Non è il master a decidere come si svolge la storia, perché lui crea "solo" la scena iniziale, ma poi ogni scena è giocata dai giocatori, che comunque hanno la possibilità di chiamare scene; premettendo che vado a memoria, mi sembra che le scene siano sempre chiamate dal master, con due eccezioni: quelle di Approccio, e una su due durante il Finale.
Ora, il rapporto tra Padrone e Servitore è estremamente disfunzionale; premesso che quanto segue è una mia idea, il Padrone ordina, il Servitore esegue. E viene pure maltrattato. È una cosa "passiva", nel senso che il Servitore si crede un mostro, e va a eseguire l'ordine, perché crede di non aver altra scelta se non quella di obbedire al Padrone. Non ha controllo sulla sua stessa vita, subisce, prende quello che arriva, quello che capita capita.
Questo cambia quando il Servitore cerca (qualcosa di attivo) Amore, momento in cui cerca di essere umano, in cui riacquista un po' di controllo sulla sua vita, in quanto si allontana da quello che il Padrone vorrebbe da e per lui.
Anche nel finale l'influenza del Padrone viene meno, perde quel "potere" di sopraffazione psicologica che aveva sui Servitori, e quindi questi riescono a riappropriarsi un po' delle loro vite, hanno la possibilità di essere qualcosa di diverso da quello che il Padrone voleva da e per loro. Ma anche gli Abitanti si rivoltano, e questo può essere pericoloso.
Non a caso, a mio parere, gli unici due momenti in cui il giocatore può chiamare una scena sono gli Approcci e il Finale; e non a caso nel Finale una la chiama lui, ma una la chiama il master, però aggressiva e direi senza il Padrone.
Vado a istinto, avendolo giocato una sola volta, ma mi suona meglio con tutte le scene non di Approccio, e non nel Finale, chiamate dal master. Penso renda meglio l'atmosfera, il tentativo del Servitore di cercare Amore, il rapporto Padrone-Servitore e il suo mutare nel corso del gioco.
E ora che ho realizzato quanto sopra, quanto la stessa struttura di chi chiama quali scene e quando rispecchi il rapporto Padrone-Servitore, la visione che il Servitore ha di sé e la sua ricerca di umanità, e il precipitare degli eventi nel Finale, 'sto gioco mi ispira ancora di piú :shock:
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Moreno Roncucci

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« Risposta #18 il: 2008-10-13 03:06:53 »
I miei esempi non "quagliano" perchè stiamo facendo teoria teorica senza vero actual play. Vi state IMMAGINANDO l'effetto in gioco.

Createvi un personaggio, create il master, e giocatelo come spiegato a pagina 55 (e più in dettaglio in questo thread) con i PCU che servono direttamente agli scopi del padrone. Poi vedrete se il "più che umano" serve solo a evitare dei tiri...   8)

(Come Tex Willer. Non sbaglia un colpo. Quindi nelle storie di Tex Willer il fatto che non sbagli un colpo serve solo ad aumentare il numero di pagine in cui non rischia niente? Beh, se invece di leggersi (vivere) la storia, fate da fuori il conto delle scene che mancano alla fine, magari sì. Ma non è questa l'esperienza del leggere. O del giocare.  
Prendete questo esempio come dimostrazione che le storie non si capiscono a fare il conto delle scene che mancano senza leggerle, ricordatevi che non giocate per vincere e non vince chi fa prima, e poi dimenticatevelo che l'esempio è fuorviante, come tutti gli esempi in cui si paragona il gdr al calcio, ai fumetti o alle motociclette. Sono solo disperati tentativi di far capire qualcosa a chi non ha giocato. Giocare è meglio)
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Antonio Caciolli

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« Risposta #19 il: 2008-10-13 09:41:38 »
ok non farò mai più domande fino a che non gioco ad un gioco e se sbaglio ad usarlo poi mi lamenterò a belva con il gioco stracciandolo...cosa molto conveniente per Michele e Claudia quando preso dal rimorso me lo ricomprerò

Citazione

Createvi un personaggio, create il master, e giocatelo come spiegato a pagina 55 (e più in dettaglio in questo thread) con i PCU che servono direttamente agli scopi del padrone. Poi vedrete se il "più che umano" serve solo a evitare dei tiri... Cool


pr chiarire io per adesso non lo ho mai usato per eliminare i tiri, e infatti non riesco a capire come usarlo proprio a questo scopo (cioé di eliminare i tiri)

quando ci rigiocherò metterò un actual play ... prometto
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Moreno Roncucci

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« Risposta #20 il: 2008-10-13 15:19:21 »
Citazione
[cite] Crotalo:[/cite]
Citazione

Createvi un personaggio, create il master, e giocatelo come spiegato a pagina 55 (e più in dettaglio in questo thread) con i PCU che servono direttamente agli scopi del padrone. Poi vedrete se il "più che umano" serve solo a evitare dei tiri... Cool


pr chiarire io per adesso non lo ho mai usato per eliminare i tiri, e infatti non riesco a capire come usarlo proprio a questo scopo (cioé di eliminare i tiri)


Non pensare di "usarlo per eliminare i tiri", o altre strategie extra-gioco.

1) giocate i personaggi. Cioè "cosa farebber qui il mio personaggio?"
2) il Master deve cercare di usare i PCU del minion per i suoi nefandi piani, e dovrebbe essere limitato dai MCU (questo è compito del GM)
3) Quando dichiari di usare PCU/MCU, PER QUELLA SPECIFICA AZIONE / TASK non tirare i dadi.
4) Nessun cambiamento di stat senza tiro.
5) Se non ti ribelli (con successo) agli ordini del padrone, devi fare almeno un tiro per eseguirli.

Se fai tutto questo il gioco funziona, non ti devi preoccupare d'altro.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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Rafu

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« Risposta #21 il: 2008-10-13 15:58:47 »
Sul cucinare:

nella nostra unica "miniserie" completa di La Mia Vita col Padrone, uno dei servitori, il nano Pedro, aveva questo meraviglioso più che umano:

Cucina piatti incommensurabilmente deliziosi, a meno che non gli vengano espressamente richiesti.

La "rilevanza meccanica" del tratto è stata... generare situazioni narrativamente interessanti, a bizzeffe.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Rafu »

Mauro

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« Risposta #22 il: 2008-10-13 17:57:39 »
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[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Createvi un personaggio, create il master, e giocatelo come spiegato a pagina 55 (e più in dettaglio in questo thread) con i PCU che servono direttamente agli scopi del padrone. Poi vedrete se il "più che umano" serve solo a evitare dei tiri

Non penso che servano solo a evitare tiri, piuttosto che servano a definire meglio il Servitore e il suo rapporto col Padrone, e a portare in gioco cose interessanti per il giocatore; ma, visto che hanno anche un riscontro meccanico, stavo cercando di capire cosa esattamente implicassero :D
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Dario Delfino

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« Risposta #23 il: 2008-10-13 19:28:53 »
Citazione
[cite] Crotalo:[/cite]ok non farò mai più domande fino a che non gioco ad un gioco e se sbaglio ad usarlo poi mi lamenterò a belva con il gioco stracciandolo...cosa molto conveniente per Michele e Claudia quando preso dal rimorso me lo ricomprerò


Secondo me questa è un'esagerazione... Vero è che certe cose vanno provate (impossibile far capire PERCHE' un gdr è divertente...), ma non vedo nulla di male nel chiedere aiuto per l'interpretazione del manuale, avendolo "solo" letto.

Citazione
[cite] Crotalo:[/cite]
pr chiarire io per adesso non lo ho mai usato per eliminare i tiri, e infatti non riesco a capire come usarlo proprio a questo scopo (cioé di eliminare i tiri)


Ecco, appunto... secondo me il tuo dubbio è più che legittimo.


Immagina: Igor è imbattibile nella lotta corpo a corpo, ma non contro chi è più basso di lui.
Il padrone ordina a Igor di portargli un cadavere dal cimitero.
Igor va al cimitero, comincia a dissotterrare un corpo ed il becchino -un energumeno di quasi due metri -  lo scopre. Igor decide di gonfiarlo come una zampogna e, grazie al suo PCU, ci riesce (senza tirare).
Il tiro, dunque, è stato evitato.
Fine?
No!
Perchè il GM avrà cura di narrare una scena seguente in cui Igor DOVRA' tirare.

(Ad esempio, appena dissotterrato il cadavere Igor vedrà una bambina che gli si avvicina con dei fiori in mano... e poi gli urla "Mostro! Che cosa stai facendo a mio padre??!? Rimettilo subito a posto!"
Il giocatore adesso DEVE tirare i dadi per vedere se riuscirà ad ignorare la bambina (in qualunque modo) oppure se fallirà la sua infamia-violenza, con quel che segue per quanto concerne l'attribuzione di stanchezza e disgusto di sè.)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da seneca29 »
Dario Delfino

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« Risposta #24 il: 2008-10-13 19:42:37 »
Invece nemmeno io ho capito la differenza tra narrare il risultato e narrare il tiro....

Qualcuno saprebbe farmi un esempio del primo e del secondo caso?

Esempio: Igor chiede al padrone se può andare in paese a trovare la donna che una volta gli ha dato un pezzo di pane, e di cui lui ora è innamorato. Il padrone gli dà l'ok ed il GM narra la scena in cui Igor è vicino a casa della donna e la vede alla finestra mentre, sola soletta, guarda il fuoco e pensa.
Il giocatore decide di portare alla donna un regalo... cerco un gattino e glielo porto, dice. La cosa non richiede lanci di dadi per scelta del GM. Così, con un bel micetto tra le braccia Igor bussa alla porta di Margareth e...
ROLL
1) Il tiro va bene: Igor guadagna un punto amore. Margareth apprezza il dono e dà due pacche affettuose alla gobba di Igor. SBONK SBONK (Ecco, tra parentesi uno dei miei difetti nell'approccio a LmVcP: tendo sempre a mettere elementi pseudo-comici).
2) Il tiro va male: Igor guadagna un punto amore ED un punto disgusto di sè. Margareth ringrazia Igor del pensiero, ma... ETCIU'! "Scusami ma io sono ETCIU' allergica ai gatti! Grazie.. lo... steeeetciù!"

Questo cos'è? Narrare il tiro od il risultato? Va bene in Lmvcp?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da seneca29 »
Dario Delfino

Rafu

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« Risposta #25 il: 2008-10-13 19:51:53 »
Citazione
[cite] seneca29:[/cite]Esempio: Igor chiede al padrone se può andare in paese a trovare la donna che una volta gli ha dato un pezzo di pane, e di cui lui ora è innamorato. Il padrone gli dà l'ok


No, aspetta... non lo chiede al padrone! (il quale potrebbe benissimo non accordargli il permesso, anzi, perché mai dovrebbe accordarglielo?!)

Il giocatore di Igor chiede la scena al master.

P.es., sappiamo dalla scena precedente che Igor, avendo ricevuto questo ordine dal padrone, si recherà in città per rapire un bambino biondo e portarlo al castello. Però, approfittando del fatto che Igor va in città, il giocatore chiede al master una scena d'approccio a un suo legame: prima che cali la notte (presumiamo che in una scena successiva Igor svolgerà, col favore del buio, il suo crudele compito) Igor va a bussare alla porta di casa della donna di cui s'è innamorato... ecc. ecc.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Rafu »

Moreno Roncucci

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« Risposta #26 il: 2008-10-13 19:56:31 »
Citazione
[cite] seneca29:[/cite]Invece nemmeno io ho capito la differenza tra narrare il risultato e narrare il tiro....


Chi ha parlato di narrare il risultato o narrare il tiro?

Quello che ho scritto veramente non è poi difficile da trovare, in un thread di due pagine... :roll:

Quoto:
Citazione
In LMVCP dopo i tiri nessuno "narra", la scena va interpretata tenendo il risultato come condizione finale


Quoto:
Citazione
il manuale consiglia di chiudere la scena dopo aver interpretato il risultato dei tiri (e non dopo il tiro: è diverso. I tiri danno solo i cambiamenti numerici agli stats, ma poi va giustificata interpretando. Nessuno "narra il risultato" in LMVcP)


Mi spiegate in base a quali oscuri e attorcigliati ragionamente siete arrivati da qui a lambiccarvi sulla differenza fra "narrare un risultato" e "narrare un tiro"?
 :twisted:

Non so, quando dico "non narrare, GIOCA! INTERPRETA! RECITA! BUTTATI AI SUOI PIEDI IMPLORANDO PIETA' NON FARMI UN RIASSUNTINO!!!!" e chi mi sente poi dice "mi ha chiesto di narrare il risultato invece del tiro", io mi domando in che lingua dovrei esprimermi la prossima volta...  :roll:
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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« Risposta #27 il: 2008-10-13 20:18:00 »
Citazione
[cite] Rafu:[/cite]
No, aspetta... non lo chiede al padrone! (il quale potrebbe benissimo non accordargli il permesso, anzi, perché mai dovrebbe accordarglielo?!)

Il giocatore di Igor chiede la scena al master.



Moreno in risposta ad una mia domanda da it.hobby.giochi.gdr:

Citazione

>- Il giocatore può chiedere scene di approccio ai legami quando vuole... devo dargliele SEMPRE?

Qui c'e' un eqivoco di fondo.

Il giocatore non può "chiedere una scana di approccio con il legame" non
piu' di quanto possa chiedere una "scena di sesso con Nicole Kidman".
Il master sei tu. Il framing lo fai tu. Gli ordini li dai tu.

Come SEMPRE in questi giochi, non ti basare su abitudini prese in altri
giochi, o su cose che pensi ci siano in tutti i gdr o in "tutti questi
gdr particolari". Sono fanfaluce, bubbole e boiate.  Segui il
regolamento del gioco e basta. (e' la cosa piu' difficile per un master
abituato ai gdr tradizionali)

Cosa dice il manuale? Pagina 36, "il giocatore informa il GM che il
Servitore DESIDERA AGIRE SU UNO SPECIFICO LEGAME".

Cioè il servitore dira' "voglio andare in paese a parlare con Jenny".

E' UNA COSA CHE FA IL PERSONAGGIO! SEMPRE, COMUNQUE.

Ne la mia col padrone (così come in CnV e AiPS)AGISCI SEMPRE TRAMITE IL
PERSONAGGIO.

Ora, il servitore dice che va in paese.. ma può? Il padromne gli ha dato
il permesso? Ci sono altri ordini? Deve fare altre cose?

Il padrone lo giochi tu. Che fai?

Lui gioca il servitore. Che fa?

GIOCATEVELA!



Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
il manuale consiglia di chiudere la scena dopo aver interpretato il risultato dei tiri (e non dopo il tiro: è diverso. I tiri danno solo i cambiamenti numerici agli stats, ma poi va giustificata interpretando. Nessuno "narra il risultato" in LMVcP)

Non so, quando dico "non narrare, GIOCA! INTERPRETA! RECITA! BUTTATI AI SUOI PIEDI IMPLORANDO PIETA' NON FARMI UN RIASSUNTINO!!!!" e chi mi sente poi dice "mi ha chiesto di narrare il risultato invece del tiro", io mi domando in che lingua dovrei esprimermi la prossima volta... Rolling Eyes


Cioè -nel mio esempio-
GM: Arriva una bambina e ti dice (recitando le grida della bambina disperata) "Mostro! Che cosa stai facendo a mio padre??!? Rimettilo subito a posto!"

invece di:
GM: (senza recitare nulla) Arriva una bambina disperata che ti accusa di essere un mostro e con le lacrime agli occhi ti urla di rimettere a posto il corpo del padre.
?

Ma che c'entra col tiro di dadi?? :?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da seneca29 »
Dario Delfino

Mauro

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« Risposta #28 il: 2008-10-13 20:46:25 »
Citazione
[cite] seneca29:[/cite]Moreno in risposta ad una mia domanda da it.hobby.giochi.gdr:

Citazione
[...]Cioè il servitore dira' "voglio andare in paese a parlare con Jenny".

E' UNA COSA CHE FA IL PERSONAGGIO! SEMPRE, COMUNQUE.

Ne la mia col padrone (così come in CnV e AiPS)AGISCI SEMPRE TRAMITE IL
PERSONAGGIO.

Ora, il servitore dice che va in paese.. ma può? Il padromne gli ha dato
il permesso? Ci sono altri ordini? Deve fare altre cose?

Il padrone lo giochi tu. Che fai?

Lui gioca il servitore. Che fa? [...]

Ma questo non significa che al Padrone si debba chiedere il permesso di fare l'Approccio, lí è chiesto quello di andare al villaggio: a Modena, il Padrone mi ha ordinato di rapire un contadino, e mentre andavo a casa sua ho fatto un salto in paese, ma senza chiedere se potevo.
Del resto, se io fossi il Padrone, e il Servitore in pratica venisse a chiedermi "Posso andare a fare una cosa che sai benissimo mi farà prendere coscienza della mia umanità, e quindi farà diminuire il tuo potere su di me?" (partendo dal presupposto che il Padrone vuole che i Servitori si sentano mostri e siano isolati, in modo che non possano fare altro che servirlo), difficilmente risponderei di sí :roll:


Citazione
Cioè -nel mio esempio-
GM: Arriva una bambina e ti dice (recitando le grida della bambina disperata) "Mostro! Che cosa stai facendo a mio padre??!? Rimettilo subito a posto!"

invece di:
GM: (senza recitare nulla) Arriva una bambina disperata che ti accusa di essere un mostro e con le lacrime agli occhi ti urla di rimettere a posto il corpo del padre.
?

Penso di sí, e poi il giocatore potrà giocarsi la reazione del Servitore, invece che avere il master (o un altro giocatore) che narra "E tu reagisci cosí".


Citazione
Ma che c'entra col tiro di dadi?

Il pezzo completo è questo:
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Non so, ho come l'impressione che ci sia qualcosa che ti incarta nel concetto di PCU/MCU, e vedi difficoltà metodologiche che non esistono. Stessa scena, scena a parte, scena prima, scena dopo, prima nella stessa scena, dopo nella stessa scena, insieme come task in un conflitto, nel role-playing conclusivo (In LMVCP dopo i tiri nessuno "narra", la scena va interpretata tenendo il risultato come condizione finale).. che differenza fa?

Penso che stesse semplicemente sottolineando, all'interno del discorso precedente, che dopo i tiri non si narra, ma si interpreta.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Mauro »

Moreno Roncucci

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« Risposta #29 il: 2008-10-13 20:57:00 »
Forse riesco a farmi capire con dei confronti, non so...

Avventure in Prima Serata:
Ad un certo punto della scena mettiamo che ci sia un conflitto di interesse (mettiamo che il personaggio non voglia farsi vedere dalla bambina, o tanto per restare in tema horror, voglia ucciderla per farla star zitta), il Produttore pesca 1 carta, il giocatore pesca le sue, si guarda (1) a chi va la posta, e (2) chi ha la carta più alta RACCONTA COSA SUCCEDE.

Se la posta era "uccido la bambina" , chi ha pescato la carta più alta (Gino) sceglierà se RACCONTARE "la strangoli, ma non prima che le sue urla attirino l'attenzione di una guerdia, che ti vede chiaramente mentre compi il tuo dellitto" o dirà "mentre cerchi di strangolarla si divincola e fugge, ma scivola nel fiume, affondando nell'aqua melmosa. Non la vedi riapparire. Nessuno sembra aver sentito le sue urla", A SUA TOTALE DISCREZIONE.

La Mia Vita Col Padrone:
Ad un certo punto della scena mettiamo che il minion voglia fare Violenza (in questo caso, vuole uccidere la bambina per farla stare zitta). Se poteva usare il PCU poteva farlo senza tirare, ma qui non può usarlo perchè vale l'eccezione al PCU. OK, tiri i tuoi bravi d4, e si ottiene che ci riesce, la uccide.  

A questo punto i due, GM e giocatore, si guardano spauriti e fanno "ma... chi dovrà narrare come succede...non c'è la carta più alta qui... forse in stile parpuzio narra sempre il GM?"

Al che arriva Moreno da dietro con un nodoso bastone che inizia a pestarli come tappeti tutti e due: "questo non è AiPS! Questo non è Parpuzio! Cosa dice il manuale?? Pagina 36, pagina 69, il tiro vi dice l'esito della scena, non come si svolge! Interpretatela! Giocatela! Siate ciascuno i vostri personaggi (PC o NPC!) roleplaying! roleplaying! roleplaying! E beccatevi questo!"
E fra un "ahi!" e un "ouch!" i due si mettono finalmente a giocare LMVcP...

Ora, in una scena come questa dell'esempio non è che la differenza si veda tanto (il minion dice "le metto le mani attorno al coloo e stringo", il GM dice "si accascia esanime" e amen, la scena è finita. Ma pensate a scene più elaborate. Il minion che tira per ottenere l'amore da una connection.  Il tiro fallisce. PERCHE? E' ancora tutto da decidere, e NESSUNO decidera' da solo...)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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