Autore Topic: Editori che parlano dei propri giochi  (Letto 9044 volte)

Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #30 il: 2010-09-05 12:12:18 »
Bè io però faccio notare che se l'editore mette in calce nella firma che è l'editore del gioc hce sta parlando uno si possa regolare di consegueza!

Quoto per questo Claudia e dico di più!

I gioch per fortuna debbono funzionare, se io propongo un gioco in malafede e altri giocandolo vedono che è una ciofeca mi smerderanno in rete.

Per cui essere melligflui e ambigui non paga perchè al vaglio della prova se un gioco fa cacca un giocatore se ne accorge!

Un pò più spinoso è il discorso dei giochi non ancora pubblicati.

Faccio un esempio:

la ditta Merlo nella persona di Gino pubblica e commenta quanto sia bello il gioco PALLAPIPPO! di come sia cool ec.. ecc.
Tutti se ne interessano perchè Luigi è conosciuto e stimato ecc. ecc.
Dopo poch mesi si scopre che Merlo pubblicherà PALLAPIPPO in italiano.
Allora un dubbio, scusate la malizia viene ad alcuni, se Gino era in trattativa con Reed  autore di PALLAPIPPO per avere i diritti di PALLAPIPPO mentre ne tesseva le lodi su tutti i forum prima che si sapesse che lo avrebbe pubblicato, c'èra malizia in questi interventi? Erano pilotati?

Sfortunatamente io credo che questo dubbio non possa essere eliminato, e bisogna aver fiducia negli editori, fiducia che credano nei loro prodotti, e nella loro storia editoriale. Se hanno pubblicato igochi validi devo credere che Luigi creda nella validità di PALLAPIPPO e ne compri i diritti proprio perchè ne parla bene e non viceversa.

vonpaulus

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #31 il: 2010-09-06 10:43:41 »
ola,
tutti hanno il dovere di parlare dei propri prodotti culturali e tutti normalmente lo fanno.
E' sbagliatissimo impedire ad un autore, editore, tipografo a sua moglie o a chicchessia di parlare dei propri prodotti.
Sarebbe come chiedere al papa di non parlare di religione perchè è il prodotto principale della azienda di cui è a capo.

La cosa importante è che l'interlocutore si qualifichi, sia in termini di ruolo editoriale, sia in termini di relazioni con gli autori/editori.
La cosa importante è individuare ed impedire il Vampire Marketing in cui ti persone professionalmente coinvolte operano sotto mentite spoglie per produrre opinioni mistifcando una appartenenza di categoria.

Infine non credo sia applicabile nè furbo che gli autori/editori che già non sono qui vengano qui a parlare dei loro giochi. Ne parlano gia abbastanza e molto bene sui loro siti.

Saluti

Matteo Suppo

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #32 il: 2010-09-06 10:48:24 »
Citazione
Infine non credo sia applicabile nè furbo che gli autori/editori che già non sono qui vengano qui a parlare dei loro giochi. Ne parlano gia abbastanza e molto bene sui loro siti.


Beh, quantomeno qualcuno potrebbe postare i link ai loro actual play :)
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

vonpaulus

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #33 il: 2010-09-06 11:10:59 »
In realtà il resoconto di actual play, che qui è assai apprezzato, non è pratica comune nè generalizzata.
Nè mi sento di obbligare altri a farlo . . . . .
eppoi parlando in maniera molto cinica come faccio a comprendere che si tratta di actual play e non di esempio di gioco?

Shock (peraltro gioco molto interessante) è appesantito da un actual play di millemila pagine poco comprensibile in termini di applicazioni del regolamento e anche se molto interessante da un punto di vista letterario. ma l'hanno giocata o l'hanno pensata? (mi fido di loro ma di altri??)

saluti
PAOLO
« Ultima modifica: 2010-09-06 11:40:58 da vonpaulus »

Matteo Suppo

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #34 il: 2010-09-06 12:07:18 »
Vabbeh, mica ho detto di costringere la gente a scrivere actual play -.-

Era un invito.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Renato Ramonda

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #35 il: 2010-09-06 12:22:43 »
@Paolo: se ti puo' consolare, l'AP del manuale originale di  Shock: ("Che sei nei cieli") sono fiducioso che sara' sia piu' comprensibile che piu' utile nella nostra versione italiana... stiamo letteralmente facendo le pulci a Joshua ^__^

Si tratta di una partita giocata davvero, di questo sono certo (anche perche' si riconoscono i caratteri dei giocatori nei commenti "a lato", se li hai sentiti parlare in interviste/podcast) ^__^

Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #36 il: 2010-09-06 12:51:19 »
Vietare ad un editore o ad un autore di postare un Actual Play di una partita è come vietargli di spiegare le meccaniche del proprio gioco a chi ha dei dubbi, definirlo un comportamento ottuso sarebbe quantomeno elogiativo.

Qual'è la regola generale in rete?
L'unica norma che accomuna i vari forum italiani nella rete è quella per cui l'autore/editore si deve qualificare.
Il fatto che spesso dei "furboni" non lo facciano sparando delle recensioni che hanno l'aspetto di reclame è esecrebile e solitamente vengono silurati, tanto più che hanno la tendenza a fare copia/incolla della stessa identica recensione su più siti e ad avere all'attivo poco più di un solo post.

Da dove arriva la polemica?
La polemica ha nomi, cognomi e siti.
I nomi e cognomi sono Mattia "vertigo" e nakedape - di cui non conosco il nome -, il dove virtuale è la Tana del Goblin.
Il fatto riguarda un commento lasciato da Michele sulla recensione di Cani Nella Vigna, dove Michele si è azzardato - secondo gli accusatori - a votare dando un 10.
Ora; nella specifica situazione non saprei che pesci pigliare, visto che in effetti, sarebbe stato stupido, da parte di Michele non esprimere il proprio giudizio positivo verso un gioco che pubblica e di cui, immagino, sia fortemente infatuato; del resto non sono del tutto certo che la questione rispetto allo sbilanciare il voto sia un argomentazione del tutto sbagliata.
Però, sulla tana non vi è alcun cenno in merito ad un divieto degli autori di votare i loro giochi, quindi, di fatto, Michele non ha infranto alcuna regola.
Il problema è che il clima della sezione GDR sulla tana ricorda molto il clima di GDRItalia di qualche anno fa - non so come sia ora visto che non ci posto più -, il fazionamento rende impossibile qualsiasi tipo di discussione, poiché tizio, caio o sempronio mandano in vacca discussioni con tecniche ninja ben collaudate. Non sto dicendo che la colpa è di Mattia o di nakedape, attenzione a questo clima ho contribuito probabilmente anche io - anche se sarei curioso di vedere di preciso dove - sto prendendo atto di una situazione; sto dicendo che in un clima del genere ci si attacca a tutto, non perché abbia realmente senso farlo, ma per fare marameo al prossimo estrapolando idiozie come non permettere link esterni: capisco se fossero pubblicitari, ma quando son di servizio significa meramente mandare a quel paese l'ipertestualità... mica robetta per un medium che l'ha come base... più o meno - scusate la volgarità - "è come avere un culo senza il buco".

Dove finisce la polemica
Qui su gente che gioca e in altri forum, non c'è alcun tipo di problema. Pensare che Michel, Claudia, Domon ecc ecc non possano postare un AP di una partita o non possano discutere dando anche voti rispetto ai giochi che pubblicano è mera follia.
La domanda è: data la pressa, dobbiamo seriamente discuterne oltre?
Daniele "fenna" Fenaroli

Matteo Suppo

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #37 il: 2010-09-06 13:58:11 »
La domanda è: perché continuate tutti a dire che siete d'accordo con me quando il mio era più che altro un invito a SCRIVERE PIU' ACTUAL PLAY e un messaggio agli editori esterni per dire che LE LORO ESPERIENZE SONO LE BENVENUTE?

^^
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Antonio Caciolli

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #38 il: 2010-09-06 14:02:49 »
io voglio che chi pubblica traduce scrive o mette le mani nella scrittura produzione edizione pubblicazione di un gioco dica la sua recensisca o altro su quel gioco

buona norma sarebbe sapere che egli/ella è legato in qualche modo a quel gioco per evitare ambiguità di sorta, ma si deve sapere l'opinione su quel gioco da parte di tutti soprattutto perché il mondo è piccolo nel campo dei gdr e se togliamo anche persone legate commercialmente ai giochi stessi rimane poco altro e soprattutto perché queste persone sono in qualche modo quelle che conoscono meglio il gioco (qui parlo soprattutto di Coyote Janus e Narrattiva)

Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #39 il: 2010-09-06 14:32:34 »
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite][p]La domanda è: perché continuate tutti a dire che siete d'accordo con me quando il mio era più che altro un invito a SCRIVERE PIU' ACTUAL PLAY e un messaggio agli editori esterni per dire che LE LORO ESPERIENZE SONO LE BENVENUTE?[/p][p]^^[/p]


Continuamo a postare per portare avanti la tua campagna di sensibilizzazzione: mettiama sempre il tuo topic tra i primi facendo così, quando arriva un editore (o un autore? :) ) lo vede e magari ci pensa e forse lo fa ;)

PS: in realtà ho postato la prima volta perchè avevo letto "nonmiricordodove" che qualcuno diceva che far postare spot a persone apparentemente neutrali è molto meglio che postare direttamente come editore i propri AP o opinioni.

Suna

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #40 il: 2010-09-07 10:03:24 »
Ho letto un po' di post sparsi evitando i wall of text di Claudia e Moreno, ma anche se tecnicamente Rob ha ragione riguardo alle autopubblicazioni, ritengo la sua precisazione irrilevante (non volermene, Rob) nell'economia dell'argomento.
Non capisco cosa ci sia di male negli editori che, entusiasti dei giochi che pubblicano, li propongono e ne parlano attivamente. Voglio dire, non stiamo parlando di una ditta che produce merendine e le deve pubblicizzare a tutti i costi, per cui starà sempre lì a parlarti di quanto buone e quanto sane sono ma senza un vero e proprio coinvolgimento emotivo.
Anche se l'intento di Narrattiva è di guadagnarci sui giochi che pubblicano (sai com'è, capita che gli editori abbiano questo obiettivo), direi che sono i primi ad essere direttamente coinvolti nella fruizione di quello che pubblicano. Ergo non sono solo produttori, ma produttori/utenti. E se parlano di un gioco in qualità di utenti, mi sembra il minimo che debbano ritenersi liberi di esprimersi.
C'è ancora una limitata libertà di parola in questo paese, e non mi vengano a parlare di conflitti di interesse (perché la questione di fondo, mi sembra di capire, è questa), che con le cifre che coinvolgono il gioco di ruolo mi farebbe ridere.
Ma siamo in Italia. Quindi ogni scusa per "rosicare" è buona.

Rafu

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #41 il: 2010-09-07 16:18:31 »
Io sono lieto di poter pensare che Michele abbia scelto di pubblicare CnV perché è un gioco che considera "da 10", invece che dargli "10" perché è lui a pubblicarlo -- e ho tutti gli elementi per pensarlo. Ma, sapete, c'è in giro un certo "brain damage" editoriale dovuto al fatto che per anni e anni il vero mestiere di un "editore di gdr" è stato rifilare stronzate a chi era tanto credulone da comprarle (con l'eccezione forse di quegli "editori" che erano dei fanboy ingenui quanto il proprio pubblico, e anche in quei casi penso che si siano sempre "scantati" in fretta oppure siano falliti altrettanto in fretta).

Iacopo Frigerio

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« Risposta #42 il: 2010-09-07 16:21:00 »
Mah, adesso dico la mia.
Obiettivamente divido il lato personale da quello ufficiale.
Per quel che mi riguarda sarebbe assurdo se qualcuno di noi delle case editrici stesse lavorando su un gioco che non lo esalta e non gli piace. Altresì sarebbe assurdo se sempre tra noi dovessimo trattenere la voglia che ci viene di spiegare agli altri perché il gioco ci appassiona. Con commenti, recensioni, pubblicazioni, voti. Michele ha messo 10 su Cani (fu uno dei casi scandalo sulla tana), bene, a mio parere è già tanto che non si è contenuto per crackare il sistema e mettere 11 da tanto che il gioco è bello, così bello che all'epoca convinse me, flavio, lui e altri che (dannazione!) si doveva partire da lì.
In occasione di kagematsu, secondo me lì l'errore è stato di lodare il gioco (è stato un altro caso della tana) senza esplicitare che sarebbe stato l'editore. Ma volete sapere cosa penso, lì l'errore è solo stato farsi trascinare dall'entusiasmo del voler raccontare il gioco e spiegarlo alle persone tanto da dimenticarsi il protocollo (che si voleva dare l'annuncio ufficiale più avanti). Un entusiasmo che ha contagiato anche me, che voglio davvero vedere una partita da tanto che mi ha incuriosito e di cui spero di avere i soldi per comprarlo a Lucca (me lo tieni da parte Michele?). E onestamente una cosa del genere, anche fosse un errore grave (per me no) è da scusare, ha parlato prima la passione e vista così è una cosa bella.
E se è giusto che parliamo noi, anche tutti gli altri dovrebbero parlare, quelli che frequentano qui o le case e trovano di divertirsi. E l'essere legati alle case o a gente che gioca non deve essere una colpa ma un vanto. non è da nascondere dietro a una indipendenza, ma da esplicitare perché ci crediamo.

A livello personale poi... io sono abbastanza introverso e mi trovo a disagio a autopromuovermi, non è un discorso di etica, ma di vergogna. Quando i miei slot di gioco al Flying Circus rischiavano di non partire per mancanza di giocatori, spesso mi si rimproverava che era perché io non facevo PR e me ne stavo all'angolo, se non trasmetto entusiasmo io, chi verrebbe a entusiasmarsi a giocare un mio gioco... Però ognuno ha i suoi difetti e col tempo non sono migliorato... Quindi avrò bisogno di qualcuno qui (o nell'enturage della casa a cui appartengo) per spingere i giochi Coyote...
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #43 il: 2010-09-08 17:30:22 »
Per quale motivo TUTTI i miei post sono stati spostati Off Topic?
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Michele Gelli

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« Risposta #44 il: 2010-09-08 17:35:21 »
MOREDATOR POWER ON: Come dovrebbe comportarsi nei forum un editore? Questa domanda ha funestato il thread del povero triex, che in realtà ne aveva fatta tutt’altra. In tanti – fra cui io (che stavo per postare qui) – la avevano equivocata. Ma quando (come moderazione) ce ne siamo accorti, il thread era già un groviglio di risposte impossibile da splittare in maniera sensata. Quindi: in questo thread si parla dell’etica degli editori sui forum., qui si postano AP di editori / autori.

PS: kana, lo split è stato fatto a notte fonda. se mi whisperi un link ai messaggi incriminati faccio un ulteriore controllo.
« Ultima modifica: 2010-09-08 18:03:27 da Moreno Roncucci »
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Michele Gelli - Narrattiva
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