Mi riferivo alle normali teorie narrative e possiamo tranquillamente fare riferimento a wikipedia.
Forse interpretiamo in maniera opposta la stessa frase ma...
"Nell'analisi critica strutturalistica è dunque l'insieme delle vicende narrate, il contenuto narrativo o la "storia" di un'opera."
E' proprio quello che è stato attualizzato dai giocatori. Non è quello che è rimasto nelle loro teste.
Quanto all'articolo di Montoja. All'inizio dice:
Speaking in broad terms, a diegesis means a fictional world or the truth about what exists in a fictional world.
Ma questa fictional truth, in un gdr, è esattamente quello che è stato condiviso dai giocatori, non quello che è rimasto nelle loro teste. Montoja fa però un passo avanti e dice che per condividere una diegesi, ognuno se ne costruisce una personale, da condividere.
"Every participant constructs his or her diegesis when playing, the crucial process of role-playing being the interaction of these diegeses."
L'interazione di diegesi produce una diegesi condivisa.
Non può fare altro.
In effetti, se lo usassimo facendo riferimento al linguaggio comune, non è nemmeno TUTTO quello che viene immaginato dai giocatori (quando descrivi la colonna sonora di una scena in Avventure in Prima Serata, per esempio, sarebbe extra-diegetico)...
Anche qui, se è descritto da un giocatore e quindi è esplicitato al tavolo (non resta nell'immaginazione del giocatore) è certamente extra-diegetico. E' giustissimo quello che scrivi.
Rob