Autore Topic: Editori che parlano dei propri giochi  (Letto 9340 volte)

Matteo Suppo

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Editori che parlano dei propri giochi
« il: 2010-09-04 21:50:13 »
In altre sedi si è detto che gli editori non dovrebbero parlare dei propri giochi per conflitto di interesse.

Io non sono assolutamente d'accordo, e anzi, mi piacerebbe davvero tanto leggere i resoconti delle giocate che questi editori fanno coi propri giochi.

Non soltanto Narrattiva, Janus e Coyote (e comunque ne voglio di più anche di loro), ma anche tutte le altre.

Che mi facciano vedere quanto è bello giocare ai loro giochi. A d&d, a vampiri, a Sine Requie.

Sono sicuro che ci giocheranno parecchio ai giochi che pubblicano.

Quindi se conoscete editori invitateli a scrivere qui su gentechegioca i loro actual play.

Io purtroppo non ne conosco
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Mauro

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #1 il: 2010-09-04 22:20:41 »
Pienamente d'accordo, soprattutto se si tratta di editori che pubblicano i giochi che gli piacciono: è ovvio che vogliano vendere, ma se hanno scelto di investire soldi proprio in quel gioco, e non in un altro, avranno le loro ragioni; sapere cosa ci hanno visto di valido è interessante e può essere decisamente utile.

Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #2 il: 2010-09-04 23:16:43 »
Io direi che invece eviterei come la peste di comprare un manuale di un gioco il cui editore non ci gioca, non vuole parlare di quando ci ha giocato o addirittura quando ne parla fa capire, senza volerlo, di non conoscerlo.
« Ultima modifica: 2010-09-04 23:23:35 da IacopoBenigni »

Renato Ramonda

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  • Renato Ramonda, faccia di Janus
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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #3 il: 2010-09-04 23:23:10 »
Beh, un nostro AP lo leggerete presto, stai sicuro... dentro il manuale di Shock:! ^__-

...anzi, ci sono parecchi pezzi di quella partita che non entreranno nel libro, saremo ben felici di raccontarli online quando potremo rivelare di piu', visto che c'e' stata un sacco di carne al fuoco.

Chissa', un pezzo di AP potrebbe in effetti essere una bella preview del manuale italiano, durante il prossimo mese (il tempo e' tiranno!!)
« Ultima modifica: 2010-09-04 23:28:12 da renatoram »

Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #4 il: 2010-09-04 23:28:17 »
Beh io conosco Ricchio (Domon) e Luca Volpino ...

Il primo non è propriamente un editore è più comunemente conosciuto come un gocatore compulsivo e fanatico che come membro dell'associazione Janus.

Luca Volpino è il patron della Wildboar, non ci sono esattamente in confidenza, ma so per certo che non sono l'unico a conoscerlo qui. Ho citato lui solo per citare qualcuno che non credo scriva abitualmente qui.

Disclaimer: le affermazioni del mio primo post non sono riferite alle persone citate in questo post; sono però riferite a esperienze reali con editori non necessariamente di GDR
« Ultima modifica: 2010-09-05 00:29:52 da IacopoBenigni »

Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #5 il: 2010-09-04 23:45:53 »
Io credo che basti che sia chiaro chi sia mettendolo in firma, starà poi a chi legge tirare le somme!

Troverei poco credibile un autore/editore che si vergogna dei suoi prodotti!

Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #6 il: 2010-09-05 00:41:12 »
Io dico che finché tutto è chiaro va tutto bene. Quando le cose vanno come in quell'altro forum, dove nominalmente tutti sono indipendenti ma poi gli editori ci mettono dei soldi (per la pubblicità che pagano) e il capo dello staff è anche dipendente di una casa editrice, allora non va bene per niente. :-P
Anche io ho un blog

Mauro

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #7 il: 2010-09-05 01:09:48 »
Citazione
[cite]Autore: Klaus[/cite]Quando le cose vanno come inquell'altro forum, dove nominalmente tutti sono indipendenti ma poi gli editori ci mettono dei soldi (per la pubblicità che pagano) e il capo dello staff è anche dipendente di una casa editrice, allora non va bene per niente

Premesso che parlo in generale e non di casi specifici (che non conosco), dipende molto da cosa ci sta dietro: se si fanno influenzare nei loro giudizi da quelle cose, allora c'è qualcosa che non va; ma se invece si mantengono onesti, non c'è problema.
Per dire: quand'è uscito Esoterroristi, Domon mi ha espressamente detto che a lui non piace molto e che, se non mi piacciono le avventure investigative, me lo sconsigliava. Questo, tra l'altro, porta a fidarsi di piú del giudizio di un editore o di persone a essi legati; perché non solo dicono cosa gli è piaciuto nei giochi che pubblicano, ma dicono anche cosa invece non gli è piaciuto.
L'importante è esplicitare i legami ed essere corretti (e raccogliere Amore. No, quello è un'altra cosa).

Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #8 il: 2010-09-05 02:25:07 »
Citazione
[cite]Autore: mirkolino[/cite][p]Io credo che basti che sia chiaro chi sia mettendolo in firma, starà poi a chi legge tirare le somme![/p][p]Troverei poco credibile un autore/editore che si vergogna dei suoi prodotti![/p]


si è quasi impossibile che un autore si vergogni di qualcosa che ha scritto/dipinto/filmato etc, ma può succedere per esempio che pensi "quel romanzo che ho fatto pubblicare 20 anni fa adesso non lo farei pubblicare", sempre raro ma non impossibile.

Un'altra cosa invece è un editore. Ci sono editori per cui vendere automobili, scarpe o libri è quasi la stessa cosa e sono disposti a pubblicare e distribuire qualsiasi cosa se questo gli fa guadagnare soldi; non necessariamente diventare ricchi. In privato può provare orrore, schifo o disgusto per il contenuto dei libri che vende; o anche semplicemente reputerli fatti male ma facili da vendere. Non sono persone da biasimare a tutti i costi: è il loro lavoro, forse l'unico che sanno fare, e permette loro di vivire un vita dignitosa, cosa fareste voi al loro posto?

Questo indipendentemente dal fatto che vi possa sembrare strano è la norma nell'editoria all'inizio del ventunesimo secolo. Editori illuminati il cui scopo è diffondere la cultura sono ormai minoranza.

Se si parla di editori di giochi di ruolo la situazione forse si ribalta e forse gli editori appassionati sono una larga maggioranza, ma non mi stupirei se qualcuno mi raccontasse che qualcuno di loro è un librovendolo o giocovendolo.
« Ultima modifica: 2010-09-05 02:28:45 da IacopoBenigni »

Niccolò

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #9 il: 2010-09-05 04:43:23 »
Citazione
[cite]Autore: IacopoBenigni[/cite]Il primo non è propriamente un editore è più comunemente conosciuto come un gocatore compulsivo e fanatico che come membro dell'associazione Janus.


seeee, magari giocassi così tanto...

Moreno Roncucci

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #10 il: 2010-09-05 06:52:36 »
Il mondo (dei gdr) è cambiato, e in molti ancora non se ne sono accorti.

Faccio una domanda, fra il retorico e il perplesso:  "Ma in un ambiente in cui si dice che i gdr devono essere fatti da giocatori per giocatori, e pubblicati direttamente dall'autore, e che invita a farsi da soli i giochi... come si fa a dire che chi pubblica giochi non deve intervenire?" :-)

Vi immaginate The Forge con questa politica? Non ci scriverebbero Edwards, Baker, Lehman, Emily Care Boss, etc... mi sa che alla fine a scriverci rimarrei solo io!  :-)
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #11 il: 2010-09-05 09:32:27 »
Bè in america hai ragione Moreno, ma in italia gli editori non fanno i loro giochi! LA situazione è molto diversa.

Ci sono gli Autori che parlano quello sì ma non sono quasi mai editori di se stessi.

Il paragone con gli Stati Uniti quindi non calza.

Che poi io sappia bene quanto ad esempio Michele e Claudia amino i giochi che traducono è un'altro discorso ancora.

Loro come DOmon e altri pubblicano per passione perchè amano i giochi che traducono per cui mi fido della loro parola da appassionati.

questo perchè so che quelle pubblicazioni non li rendono di certo ricchi per cui so che lo fanno per altri fini non solo per i soldi.

Quindi mi pare che il 90% degli editori di GDR sia messo così :)
L'importante è che si presentino correttamente che dicano chiaro e tondo chi sono sia quando parlano dei loro giochi ma sopratutto quando parlano dei giochi degli altri, così che sia l'utente finale a giudicarli.

Mauro

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #12 il: 2010-09-05 09:46:29 »
Citazione
[cite]Autore: mirkolino[/cite]Il paragone con gli Stati Uniti quindi non calza

Fino a un certo punto: è vero che non sono GdR fatti e pubblicati direttamente dall'autore, ma sono comunque pubblicati da giocatori per giocatori.

Niccolò

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #13 il: 2010-09-05 09:57:16 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Vi immaginate The Forge con questa politica? Non ci scriverebbero Edwards, Baker, Lehman, Emily Care Boss, etc... mi sa che alla fine a scriverci rimarrei solo io!  :-)


è il momento di rimediare, dannato critico!

rgrassi

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Editori che parlano dei propri giochi
« Risposta #14 il: 2010-09-05 10:32:21 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]e pubblicati direttamente dall'autore


E questo in cosa è vero, in Italia?
Chi sono gli autori che si auto-pubblicano?
Khana ed io, i ragazzi di Project Hope e qualcun altro che dimentico, e mi scuso per questo.
Quanto al titolo del post, sarebbe corretto con "autori che parlano dei propri giochi".
Un editore non ha "propri" giochi ma compra i diritti di giochi di ALTRI per pubblicarli.
O mi sbaglio?
Rob
« Ultima modifica: 2010-09-05 10:36:26 da rgrassi »
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

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