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[AP][Montsegur 1244] Risate (troppe) a Montsegur
Mauro:
Può essere che sia come dici tu, ma è la conclusione su cui non concordiamo: tu concludi "Allora l'ambientazione è un difetto del gioco", io concludo "Allora non hanno giocato a Montsegur". Non si può dire che un gioco non funziona, se non si è giocato a quel gioco (discorso generale, non riferito specificamente a te).
--- Citazione ---[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]guardate che non basta scrivere nel manuale di un gioco con ambientazione storica "giocate i personaggi, non l'ambientazione" perché questo accada
--- Termina citazione ---
Vero; ma farlo almeno esplicita qual è lo scopo del gioco, e poi sta ai giocatori seguirlo. Il punto è che, se viene esplicitamente scritto, allora non si può sostenere che fare altrimenti sia l'impostazione principale.
Rafu:
--- Citazione ---[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]ma vi assicuro che il potenziale giocatore medio di Montsegur
--- Termina citazione ---
Chi sarebbe, scusa, questo "potenziale giocatore medio"? (Sì, sono il solito elitista etilista. ;P)
Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:
--- Citazione ---[cite]Autore: robur[/cite][p]Sbagli. Io credo che Andrea si sarebbe scompisciato. Perchè di fatto lo ha fatto quando ancor prima di giocare ho letto qualcosa del materiale.[/p][p]A parte la sua reazione al catarismo, quello che abbiamo trovato ostico era: ma sti catari si considerano cristiani? pare di si, ma fanno il contrario... ma chi pregano? e cosa dicono? e se credono in cristo chi lo ha generato? E tutto questo si traduceva in difficoltà di gioco. Giustamente dite che ci dobbiamo mettere del nostro. Ma, e qui dò piena ragione ad Andrea, se devo andarmi a perdere dietro al setting perdo di vista i personaggi. O esploro uno o l'altro.[/p]
--- Termina citazione ---
Posso dire che questa cosa a me pare un tantino bizzarra? Cioè vi siete messi li al tavolo a disquisire di teologia anzi che giocare?
E' come se, siccome non ho informazioni dettagliate su New York (architettura di ogni singolo edificio, colore, meteo, abitanti, usi e costumi, tutta la legislazione vigente, il traffico, le strade, i quartieri, i nomi delle gang, ecc..) ogni volta che gioco una storia ambientata in quel luogo, passassi il tempo a disquisire della sua urbanistica: "eh no.. se la città è così grande non si può avere un sistema fognario del genere".. "ma no aspetta, in questo quartiere è possibile che la manutenzione non sia buona" .."si ma l'attuale sindaco ha una politica di un certo tipo" "ma allora se il sindaco la pensa così perché ha sostenuto l'urbanizzazione selvaggia l'anno scorso?" .. e così via..
Ma su dai. :-)
Come non vi siete messi a discutere di queste cose in altri "setting" non vedo perchè sia diventato prioritario parlare degli esatti dettami di una religione vedendo contraddizioni così impossibili da dirimere ... tanto più che anche le altre religioni sono piene di contraddizioni belle forti (e non serve andare lontano eh... ). La Fede come presentata nel manuale di Montsegur (la sola scheda + se vogliamo quella dei perfetti) dice poche cose che non si contraddicono affatto.. perchè sono troppe poche le cose dette. Si sa solo (dalla scheda.. non dalla storia) che considerano Cristo un esempio da seguire, per dirne una: magari non il figlio di Dio.. un profeta? il primo tra i Perfetti? Bho.. comunque il leader di un movimento religioso? Insomma non è che ci voglia chissà cosa a riempire il buco, qualora questo sia necessario; e non mi è mai capitato (e non mi risulta nemmeno che a parte oggi qualcuno si sia posto prima il problema) di dover "coprire quel buco" durante le mie partite a Montsegur! Il mondo non è stato creato da Dio (sempre secondo la scheda) ma da Satana e quello che viviamo tutti i giorni è l'inferno (non che ci voglia molto a convincersene lol.. è pure verosimile!)... e dentro ogni uomo c'è il divino (che ricorda da vicino molte religioni anche moderne) che può essere raggiunto tramite la purificazione ascetica, magari di vita in vita. Forse c'è un Dio o magari ogni essere umano contiene una parte del vero Dio e quando ne sarà degno andrà a far parte di un tutto? Bho.. può essere.. se proprio le vostre scene, invece che parlare dei personaggi e dei loro problemi si concentrano in sermoni, potete anche inserire cose del genere... davvero, non vedo il problema. O magari, la contraddizione c'è e forse va tutto solo letto in chiave allegorica e morale? Tutto può essere.. ma mentre giocavate le scene dei bambini e i loro rifugi nascosti era così importante sapere cosa pensassero i Catari del Diluvio Universale e dell'arca di Noè?
Perchè se davvero è così, allora perchè non avete trovato difficoltà su altri elementi del setting? Eppure non è che le altre cose fossero spiegate meglio: a partire dalle brevi descrizioni della fortezza, degli abitanti, dell'esercito assediante, ecc... E uno che non conosce l'argomento come riempe i buchi?
Insomma, il gioco verte su altre cose... ed è scritto chiaramente pure sul manuale; il gioco è sulle persone, non sull'ambientazione.
Sarebbe utile uno spezzone (un AP) dove mostrate come la scarsità di informazioni sulla religione catara vi ha rovinato il gioco: anche una sola scena dove si mostra questo "problema".
--- Citazione ---[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]Ragazzi, guardate che non basta scrivere nel manuale di un gioco con ambientazione storica "giocate i personaggi, non l'ambientazione" perché questo accada, eh.
--- Termina citazione ---
Verissimo... non basta dirlo. Ci vuole un sistema di gioco che spinga e supporti bene una certa esperienza. Ed infatti Montsegur il suo lavoro lo fa bene: fa quello che promette. L'ambientazione c'è, ed ha un suo ruolo. Non va ignorata .. va usata esattamente come il gioco dice, e spinge a fare mediante le sue procedure. E le sue procedure spingono a giocare i personaggi, le loro storie, i loro problemi, le relazioni: le domande sono li per quello ed è obbligatorio dare risposta prima della fine dell'ultimo atto. Sono il motore del gioco!
Per il resto concordo in pieno con quanto detto da Ezio che dice una ovvietà (che sembra una cosa nuova lol.. ma in realtà è il modo NORMALE di giocare Montsegur) e cioè:
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]Provate a rigiocare. Giocate Raimond, Pierre, Arsende e Phillipa. Raimond è un cavaliere che ha giurato per ragioni politiche di proteggere una Fede di cui non glie ne frega niente. Pierre Vuole vendicarsi dei Crociati che gli hanno distrutto il feudo, Arsende vuole la morte di Phillipa per sposare Pierre e riscattarsi, Phillipa vuole dimostrare al padre di essere degna del suo nome e non solo un mezzo con cui continuare la dinastia.
C'è ancora una "religione assurda"? C'è ancora da ridere? C'è ancora l'approccio privilegiato al setting (o ad una parte di esso) nel modo in cui l'avete approcciato nella vostra partita?
Eppure è ancora Montsegur 1244, a tutti gli effetti.
--- Termina citazione ---
In altre parole, rispondere alle domande sulle schede e dare spessore ai personaggi di conseguenza: sono persone vere con problemi veri. :-)
Andrea Castellani:
Andrò un'altra volta off-topic, però, a costo di apparire estremista (d'altronde lo sono), due o tre cose voglio dirle:
1) Primo Postulato di Pupo;
2) di conseguenza, i manuali non sono giochi, ma strumenti solitamente lasciati inutilizzati e pertanto di dubbia utilità (e dopo decenni di inutili tentativi di impedirlo, mi sono convinto che buttare nel cestino il manuale non appena si apre un GdR, un boardgame, una lavatrice o un mobile IKEA sia nella natura umana, ed è sciocco combattere contro la natura umana);
3) di conseguenza, gli unici modi di far rispettare ai giocatori il sistema concepito dall'autore sono:
a) abuse, e
b) deception.
A meno che non si parli di iperipernicchie, naturalmente (vedi ottima osservazione di Rafu), ma dopo anni passati nella nicchia della nicchia della nicchia mi piacerebbe un tantino emergere. ^_^
Moreno Roncucci:
Andrea, finchè non prendi la sana abitudine di parlare facendo esempi di actual play, questo thread continuerà ad avvitarsi fra persone che ti dicono cose sensatissime perchè basate sulla loro esperienza di un sacco di partite di questi giochi, e tu che rispondi con affermazioni apodittiche. Visto che non parli di actual play, succede quello che succede SEMPRE quando non si parla in termini di actual play: ci si parla sopra, senza che ci sia la minima intersezione fra quello che dice l'uno e l'altro, e i thread diventano ripetizioni lunghe centinaia di post degli stessi 3-4 concetti.
Scusa, ma mi sembra che tu abbia... timore a parlare in termini di actual play, a fare esempi concreti di quello che è successo al tavolo. Parli di Pupo, parli di cosa succede con tutti i giochi dell'universo conosciuto (sbagliando: ci sono maniere semplicissime per impedire - o almeno rendere molto frustrante - che il gioco prenda strade sbagliate, negando ogni reward per chi lo fa. Sospetto che ne hai visto proprio un esempio con Montsegur, e sia questo a spingerti a dire che il gioco sia "fallato". Ma restrà per sempre solo un ipotesi, no? Visto che di actual play non ne vuoi parlare... )
E questa reticenza a parlare di cosa è successo in gioco mi fa ancora più pensare che la mia ipotesi sia giusta. Finora i comportamenti sono caduti al posto giusto, come un orologio.
Semplicemente, se il problema fosse davvero nel gioco, e non nella tua reazione emotiva, non avresti tante difficoltà a parlare di cosa è successo in gioco.
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