Autore Topic: Scuole di pensiero: quante e quali?  (Letto 3815 volte)

Mattia Bulgarelli

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Scuole di pensiero: quante e quali?
« Risposta #15 il: 2010-07-02 19:32:45 »
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[cite]Autore: rgrassi[/cite]Non mi cimento adesso perchè dopo tre post si inizierebbe a parlare di fuffa ed ho difficoltà a seguirla.

Non in un nuovo thread con specificato chiaramente se si può intervenire, come, quando, quanto, ecc. Su GcG chi apre il thread fa le sue regole per quel thread. Se chiederai di non deragliare, non deraglieremo. O deraglieremo in altro topic. Sennò, pattumiera degli OT! Posta tranquillo.
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Niccolò

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Scuole di pensiero: quante e quali?
« Risposta #16 il: 2010-07-03 00:17:02 »
Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite]Capisco cosa vuoi dire, ma io ho saltato a pie' pari il brain damage ed i danni sociali.
Quindi nessuno mi ha azzoppato. :)


si, ma se giochi da solo è una cosa, se fai nqualcosa ocn un'azzoppato è diverso.

rgrassi

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Scuole di pensiero: quante e quali?
« Risposta #17 il: 2010-07-03 08:31:09 »
Parole sante Domon...
Hai ragione.
Pero' punto sui non azzoppati.
Quest'anno ad esempio vado dritto dritto a Lucca Junior.
Rob
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

Mattia Bulgarelli

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Scuole di pensiero: quante e quali?
« Risposta #18 il: 2010-07-03 10:27:44 »
Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite]
Pero' punto sui non azzoppati.
Quest'anno ad esempio vado dritto dritto a Lucca Junior.

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Niccolò

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Scuole di pensiero: quante e quali?
« Risposta #19 il: 2010-07-03 16:22:41 »
Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite][p]Parole sante Domon...
Hai ragione.
Pero' punto sui non azzoppati.
Quest'anno ad esempio vado dritto dritto a Lucca Junior.
Rob[/p]


quindi Bob...

...sei in grado di dirmi la tua opinione, anche diplomaticamente, ma con sincerità, sulle condizioni di creatività e spigliatezza in cui versa il giocatore di ruolo esperto "tipico" al quale hai fatto demo?

rgrassi

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Scuole di pensiero: quante e quali?
« Risposta #20 il: 2010-07-03 18:54:38 »
Mah... In tutta onestà non saprei risponderti.
Ho fatto demo a giocatori di skill ed età molto diverse.
Non ho notato particolari 'danni', con l'olio adatto tutti i motori si lasciano andare.
In generale il "danno principale" è quello del possesso del proprio personaggio da cui derivano altri danni collaterali.
Ma quello lo spazzo via al primo turno quando inizio a variare i rapporti di possesso tra giocatori e personaggi. Dopo aver capito che non ci sono appigli 'noti' già dall'inizio il giocatore si lascia andare piu' facilmente (forse perchè crede che sia un gioco di pura narrazione) e da quel punto, in tutta onestà non ho notato particolari "danni", soprattutto perchè sin da subito si tende a creare un clima di collaborazione verso la costruzione di una storia particolarmente "figa" (cosa che con un minimo di attenzione in Levity può avvenire subito sin dai primissimi turni). Se riesce ad instaurarsi questo clima (e non mi è mai successo il contrario) penso di poter dire che tutti i giocatori hanno dato il meglio di loro.
Poi inizio a far variare i poteri di narrazione (ampiezza dell'ambito e chi narra gli esiti, ad esempio). Poi inizio a far variare i poteri di decisione. Piano piano provano cose nuove.
Ho scoperto dopo la partita che molti giocatori dei cosiddetti "parpuzi" hanno giocato molto volentieri a Levity. In generale questo cluster di giocatori lo vede come un ottimo gdr tra 'master' per poter pre-generare trame o comunque fare molto velocemente brain-storming su possibili "percorsi di storie".
Quindi una risposta sintetica alla tua domanda, ma basata sul mio piccolo campione di riferimento, è: "Le condizioni non sono critiche, anzi. Con il giusto stimolo dalle teste dei giocatori si tirano fuori delle gemme."
Rob
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

Scuole di pensiero: quante e quali?
« Risposta #21 il: 2010-07-04 19:52:16 »
Segnalo questo articolo di Paul Mason http://www.ropecon.fi/brap/ch1.pdf che prova a riassumere gli "sviluppi" teorici sul roleplaying realizzati nel millennio scorso (limitandosi a Gran Bretagna, USA e Australia). Non è un sunto molto imparziale, ma è comunque interessante; sarei anche stato tentato di pubblicarlo su Larp Graffiti, ma è un po' troppo incentrato intorno al tabletop.

Scuole di pensiero: quante e quali?
« Risposta #22 il: 2010-09-19 17:08:52 »
Riesumo il thread per segnalare che su http://www.larpsymposium.org/?page_id=189 trovate un po' di articoli classici sul larp (nordici ma non solo).
Segnalo in particolare http://www.larpsymposium.org/?page_id=344 perché espone un modello e non una scuola di pensiero come nella stragrande maggioranza degli altri casi (nonostante il nome infelice), e perché questo modello nasce per essere applicabile sia al larp che al tabletop.
Se vi interessa, ho diverse decine di copie del libro stampato da spacciare (o meglio, le avrò fra tre giorni quando andrò a Trieste per il Larp Symposium).

Moreno Roncucci

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Scuole di pensiero: quante e quali?
« Risposta #23 il: 2010-09-29 16:29:34 »
Citazione
[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]Se vi interessa, ho diverse decine di copie del libro stampato da spacciare (o meglio, le avrò fra tre giorni quando andrò a Trieste per il Larp Symposium).


Ci sarà anche una versione del libro scaricabile in pdf come per "riflessioni appassionate"?  Sarebbe molto più comodo dell'avere gli articoli in varie pagine html...
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Scuole di pensiero: quante e quali?
« Risposta #24 il: 2010-09-30 00:24:43 »
Sì, siamo già al lavoro sulla seconda edizione riveduta e corretta (e con un progetto grafico degno di questo nome anziché quello improvvisato dal sottoscritto in 4 ore causa ritardi cosmici nella consegna e nell'editing degli articoli e tipografia che minacciava che con un altro giorno di ritardo non avrebbe stampato il libro in tempo per il Symposium). Sarà disponibile come print on demand su lulu, e inoltre come pdf unico (gratuito) e come pdf separati per i singoli articoli (gratuiti).

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