Come promesso nel thread
Messaggio da Ron, ecco qualche info su Venus 2141.
Prima di tutto, la cronaca del mio incontro con il gioco, che merita. Siamo all'aeroporto di Bologna ad attendere l'arrivo di Ron Edwards. Mentre aspettiamo cerco di convincere Michele e Claudia a sfruttare di più il tempo disponibile per giocare (credo di avere proposto per la precisione "lo teniamo incatenato e ci facciamo arbitrare tutti i giochi di sua conoscenza") con loro che invece sostengono, abbastanza ragionevolmente, che probabilmente sarà molto stanco dopo un viaggio di tante ore, che vorrà vedere un po' d'Italia più che chiudersi in casa a giocare, etc.
Arriva Ron, e gli spieghiamo il programma previsto per pomeriggio e sera (giro turistico con aperitivo e cena). E lui fa "OK, ma rimane il tempo per giocare qualcosa insieme?" ;-)
Scopriremo poi che ha la borsa STRAPIENA di gdr da leggere o giocare in viaggio, oltre a quelli che ha portato da vendere a chi glieli aveva richiesti (gli avete terminato la scorta che aveva a casa di S/Lay w/Me fra l'altro, rimangono solo quelli che ha in deposito Meguey). Più di quanti ne avremmo potuti provare anche se l'avessimo davvero chiuso in casa a giocare! =:-O
Riduciamo il previsto giro turistico per Ravenna del giorno dopo alle sole chiese e ad un museo (che gli interessavano perchè ne sta studiando la storia per Shahida. E sì, devo dire che ne sapeva più di noi, ci faceva da Cicerone. Però sono giustificato, non abito a Ravenna!) e con il tempo guadagnato gli proponiamo di giocare qualcosa, a suo piacere.
Avendo già visto parlato di Shahida e i suoi nuovi giochi, e vedendo la sua borsa piena, io speravo in una partita a S/Lay w/Me o a Sorcerer o a Spione o a Shahida. E invece Ron estrae dalla borsa un volumone dall'aria stramaledettamente Parpuzia, di un gdr che non avevo mai sentito nominare prima. E qui mi preoccupo, perchè so che Ron ultimamente sta provando a giocare i giochi elencati nel suo essay "fantasy heartbreakers" , cioè giochi incoerenti basati su D&D che però presentano buone idee perse in quel contesto (e postando poi i risultati su the Forge. Vi darei il link ma oggi collegarsi a The Forge è davvero impossibile...). Non vorrà mica dedicare il brevissimo tempo che abbiamo per giocare insieme ad un Parpuzio?
Quando di consegna le schede per la creazione dei personaggi i dubbi aumentano: sembrano due moduli per la dichiarazione dei redditi! Un sacco di skill scritti piccoli piccoli su 9 colonne. Io Claudia e Michele ci guardiamo in faccia con notevole perplessità, mentre Ron, ignaro, continua la sua preparazione.
Ora, Ron l'avete visto, ci avete parlato, è una persona disponibile, cordiale, simpatica... ma mettetevi nei nostri panni: lo avevamo incontrato solo da poche ore, lui è RON EDWARDS, e... insomma, chi gli va a dire a RON EDWARDS "scusa, Ron, non hai un altro gioco?" =:-I
OK, la faccio corta e passo alla fine: passa un bel po' di tempo, fra creazione dei personaggi (relativamente lunga, con scelta di skill con un meccanismo tipo Lifepath) spiegazione dell'ambientazione, etc, e quindi rimaniamo con questo dubbio (e un certo timore) per un bel po' di tempo (anche perchè in mezzo durante la creazione dei personaggi c'è il giro per Ravenna). Però quando finalmente si inizia a giocare... il GM ha risorse finite, si gioca a scene, ci sono regole precisa per chi può dire cosa e quando... stò Parpuzio pare abbia preso un sacco di tecniche forgite... alla fine mi azzardo a dire a Ron "this game seems derived by a lot of Forge games.." e lì si scioglie l'arcano: non è assolutamente un Parpuzio, nonostante il suo aspetto: è un gioco forgita scritto da un frequentatore regolare di The Forge, ed è stato presentato all'ultimo Forge Booth alla Gencon (come si può vedere in
questa foto del booth.
Come potete vedere dalla foto, il titolo è in basso, in maniera che non si veda quando il manuale è esposto come nello scaffale superiore in foto. E non è la scelta grafica peggiore! La grafica interna è tanto affollata da repellere (e Ron ci ha spiegato che per un errore di stampa addirittura le colonne interne non sono venute stampate nell'ordine giusto), le illustrazioni sono orride (sembrano prese da animazioni 3d fatte negli anni 90), insomma, è un manuale in cui sembra che si siano messi d'impegno per repellere eventuali acquirenti. Ed è troppo "simil parpuzio" per attirare i giocatori Indie che magari guardano meno alla grafica.
Il risultato di questo è che il gioco non se l'è filato nessuno (a parte Ron). Facendo una ricerca su Story-games, esiste UN SOLO post che ne parla, ed è dell'autore che ne annuncia l'uscita. Nessuna segnalazione, nessun actual play, nessuna recensione, non è presente in nessuna lista di acquisti. Se cercate su google trovate riferimenti solo nel sito del gioco (questo:
http://www.venus2141.com/doku.php ) e in quello che ha scritto Ron. Non devono essere riusciti nemmeno a farlo accettare da IPR, visto che si può comprare solo dal sito.
Insomma, pensando a quanto gli deve essere costato stampare volumi di 256 pagine "8.5” x 11” softcover in full, high-gloss color", dev'essere stato un bagno di sangue. Pare effettivamente una versione moderna del fenomeno dei "fantasy heartbreakers", con i giochi indie al posto di D&D. Hanno sbagliato tutto lo sbagliabile nella presentazione, uscendo direttamente con un volumone a colori venuto stampato male, e si troveranno con un mucchio di copie invendute (spero abbiano almeno fatto una tiratura piccola...), e come tutti i giochi (e sono tanti) che hanno fatto questi errori, la previsione più probabile è che venga ignorato e dimenticato da tutti.
E sarebbe un peccato perchè, una volta passati tutti gli ostacoli che il libro ti mette davanti, per quello che ho potuto giocarlo (un paio di scene) il sistema è molto interessante, e ha una maniera molto elegante di gestire degli skill "ad albero" (nel gioco abbiamo buttato via la scheda che sembrava una dichiarazione dei redditi e abbiamo fatto cerchietti su dei fogli con l'elenco degli skill: in breve tempo si definiva il personaggio...). Il GM ha risorse finite, che vengono però integrate man mano che i personaggi usano le loro abilità, e c'è un meccanismo di "effetti" che puoi "comprare" spendendo i tuoi successi che però poi tornano in mano al GM... una volta passato lo scoglio del capire, semplicemente, come cavolo si gioca dal manuale, pare anche semplice.
Perché interessa a Ron, a parte il soccorrere un povero gioco che meriterebbe una migliore edizione? Beh, non so se lo sapete, ma tempo fa, all'uscita di "Shock:" di Joshua A. C. Newman, Ron lo indicò come "l'unico gdr di fantascienza mai pubblicato". Intendendo, con la sua solita vena provocatoria, che tutti i sedicenti "gdr di fantascienza" pubblicati in precedenza usavano la sf solo come un setting, erano in pratica "D&D nello spazio" o "Cowboy nello spazio", ma non permettevano di avvicinarsi davvero al senso della fantascienza letteraria, al parlare di oggi tramite il futuro, all'usare davvero l'immaginazione (invece di seguire pedissequamente un ambientazione precotta e pensare che sia fantascienza perchè ci sono i klingon).
Shock: è del 2006, mi sembra. Da allora sono passati 4 anni, e pare che quell'affermazione non sia più vera. Sono stati realizzati altri gdr "veramente di fantascienza" e Ron sta facendo uno studio personale su di essi, realizzando dei piccoli file pdf di "aiuto al gioco" per ciascuno di essi sia per pubblicizzarli che per descriverli. Quello per Venus 2141 lo trovate
QUI. Se capite l'inglese, vi descriverà il gioco molto meglio di come possa farlo io (e sono solo 7 pagine).
In breve, cos'è? E' un gioco narrativista in cui la premise è basata sul setting (come in TSOY per esempio), sui problemi sociali di una società di rifugiati (la popolazione terrestre è in fuga da un pianeta sempre più inabitabile, e 11 milioni di persone sono in pratica RIFUGIATI SU ZATTERE in orbita attorno a Venere in attesa di ottenere un permesso di soggiorno, su un totale di 50 milioni di abitanti...), su una tecnologia impazzita dove la pubblicità può riscriverti la memoria e un attacco terroristico dimostrativo può esporti in ogni momento ad un tecnovirus che ti trasforma in un insetto.
E', insomma, Cyperpunk per il 21mo secolo. Adesso che l'idea dei computer come cose strane e futuribili ci fa ridere e nella "realtà virtuale" ci stiamo tutti i giorni, che senso ha giocare a Cyberpunk con personaggi che si credono "fighi" perchè si collegano ad un computer? Venus 2141 rovescia tutto questo. Nell'ambientazione, computer straordinariamente potenti sono così comuni da essere usa-e-getta. Nessuno ha un computer, perchè se te ne serve uno per fare qualcosa, ne prendi uno al distributore e una volta finito il lavoro lo butti via. Però anche nel futuro i computer hanno sempre certi limiti: sono sempre stupidi (l'Intelligenza Artificiale si è rivelata una chimera) e il software è sempre scritto con i piedi. Quindi la biotecnologia ha preso il sopravvento: le "zattere" sono organismi viventi, la nanotecnologia e l'ingegneria genetica ha portato a progettare forme di vita sempre più complesse, e adesso ogni casa ha un "utero" che ti produce quello che vuoi, se sai programmarlo ed è fatto di materiale organico. Ricordi, identità, pezzi del corpo, organi, tutto è intercambiabile e sostituibile (uno degli NPC di esempio nel pdf di Ron è una terrorista che ha sostituito il proprio utero con una di queste macchine, e l'ha programmato per partorire bombe...).
Insomma, ora che i Computer non ci fanno più paura, Venus 2141 li sostituisce con la genetica, la violazione della nostra identità e dei corpi, l'annullamento della distinzione fra vita e oggetti: cyberpunk per XXI secolo.
La tecnologia avanza così rapidamente nel setting che per i personaggi è facilissimo inventare qualcosa per risolvere i loro problemi (e farlo poi fabbricare ad un utero) ma è impossibile tenerla segreta (ci sono tecnovirus che "sniffano" segreti) e subito dopo è a disposizione di tutti, copiata. Ed è previsto che queste invenzioni cambino radicalmente il setting durante il gioco...
Insomma: sinceramente, se cercate semplicemente un "nuovo gioco indie da provare", ce ne sono tanti che non vi costeranno la fatica (e lo shock al vostro senso estetico se aprire il manuale) di questo. Ma se bramate l'esperienza di un gioco cyberpunk, OGGI, dateci un occhiata!