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[AiPS - NCAS] prima sessione: consigli sui conflitti

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Emanuele Borio:
Quoto Moreno che mi ha ninjato, perchè avrei risposto la stessa cosa(spiegata peggio :P).
In AiPS, anche sul manuale, è precisato che colui che narra più che altro ha l'ultima parola su quello che accade, ma l'esito si gioca come il resto della scena, altrimenti se chi narra può gestire tutti i personaggi altrui io sinceramente non riuscirei a fare advocacy in modo soddisfacente, non so voi...
SI perderebbe proprio il legame con il proprio personaggio, diventerebbe una specie di "Narro io-->Narri tu" e basta,

Mauro:
Non ricordo il collegamento, lo cerco; al momento ho trovato solo questo, ma direi che c'era altro (nota: "Quindi Tizio dà un pugno a Caio, e questo lo incassa" presuppone che dietro ci sia tutto lo scambio dinamico di suggerimenti di cui ho parlato qui, non è una decisione unilaterale).
Aggiungo solo che ho saltato un punto interrogativo: "Qualche tempo fa si era discussa la differenza tra narrare (AiPS?) e giocare l'esito (LMVcP)"; sono certo che la seconda parte fosse relativa a LMVcP, ma non che la prima fosse relativa ad AiPS.


--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Vedi adesso come è una risposta puntuale precisa al più grosso, enorme, evidente punto di scollamento presente nel tuo post?
--- Termina citazione ---

Nessuno scollamento: semplicemente ho dato a "narrare" e "giocare" dei significati specifici, e ovviamente nello spiegarmi mi rifacevo a quei due significati. Lo scollamento c'è solo ignorando che nell'ambito di quello specifico messaggio quei due termini hanno dei significati specifici (dati per non doverli ripetere ogni volta in esteso), significati che, essendo diversi, fanno sí che "narrato" non voglia dire "giocato" e "giocato" non voglia dire "narrato" (e, lo ripeto: non sto dicendo che in assoluto sia cosí, ma che nel messaggio specifico non lo è, visto che con quei termini ho indicato dei concetti diversi). Può non piacerti che abbia usato quella terminologia, ma se non la consideri l'equivoco è ovvio che nasca.
Per la precisione, qui è dove ho definito "giocare" e "narrare": "la differenza tra narrare (AiPS?) e giocare l'esito (LMVcP), proprio in funzione del fatto che nel primo caso qualcuno narra cosa succede, senza che vengano giocate le interazioni". Aggiungo di nuovo, per evitare equivoci, che dietro quel "narra cosa succede" c'è tutto lo scambio dinamico di suggerimenti.
Comunque, nessun problema: ignora pure quel pezzo, e questo sopra di spiegazione, e considera che col termine "narrare" intendevo - cito - che "qualcuno narra cosa succede, senza che vengano giocate le interazioni", ma senza deciderlo unilateralmente (vedi la questione dello scambio dinamico di suggerimenti). Leggi quello al posto di "narrare".
E no, il narratore non si limita a ripetere cose già decise: "riassumendo ciò che entra nella storia" implica che ci sia qualcosa che non entri, quindi non si tratta di ripetere solo cose già decise. Ma qui approfondisco rispondendo a Meme:


--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]diventerebbe una specie di "Narro io-->Narri tu" e basta
--- Termina citazione ---

Non diventerebbe cosí, visto che, come detto, si baserebbe comunque su uno scambio dinamico di suggerimenti. Il narrare sarebbe il fare la sintesi dei contributi, di cui lo stesso manuale parla: "un solo giocatore ha l'autorità di creare una sintesi dei contributi di tutti e dire precisamente cosa è successo e cosa no" (pagina 52) può indicare lo scambio dinamico con riassunto/sintesi finale di cui parlavo. E l'esempio a pagina 54 può andare in tal senso, con i giocatori che dicono cosa succede senza che la cosa sia interpretata ("faccio una scenata" invece di interpretare la scenata).
Se il manuale precisa che l'esito si gioca come il resto della scena, al momento non ho trovato il punto.

Poi, ripeto: non sto dicendo che si debba giocare cosí; sto dicendo solo che (1) questo è un'interpretazione che il manuale mi pare permettere; (2) non prevede un master onnipotente che muova tutto e tutti; (3) è diverso dal giocarsi la scena interpretando le interazioni tra i vari personaggi; (4) l'ho vista funzionare con successo in pratica (e (5), ma qui vado a memoria, mi pare che sia come l'ho giocato con Michele a Play; non ne sono certo, ma visto che ho iniziato la serie subito dopo Play e che lí ho giocato AiPS proprio per vedere in pratica come gestirlo ne sono abbastanza sicuro).

Emanuele Borio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]Non diventerebbe cosí, visto che, come detto, si baserebbe comunque su uno scambio dinamico di suggerimenti. Il narrare sarebbe il fare la sintesi dei contributi, di cui lo stesso manuale parla: "un solo giocatore ha l'autorità di creare una sintesi dei contributi di tutti e dire precisamente cosa è successo e cosa no" (pagina 52) può indicare lo scambio dinamico con riassunto/sintesi finale di cui parlavo. E l'esempio a pagina 54 può andare in tal senso, con i giocatori che dicono cosa succede senza che la cosa sia interpretata ("faccio una scenata" invece di interpretare la scenata).
Se il manuale precisa che l'esito si gioca come il resto della scena, al momento non ho trovato il punto.
--- Termina citazione ---


Sì ma c'è differenza tra:
Conflitto su una rissa con teppisti e polizia.
Posta G1: Non essere arrestato.
Posta G2: Non farsi riconoscere.
G1: ok ho vinto la narrazione, g2 vince e io perdo.
G2: io direi che per vincere il mio PG riesce a sfuggire alla polizia e fa perdere le proprie tracce in auto.
G1: sì, mi piace. E io per perdere direi che mi infilo nella macchina della polizia al posto del passeggero portando con me uno dei teppisti di forza.

E:
Stesso esempio.
G1: Ok il tuo PG riesce a coprire la mia fuga, però all'ultimo momento, vigliaccamente, me la mette in quel posto e mi fa arrestare scappando. Bell'amico!
G2: ma...

Capisco che è un caso estremo ma mettere una differenza tra "Giocare" o "Narrare" un esito potrebbe creare questo tipo di casini fin troppo facilmente XDDDD

TartaRosso:
Sicuramente alcune differenze in quello che state dicendo ci saranno, ma credo che siano differenze marginali.

Quello che descrivono sia Mauro sia Moreno sono due modalità di gioco entrambre, secondo me, permesse dalle regole. Tant'è che io le ho usate entrambe giocando.

Spesso mi sembra che si stia estremizzando cosa l'altro dice.

Ad esempio quello che descrive Mauro non mi sembra "ripetere cose che gli altri sanno già essere successe" ma piuttosto ognuno ha detto qualcosa sulle azioni del proprio pg poi chi narra (lasciando da parte la distinzione narrazione/giocare) rimette insieme il tutto e ottiene qualcosa di nuovo rispetto ai singoli contributi. Contributi che sicuramente non specificavano tutto. O almeno questa è la mia esperienza.


Poi mi è capitato di giocare anche scene come quella descritta da Lord Zero.

Comunque probabilmente per non ifnognarsi in ripetizioni inutili direi che se Mauro riesci a ricordarsi qualche scena della sua precedente serie potrebbe riportare un Actual Play.

Con questo credo si chiarirebbe meglio cosa intendono le singole persone.

Edit: Crosspost con Meme.

Io non mi concentrerei troppo su queste distinzioni terminolgiche narrare/giocare senza un actual play. Si rischia di fraintendersi e basta.

Non che a volte non servano. Ma non credo siano troppo utili in questo caso.
Gli esempi teorici sono sempre "estremi". E non per malafede di chi li scrive ma per la loro intrnseca natura.

L'esempio di Lord Zero era così chiaro proprio perchè preso da un Actual Play.

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]G1: Ok il tuo PG riesce a coprire la mia fuga, però all'ultimo momento, vigliaccamente, me la mette in quel posto e mi fa arrestare scappando. Bell'amico!
G2: ma
--- Termina citazione ---

Anche tralasciando che l'idea è sempre di non prevaricare gli altri, non mi pare esattamente un esempio di "[dev'essere uno] scambio dinamico di suggerimenti [con sintesi/riassunto finale], non [...] una decisione unilaterale"...


--- Citazione ---[cite]Autore: TartaRosso[/cite]se Mauro riesci a ricordarsi qualche scena della sua precedente serie potrebbe riportare un Actual Play
--- Termina citazione ---

Qui c'è quanto ho scritto ai tempi; di tutto quanto detto lí degli esiti dei conflitti, poco o nulla è stato interpretato (del tipo: "Uno degli uomini si avvicina, Nivociz riesce a buttarlo a terra prendendolo di sorpresa; l'altro lo blocca contro lo specchio, e parlandogli nella sua lingua madre riesce a riportarlo un po' alla realtà" non ha dietro i giocatori che hanno interpretato la cosa; durante lo scambio di idee qualcuno ha detto "Tizio ti calma parlandoti nella tua lingua madre" e la cosa è passata).
Non so specificare meglio, però, è passato troppo tempo.

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