Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Salvaguardia della sospensione dell’incredulità e rivalutazione del ruolo del gruppo
Davide Losito - ( Khana ):
Eh sì... ti assicuro che sul tema si potrebbe scrivere tre volte tanto, rimanendo nelle premesse... :(
Mauro:
Una nota sul cambio nella mentalità e nelle regole: almeno per quanto riguarda la mia esperienza, è come dico; non sostengo che non possa mai capitare altrimenti - sarebbe assurdo, visto che Ron e compagnia sono partiti da D&D e simili -, dico solo che il cambio di mentalità di norma deriva, almeno per quanto ho visto, da un cambio di regole.
Quanti, prima di provare in prima persona un gioco che funziona senza Regola Zero, hanno creduto che veramente potesse funzionare?
Quanti, prima di provare un gioco con autorità condivise, hanno creduto veramente che mettere la storia in mano ai giocatori potesse non mandarla a donnine di facili costumi?
Il motivo per cui a mio parere è piú facile che il cambio parta dalle regole, piuttosto che dalla mentalità, è perché la seconda cambia piú facilmente dopo aver incontrato qualcosa che dimostri la veridicità di ciò che non pensiamo.
I GdR possono funzionare senza R0 => No, non è vero: ho provato mille giochi e non è mai capitato => Provo Cani => Sí, è vero.
Fare il passaggio diretto I GdR possono funzionare senza R0 => Sí, è vero (nota: non "Sí, è possibile", parlo di "Sí, è vero") non reputo sia cosí facile, perché il giocatore di ruolo medio è condizionato da anni di giocate, e da svariati giochi, che senza la R0 sarebbero naufragate dopo dieci minuti.
Su motore fisico piuttosto che del gioco: non concordo con quanto dici; il motore di molti giochi tradizionali ha legami con la realtà, per l'esattezza nella misura in cui cerca di simularla. Non sono modelli, non nell'accezione scientifica del termine (e almeno qui credo che nessuno abbia mai implicato il contrario), ma nel momento in cui una regola viene creata per simulare la realtà fisica ha un legame con essa; concettuale, se non funzionale (ossia, se fallisce nel simularla veramente).
Per questo, trovo corretto parlare di motore fisico, nel senso che ciò che vuole raggiungere (o che di fatto raggiunge: se le regole dicono solo cose come percentuali di riuscita, velocità, ecc, di fatto raggiunge quello), il regolamento è - almeno nelle intenzioni - una simulazione della realtà.
Antonio: la differenza tra PE e GE, almeno per Paolo, mi sembra essere che un motore fisico dovrebbe rispondere ai criteri richiesti a un modello fisico; per citarlo: "un modello per essere definito tale deve prima dimostrare di funzionare altrimenti e solo un'ipotesi di modello. Se decido di modellizzare un fenomeno in ambito lineare devo dimostrare che tale semplificazione è funzionale e non introduce margini di errore".
Trovo che questo discorso confonda un modello scientificamente inteso con un regolamento che vuole simulare la realtà; non avendo il secondo alcuna pretesa scientifica, non deve sottostare ai criteri scientifici; e ovviamente presenta pesanti semplificazioni. Anche per questo, continuerò a parlare di motore, non di "modello".
Detto in altri termini: un motore fisico dei giochi non è un modello fisico della scienza; quindi richiedere che un regolamento rispetti i criteri scientifici, per poter essere chiamato "motore fisico", personalmente non mi trova d'accordo.
Per me si può parlare di motore fisico quando lo scopo ricercato, o l'effetto ottenuto, dal regolamento è una simulazione della realtà, pur con tutte le imprecisioni dovute al non essere un modello scientifico.
Ossia: per me, nel caso di Martelli da Guerra si può parlare di motore fisico: le regole dicono quanto sei bravo a colpire, se nella situazione specifica (simulata tramite i modificatori) ce la fai, quanto sei bravo nelle singole aree, se correndo inciampi o no, quanto l'armatura ti protegge, ecc. Ogni regola è volta a esplicare, in modo piú o meno realistico, il funzionamento della realtà del mondo di gioco.
Poi, ce la fa? No, o almeno non sempre, ma ciò non toglie che le meccaniche cercano di fare quello.
Matteo Stendardi Turini:
--- Citazione ---[cite]Autore: Suna[/cite][p]Tu precedentemente haiidentificatola sospensione dell'incredulità nel railroading.[/p][p]"Il railroading è probabilmente la più efficace tecnica di attivazione dell’incredulità."[/p]
--- Termina citazione ---
Non per fare l'avvocato del diavolo su un punto penso secondario, ma credo che abbia scritto l'esatto contrario (parti sottolineate mie).
vonpaulus:
--- Citazione ---[cite]Autore: Antonio[/cite][p]argh io mi sono peso compeltamente!!!!!!!![/p][p]secondo me qua state volando continuamente di palo in frasca perché non si capisce di cosa si sta parlando dall'inizio.[/p][p]quali sono i giochi con il PE? perché se ci mettete il FATE allora anche lo spirito del secolo usa il PE e a me non sembra. quindi si può fare una lista di giochi che usano il PE?[/p][p]GE vs. PE ???????? mi spiegate la differenza????? esiste veramente sta differenza???? la vedono tutti??????[/p][p]non so se sono l'unico che si è perso tempo fa, ma siccome non è una conversazione privata se qualcuno mi fa un riassunto rispondendo alle domande mie (anche in whisper) m fa un piacerone[/p][p]@Claudia: mi pare che la citazione tua sia di Paolo e non di triex[/p]
--- Termina citazione ---
Secondo me FATE usa un PE con un buon livello di astrazione. L'ambientazione del gioco lo rende un elemento più o meno importante. In LSDS è certamente meno importante che in Diaspora. ma non credo che si possa dire che il combattimento spaziale di diaspora non sia un bellissimo PE solo perchè elimina la tridimensionalità utilizzando il concetto di distanza (mappa astratta).
Mauro ha capito cosa intendevo. Io credo invece che quando un gioco propone di rappresentare la realtà e poi utilizza un motore che lo fa molto male (tipo i punti ferita di D&D) genera una incoerenza tra la premessa "simulo la realtà" e la sua attuazione "uso il motore" e questo richiede continui aggiustamenti che sono all'origine della regola zero. Perchè il Motore usato non è adatto a sviluppare la premessa fornita e che il giocatore si aspetta.
--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]ssia: per me, nel caso diMartelli da Guerrasi può parlare di motore fisico: le regole dicono quanto sei bravo a colpire, se nella situazione specifica (simulata tramite i modificatori) ce la fai, quanto sei bravo nelle singole aree, se correndo inciampi o no, quanto l'armatura ti protegge, ecc. Ogni regola è volta a esplicare, in modo piú o meno realistico, il funzionamento della realtà del mondo di gioco.
Poi, ce la fa? No, o almeno non sempre, ma ciò non toglie che le meccaniche cercano di fare quello.
--- Termina citazione ---
Esatto ed infatti Warhammer può essere definito un PE, un pò rozzo ma PE. Storyteller No. D&D no. Ed io credo che bisogna assolutamente evitare di generalizzare principalmente al ribasso.
vonpaulus:
per khana,
il tuo post è estremamente interessante quindi merita una riflessione che non riesco a fare immediatamente.
Intanto grazie per aver compreso appieno il problema da me posto e per lo sforzo nel fare una risposta.
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