[cite]Autore: Lupo[/cite]E' vero che il gioco richiede poca preparazione (l'elaborazione degli stakes e poco atro), tuttavia mi pare che richieda ANCHE una conoscenza di "fantasy nordico" non indifferente per potere improvvisare "al volo" ambientazione, società e quant'altro (soprattutto per chi, appunto, non è abituato -appunto- all'improvvisazione "on-the-fly").
Assolutamente no.
Le saghe entrano solo come "colore", e nel fatto che ci sono troll (e nel tipo di fantasy in generale: niente armi da fuoco,cose giapponesi tipo ninja, cose così). Poi l'ispirazione la prendi dove vuoi. Per un avventura a scala "città" per esempio avevo ripreso lo spunto da "per un pugno di dollari" (al posto della città, un covo di briganti stile "hole in the wall" del Wild Bunch, due capi che si dispitano il comando, posta in palio, il controllo del covo, e un giorno fischiettando arriva la trollbabe come Cllnt Eastwood...)
Trollbabe è proprio il gioco dove il rigore storico/culturale NON entra: l'altra fonte di ispirazione, quella principale (i fumetti underground) è abbastanza indicativa al riguardo. (se non avete mai letto Bodé o qualche altro autore fantasy underground, ecco una
gallery di Bodé e il
sito di James V. West che ha fatto molte illustrazioni per l'edizione originale.originale