Autore Topic: Come dovrebbe comportarsi nei forum un editore? [Era: Editori che parlano dei propri giochi]  (Letto 1963 volte)

Michele Gelli

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MODERATOR POWER ON: Questa domanda ha funestato il thread del povero triex, che in realtà ne aveva fatta tutt’altra. In tanti – fra cui io (che stavo per postare lì) – la avevano equivocata. Ma quando ce ne siamo accorti, il thread era già un groviglio di risposte impossibile da splittare in maniera sensata. Quindi: nel thread di Triex si postano AP di editori / autori, qui discussioni sull’etica degli editori sui forum.

Dando per scontato il rispetto del manifesto / regolamento (anche ove più restrittivo di quanto sotto indicato), tutto si riduce ad un comodo di Decalogo in un punto (ed una parola sola).

1)   Qualificarsi

Sinceramente, non deve fare altro. Poi avrà una sua credibilità o meno in ragione di quello che dice (e saranno fatti suoi) ma l’unica cosa veramente importante è che si qualifichi. Le persone devono potersi fare un’opinione ragionata di quello che uno dice. Detto questo, fine delle trasmissioni.

Ci sarà SEMPRE chi ci vede dietro la malafede, un bieco complotto dietro tutto, una campagna promozionale progettata a tavolino. Non potrete MAI essere abbastanza attenti a non urtare la delicata sensibilità di qualche mitomane in cerca di un nemico cattivo cattivissimo con cui prendersela. Sono pronto a scommettere che, se in un momento di stress mi aggiungessi in sign “Noi puffi siam così, puffiamo su per giù, tre mele o poco più” (per rendervi tutti partecipi della “meravigliosa” canzone con cui il nipotame mi ha saturato i testicoli), ci sarà chi ci vede l’idea di fare pubblicità occulta a un manuale con una copertina blu.

L’unica soluzione (finché la cosa resta nei limiti del lecito) è catafottersene ed essere sinceri. Certo, leccare popò a destra e a manca invece di affrontare i problemi “di petto” porta ad avere una vita più tranquilla. Ma “chi è amico di tutti non è amico di nessuno”: se nel breve ci si guadagna, nel medio / lungo porta ad essere banderuole mutevoli ed incoerenti prive di qualsiasi autorevolezza.

Io dei miei giochi ne parlo. E se qualcuno non mi crede, cavoli suoi. Che sono l’editore lo sa, ha fatto la tara che riteneva opportuna, tratto le sue conclusioni. Fine delle trasmissioni. Parlo anche dei giochi che ho in trattativa: uno sa che sono un editore e che di giochi ne pubblico. Ho parlato bene del gioco X e dopo un poco compare nel mio catalogo? GUARDA TU CHE STRANO: gli editori sono noti per pubblicare giochi che non ritengono meritevoli. Che uno provi a pubblicare un gioco che ritiene valido sembra come minimo ragionevole: a me farebbe strano il contrario (N.B. ci sono trattative che durano ANNI!).

Ed ho deciso anche che me ne catafotterò alla grande anche di quel breve periodo che potrebbe passare fra la firma del contrato e l’annuncio ufficiale (ove non vietato da regolamenti assortiti). Non solo per come è organizzata ora Narrativa il periodo è estremamente breve, ma chi vuole vedere la malafede non crederà ad una sillaba di quello che dico neppure se potesse consultare il contratto scritto. Se dessi importanza a questo tipo persone, permetterei a soggetti che reputo inqualificabili di controllare quello che dico o non dico. Che non esiste.

Citazione
[cite]Autore: El Rethic[/cite]Michele ha messo 10 su Cani (fu uno dei casi scandalo sulla tana), bene, a mio parere è già tanto che non si è contenuto per crackare il sistema e mettere 11 da tanto che il gioco è bello, così bello che all'epoca convinse me, flavio, lui e altri che (dannazione!) si doveva partire da lì.

A dire il vero mi stavo annoiano mentre il computer faceva una interminabile compilazione per l’ennesima volta e cazzeggiavo. Non ho neppure pensato alle implicazioni non implicazioni. E finché per compilare questo progetto eterno devo guardare 4/5 minuti Xcode che prilla, mi sa che di voti ne compariranno un certo numero…
« Ultima modifica: 2010-09-08 18:20:06 da MicheleGelli »
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Michele Gelli - Narrattiva
<< I'm the next Avatar. Deal with it. >> Korra (Legend of Korra)

Che dire Michele hai perfettamente ragione punto e a capo! :)

Che siano i fatti e non le parole a dimostrare la serietà di un Editore.

vonpaulus

  • Visitatore
D'accordo con Michele ed estendo il discorso.
Qualificarsi, nelle categorie pertinenti alla discussione, è una forma di onestà intellettuale e cortesia da usarsi in ogni forma di colloquio. Così come le notizie sull'autore sono essenziali per comprendere uno scritto.

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