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Analisi parola per parola della definizione di SIS del Glossario e Esplorazione
Carlo Antonioli:
Anche la mia posizione è quella di Mauro e Rob.
C'è un interazione, una comunicazione, reale, che può creare un contenuto fittizio. E vedo separati l'uno e l'altro, mentre mi è venuto il dubbio che il big model li consideri la stessa cosa.
A questo punto mi chiedo se le interazioni che non generano contenuto fittizio entrino nel sis.
esempio:
1- Carlo dice che la casa e rossa
2- Il master dice no, la casa è bianca.
3- Il sistema da ragione al master
4- Nella fiction la casa è bianca
5- Pippo dice che si annoia perché nell'avventura non succede mai niente.
Di queste 5 cosa entra nel sis?
Moreno Roncucci:
Proviamo ad andare per gradi un po' alla volta (anche perchè, per quanto vi diciate d'accordo, per me state facendo obiezioni diverse, e così lo verifichiamo meglio)
Quotando Vincent dai post citati ad inizio thread (ma Ron dice la stessa cosa in tutti i suoi essay sull'argomento)
--- Citazione ---[cite]Autore: Vincent Baker[/cite]There. That's the exploration level in the Big Model. It's not concerned with what anyone's imagining, it's concerned with the communally-understood fictional stuff of the game, the real-world cues of the game, and how we're interacting with them and with one another.
--- Termina citazione ---
--- Citazione ---[cite]Autore: Vincent Baker[/cite]Is my imagination in our Shared Imagined Space? No. My (game-significant) words and actions are, and my imagination presumably underlies them, but the Big Model doesn't care about anything about me but what I say and do.
--- Termina citazione ---
--- Citazione ---[cite]Autore: Vincent Baker[/cite][p]Is it valid to consider players' imaginations, isolated from their words and actions? Absolutely, of course it is. Please do! The Big Model doesn't happen to.[/p][p]However, significantly, the Big Model also doesn't speak to "which is the real story of the game, the communal understanding or the individual imaginations?" To this, the Big Model shrugs and looks indifferent. "Obviously they're both the real and also not the real, depending on your interests at the moment. My deal is all, what do the people playing say and do?"[/p]
--- Termina citazione ---
E' chiaro fino a questo punto? Che il Big Model ( quindi TUTTO dentro il big model, dal contratto sociale all'ephemera, SIS compresa) non riguarda MAI cosa i giocatori pensano, immaginano, credono, provano, sentono, ma SOLO E UNICAMENTE quello che viene detto, fatto, scritto, mostrato al tavolo?
In soldoni: se non può essere ripreso da una telecamera con microfono, non fa parte del big model, e il big model lo ignora completamente
(non è completamente esatto perchè si potrebbero fare esempi di tocco delle mani usate per comunicare, ma lasciamo perdere questi casi particolari)
E' chiaro fino a qui?
Se ci sono dubbi già su questo, chiariamoli senno' non andiamo avanti. Se volete riformulare le vostre obiezioni alla luce di questo fatto, fatelo.
Da qui, premetto che il prossimo post parlerà di come lo Spazio Immaginato Condiviso non sia per nulla immaginario. Anzi, può essere interamente filmato con una telecamera.
rgrassi:
--- Citazione ---
E' chiaro fino a qui?
--- Termina citazione ---
Chiarissimo.
--- Citazione ---
Da qui, premetto che il prossimo post parlerà di come lo Spazio Immaginato Condiviso non sia per nulla immaginario.
--- Termina citazione ---
Puoi saltare anche questo post. E' chiaro anche questo (probabilmente il verbo non è dei piu' felici, ma anche questo è chiaro).
Rob
Carlo Antonioli:
Si è chiaro anche per me.
Moreno Roncucci:
Avrei preferito avere un "sì, è chiaro" anche da Mauro prima di proseguire, ma visto che pare che la tappa successiva sia elementare, intanto ne parlo.
Da qui
--- Citazione ---[cite]Autore: Ron Edwards[/cite]Shared Imagined Space, not "imaginary." This is to emphasize that I'm using imagine as a verb's past participle, not an adjective. The imagining is entirely verbal and responsive. So instead of a thought-space being emphasized, it's an attention-space composed of vectors of communication.
--- Termina citazione ---
I "pezzi" vengono PRIMA immaginati (o tirati, o consultati, etc) e POI condivisi.
Non c'è nessuna forma di "immaginazione di chi ascolta" al lavoro, o se c'è non fa parte del big model. Non ci curiamo minimamente del fatto che ascoltando la frase "la donna si avvicina rapida" un giocatore la immagini che fa lunghi passi o che corre. L'importante è che sia stato stabilito, pubblicamente (shared) un fatto immaginato da qualcuno (imagined): che la donna si avvicina rapida.
Visto che lo Spazio Immaginato Condiviso non è nella testa dei partecipanti nè in un mondo "immaginario", è quello che viene OGGETTIVAMENTE detto e mostrato al tavolo, una telecamera che inquadra il tavolo con un microfono a registrare le voci lo riprende interamente.
Quello che capisce, nella sua testa, chi guarderà poi il filmato, esattamente come quello che immagina, nella sua testa, chi stava giocando, non ci riguarda minimamente.
Chiaro fino a qui?
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