Come ripulire Everway dalla Regola0?

[Suna]

[cite]Autore: Domon[/cite]

[cite]Autore: Suna[/cite]

[cite]Autore: Domon[/cite][p]la faccio semplice:[/p][p]IN TUTTI I GIOCHI "a regola zero" E' POSSIBILE, con vari gradi di efficenza e di successo, NON GIOCARE A PARPUZIO. per farlo, è sufficente RINUNCIARE AD AVERE UNA STORIA in gioco.[/p]

[p]Quoto in pieno. Anche se... a dire il vero c'è un gioco che mette a dura prova la mia capacità di immaginarlo giocato senza la regola zero, ed è Everway... Ma una soluzione deve per forza esserci.[/p]

[p]esplica un po'. io non ci vedo tutte queste difficoltà...[/p]

Beh, Everway è il gioco più quintessenzialmente system0 che conosco. La risoluzione dei conflitti è espressa esplicitamente dal manuale in un "decde il master scegliendo il risultato più appropriato alla storia che ha in mente". Non ci sono regole che permettano di aggirare questa caratteristica del gioco. Mancano meccaniche che si possano applicare evitando di lasciare l'interpretazione dei risultati al solo GM. Bisognerebbe se mai introdurre da zero simili meccaniche. Ma come fare senza un pesante intervento di game designing (che renderebbe la situazione diversa dal semplice "giocare senza la regola 0")?

[vonpaulus]

cui prodest??

[Suna]

mihi.
E' la prosecuzione di una discussione iniziata qui.

[Ander]

Io l'ho letto attentamente anni fa quando l'avevo comperato, e mi era sembrato del tutto ingiocabile proprio perché troppo "arbitrario" (all'epoca di regola zero non si parlava, ma il concetto era chiaro). Sono interessato a sentire cosa ne verrà fuori, ma dubito che si possa far molto a meno di non cambiare proprio l'impianto regolistico.

Incidentalmente, se qualcuno vuole la mia copia, non penso che ci giocherò mai.

[Rafu]

"Ingiocabile" non direi proprio, avendoci giocato più e più volte. In compenso, lo ricordo estremamente faticoso per me in quanto master.
Ha il mostruoso merito di aver portato alla luce le vere meccaniche di parpuzio invece di continuare a nasconderle dietro strati e strati di fuffa.
Non provo l'esigenza di rispolverarlo ora, ma se mai lo facessi penso che concentrerei la mia attenzione sulle "vision card" e soprattutto sul loro retro (ciò che nella mia adolescenza avevo meno capito del gioco). Se ricordate, il retro contiene una serie di domande relative all'immagine. Se è possibile cavare dello Story Now dai "pezzi" di Everway (*), la chiave sta sicuramente nell'uso di quelle carte come "oracoli" e delle domande come spunti.

(* = Sicuramente è possibile cavarne anche altre forme di gioco funzionale, ma in questo periodo della mia vita solo giocare Story Now mi interessa, dunque di questo parlo. Your mileage may vary.)

[Suna]

Sì, anch'io punterei allo story now, e la cosa più vicina che mi viene in mente è IaWA, anche se la similitudine si ferma alla presenza degli oracoli ed esulerebbe, in entambi i casi, dalla conflict resolution...

[Rafu]

Usare conflict resolution in Everway è banale, direi: basta che il GM non stia a fare le pulci ai singoli task e si preoccupi delle tecniche di risoluzione (per quanto arbitrarie siano) solo in presenza di un conflitto.

[Suna]

[cite]Autore: Rafu[/cite][p]Usare conflict resolution inEverwayè banale, direi: basta che il GM non stia a fare le pulci ai singoli task e si preoccupi delle tecniche di risoluzione (per quanto arbitrarie siano) solo in presenza di un conflitto.[/p]

Beh, l'assenza di una qualsiasi meccanica di risoluzione rende tutto talmente vago che non è nemmeno possibile parlare di un sistema a conflict o a task resolution. Certo, definire questo punto risolve metà del problema. RImane l'altra metà. Come risolvere i conflitti?
Il gioco fondamentalmente dice "decide il master", ma propone nel contempo diverse modalità, introducendo (storicamente per la prima volta) il concetto di Karma, e proponendo anche di trarre spunto dai tarocchi per descrivere come il conflitto giunge alla conclusione già determinata.
Avrebbe senso usare delle regole simili a quelle di IAWA, magari assegnando dei dadi alle 4 caratteristiche. I poteri già funzionano praticamente allo stesso modo delle strenghts di IAWA (direi che è evidente che Baker ha attinto a piene mani da Everway). Il solo problema è che così facendo, si finisce per giocare a IAWA, anziché giocare coerentemente Everway... il mio problema è quello, principalmente. Quello e il focus che IAWA pone sul conflitto tra personaggi, mentre Everway voleva porre il focus sull'esplorazione delle sfere, da quel che ho letto sui manuali, anche se non è espresso in maniera sistematica (come pretendere del resto, da un gioco del '95?)

[rgrassi]

La domanda è spontanea:
Ma perchè devi farlo?
Per puro esercizio di stile?
Rob

[Rafu]

[cite]Autore: Suna[/cite]l'assenza di una qualsiasi meccanica di risoluzione

Per come la vedo io, invece, c'è una meccanica di risoluzione chiarissima: DECIDE IL MASTER UTILIZZANDO COME LINEE GUIDA I SEGUENTI 3 PARAMETRI (segue spiegazione di Fortune, Karma e Drama).

[cite]Autore: Suna[/cite]Avrebbe senso usare delle regole simili a quelle di IAWA, magari assegnando dei dadi alle 4 caratteristiche.

Ah, ma se sei disposto ad "hackare" così tanto il gioco, allora puoi fare di tutto. Io comunque non troverei elegante introdurre dei dadi in uno hack di Everway. Piuttosto (prendendo un'idea da Ganakagok) farei così: utilizzerei il Karma, cioè il confronto dei punteggi, per stabilire chi fra i giocatori ha il diritto di applicare Fortune, cioè di interpretare una carta estratta dal mazzo di simil-tarocchi e "narrarne" gli effetti (nel senso AiPS di narrare). Su un pareggio di punteggi, la narrazione potrebbe essere in mano al GM, o qualcosa di simile. Inoltre, cercherei di "distribuire" il criterio del Drama attorno al tavolo, utilizzando una meccanica di veti o addirittura di "frasi di comando" sullo stile di Archipelago II.

[cite]Autore: rgrassi[/cite]La domanda è spontanea:
Ma perchè devi farlo?
Per puro esercizio di stile?

Perché la componentistica è bella.  ^___^

[Suna]

[cite]Autore: Rafu[/cite]farei così: utilizzerei il Karma, cioè il confronto dei punteggi, per stabilirechifra i giocatori ha il diritto diapplicareFortune, cioè di interpretare una carta estratta dal mazzo di simil-tarocchi e "narrarne" gli effetti (nel senso AiPS di narrare). Su un pareggio di punteggi, la narrazione potrebbe essere in mano al GM, o qualcosa di simile. Inoltre, cercherei di "distribuire" il criterio del Drama attorno al tavolo, utilizzando una meccanica di veti o addirittura di "frasi di comando" sullo stile diArchipelago II.

Rafu sei il migliore... ora però non ho davvero più scuse per non leggermi Archipelago II...