Gente Che Gioca > Sotto il cofano
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite] vertigo:[/cite]
--- Citazione ---E non chiamarlo "gioco" se l'intento non è ludico ma educativo
--- Termina citazione ---
se dico che lo scopo educativo è uno dei benefit previsti nel process model scateno una lunga disanima di moreno?
--- Termina citazione ---
No, perchè sono d'accordo! 8)
Il mio era un consiglio per evitare grane, non una convinzione sull'impossibilità di educare con i giochi... :wink:
mattia somenzi:
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
Il mio era un consiglio per evitare grane, non una convinzione sull'impossibilità di educare con i giochi... :wink:
--- Termina citazione ---
ops.. ho capito male io ^^
nel tempo ho notato che il termine piu' rassicurante per comuni/enti è "teatro sperimentale" ... generalmente appena salta fuori questo termine rinunciano a capire cosa si vuole fare e non ci associano con spadedigomma ^^
Gabriele Pellegrini:
Lo vedo come un gioco con un potenziale "pericoloso" se dato in mano al vasto pubblico. Magari nel tuo piccolo riesci a dargli un'impronta educativa, ma in generale come verrà preso?
Secondo me la visione di uno dei film sull'Olocausto è molto più d'impatto e raggiunge più efficacemente lo scopo educativo.
Antonio Caciolli:
--- Citazione ---[cite] Eishiro:[/cite]
Praticamente il numero pari serve perchè meta devono fare gli "aguzzini", l'altra metà invece le "vittime".
Aguzzini= coloro che fanno soffrie le vittime
Vittime= coloro che soffrono
Scopo dell'aguzzino= far soffrire la vittima
Scopo della vittima= soffire ovviamente
--- Termina citazione ---
ehi, ma è un gioco sui sadomaso :D
scusate la battuta di pessimo gusto...non voglio entrare mnel problema meccaniche di cui non capisco nulla, ma secondo me da un punto di vista educativo non c'è molto da dire in un rapporto carnefice aguzzino messo in questi termini
io lo punterei più su un problema di rapporti tra le vittime...la sottile linea grigia che demarca ciò che è giusto e ciò che è sbagliato quando tutto diventa fuori dalla normalità (Levi docet)
magari togliendolo da un ambientazione così problematica come quella dei campi di concentramento
se elimini la figura dei carnefici come pg hai quasi un la mia vita col padrone
d'altra parte come scopo delle vittime, quello di soffrire non mi pare un granché
semmai quello di sopravvivere quello di prevaricare gli altri
mentre scrivo concordo che appena le associ all'olocausto tutto diventa di cattivo gusto, ma comunque se viste con uno sguardo attento sono dinamiche interessanti e che fanno molto riflettere
boh imho
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite] Eishiro:[/cite]
A questo punto lo scopo.
Scopo dell'aguzzino= far soffrire la vittima
Scopo della vittima= soffire ovviamente
Beh in realtà il gioco ha uno scopo unico
Uno scopo educativo.
--- Termina citazione ---
Piccola nota.
Premesso che il gioco, se di GdR si tratta, dovrebbe in qualche modo contenere un'opposizione, potrebbe essere interessante uno schema concettuale di questo tipo:
Aguzzini= Far soffrire
Vittime= EVITARE di soffrire (molto più naturale)
Poi, dopo un tempo breve, scambiare le parti, e magari scambiare una seconda volta.
Mi associo al "caveat" sull'esperimento di Stanford, che avevo forse già citato in un altro thread che ora non ricordo...
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