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Ennesima lunga discussione su giochi "NW". Utile o no?

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Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite]Autore: Lord Zero[/cite]Le categorie devono avere un senso preciso.. chi poi è interessato (un appassionato di gdr lo è per definizione) si informerà se vuole, altrimenti lo prende per buono e va avanti.
--- Termina citazione ---

E' questo che è secondo me è l'approccio sbagliato. Così imponi categorie tue. Se il fine dell'intervento è comunicare, stai già bloccando la comunicazione sul nascere, imponendo all'interlocutore di doversi andare a informare. Di fatto non comunichi, rimandi ad interim la comunicazione fino a che l'altro non si è informato.
L'altro può anche non informarsi e quindi la comunicazione non avviene mai e si chiude in un "ma quelli usano parole senza senso".
Che è la stessa reazione tua alla mia lista di modalità in cui si può suonare. Chi ha studiato armonia funzionale ha perfettamente capito che categorie ho usato :)
Tu potresti andare a informarti ;)
^^

Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:

--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]E' questo che è secondo me è l'approccio sbagliato. Così imponi categorie tue. Se il fine dell'intervento è comunicare, stai già bloccando la comunicazione sul nascere, imponendo all'interlocutore di doversi andare a informare. Di fatto non comunichi, rimandiad interimla comunicazione fino a che l'altro non si è informato.

--- Termina citazione ---

Ovviamente bisogna vedere il fine e il contesto dell'intervento, mai detto il contrario (non vado in un forum di gdr a parlare di gruppi che suonano frigio, ma se permetti posso parlare di categorie come quella dei gdr forgiti ad esempio). Ma le categorie, ripeto, devono avere un senso preciso, e proprio per rendere la comunicazione più semplice!!

Poi bisogna vedere il contesto specifico, con chi sto parlando, qual'è l'argomento del thread, chi sono gli interlocutori, chi leggerà quel thread, ecc... Ma questa è una ovvietà e non vale solo per le categorie.. vale per le PAROLE in generale. ;-)


--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]
L'altro può anche non informarsi e quindi la comunicazione non avviene mai e si chiude in un "ma quelli usano parole senza senso".
Che è la stessa reazione tua alla mia lista di modalità in cui si può suonare. Chi ha studiato armonia funzionale ha perfettamente capito che categorie ho usato :)
Tu potresti andare a informarti ;)
--- Termina citazione ---

Infatti, se fossi interessato mi andrei ad informare :-)

Paolo "Ermy" Davolio:

--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Però al momento esiste un vuoto comunicativo, che è la risposta alla domanda "ma cosa hanno di diverso da D&D e Vampiri per giustificare il fatto che io mi sieda a provarli?"
Cioè, manca il passo precedente al "ok, mi siedo e lo provo".
--- Termina citazione ---

Che sono giochi diversi, semplicemente. Ma diversi nel senso più semplice e intuitivo: con caratteristiche differenti, non necessariamente migliori o peggiori.

Actual Life: hai davanti un amico, che desidera provare un gdr, ma non sa quale. Allora gli butti davanti i manuali di D&D 4a, Vampiri Requiem, Cani, AiPS, TQB, eccetera eccetera.

Gli spieghi, per esempio, che D&D è un gioco di eroi fantasy "come quelli dei videogiochi", che AiPS è un gioco per vivere la serie tv che avresti sempre sognato (cit.) e che CnV è un gioco su ragazzi adolescenti con una pistola in mano che vengono mandati a risolvere problemi più grandi di loro, o morire nel tentativo. Poi magari gli fai un breve esempio di situazioni di gioco tipiche per ogni gioco.

E poi, semplicemente, ognuno gioca a ciò di cui si è incuriosito (se non si è incuriosito, non vedo perché io debba fargli il dispiacere di somministrarglielo contro la sua volontà... Ma questo è un altro discorso).

Cosa lo incoraggia a giocare un gioco piuttosto che un altro? ...il colore.
Non certo l'appartenenza a categorie posticce create sui forum.

(per inciso, questo era il metodo che abbiamo utilizzato quest'anno sempre al Corso di Gdr; si presentavano i giochi, e poi ognuno provava quello che voleva. Ogni tot sessioni si cambiava gioco, con l'obbligo di non ripetere quelli già fatti, ma per il resto la scelta continuava ad essere libera. E nella presentazione dei giochi, niente categorie o storielle sul design: solo colore).

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Senza contare che "i gdr narrativisti" non esistono, visto che la CA è un attributo della partita e non del gioco...
--- Termina citazione ---


Dai, sù, è un abbreviazione comunissima e presente anche negli articoli di Edwards. Un conto è quando si cerca di scrivere un articolo divulgativo rivolto a qualcuno che proprio non ne sa niente, ma se dovessimo scrivere ogni volta "giochi che se giocati seguendo tutte le loro regole stimolano, provocano o spingono ad attuare una creative agenda narrativista" non ci passa più... un minimo di charatible reading e non stiamo a riscoprire l'acqua calda ogni volta che qualcuno usa un abbreviazione comune (altrimenti dovremmo evirare di usare anche CA, NAR. SIM, etc e usare solo "Creative agenda narrativista" scritto intero ogni volta...)


--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Però al momento esiste un vuoto comunicativo, che è la risposta alla domanda "ma cosa hanno di diverso da D&D e Vampiri per giustificare il fatto che io mi sieda a provarli?"
--- Termina citazione ---


Ecco, a questa domanda, dire "sono new wave" è la PEGGIORE RISPOSTA POSSIBILE! (escludendo il picchiare l'interlocutore, ovvio)

Non ne abbiamo parlato in un thread, pochi giorni fa? Del fatto che per avere l'interesse dei giocatori, si deve partire dal Colore?

Quindi, gli parli del Colore del gioco.

Invece, usare "New Wave" è una trappola in cui ti ficchi da solo. Spingere qualcuno a giocare parlando del sistema significa metterlo subito in "modalità playtesting", attento a vedere in cosa il sistema funziona e non funziona disinteressandosi del colore e in generale dell'esplorazione. Prevedibilmente al massimo se va bene dirà un tiepido "sì, sembrano funzionare" invece di "che gran figata di gioco" perchè l'ha studiato, non giocato. E poi prosegue con "... ma preferisco D&D" perchè con D&D giocava senza farsi tante pippe mentali (e questa cosa si vede UN CASINO in un sacco di commenti e recensioni che trovi in rete, in cui ci potrebbe stare bene una bella insegna al neon: "sono stato attento al sistema che non mi mordesse per tutto il tempo e mi sono dimenticato di giocare"

E poi? E poi basta. Ti sei fregato da solo. La volta dopo dirai "c'è un gioco fichissimo che voglio provare" e lui risponderà "Un New Wave? ancora? Ne abbiamo provato uno due settimane fa. Ho visto che preferisco D&D".

Amen e pietra tombale sui "giochi New Wave" per lui e tutto il gruppo...

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite][p]Cosa lo incoraggia a giocare un gioco piuttosto che un altro? ...il colore.
Non certo l'appartenenza a categorie posticce create sui forum.[/p][p](per inciso, questo era il metodo che abbiamo utilizzato quest'anno sempre al Corso di Gdr; si presentavano i giochi, e poi ognuno provava quello che voleva. Ogni tot sessioni si cambiava gioco, con l'obbligo di non ripetere quelli già fatti, ma per il resto la scelta continuava ad essere libera. E nella presentazione dei giochi, niente categorie o storielle sul design: solo colore).[/p]
--- Termina citazione ---


Fanmail. Non avevo notato subito questo pezzo sennò lo citavo nel post precedente.

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