Autore Topic: [Actual Play] Archipelago II, in una calda sera reggiana  (Letto 2639 volte)

Luca Veluttini

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Ci si ritrova finalmente per giocare ad Archipelago II. Era da INC che desideravo provarlo e finalmente si è presentata l'occasione.
Nella serata siamo io, Katia, Paolo e Alexandra (Alex).

Dopo una breve spiegazione del gioco (veramente breve vista la semplicità), si passa al setting.
Reduci, tranne Alex, dal solito livettino vampirlesco pseudo-boffer, decidiamo di settare un Vampiri Masquerade a Reggio Emilia, a la Sporchi Segreti, ovvero volendoci togliere un pochino di sassolini (è notizia recente di strane circolazioni di "accordi" tra politici e altri per pilotare certe cose... ma non divago oltre... ^^).
Settiamo dei luoghi: il Teatro Municipale (dove si incontra la Camarilla), i giardini (dove c'è manovalanza a poco prezzo), la zona della stazione (malfamata e sede di qualche Anarchico), il Municipio (dove chi deve intrallazzare, intrallazza), il Duomo (chiuso per lavori causa scavi di tempo indefinito, dove se ne sta rintanato il Sabbat, finanziato dagli intrallazzatori camarillici locali).

Decidiamo i seguenti elementi:
-   Natura vampirica (debolezze, punti di forza, anatomia) ---> Alex
-   Cultura (gerarchia sociale, Tradizioni, usanze) ---> Paolo
-   Geografia (luoghi di Reggio, rifugi) ---> Katia
-   Antagonisti (chi si oppone al vampirlo) ---> Vellu

I personaggi invece risultano essere:
-   una Toreador appassionata d'arte, dalle grandi proposte che non manca di organizzare grandi eventi e manifestazioni (Alex); come destiny point ha "La non vita le sta facendo perdere il gusto per l'arte"
-   un vecchio Ventrue intrallazzone che manipola ogni cosa da dietro le quinte e detiene il vero potere a Reggio (me); come destiny point ho "Non sono più padrone delle mie azioni, visto che la potente anima che ho diablerizzato decenni fa è ancora potente in me"
-   un giovane Brujah neo-Abbracciato che ha scoperto da mortale gli intrallazzi dietro le quinte, entra nel mondo dei vampiri per cambiare le cose (Paolo); come destiny point ha "Diagnosticano una grave malattia a tua madre e l'unico modo per salvarla è renderla vampiro"
-   una Gangrel curiosa, che non sa ancora da che parte stare, ma che vuole mettere il naso ovunque (Katia); come destiny point ha "Costretta ad entrare nel Sabbat, senza sapere a cosa andrà incontro"

Creiamo anche la rete di relazioni indirette tra i personaggi.

Poi iniziamo a giocare.

Lo sviluppo del gioco è meraviglioso:

-   il vecchio Ventrue mostra, davanti a collaboratori che forse gli stavano fregando dei soldi, che non riesce e controllare il proprio corpo e una voce nella testa continuamente gli parla; viene ricattato dal Sabbat, la voce prende il controllo del corpo del Ventrue che stermina i Sabbatici in Duomo, compreso il galoppino che usava per finanziarli, sotto gli occhi della Gangrel curiosa e poi se ne va; si ritrova in un corridoio davanti ad uno specchio a parlare ad una figura con vesti rinascimentali, capisce che l'unica cosa da fare è tornare dal proprio Sire, come un bambino affranto; dal Sire la voce finalmente gli dice "Bravo. Proprio dove ti volevo. Ora non sarò più così solo qui dentro..."

-   la Toreador prima viene ridicolizzata davanti all'Elysium, non sapendo più riconoscere le opere che tanto amava; poi, dalla sua protetta, la sorella mortale del Brujah, rifiuta ogni sua opera, trattando ogni cosa freddamente e apaticamente, come se tutte quelle fotografie non fossero nulla; infine, ad una lettura a teatro, viene avvicinata da una ragazza bellissima e sente solamente il desiderio di bere del sangue, di cedere alla Bestia, perché è l'unico sentimento che ancora riesce a sentire

-   il Brujah scopre i piani che il Comune ha per il suo quartiere, nella zona della stazione: rivalutazione e sfratto degli abitanti, compresa la madre che però vorrebbe una casa nuova; arrivano le ruspe per iniziare i lavori giorno e notte e il Brujah da sfoggio dei suoi doni del sangue per sradicare i mezzi, ma tornando a casa trova la madre svenuta a terra; in ospedale le diagnosticano la leucemia e, telefonando al suo mentore, sa che l'unico modo per salvarla è renderla un vampiro, ma sa anche che vuole dare a sua madre una morte innocente, una morte che lui non avrà mai; si raccomanda col dottore che riceva le migliori cure e non soffra

-   la Gangrel si ritrova a intrufolarsi nel Duomo, a scoprire che c'è qualcosa che non va quando vede vampiri che non conosce che bevono sangue da una coppa, durante un dissanguamento di una giovane ragazza; dopo aver visto il vecchio Ventrue impazzire e sterminare quasi tutti i sabbatici, entrano due poliziotti e, visti i guai passati, la riconoscono come pericolosa criminale; la Gangrel li uccide e si lecca il sangue dagli artigli, mentre due sabbatici le chiedono di entrare nel club del libero pensiero, tanto se poi non le piace potrà sempre andarsene via...

Il gioco per me è magnifico. Come ha detto Paolo a fine sessione, risolve magnificamente la sindrome del foglio bianco. Ogni cosa che hai davanti è un flag, un richiamo al gioco. I destiny point ti servono moltissimo per sapere dove la tua storia andrà a parare.
Le fate card (ribattezzate fuck card) sono magnifiche, così come le resolution card.
Non pensavo che fosse così soddisfacente fare una sessione ad Archipelago! ^^
« Ultima modifica: 2010-08-06 13:36:17 da Moreno Roncucci »

Mr. Mario

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[Actual Play] Archipelago II, in una calda sera reggiana
« Risposta #1 il: 2010-07-15 12:29:52 »
Mi interessa sapere quanto avete usato le frasi rituali e eventualmente i veti sulle aree di competenza. Nella partita che abbiamo fatto alla INC si è creata una sinergia particolare al tavolo per cui abbiamo sentito molto poco il bisogno di usare le une e gli altri.
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Luca Veluttini

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[Actual Play] Archipelago II, in una calda sera reggiana
« Risposta #2 il: 2010-07-15 12:31:50 »
C'è stato solo un veto della katia sulla sua area di competenza.

Non abbiamo MAI usato "Try a different way".

C'era molta collaborazione e intesa al tavolo.

La narrazione, per quanto in mano al "giocatore di turno" era spessissimo condivisa, con suggerimenti che tranquillamente venivano messi in fiction come nulla fosse.

Mr. Mario

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[Actual Play] Archipelago II, in una calda sera reggiana
« Risposta #3 il: 2010-07-15 12:47:29 »
Mi fa molto piacere sentirlo. Con un po' di affiatamento al tavolo, è un gioco che può dare grandi soddisfazioni. Sono tornato dalla INC con due dubbi però, e non avendoci più giocato non ho potuto dissiparli.

- Troppa collaborazione nuoce? Mi spiego meglio, con un buon clima al tavolo, se i suggerimenti vengono quasi sempre accettati, è possibile che non ci sia bisogno delle scene di interludio, ad esempio. Mi sono trovato a chiedermi se l'andare troppo d'accordo non ci avesse fatto vedere come il sistema funziona davvero.

- Quanto vi siete sentiti legati ai vostri personaggi? Sarà che ero al tavolo con due scrittrici, e che il dipanarsi della trama aveva un fascino notevole, mi sono chiesto se non si guardi i personaggi un po' dall'alto, appunto giocando a creare una storia, più che a viverli in profondità.
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

[Actual Play] Archipelago II, in una calda sera reggiana
« Risposta #4 il: 2010-07-15 13:56:51 »
Fanmail al Vellu per l'AP a tempo record xD

Rispondendo a Mario:

c'è stata molta collaborazione, ma comunque non si è persa occasione di utilizzare a fondo le meccaniche di gioco: per esempio, abbiamo chiamato parecchi interludi (almeno uno per ciascun giocatore -forse solo la Katia non l'ha fatto? Non ricordo-, per alcuni anche più di uno).

Io posso rispondere per me: mi sono sentito molto attaccato al mio personaggio. L'avevo costruito *apposta* per sentirmici attaccato ;-) ...in particolare, quando è stata ora di chiudere il destiny point (scegliere cosa fare di mia madre), la decisione che ho preso è stata... Non necessariamente quella "esteticamente" migliore (non lo so proprio, non mi sono posto il problema), ma sicuramente quella per me più sentita.

Credo di poter dire lo stesso del personaggio di Alex... Il suo personaggio aveva il potenziale di farla giocare molto "close to home", e senza volere ad un certo punto le ho tirato un bang abbastanza intenso (niente di drammatico eh, quanto basta per paralizzarla un attimo ;-) ) che ha sentito a livello personale.
Per ulteriori spiegazioni magari vi scriverà direttamente lei se vorrà :-)

Se proprio dovessi trovare un difetto: forse ad un certo punto abbiamo avuto un po' fretta di chiudere, soprattutto durante l'ultima scena della Katia... Ma in fin dei conti ci stava, voglio dire, era l'una... xD

Riassumendo: decisamente un gioco che merita di entrare nella mia cartuccera. Semplice, abbastanza rapido, e decisamente efficiente. Mi è sembrato anche molto ben costruito.

Come prova del nove adesso bisognerebbe provarlo con un setting non precostruito ma fatto al volo, per vedere come va quando la pagina bianca è davvero bianca.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Luca Veluttini

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[Actual Play] Archipelago II, in una calda sera reggiana
« Risposta #5 il: 2010-07-15 14:38:57 »
Citazione
[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite]Fanmail al Vellu per l'AP a tempo record xD


Non potevo non condividere una bella serata ad un bel gioco. ^^

Citazione
[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]- Troppa collaborazione nuoce? Mi spiego meglio, con un buon clima al tavolo, se i suggerimenti vengono quasi sempre accettati, è possibile che non ci sia bisogno delle scene di interludio, ad esempio. Mi sono trovato a chiedermi se l'andare troppo d'accordo non ci avesse fatto vedere come il sistema funziona davvero.


Per me sia l'interludio che il veto leggero (Try a different way) sono sembrati molto un meccanismo di sicurezza per evitare rallentamenti e strane cose...
Se c'è collaborazione trovo quasi naturale e logico che vengano usati poco...
L'interludio soprattutto mi suona molto di "metto avanti qualcosina, qualcuno coglie e lo sfrutta?"...

Citazione
[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]- Quanto vi siete sentiti legati ai vostri personaggi? Sarà che ero al tavolo con due scrittrici, e che il dipanarsi della trama aveva un fascino notevole, mi sono chiesto se non si guardi i personaggi un po' dall'alto, appunto giocando a creare una storia, più che a viverli in profondità.


Molto. Il non essere padrone delle proprie azioni è terribile... e giocando questo ne è venuta una bella storia (sai tipo quelle che il manuale Masquerade ti prometteva ma era impossibile fare? XD)... ^^

Citazione
[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite]Se proprio dovessi trovare un difetto: forse ad un certo punto abbiamo avuto un po' fretta di chiudere, soprattutto durante l'ultima scena della Katia... Ma in fin dei conti ci stava, voglio dire, era l'una... xD


Un pochino mi è dispiaciuto... ma come prima partita è andata magnificamente. Il manuale stesso sembra propendere per un gioco da slot anche da convention, suggerendoti che probabilmente al terzo/quarto giro ti troverai ad affrontare il tuo destiny point.
Però, per limitare questa velocità c'è sempre il gioco su più sessioni... ;-)

Lupo

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[Actual Play] Archipelago II, in una calda sera reggiana
« Risposta #6 il: 2010-08-06 13:19:39 »
Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini
Però, per limitare questa velocità c'è sempre il gioco su più sessioni... ;-)[/p]


In che senso?
Volendo distribuire il gioco in più sessioni, come consigliereste di risolvere -in alternativa- il "Destiny Point" (cioè, secondo quale arco "temporale")?

Un'altra cosa: nella vostra partita si è per caso verificato un Conflitto tra Personaggi giocanti?
Se sì, come l'avete risolto?
Se non ho capito male, spetta sempre e comunque a chi è di "turno" (il giocatore "attivo", insomma) stabilire la Posta, giusto?

P.S.
Perfavore, qualcuno può correggere il titolo del topic?

"Archieplago", con quell'errore di battitura, non viene incluso nei risultati cercati immettendo la parola "Archipelago".

Grazie.
« Ultima modifica: 2010-08-06 13:24:54 da Lupo »
Alex Nuzzi

Moreno Roncucci

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[Actual Play] Archipelago II, in una calda sera reggiana
« Risposta #7 il: 2010-08-06 13:37:05 »
Citazione
[cite]Autore: Lupo[/cite]Perfavore, qualcuno può correggere il titolo del topic?


GcG: basta chiedere!
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

[Actual Play] Archipelago II, in una calda sera reggiana
« Risposta #8 il: 2010-08-06 14:33:51 »
Non faccio parte del gruppo che ha giocato questa partita, ma conoscendo piuttosto bene il gioco scrivo un paio di risposte.

Citazione
[cite]Autore: Lupo[/cite]In che senso?
Volendo distribuire il gioco in più sessioni, come consigliereste di risolvere -in alternativa- il "Destiny Point" (cioè, secondo quale arco "temporale")?


Ogni sessione inizia con la creazione dei Destiny Points. Ma questi non sono il finale della storia del personaggio. Il gioco di norma dura più sessioni con gli stessi personaggi e ad ogni sessione affronterai un Destiny Point differente.

Citazione
[cite]Autore: Lupo[/cite]Un'altra cosa: nella vostra partita si è per caso verificato un Conflitto tra Personaggi giocanti?
Se sì, come l'avete risolto?
Se non ho capito male, spetta sempre e comunque a chi è di "turno" (il giocatore "attivo", insomma) stabilire la Posta, giusto?


Funziona come per ogni altro conflitto. Risoluzione a discrezione del giocatore di turno o Resolution Card se uno degli altri giocatori utilizza la frase «That might not be quite so easy».

Comunque, Archipelago II, funziona mediamente meglio se i PG vivono storie "parallele", o che magari si sfiorano e si incrociano, ma senza "forzare" i PG a stare insieme o a "scornarsi" di continuo fra loro.
Il gioco, solitamente, non viene particolarmente arricchito da questo tipo di situazioni.

Lupo

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[Actual Play] Archipelago II, in una calda sera reggiana
« Risposta #9 il: 2010-08-06 15:29:58 »
Citazione
Ogni sessione inizia con la creazione dei Destiny Points. Ma questi non sono il finale della storia del personaggio. Il gioco di norma dura più sessioni con gli stessi personaggi e ad ogni sessione affronterai un Destiny Point differente.


Si, questo era chiaro.
Il dubbio m'era venuto leggendo la frase di Luca:

Citazione
Però, per limitare questa velocità c'è sempre il gioco su più sessioni... ;-)


M'era sembrato presupponesse che ci fosse un metodo "alternativo" (più lento, diciamo) per  risolvere il Destiny Point del PG.
Vero è che, come giustamente suggerisci, NON E' che il Destiny Point sancisca la morte o la scomparsa del PG, quanto un avvenimento fondamentale, vitale, drammatico che avviene nella sua vita.
Di conseguenza, nulla vieta che ce ne possa essere uno per sessione.

Citazione
(il conflitto tra PG) Funziona come per ogni altro conflitto. Risoluzione a discrezione del giocatore di turno o Resolution Card se uno degli altri giocatori utilizza la frase «That might not be quite so easy».Comunque, Archipelago II, funziona mediamente meglio se i PG vivono storie "parallele", o che magari si sfiorano e si incrociano, ma senza "forzare" i PG a stare insieme o a "scornarsi" di continuo fra loro.
Il gioco, solitamente, non viene particolarmente arricchito da questo tipo di situazioni.


Certo, come accade per molti altri giochi dal nuovo design.

Quello che però mi lascia un pochino perplesso, è che in fase di creazione del PG, si raccomanda di creare un legame profondo ed emotivamente stimolante, tra i vari PG, una relazione indiretta che passi per un oggetto, luogo, persona o evento.
Mi pare sia poi inevitabile che i PG finiscano per incontrarsi e perchè no (se gli interessi sono contrastanti), scontrarsi anche violentemente.

Il gioco riesce a conservare il suo equilibrio, con queste premesse?
(non parlo di scornate continue tra PG, ma di confrontarsi quando DAVVERO serve).

Un'ultima domanda:

ai giocatori che, in un dato momento, non sono "giocatori attivi", viene data comunque la possibilità -in qualunque momento- di creare o interpretare un personaggio secondario (accettando comunque che il giocatore attivo, possa dire un: "Prova in un altro modo").

Quello che però non mi è chiaro è se il giocatore NON ATTIVO possa introdurre questo PNG a suo piacimento, ANCHE SE (nel framing fatto dal giocatore attivo), tale personaggio non fosse stato PER NULLA menzionato.

E' possibile o, invece, si possono interpretare soltanto personaggi secondari dati come "presenti nella scena" dal framing della stessa?

Grazie davvero per le cordiali risposte.
« Ultima modifica: 2010-08-06 15:31:37 da Lupo »
Alex Nuzzi

Rafu

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[Actual Play] Archipelago II, in una calda sera reggiana
« Risposta #10 il: 2010-08-06 18:46:33 »
Disclaimer: non ho ancora giocato a Archipelago II "vanilla", ma ho giocato a Love in the Time of Seið, che ne è una diretta variante.

Citazione
[cite]Autore: Lupo[/cite][p]Un'ultima domanda:[/p][p]ai giocatori che, in un dato momento, non sono "giocatori attivi", viene data comunque la possibilità -in qualunque momento- di creare o interpretare un personaggio secondario (accettando comunque che il giocatore attivo, possa dire un: "Prova in un altro modo").[/p][p]Quello che però non mi è chiaro è se il giocatore NON ATTIVO possa introdurre questo PNG a suo piacimento, ANCHE SE (nel framing fatto dal giocatore attivo), tale personaggio non fosse stato PER NULLA menzionato.[/p][p]E' possibile o, invece, si possono interpretare soltanto personaggi secondari dati come "presenti nella scena" dal framing della stessa?[/p]

La prima risposta da dare a questa domanda è una risposta di principio: lo scopo di interpretare personaggi secondari nelle scene è garantire una miglior riuscita di quelle scene, e nient'altro. Quindi, quel che serve non è tanto una regola rigida ("il png deve essere già stato menzionato", a parte che nella stragrande maggioranza dei casi sarà proprio così), ma un rispetto basilare di questo principio. Non sarebbe sensato introdursi "di forza" con un PNG per "rubare la scena" al protagonista o per forzare il protagonista in una direzione.

Lupo

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[Actual Play] Archipelago II, in una calda sera reggiana
« Risposta #11 il: 2010-08-07 09:19:21 »
Grazie per la risposta e la segnalazione.
Non ero al corrente dell'esistenza di "Love in the Time of Seið", e l'ho immediatamente acquistato.
Alex Nuzzi

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