Chiacchieriamo > Generale

Maschio, sfigato e segaiolo? No, grazie.

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Moreno Roncucci:
Un conto e' prendere spunto da un post per parlare d'altro.

Un altro il postare facendo obiezioni (o vere e proprie accuse e polemiche molto aggressive) a cui si e' gia' risposto nelle pagine precedenti.

Giovanni Gugliantini:

--- Citazione ---[cite] Max_23:[/cite]
--- Citazione ---[cite] Gugliandalf:[/cite]
--- Citazione ---[cite] Max_23:[/cite]
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Ma non sarebbe il caso di evitarle alle radici queste polemiche, semplicemente leggendo con più attenzione i thread?
--- Termina citazione ---


Per rispondere a un thread bisogna leggerlo tutto? Non mi risulta.
--- Termina citazione ---


E' evidente.
--- Termina citazione ---


No che non lo é.
--- Termina citazione ---


Intendevo: è evidente che non ti risulta. :lol:

Claudia Cangini:

--- Citazione ---[cite] Max_23:[/cite]

Per rispondere a un thread bisogna leggerlo tutto?

Max
--- Termina citazione ---


Io ho sempre pensato di sì, DI SICURO bisogna farlo in questo forum.

Ecco una cosa che non mi sarei aspettata di dovere aggiungere alle regole...  :shock:

Michele Gelli:
PREMESSA:
Ricordo che la mia opinione (come quella di chiunque qui) non è vangelo: può essere tranquillamente criticata e perfino demolita. Ma non si faranno sconti a nessuno sui modi con cui viene effettuata questa demolizione. "Avere ragione" non è una scusa per venire meno alla Civiltà ed alla Buona Educazione.


--- Citazione ---[cite] Max_23:[/cite]Mi sono collegato oggi per la prima volta a questo sito, con la sincera intenzione di vedere come si sta muovendo questa nuova casa editrice, che ha in mano prodotti innovativi e interessanti... e cosa trovo? Una discussione di 7 pagine (la seconda piu' lunga di tutto il forum) su quanto siano sfigati e segaioli i giocatori di D&D.
--- Termina citazione ---


In NESSUN punto del mio messaggio veniva detta e neppure lasciata intendere una cosa simile. E proprio perché la cosa avrebbe potuto essere male interpretata c'era in testa un disclaimer a caratteri CUBITALI. Forse avresti fatto meglio scorrere il mio messaggio con una certa attenzione invece di leggerlo al volo.


--- Citazione ---[cite] Max_23:[/cite]
Sono basito.

Non sto nemmeno a rispondere alle varie considerazioni (che ho letto peraltro al volo): e' tempo perso.


--- Citazione ---[cite] MicheleGelli:[/cite]Nota a scanso di equivoci: in questo messaggio NON si parla di D&D ma della campagna promozionale che la Wizard of the Coast sta facendo per D&D 4° edizione

--- Termina citazione ---


Questo poi è il disclaimer più strano che abbia mai letto!
"Non si parla di D&D..." MA "...della campagna WotC di D&D."
(Immagino fosse sottinteso "al regolamento" di D&D, ma non e' chiaro; rimane il fatto che non cambia il senso: i destinatari del subject si sa già quali sono.)

--- Termina citazione ---


Chiariamo un possibile equivoco: "campagna" non è inteso nel senso giocoruolistico del termine, ma in quello pubblicitario.

Supponiamo che caffé XYZ (nota 1) faccia una campagna pubblicitaria e scegliga come testimonial Totò Riina.

Che il caffé XYZ sia buono o meno buono, che mi piaccia o meno, che sia la marca che ho sempre utilizzato o che non ne abbia mai comprato un solo barattolo in vita mia, che sia disponibile sul mercato o debba ancora uscire ha qualche rilevanza sulla mia opinione della campagna pubblicitaria della XYZ?

Potrei benissimo andare pazzo per il caffé XYZ, e comunque trovare discutibili le immagini della pubblicità. Indipendentemente dal prodotto "caffé XYZ", mi verrà anche da pensare che, se Totò Riina & Cosa Nostra Inc. sono i modelli ed i mondi di riferimento che mi propone il caffè XYZ, forse (ma solo forse) non sono io il cliente a cui tentano di vendere e con cui tentano di parlare. Se fossi un consumatore abituale di caffé XYZ mi verrebbero giramenti di pale modello elicottero se mi accorgessi che il "mio" caffé - a giudicare dalla comunicazione - ha la tentazione di posizionarsi come "il caffè del perfetto picciotto". E sarebbero giramenti pienamente giustificati, no?

Quindi, quando l'azienda leader del settore del mio hobby con la sua comunicazione dipinge i suoi stessi clienti (fra cui, detto per inciso, figuro anche io) come maschi, sfigati e segaioli mi ritengo autorizzato ad esprimere (civilmente) la mia onesta indignazione.

Questo (come specificato CHIARAMENTE) senza neppure voler toccare l'argomento delle possibili qualità di un D&D 4° edizione di cui peraltro - allo stato delle cose - conosco voci di corridoio e poco più.


--- Citazione ---[cite] Max_23:[/cite]
EDIT: Rileggendomi probabilmente ho esagerato con i toni, e mi scuso, però, scusate, si può parlare tranquillamente di AiPS e CnV senza PER FORZA dovere tirare fuori come metro di paragone D&D e le politiche della WotC.

--- Termina citazione ---


In questo forum - come scritto nel manifesto - si parla di


--- Citazione ---[cite] adminbb:[/cite] [...] gioco di ruolo e dal vivo (nell’accezione più ampia dei termini)
--- Termina citazione ---


Credo che la discussione (civile) sulle scelte di comunicazione di quella che - nel bene o nel male - è l'azienda leader del settore siano ampiamente all'interno degli argomenti benvenuti.

Non sono stato particolarmente tenero col reparto marketing della WotC? Verissimo. Non sono abbastanza autoironico? Possibile. Ma il fatto che in diversi - e non solo qui - abbiano creduto che il filmato fosse un fake mi dice che come minimo non sono solo. Non sono io il target di quella comunicazione, quindi è ovvio che non la ho capita? Possibile (anche se preoccupante).

Ma da qui, a indignarsi perché avrei "insultato i giocatori di D&D", direi che un pochino ne passa.

Sempre restando in argomento volevo far notare la grande differenza fra le pubblicità dell'X-box 360 (e dei suoi giochi) e quelle del Wii con Panariello.

Quelle dell'X-Box sono in linea con l'immagine "canonica" del videogioco (anzi, direi che ci marciano sopra): una attività solitaria, alienante, violenta e generatrice di violenza, per "eletti" e gente che voglia sentire parole come "allenamento" e "curva di apprendimento". Quelle con Panariello parlano di una attività SOCIALE, semplice, sana, divertente e per ADULTI (c'è anche una nonna): gente NORMALE.

Indipendentemente da quella che potrebbe essere la verità VERA dei clienti delle due console (nota 2), o la realizzazione tecnica dei vari spot (nota 3), come messaggio a me - che sono un hardcore gamer di vecchia data - piace molto di più quello del Wii.

Nel piccolo (microscopico) del progetto di comunicazione di Narrattiva, l'idea che mi sono fatto e sto tentando di portare avanti è molto più vicina a quella del Wii che a quella dell'X-box.

Per esempio: nell'header del sito c'è una fotografia e non una illustrazione (come nel 99,9999% delle altre ditte di settore). Per come sono organizzato, una illo sarebbe stata molto più facile da ottenere. E non c'è un drago, un "cane", un robottone. C'è una tavola con del vino (e non della birra), del cibo(nota 4) carte da ramino, dadi e matite. Cose normali.

Appena riuscirò ad organizzare scatti con dei giocatori, state SICURI che nella foto ci saranno, fra le altre cose:

1) DONNE fra i giocatori
2) cibo sul tavolo (ed alcolici)
3) persone che ridono
4) persone che si danno il cinque, si appoggiano una mano sulla spalla, insomma si toccano
5) nessuno "sfigato" (vero o autoironico che sia)
6) se ci dovessi essere io, farò una accurata scelta della maglietta che SICURAMENTE non sarà una delle 10 di Kovalic che possiedo e neppure una di quelle Trek-geek o tech-geek.

Magari ho fatto più fatica ad apprezzare questa supposta autoironia proprio perché mentre lo guardavo mi rendevo contro che nei prossimi anni l'azienda ammiraglia del settore mi avrebbe remato contro a tutto vapore... :wink:

In ogni caso: vediamo se questo intervento, introducendo qualche elemento nuovo e qualche spiegazione ulteriore, riporta la discussione a termini più civili. Altrimenti si chiude il thread e buonanotte ai suonatori.

--
Michele Gelli


PS: le dimensioni di una azienda non garantiscono la bontà delle sue scelte attuali, ma solo una discreta qualità MEDIA delle scelte fatte in passato (e non sempre).

Nota 1: farò gli esempi con i caffé perché a me il caffé non piace proprio. Non mi piace il pacchetto da 10 centesimi dell'Hard discount, non mi piace quello super-extra da 10 euro la tazzina. Anzi, direi che mi fa davvero schifo, in blocco, di qualsiasi marca sia. Lo bevo solo per restare sveglio (e spesso, in questo senso, più cattivo è, più è efficace).

Nota 2: nulla vieta che, al di la delle buone intenzioni della Nintendo, il Wii diventi la console del perfetto satanista e l'X-box 360 una "hit" fra i vecchietti del bar sport.

Nota 3: quello di halo 3 è veramente bello, molti di quelli X-box sono impressionanti per concept e realizzazione tecnica, mentre quello di Panariello sono 4 persone in una stanza (professionale, curato, ma sono 4 persone in una stanza).

Nota 4: per me è stata una autentica eresia che non ci fosse cibo sul tavolo. E' un momento di socialità importante. In tutti i gruppi dove ho giocato c'è SEMPRE stato cibo sul tavolo o modo di farcelo arrivare. Dove più, dove meno, ma c'era SEMPRE. Ai tornei di D&D c'era sempre il servizio bar. Anche un gruppo americano e disfunzionale come i KotDT ha un fondo cassa per il cibo ed ordina la pizza. Se le demo di Lucca 2007 non sono state l'unica volta in cui ho giocato senza cibo sul tavolo (in 20 anni e rotti di onorata carriera), poco ci manca ...

Renato Ramonda:
Prima di tutto, grande Michele, bel post. E buon esercizio di Aikido Verbale (come lo chiama Fred Hicks).


--- Citazione ---[cite] MicheleGelli:[/cite]
Nota 4: per me è stata una autentica eresia che non ci fosse cibo sul tavolo. E' un momento di socialità importante. In tutti i gruppi dove ho giocato c'è SEMPRE stato cibo sul tavolo o modo di farcelo arrivare. Dove più, dove meno, ma c'era SEMPRE. Ai tornei di D&D c'era sempre il servizio bar. Anche un gruppo americano e disfunzionale come i KotDT ha un fondo cassa per il cibo ed ordina la pizza. Se le demo di Lucca 2007 non sono state l'unica volta in cui ho giocato senza cibo sul tavolo (in 20 anni e rotti di onorata carriera), poco ci manca ...
--- Termina citazione ---


Ecco, questo l'hanno fatto notare anche i grognard piu' incalliti, mi pare su rpg.net... che al tavolo si mangi e' dato praticamente per scontato. Se poi pensate che la pizza in USA (e in UK) per definizione e' UNA pizza, tagliata a fettone, per tutto il gruppo, si tratta se vogliamo di un elemento ancora piu' sociale e legante (bisogna decidere cosa mettere sulla pizza, ad esempio).

Al mio vecchio tavolo di WHFRP alle superiori il motivo ricorrente erano i biscottini danesi al burro :)

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