Gente Che Gioca > Sotto il cofano
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
Eishiro:
mi è venuto in mente un concept per un gioco di ruolo
numero di giocatori pari, il master non saprei se è necessario o no, preferirei che il gioco fosse cartaceo, in caso studierò la versione live.
Praticamente il numero pari serve perchè meta devono fare gli "aguzzini", l'altra metà invece le "vittime".
Aguzzini= coloro che fanno soffrie le vittime
Vittime= coloro che soffrono
In particolare concettualmente come ambientazione base dovrebbe trattarsi di nazisti ed ebrei, gli aguzzini sono nazisti, le vittime ebrei.
OK
A questo punto lo scopo.
Scopo dell'aguzzino= far soffrire la vittima
Scopo della vittima= soffire ovviamente
Beh in realtà il gioco ha uno scopo unico
Uno scopo educativo.
Il giocatore che interpreta l'aguzzino dovrebbe capire che quelle cose sono aberranti e rendersi conto di quanto poco umani erano quelli che le facevano in verità
Il giocatore che interpreta la vittima dovrebbe capire che quelle cose sono aberranti provando figurativamente quello che hanno dovuto provare le vittime vere.
Poi per rendere meglio la cosa i ruoli si invertono, ovvero gli aguzzini fanno le vittime e viceversa.
Consigli sul quale sistema utilizzare per creare un gioco del genere?
Niccolò:
A quest'ora ti dico solo che
1) sei malato
2) ci sono giochi indie più estremi, e mi fanno paura
3) è comunque una bella idea, per quento disturbante. come giocare a cani nella vigna nel ghetto ebreo con le SS...
magari domani mi vengono idee migliori.
Eishiro:
immagino esista roba più disturbante, anche se direi che spaventa pure me.
Spero si capisca che cosa voglio ottenere come reazioni in chi ci gioca
In anticipo grazie di ogni suggerimento che verrà fuori grazie mille
Moreno Roncucci:
Ehi, Gabriele, attento a non crera una cosa come questa! :wink:
Visto che mi sembra che cerchi soprattutto un esperienza di immedesimazione, direi meccaniche "live", nei paesi nordici hanno già fatto cose di questo genere. Visto il tema preoccupati più che altro di gestire il livello sociale, con definizione chiara di linee, veli, e ovviamente mettici una safeword.
E non chiamarlo "gioco" se l'intento non è ludico ma educativo, per evitarti grossi problemi: non hai idea del tipo di flashback che si è beccato l'autore di questo qui:
We all had names
Poco mancava che lo linciavano nei forum USA (vabbè che anche lui, portare un evento simile e presentarlo come "gioco"...) e lui rispetto a te ha pure l'intento storico-informativo a salvarlo.
Un altro esempio di un live che non nulla a che vedere col nazismo ma che vedo in parte simile alla tua idea:
http://jeepen.org/games/modregruppen/
Detto questo, personalmente trovo l'idea di un evento come questo di pessimo gusto (ma d'altrobde, dato anche il titolo del thread, era la reazione che ti aspettavi, no? :lol:) e non vorrei mai parteciparvi. Ma sono anche un convinto assertore dell'idea che ciascuno deve essere libero di giocare a quello che vuole, fra persone adulte e consenzienti... 8)
[edited to correct a very ridiculous grammar error...]
mattia somenzi:
ti segnalo
http://weltschmerz.laiv.org/europa/
e
http://www.clausraasted.dk/motherland/
--- Citazione ---E non chiamarlo "gioco" se l'intento non è ludico ma educativo
--- Termina citazione ---
se dico che lo scopo educativo è uno dei benefit previsti nel process model scateno una lunga disanima di moreno?
io sto preparando un live partendo da The Farm che ha segnalato moreno qualche giorno fa.. se vuoi ne parliamo
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