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Perchè i giochi brutti vendono lo stesso???

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Mirko Pellicioni:
C :)

Kagura:
Forse chi li gioca non li trova brutti, o li trova adatti in quel momento alle proprie esigenze. Per esempio, io anni fa trovavo adatto alle mie esigenze lo storytelling, attualmente quel regolamento lo trovo bruttino (troppo pesante, innanzitutto) e castrante mentre continuo a trovare interessanti certe idee dell'ambientazione.

P.Jeffries:

--- Citazione ---[cite]Autore: Ander[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: P.Jeffries[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: Nefandus[/cite][p]Credo che principlamente sia una questione di marketing e di richiamo del brand, in più mettici la l'inerzia del tipico consumatore medio...[/p]
--- Termina citazione ---
[p]infatti, perchè la pasta Barilla vende?[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Secondo ME perchè è ottima... E non è un OT, perchè parafrasando si può dire che è anche questione di gusti. Se a uno piace il setting, se ne batte anche abbastanza delle regole... Poi vagli a dimostrare che sarebbe meglio in un altro modo, a lui interessa QUEL setting.[/p]
--- Termina citazione ---


Un tempo lo era. Forse un tempo era anche ottima l'esperienza con d&d. Ma sappiamo bene che in quel caso è il ricordo di qualche buona giocata, o lo stare insieme con gli amici. Poi ovviamente conta il marketing, il brand e anche l'esperienza di gioco in sè: perchè sbattermi a narrare? Io voglio qualcuno che narri per me!

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: mirkolino[/cite][p]Non voglio far nomi e cognomi non mi interessa, ma è sotto gli occhi di tutti che alcuni GDr sono effettivamente fatti male e spesso ingiocabili, eppure vendono e sopratutto piacciono!!!! ????[/p][p]La domanda che mi pongo è perche?[/p]
--- Termina citazione ---


Ciascuno qui avrà la sua ipotesi, non è che siano stati fatti studi specifici sul gdr, ma la mia è che, semplicemente, non vengono comprati per essere giocati.

E comprendo in questi usi "diversi" dal gioco anche il fare illusionismo e railroading (facendo cioè solo finta di giocare) allo scopo di acquisire status sociale come "Master" (o per sentirsi necessari) e per questo "uso" avere il gioco più famoso e venduto sul tavolo "rende di più" che non avere un gioco sconosciuto che devi proporre.

La qualità del gioco diventa quindi a tutti gli effetti ininfluente, quello che conta è il fatto di "sentirsi giocatori" di un Brand.

Nel mondo dei gdr, la cosa è stata lanciata direttamente da Gygax e la sua "one true way" (il tono di certi suoi articoli degli anni 70 sembra fatto apposta per dare l'idea che "il vero giocatore" gioca a D&D e gli altri sono solo misere imitazioni per chi non sa giocare. Questo quando già D&D era per me obsoleto rispetto a cose uscite dopo tipo Tunnel & Troll, Traveller, The Fantasy Trip e Runequest), ma il maggiore effetto si è visto con AD&D2 e epigoni (fra cui ci metto anche Vampire, diretto discendente da AD&D2). E' stato allora che l'assioma "io gioco a D&D che vende di più e quindi gioco il meglio, il sistema non conta" ha raggiunto livelli isterici (anche perchè a quel punto era una difesa disperata dell'indifendibile).

Questo ha inquinato TUTTO il mercato, ed ha avuto un effetto, per me, catastrofico. La ritengo la ragione principale per cui i gdr sono attualmente così in crisi, e da un hobby (relativamente) di massa (almeno negli USA) sono diventati una specie di costellazione di logge segrete che si riuniscono tutte le settimane a celebrare un rito. Cosa vuoi pretendere quando ti presenti con prodotti non funzionanti, farlocchi, stracostosi e difficili? Vuoi pure metterti in concorrenza con i videogames? E' ovvio che perdi.

Senza questa isteria consumistica, non è che i giocatori sarebbero diventati fini conoscitori di sistemi di gioco: il colore l'avrebbe fatta ancora da padrone, e un gioco di ruolo sul Signore degli Anelli avrebbe venduto comunque molto di più di uno sull'assedio di Montsegur. Ma vuoi mettere la differenza che avrebbe fatto per il settore IN GENERALE se quel gdr sul signore degli anelli fosse stato più semplice, più economico e più gratificante?

Simone Micucci:
perché la maggior parte degli ex-giocatori ora sono collezionisti. Gli frega un cazzo di come è il gioco, è più importante che il manuale sia bello (secondo i loro standard di bellezza).

Invece c'è un nocciolo duro di giocatori che è uscito da parpuzio con un sistema tribale tirato fuori in anni di crash, bestemmie e guerre di gruppo, cacciando via chi non si adattava (a volte se ne andavano, altre venivano proprio cacciati) ec  ecc.
Ora vai un pò a dire a queste persone di cambiare sistema. Se sono educate ti rispondono che con loro, che sono bravi giocatori, funziona alla grande.
E visto che in genere sono gruppi abituati ad aver giocato per anni al loro gioco le sensazioni che da un sistema diverso (perché un sistema diverso a me da diverse sensazioni. Riesco a percepirle nitidamente) sono percepite come "non-gradevoli". Non sono le stesse. E se il divertimento è quello del loro sistema quello che provano con giochi diversi deve essere necessariamente "non-divertimento". ^_^

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