[cite]Autore: LucaRicci[/cite][p]I miei dubbi partono dall'idea che, per alcune situazioni, il giocatore debba infilare due mosse di fila per poter riuscire qualcosa (in particolar modo la mossa "act under fire" + "angel's kit")...[/p]
La ormai famosa regola base delle mosse è: "if you do it, you do it; to do it, you have to do it". Qui stiamo sostanzialmente parlando della prima parte "if you do it, you do it". Tenendo conto dei principi, se un giocatore ha bisogno di infilare due tiri consecutivi per riuscire in qualcosa significa che quei due tiri sono necessari data la situazione che si è sviluppata nella fiction. In AW le mosse base risolvono piccoli conflitti di interesse ma per il resto Apocalypse World non ha una meccanica di conflict resolution che non sia compresa in tali mosse. Se un Angel vuole curare un paziente non è possibile stabilire a priori di quanti tiri avrà bisogno senza conoscere il dettaglio della situazione. Questo perché "curare il paziente" non è una posta nel senso ormai acquisito del termine.
Se il ferito e l'Angel sono dietro ad un muretto, riparati dallo scontro a fuoco in corso, allora un tiro di "Angel's Kit" è presumibilmente tutto ciò di cui c'è bisogno. Se l'Angel è nascosto dietro al muretto mentre il ferito sta sanguinando sotto il sole, allo scoperto, in mezzo alla polvere ed ai proiettili, allora non c'è modo per l'Angel di curarlo finché non lo avrà perlomeno raggiunto. E il raggiungerlo durante uno scontro a fuoco si configura chiaramente come un "Acting Under Fire".
Ma anche il raggiungerlo e portarlo in copertura prima di curarlo si configura, a mio avviso, come una mossa Acting Under Fire, pur sempre risolvibile con un solo tiro.
Allora quale è la differenza tra i due casi? La differenza sta, ancora una volta, nella situazione della fiction e nel fatto che situazioni anche solo leggermente diverse possono suggerire corsi d'azione diversi e complicazioni diverse in caso di fallimento o successo parziale delle mosse.
Per dirla con parole diverse: pensare che "il giocatore debba infilare due mosse di fila per poter riuscire qualcosa" è sostanzialmente errato perché in un caso del genere, per come funziona AW, non è neppure concepibile che la seconda azione possa essere tentata se la prima non è ancora stata portata a termine. Nel momento in cui la prima mossa entra in gioco non esiste ancora la fiction che possa giustificare la seconda mossa (to do it, you have to do it). Addirittura può darsi che tale possibilità non si configuri affatto, perché il fallimento o il successo parziale di una mossa possono introdurre complicazioni che modificano la situazione ad un punto tale che diventa impossibile perseguire il piano d'azione originario.
La valutazione di cosa costituisca una mossa in AW richiede sicuramente discrezionalità da parte del MC, ma tale discrezionalità non si trasforma in arbitrio almeno fino a quando tale valutazione non risulti disconnessa rispetto alla fiction e al framework dei principi che regolano il gioco e che sono esposti nel manuale.
Per quanto riguarda la manipolazione puoi provare a leggere questo thread in cui Matt Wilson pone la tua stessa domanda:
Manipulate and Acting Under Fire.
Personalmente, anche se non mi è mai capitato di utilizzarla finora, non amo molto la scelta "del bastone". Stavo addirittura pensando di sostituirla con una custom move che introduca una currency stile Sorcerer in cui lo stick consiste nel prendere un +1 forward in caso il manipolatore voglia intraprendere qualche azione coercitiva nei confronti del manipolato. L'unico motivo per cui ho resistito alla tentazione è che la mia soluzione appare così ovvia che tendo a pensare che Baker la abbia scartata per qualche motivo che al momento non riesco a immaginare.
edit: crosspost con l'ultimo messaggio di Luca