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Salvaguardia della sospensione dell’incredulità e rivalutazione del ruolo del gruppo
vonpaulus:
Editato l'errore
Regola sociale è quando la soluzione di un conflitto o la determinazione di un elemento di gioco viene determinata dalla sola volontà e decisione del gruppo o da alcuni suoi elementi secondo una modalità che viene definita dalla regola (solo GM, maggioranza, uno dice no etc.)
Esempio: Il master determina il modificatore di difficoltà è una regola sociale.
Il master consulta la tabella a pagina 183 e determina il modificatore è una regola del manuale.
Il giocatore spende un punto fato e decide che le campane della città sono rotte è una regola del manuale
Il giocatore spende un punto fato ed il master/gruppo decide se è così è una regola socilae.
Forse il nome non è dei più felici ma non sapevo come sintetizzare la cosa.
Per Fra,
1 - voglio condividere con voi il mio pensiero e discutere del rapporto e dell'importanza che assumono le regole sociali di moderazione nella creazione di belle storie.
2 - discutere del fatto che alcune regole sociali possano essere utili sia per moderare l'aspetto narrativo del gioco sia quello del physical engine.
Per chiarezza di opinione ho espresso preventivamente il mio parere:
- senza regole sociali non vi è controllo della sospensione dell'incredulità e della disfunzione che ne deriva.
- le suddette regole sociali funzionano bene in contesti limitati nei quali funzionano altrettanto bene le regole che moderano il Physical Engine
- la generalizzazione di merito di Gelli sul libro non mi trova d'accordo.
Francesco Berni:
ok ora è tutto chiaro, la sintesi che bella cosa :D
elaboro
Rafu:
--- Citazione ---[cite]Autore: vonpaulus[/cite]Perché se è vero che Boromir ucciso da una freccia qualunque sarebbe stato noioso è altrettanto vero che Achille ucciso mentre limona una schiava di cui è innamorato è scandaloso, rompe completamente la sospensione dell’incredulità, che pure aveva resistito alla versione romantica del cavallo.
--- Termina citazione ---
Di fronte a questo tuo esempio, mi è immediatamente chiaro che ciò che tu chiami "sospensione dell'incredulità" e "sense of wonder" è in effetti un tuo giudizio estetico del tutto soggettivo. Un'altra parola per "bello, secondo me".
La "prova" aneddotica di questo è che... io non riesco minimamente a relazionarmi con il tuo esempio, a nessun livello! O_o "Scandaloso"? Uh? Cioè? °_°
( D'altra parte la "sospensione d'incredulità" non è un criterio di valore universale neppure in altre forme espressive. Per il teatro, vedi ad esempio Brecht. )
Non vorrei quindi che questa "sospensione d'incredulità", o se per questo anche il "bello" di Michele, fossero semplicemente la nuova variante del vecchio ed abusato "è/non è realistico" --- che come tutti qui credo possano concordare, è tradizionale gamer-speak per dire: "corrisponde/non corrisponde alle mie aspettative".
Detto questo, certo, tutte le regole sono sociali: in termini di Big Model le singole tecniche sono una specializzazione del patto sociale esprimibile nel "vogliamo giocare insieme, ora, a questo gioco fatto in questo modo".
Regole esplicite che sottopongono l'ammissibilità di un contributo all'approvazione "del tavolo", come il "sopracciglio" di CnV, il veto di Shock:, l'obiezione di Sporchi Segreti, ecc. (attenzione: ciascuna funziona in modo sottilmente diverso!) sono sicuramente uno strumento molto efficace per assicurare che la fiction (o meglio, l'Esplorazione) mantenga la "sospensione dell'incredulità"/sia "bella"/sia "realistica" (o qualunque altro criterio estetico) per tutti i partecipanti.
In alcuni regolamenti, invece, questa funzione è lasciata a un tacito accordo fra i giocatori, senza meccaniche esplicite. In altri, ci si aspetta che ogni partecipante si auto-moderi e che ogni partecipante accetti con fiducia la totalità dei contributi altrui, ma questa in realtà non è che una variante del modello del tacito accordo. In altri ancora, è dato un garante (per esempio, in molti giochi, "il GM"... ma vedi il controesempio di Archipelago II, dove l'ambientazione immaginaria viene divisa in tante "aree di competenza" quanti sono i giocatori e ciascuno è garante per certi argomenti) dal quale però ci si aspetta, molto spesso, che "legga" le reazioni del resto del tavolo o che si consulti con tutti informalmente, per arrivare allo scopo di accontentare tutti e non solo se stesso.
Mauro:
Continuo a non avere chiaro cosa intendi con "regola sociale": una regola che dà a uno o piú giocatori il diritto di stabilire qualcosa, senza la necessità di spendere risorse? Decisioni parziali come contano (per esempio, la regola ti dice che devi inserire l'elemento "famiglia", ma come inserirlo è a tua totale discrezione)?
--- Citazione ---[cite]Autore: vonpaulus[/cite]Il giocatore spende un punto fato e decide che le campane della città sono rotte è una regola del manuale
--- Termina citazione ---
Questa, per esempio, secondo la tua definizione mi parrebbe una regola sociale: la modalità detta dal manuale (spesa del punto fato) dà ad alcuni elementi del gruppo (un giocatore) l'autorità di decidere un elemento di gioco (le campane sono rotte).
Aggiunta: Concordo con Rafu nel dire che tutte le regole sono sociali, in quanto delimitano un sottoinsieme specializzato dell'interazione sociale; che la regola sia "Veto del giocatore piú critico" o "Pari sí dispari no", il gruppo deve accettarla a livello di contratto sociale.
Lo sottolineo solo per dire che non contesto l'affermazione secondo cui tutte le regole sono sociali; semplicemente, non ho chiara la distinzione fatta da Paolo.
--- Citazione ---[cite]Autore: Korin Duval[/cite]i contenuti su alcuni argomenti in Polaris sono "riservati" (i sentimenti del protagonista e la morte di esso sono in mano al relativo giocatore)
--- Termina citazione ---
I sentimenti no (lo sottolineo solo per sfatare un'errata interpretazione che fino a qualche tempo fa si pensava fosse corretta).
vonpaulus:
mi rendo conto che l'argomento è complesso e sto per andarmene
Ci sono diversi elementi:
il primo è: quali meccanismi usano i giochi per impedire che le decisioni di fiction prese da qualcuno rompano la sospensione dell'incredulità degli altri giocatori per il master o per i giocatori o per le minuzie etc.
(ovviamente ciascun gioco avrà le sue regole analizziamole).
Non so se il Physical Engine sucks. Questo perchè non sono sicuro della estensione del concetto di PE. Ammesso che si tratti ancora di PE la descrizione della realtà funziona solo se è fatta bene e cioè se è in grado di definire ed utilizzare elementi astratti che prescindono dalla ragione fisica e dal dettaglio della rappresentazione. (esempio potenza,resistenza incrociata con cinetico/radiativo che fondamentalmente semplificano la natura corpuscolare ed ondulatoria della realtà per quanto riguarda gli aspetti fisici.)
Inoltre la stratificazione deve essere ridotta (stratificazione uguale numero di elementi che concorrono a determinare l'esito di una resolution).
In caso contrario anche se funziona in termini di rappresentazione della realtà rallenta troppo il ritmo di gioco e costruisce a creare storie noiose. Ad esempio non ho mai avuto modo di contestare il PE di GURPS ma a volte era veramente troppo lento per chi come me non poteva mandare il manuale a memoria.
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