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[La Mia Vita col Padrone] L'Orrore Svelato, ovvero: Maledetto Czege, me l'hai fatta di nuovo!
Ezio:
Per la prima volta provo La Mia Vita col Padrone dall'altra parte del bastone.
L'esperienza si sta rivelando molto più intensa di quanto pensassi. Si, è vero... ho già visto persone piangere al tavolo e ho sempre percepito un forte disagio emotivo, ho addirittura subito, da Padrone, un profondo senso di disgusto e la catarsi finale ma non credevo che dall'altra parte sarebbe stato così più forte.
Una vera mazzata.
Consideriamo poi la follia totale di giocare a Paura 6 e Razionalità 3 e il terrore aumenta esponenzialmente...
Oltre ad aver capito cosa si prova davvero dall'altra parte sono arrivato a capire la funzione di un'altro elemento del gioco: l'Orrore Svelato.
Avevo sempre inteso l'Orrore come un effetto puramente meccanico: per non rendere il personaggio del tutto incapace di resistere al Padrone si blocca l'ascesa di Disgusto di Sé e il giocatore "perde un giro".
Scemo io a pensare che in LMVCP esistesse qualcosa di "puramente meccanico".
Sabato abbiamo scatenato l'Orrore. Abbiamo tutti Disgusto alto e in un pomeriggio ciascuno di noi (io, Lavi e Katia, Master Vellu) è obbligato a narrare un Orrore, il sottoscritto due volte perché il Cosmo lo odia.
È successa una cosa strana, al mio primo Orrore.
La Padrona è una tipa che vuole avere dei figli perfetti e rapisce quelli del villaggio per completare la sua collezione, educandoli come dice lei, oppure obbliga le donne del villaggio ad accoppiamenti eugenetici per produrre i pezzi mancanti.
Da un po' i Suoi interessi vertevano sul portare alla Magione l'Innocente, un bambino zoppo, figlio di un mugnaio che aveva perso tutto per l'ostruzione della Padrona. Alcune scene avevano già introdotta la famiglia: madre con le palle che porta a casa il pane, padre ubriacone... cose allegre di questo tipo, e il Servo della Katia aveva già avvicinato la madre, accordandosi per la consegna del figlio.
Al che scatta il mio Orrore Svelato.
Decido di andare sull'Innocente. Il setup è molto adatto, abbiamo personaggi ben definiti e quando penso ad una scena "di orrore" penso a quella. Inoltre so che andrei a colpire le corde della Katia e sono decisamente troppo abituato a fare il Padrone per trattenermi.
Descrivo come la madre ordina al figlio di prepararsi e, quando questi rifiuta, scarica su di lui tutta la sua rabbia e frustrazione, picchiandolo a sangue.
Il grosso "problema" di questa scena è che mi è tornata indietro come un boomerang. Mi ha fatto letteralmente schifo, ho attraversato da solo una mia Linea, mi sono colpito al ventre da solo. Quella scena mi ha fatto entrare a piedi pari nel mind-set de LmVcP e iniziare a sbavare semi-letteralmente per la morte della Padrona (e sapere che sarà ancora lunga, almeno 2 sessioni, più probabilmente 4, è tragico...). E ho fatto tutto da solo, cazzo!
Mi rendo conto che questo è un estremo, ma mi ha fatto capire a cosa serve davvero l'Orrore Svelato.
Altro non è che uno dei tanti meccanismi del gioco che ti obbligano ad aprirti al Padrone e agli altri. Nel cercare e descrivere una "scena d'orrore" il giocatore dice al Master esattamente cosa teme, quali sono le cose che vanno a toccare le sue corde e che reputa "orribili".
Se giochi onestamente, se non cerchi lo splatter o la bella storia (in pratica... se segui i consigli di Czege agli italiani alla fine del manuale) non potrai fare a meno di mettere te stesso, le tue paure e le tue corde anche e soprattutto in una scena di Orrore Svelato, ed è su quelle che il Padrone accorto andrà a colpire da quel momento in poi, per farvi veramente male.
Glie l'avete detto voi dove vi fa male!
Quindi, riassumendo:
- Agli ordini del Padrone fai cose orribili
- Fare cose orribili fa aumentare il Disgusto di Sé
- Far aumentare il Disgusto di Sé innesca l'Orrore Svelato
- L'Orrore Svelato consente al Padrone di emanare ordini ancora più atroci.
Di nuovo La Mia Vita col Padrone si rivela un gioco magnificamente bastardo in cui ogni singola meccanica si concentra spasmodicamente verso lo scopo finale del gioco ottenendo col minimo sforzo il massimo risultato. Ogni singola fottuta meccanica, anche quelle apparentemente più banali.
Ci si risente alla prossima illuminazione su questo splendido gioco (di solito ne ho una a partita), ovvero quando avrò capito a cosa servono davvero gli Estranei ^^
Matteo Suppo:
La cosa bella secondo me, è che ad ogni partita impari qualcosa di nuovo e lo ammetti. Non sei convinto di avere già capito tutto.
Ezio:
--- Citazione ---[cite]Autore: triex[/cite]Non sei convinto di avere già capito tutto.
--- Termina citazione ---
No, è che lo nascondo bene per avere la vostra approvazione XD
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]ovvero quando avrò capito a cosa servonodavverogli Estranei ^^
--- Termina citazione ---
Io CREDO di averlo capito con La Mia Vita Con Angelica: nelle prime stesure il ruolo degli Estranei era fiacco.
Gli Estranei servono a mettere pressione al Padrone, a dargli uno scopo, a dargli qualcosa per cui fa quello che fa, a mettere un senso di urgenza al Padrone (che la scarica sui PG): "Presto, miei servi, dev'essere tutto pronto prima che arrivi la Commissione!"
Hai presente quando si dice di far arrivare il Padrone "a tanto così" dal completamento della sua grandiosa idea prima del Finale? Ecco, gli Estranei sono la misura di quel "tanto così".
Voi che ne dite?
Ezio:
Che sei il secondo che me lo dice, quindi non pare un'idea scema XD
Probabilmente è proprio così, però non l'ho ancora visto.
Di fatto il Padrone non ha bisogno di alcuna altra scusa per emanare ordini urgenti, terribili e "fatelo subito o ve ne pentirete!". Mettergli pressione può rendere la narrazione più realistica e organica, ma, di fatto, non mi pare aggiunga così tanto...
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