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Gente che gioca male...

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Simone Redaelli:
Quindi stai dicendo, se non erro, che ogni gruppo che gioca ad indiani e cowboy, o che gioca con le bambole, ha delle sue regole interne (esplicite o implicite).

bene. anche il gioco tradizionale che conosco io funziona così. ogni gruppo di tradizionale sviluppa delle sue regole interne, implicite od esplicite, di cui il master è il tutore. Se giochi in contrasto col buonsenso del master o con quello degli altri giocatori te lo si dice (o tuttalpiù te lo si fa capire) che non sei adatto a quel gruppo.



L'idea è questa. "Indiani e Cowboy" non ha delle regole chiare valide per tutti i bambini che ci giocano nel mondo: ogni gruppo di bambini ci gioca a modo proprio. per cui un bambino di un gruppo non può accusare quello di un'altra città di giocarci male. al massimo potrà dire che non gioca secondo i gusti suoi e dei suoi amichetti. Lo stesso vale per il tradizionale.

In entrambi i casi è possibile migliorarsi, affinarsi e diventare sempre più bravi a giocare insieme.

Mauro:
Il discorso di Moreno non è limitato al tradizionale, e ci sono casi di persone che se la prendono perché gli dici che hanno giocato male a Cani nella Vigna, nonostante che gli si indichi esattamente la regola che non hanno seguito.
Sottolineo inoltre che Moreno non ha parlato di un gruppo che dice a un altro "Giocate male", ma del generico rifiuto di sentirsi dire "Giocate male", fosse anche da giocatori dello stesso gruppo (vedi dove dice, cito, "Roba da farsi cacciare dal tavolo": se ti cacciano dal tavolo, va da sé che eri al tavolo); e sí: nella mia esperienza, se giocando a cowboy e indiani (o simili) uno del gruppo veniva meno alle regole glielo si faceva notare.
Sul tradizionale... onestamente non vedo il punto di riprendere ancora il discorso, anche perché a mio parere non è un caso particolare che esca dalle considerazioni generale: in ogni campo, ludico o no, se non si accetta di sentirsi dire "Stai facendo male" migliorare è, se non impossibile, comunque molto piú difficile.

Aggiunta:
--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite]comprendo bene l'amarezza e la seccatura di vedere un gioco a noi caro giudicato male sulla base di un'esperienza completamente falsata dello stesso
--- Termina citazione ---

Se sono permesse dalle regole, possono essere esperienze falsate? Non parlo nello specifico del tradizionale, è un discorso generale: il caso portato per Cani non sarebbe permesso dalle regole, quindi è in effetti un'esperienza falsata; se invece fosse permesso, lo sarebbe ancora?

Simone Redaelli:
ah...ho capito.
allora: se il senso del topic è: "chi non sa accettare le critiche è difficile che possa migliorarsi" allora mi trovate assolutamente d'accordo.

però io nel primo post ci avevo visto anche una certa estensione di questa idea verso un:
"è possibile muovere critiche solo se il gioco ha regole esplicite e obiettive che possano stabilire chiaramente se uno gioca in modo "giusto" o "sbagliato"..."

e, più velatamente, verso un:
"il gioco di ruolo tradizionale, al contrario del virtuoso ambiente di The Forge, non si presta allo scambio di critiche ed è quindi vizioso".  

ecco. io contestavo questi ultimi due punti. se li ho percepiti solo io lasciate perdere i miei interventi. siam d'accordo che per crescere è importantissimo saper accettare quando ti si dice che quello che fai "non va bene".


--- Citazione ---Se sono permesse dalle regole, possono essere esperienze falsate? Non parlo nello specifico del tradizionale, è un discorso generale: il caso portato per Cani non sarebbe permesso dalle regole, quindi è in effetti un'esperienza falsata; se invece fosse permesso, lo sarebbe ancora?
--- Termina citazione ---

perchè me lo chiedi? se si gioca secondo le regole l'esperienza non può essere "falsata".

TartaRosso:
Cerco di ridire le stesse cose che ha detto Moreno in maniera politicamente corretta. Ovviamente è una mia libera interpretazione che Moreno può smentire.

Quel gruppo ha preso Cani nella Vigna e, molto probabilmente, l'ha giocato come è abituato a giocare ad altri giochi da molto tempo.
In sostanza non l'hanno giocato secondo le intenzioni dell'autore. Intenzioni che, almeno per me, traspaiono abbastanza bene dalle regole scritte nel manuale* .

Questo gruppo, sempre probabilmente, ha un certo modo di giocare i giochi tradizionali che gira bene all'interno del loro gruppo** e hanno riapplicato automaticament la cosa ad un altro gioco.


Detto questo.....
Scendendo nello specifico. Purtroppo non conosciamo tutto il contesto del gioco. Ovviamente che il capo della guardia sia fuori città a 3 giorni di viaggio induce il forte sospetto che stessero facendo un'avventura simil D&D però con suggerimenti da parte dei giocatori (che ovviamente non è CnV sia perchè le avventure non vanno fatte in stile D&D sia perchè da regole i giocatori non possono ionserire nulla di "importante" in una città. Un conto è una vanga ma non certo un nuovo pg importante).
Ma momentaneamente diamo per scontato che non sia così. E ammettiamo che quello descritto sia solo un singolo episodio all'interno della partita. La cosa che mi stupisce è che si trovi il gioco troppo libero per un piccolo suggerimento su come far tornare il capo delle guardie.

So che per qualcuno questo potrebbe essere un dettaglio estetico bastante a rovinare una partita. I gusti sono gusti.
Ma qua mi dà più l'idea che non si sia affrontata la parte centrale del gioco. Cioè i giudizi morali.

Una osservazione sensata, una volta giocato il gioco secondo regole e secondo intenzioi di Baker, sarebbe piuttosto: "Che palle un gioco di giudizi morali. A me non piace sta cosa".

O anche una critica del tipo: "Questo gioco vuole essere un gioco di scelte morali ma per i miei gusti non ci riesce per niente".

Ripeto comunque di nuovo che queste sono tutte supposizioni

*
anche se il manuale sarebbe perfettibile. Questa è una mia vecchia fissa :) .

**
In verità come tutto il resto queste sono supposizioni. Magari il modo con cui giocano non funziona affatto bene anche all'interno del loro gruppo e giocano insieme solo per il piacere della compagnia.

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite]possiamo forse per questo affermare che non è possibile imparare a giocare con loro a quei giochi?
--- Termina citazione ---

È possibile nella misura in cui ti adatti alle loro regole, convenzioni, ecc. (cioè al System).
E se poi queste sono "fluide" è un altro tipo di problema.

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