[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite][p]E' da almeno due anni che non riesco a seguire più quel mondo. Sto riscoprendo tutta la roba "vecchia" che però è molto più attuale della nuova (e soprattutto senza l'aiuto del computer nel design).[/p][p]Si contano veramente sulle dita di una mano le opere degne di nota, per me, degli ultimi anni.[/p]
Quoto in pieno. In parte la mia crisi di rigetto per anime e manga è dovuta al fatto che
lavoravo in quel mondo orrendo quando vivevo in Giappone, ma effettivamente c'è una mancanza di contenuti che penso mi avrebbe comunque allontanato...
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite][cite]Autore: Luca Veluttini[/cite][p]Si contano veramente sulle dita di una mano le opere degne di nota, per me, degli ultimi anni.[/p]
[p]io sono dell'idea che ci siano SEMPRE state poche opere davvero degne di nota, ma nell'epoca delle informazioni veloci è normale che oltre alla roba di qualità si diffonda anche tutta la schifezza che una volta famosa non sarebbe diventata.[/p]
Invece su questo non sono d'accordo. Una volta si discuteva con uno dei responsabili editoriali della Akita Shoten (una delle più grandi case editrici di manga) del fatto che il mondo dei manga sta morendo, perché se da una parte negli anni sessanta in Giappone
tutti leggevano manga, e avevano tirature di decine di milioni di copie, ora il mondo si sta sempre di più involvendo, autorelegandosi alla sottocultura degli otaku e preferendo un pubblico limitato (infatti tutte le case editrici registrano enormi cali di vendite) ma fedele. Di conseguenza, anche i contenuti si impoveriscono, perché sempre più si uniformano ad un pubblico poco vario e soprattutto con poca cultura. Non stupisce quindi che si ripropongano sempre le stesse situazioni e tematiche.
Una volta venivano sfornate decine e decine di manga con storie bellissime (basti pensare a quelli di Tezuka, di Ishinomori, di Yokoyama, ecc.) ora non se ne trovi uno che non sia il clone di qualcosa di già visto. L'impoverimento di contenuti e l'aumento di prodotti spazzatura è un dato oggettivo.