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Gente che gioca male...
Mattia Bulgarelli:
Fanmail a Dario per il riassunto di un concetto fondamentale in poche righe.
Simone Redaelli:
Ohibò! Solo io ho letto nella prima partre del tuo post iniziale una certa velata denuncia all'ambiente del tradizionale contrapposto alla virtù di The Forge riguardo al discorso del poter o non poter dire "le regole sono queste e tu stai giocando male"?
se lo vedo solo io me ne dolgo.
ma dopotutto ogni comunità, così come ogni gruppo di GdR tradizionale :) , affina i propri modi di esprimersi al poroprio interno in modo che siano intesi principalmente dai membri della comunità stessa.
comunque, se l'ho visto solo io, come ho scritto in precedenza, ignorate pure i miei interventi a questo proposito.
--- Citazione ---giusto una breve risposta sull'esempio di Cowboy e Indiani: se fosse venuto un bambino a dire "adesso giocate come dico io", lo prendevamo a botte, altro che dargli retta. E se gli davamo retta, era perchè era un bullo più grande di noi, ma poi andavamo a giocare altrove. Ovvio che anche fra bambini ci sono quelli che comandano e quelli che si adattano, ma le regole comunque si discutono e si osservano.
--- Termina citazione ---
sì, ma le regole, non in tutti i giochi sono per forza scritte, palesi e uguali per tutti. in giochi come per esempio "le bambole" le regole sono un accordo reciproco su un certo modo di comportarsi insieme. il gioco funziona se ci si trova bene insieme. se ci si trova male quello che stona cambia stile o se ne va... però non per questo possiamo dire che il suo era un modo "sbagliato" di giocare a bambole. semplicemente non era il modo adatto di giocare con quei determinati compagni.
ho risposto alla tua osservazione. se questo è veramente un OT possiamo finire qui, altrimenti possiamo proseguire dove più è consono.
Fabio Airoldi:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Certo. Ma è la forma mentis con cui approcci tutto il resto dello scibile umano. Perchè devi "spegnerla" quando leggi un manuale di gdr?[/p][p]Diciamoci la verità: siamo abituati a sleggiucchiare svogliatamente i manuali di gdr, saltando decine di righe per volta, perchè di solito è noiosa fuffa che non serve ad un tubo. Bisogna RIABITUARSI a manuali UTILI. E' questo il passo concettuale difficile.[/p][p]Sul fatto che i manuali potrebbero essere scritti meglio, può essere vero (parlando però differentemente manuale per manuale, non ho mai visto un gdr tradizionale più semplice da capire di CnV o Spione solo eggendo il manuale e partendo da zero senza preconcetti), ma sono comunque già adesso scritti molto più chiaramente dei tradizionali: ma se non li leggono, a che serve?[/p]
--- Termina citazione ---
Concordo.
Ma ciò non vuol dire nulla. Così come sei abituato a leggiucchiare i manuali di gdr, sei abituato a fottertene dei manuali dei videogiochi, e mi piacerebbe sapere qual è l'ultima volta che hai letto un manuale per installare un elettrodomestico. Ciò non toglie che se io LEGGESSI questi manuali, avrei informazioni chiare su ciò che devo fare.
Non così alcuni manuali di giochi forgiti. Un manuale di GdR tradizionale, se scritto in modo approssimativo, beh pace: il Bravo Master (ironico ma non tanto: diciamo una persona esperta ed intelligente) è in grado di sfruttare la sua esperienza con altri giochi. Non è una scusante legittima, ma almeno funziona.
Se un manuale di GdR forgita è approssimativo, è un disastro: non hai esperienze precedenti a sorreggerti (o le hai raramente), e rischi di sbagliare alla grande. Le regole non sono "inserisci il jack delle cuffie nella presa A", sono meccaniche libere che prevedonop ragionamento da parte dei giocatori.
Io ancora non ho capito in NCAS come impostare un conflitto. Nell'actual play fittizio (pag 37 manuale) si tirano i dadi senza decidere Poste a priori: a leggerlo così, senza leggere prima le regole, lo diresti quasi task resolution system (7a riga: "c'è qualcosa che potresti notare: tiriamo un po' di dadi").
Col senno di poi, la demo che ho fatto a Lucca è stata ridicola: delle 2 ore, il grosso è stato creazione PG e master che leggeva descrizioni di talenti da NPIS, come a voler promuvoere il manuale. Niente su come avrebbe integrato le domande nella storia, e siamo arrivati a tirare un solo Conflitto (senza stabilire chiaramente le poste).
Ci sono esempi in cui le Poste vengono dichiarate (ne ricordo uno riguardante le dame di scortesia), ma gli esempi non sono sempre consistenti con sè stessi.
Quindi il problema è: io propongo al gruppo il gioco, mi baso solo sul manuale, il manuale non è chiaro, il gioco va male. I manuali son scritti da gente che passa il tempo su the Forge e ne ha assorbito la forma mentis. Il target dei loro manuali è gente che, al 90% viene dai tradizionali.
Niccolò:
--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite]"il gioco di ruolo tradizionale, al contrario del virtuoso ambiente di The Forge, non si presta allo scambio di critiche ed è quindi vizioso".
--- Termina citazione ---
io non c'è l'ho visto, ma ora che mi ci fai pensare è PROPRIO così... anche se l posto di "al contrario del virtuoso ambiente di the forge" direi "al contrario di un gioco che ha un funzionamento chiaro"
--- Citazione ---[cite]Autore: seneca29[/cite]Probabilmente fanno lo stesso errore che ho fatto anche io la primissima volta che ho giocato a Cnv.
--- Termina citazione ---
si, ma con la differenza che dopo quell'errore hanno tratto la loro conclusione definitiva sul gioco.
--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite]Ohibò! Solo io ho letto nella prima partre del tuo post iniziale una certa velata denuncia all'ambiente del tradizionale contrapposto alla virtù di The Forge riguardo al discorso del poter o non poter dire "le regole sono queste e tu stai giocando male"?
--- Termina citazione ---
una velata denuncia? non credo ci sia nulla di velato. è una denuncia a quella forma mentis non solo tipica dell'ambiente dei gdr tradizionali, ma proprio propugnata dallo stesso.
cosa c'è di male in una critica? mi sembra un'estensione dello stesso discorso: non solo non si possono criticare modi di giocare sbagliati, ma non si può nemmeno criticare il fatto che non si possano criticare?
Rafu:
Una cosa importante su cui raramente ci soffermiamo è che non può esistere un manuale "meglio spiegato" in assoluto: certo, ci sono anche casi estremi di lavoro malfatto, ma messi da parte i casi estremi ciascuno di noi reagisce meglio a certi libri che non a altri a seconda della sua impostazione mentale, predisposizioni, background culturale, affinità con la linea di pensiero dell'autore, con lo stile di scrittura dell'autore, e così via... Per esempio, io lessi L'origine della specie a diciassette anni trovandolo un saggio "perfetto", tale da non dare adito ad alcun dubbio: e lo era, infatti, per me — eppure è un'opera che è stata fraintesa in milioni di modi, oltre che contestata, e che spesso ancora lo è. Un esempio gdr-istico potrebbe essere In a Wicked Age..., che io trovai lampante e geniale fin dalla prima lettura, e poi scoprii essere uno dei testi di gdr che a più lettori hanno creato problemi di comprensione negli ultimi anni. Posso solo pensare di essere io "quello strano", giusto? ^__^
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