Autore Topic: Analisi parola per parola della definizione di SIS del Glossario e Esplorazione  (Letto 10744 volte)

rgrassi

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Moreno, nessuno credo che abbia il dubbio che lo 'space' non sia uno spazio dove le cose 'entrano'.
Credo che molti, in questo forum, abbiano fatto studi tali per cui quando si parlava di 'spazio di esistenza delle funzioni' non immaginavano un cassetto con dentro degli oggetti.
Perchè parti per voli pindarici pensando a quello che c'è nella testa della maggior parte dei giocatori di gdr e poi ci costruisci sopra teoremi?

Quanto all'esempio...
Interazione al tavolo: "Il GM dice che il cielo è blu". (cosa non scontata in un gdr di fantascienza)
Contenuto immaginario: "il GM dice che il cielo è blu".
Modifica della SIS: "il GM dice che il cielo è blu".
Attività compiuta durante l'esplorazione: "il GM dice che il cielo è blu".

Allora io uso SIS come sinonimo di Exploration...
Modifica della Exploration: "il GM dice che il cielo è blu".
Attività compiuta durante il SIS: "il GM dice che il cielo è blu".

Sta in piedi?
Rob
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

Moreno Roncucci

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Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite][p]Allora io uso SIS come sinonimo di Exploration...
Modifica della Exploration: "il GM dice che il cielo è blu".
Attività compiuta durante il SIS: "il GM dice che il cielo è blu".[/p][p]Sta in piedi?[/p]


Questo non ha niente a che vedere con il big model. Non sta in piedi per la grammatica.

Pensa sull'attività, non sulla grammatica.

Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite]Moreno, nessuno credo che abbia il dubbio che lo 'space' non sia uno spazio dove le cose 'entrano'.
Credo che molti, in questo forum, abbiano fatto studi tali per cui quando si parlava di 'spazio di esistenza delle funzioni' non immaginavano un cassetto con dentro degli oggetti.
Perchè parti per voli pindarici pensando a quello che c'è nella testa della maggior parte dei giocatori di gdr e poi ci costruisci sopra teoremi?


Per cose come quella quotata sopra.

L'aver fatto degli studi, apparentemente, non aiuta a ragionare sul concreto. Anzi, peggiora le cose (e da quel che ricordo dei miei studi universitari, mi ricordo pure perchè...)
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Moreno Roncucci

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Citazione
[cite]Autore: Carlo[/cite]Credo di essere rimasto alle basi della logica. Carlo tira un 20, il suo personaggio mozza la testa del goblin.
Tirare un 20 è diverso che mozzare la testa di un goblin. Uno è un evento fittizio, l'altro è reale.


Buonanotte...
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Moreno Roncucci

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P.S.:

Citazione
[cite]Autore: Carlo[/cite][p]Più in generale non vedo l'uguaglianza tra una cosa e ciò che ha prodotto tale cosa.[/p][p]EDIT:[/p]


Allora sei nel posto giusto, questo thread finora è stato dedicato proprio a spiegare questa cosa...

Citazione
[cite]Autore: Carlo[/cite]
Citazione
[p]Contenuto immaginario: "il GM dice che il cielo è blu".[/p]
[p]Non è immaginario, lo dice realmente.[/p]


E che taglia la testa al goblin non lo dice?

CONCETTO BASE UNO, CHE TUTTI DIMENTICANO SEMPRE: IL GDR E' COMUNICAZIONE

CONCETTO BASE DUE:  LA COMUNICAZIONE E' ANCHE NON VERBALE

Esempio plateale: questo thread ne è la prova: NON HO PARLATO, come hai fatto a sapere che ho detto?

Uso il dice roller di GCG:  6

Adesso, dimmi che quel "6" è in qualche maniera "reale", mentre questa parola, "colpisci", non lo è...

Sono pixel di "classe" diversa?

Se invece fosse a voce. "ehi, ho fatto venti!" "siii, colpisci!!" sarebbero cose diverse? Uno e' un suono e l'altro invece e' un raggio di luce divina?

Se fosse a "show, don't tell", tiro il dado, vedi il risultato, e mi fai "OK"con le dita, sarebbe diverso?

CONCETTO BASE TRE: SIETE BRAVISSIMI NEL FARVI PIPPE INUTILI COMPLICANDO ANCHE LE COSE PIU SEMPLICI

COMUNICARE vuol dire COMUNICARE.  Se vuoi baloccarti con distinzioni fra "comunicazioni che rappresentano un oggetto che rotola sul tavolo che chiamerò 'reali'" e "comunicazioni che rappresentano un trattino che il GM farà sulla scheda riepilogo degli NPC goblin che chiamero 'irreali'", fai pure. Ma in actual play non contano un tubo.
« Ultima modifica: 2010-07-23 10:38:57 da Moreno Roncucci »
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Moreno Roncucci

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Mi fate un favore? Sospendete TUTTI questi thread di discussione sulla SIS, per almeno un giorno?

Sto da ieri a rispondere alle domande di un tot di persone, su cose ASSURDE.  E fra una cosa l'altra non ho dormito quasi un tubo (e infatti fra poco torno a dormire un paio d'ore, stamattina purtroppo mi sono dovuto svegliare presto...).  L'argomento non merita assolutamente il tempo che ci sto dedicando.

Se non fosse per Vanilla, che sbatte tutto in testa al forum, TUTTI i discorsi di teoria sarebbe nell'ultima categoria in fondo, ben nascosti, come erano nel Narraforum.  E potrei affrontarli con più calma senza la preoccupazione che se aspetto qualche ora li trovo con un altra dozzina di post a cui rispondere.

Visto che il software del forum non ci aiuta, cerchiamo di rallentare noi, alla faccia sua, per non affogare il forum in disquisizioni sui massimi sistemi e voli pindarici?
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Niccolò

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vediamo un po' se posso dire la mia:

il SiS è l'insieme di tutte le informazioni di gioco, nel loro accumularsi e modificarsi. se fosse un romanzo, sarebbe l'insieme dei suoi paragrafi. ma in un gdr non ci sono solo "paragrafi" (=descrizioni). l'esperienza di gioco è prodotta da TUTTE le informazioni rilevanti, e quindi anche dai dadi, dalle negoziazioni, eccetera, che vanno sempre a colorare, a modo loro, la partita (e di conseguenza pure la fiction).

dovete prima di tutto distinguere tra "esperire il gioco come insieme di comunicazioni espresse nel linguaggio specifico del gioco" (che sarebbe il sistema" e "esperire il gioco come fiction risultante da una serie di processi".

la seconda frase è il concetto che mi sembra vi sia restato addosso.

Mauro

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Ci ho ragionato sopra; il dubbio rimane e i tuoi esempi su through non lo risolvono (spiego dopo perché).

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Un interpretazione teatrale vene effettuata "through" recitazione. Quindi "la recitazione a teatro stabilisce, ma non è, un interpretazione teatrale" (Ehhhhhh?????)
Un corpus legislativo viene costruito "through" un aggregazione di leggi. Quindi un aggregazione di leggi "non e'" secondo la tua traduzione di "through" un corpus legislativo.[/p][p]Insomma, in altre parole, stai sbagliando a tradurre "through"[/p]

Non credo; innanzitutto, un esempio per far vedere che through può avere il significato che gli do in quella specifica frase (aggiunta: o, meglio, il significato è trasmesso dall'intera frase, non dal solo through): un'automobile è un mezzo di trasporto costruito attraverso una catena di montaggio. La catena però non fa parte dell'automobile.

Detto questo, prendiamo l'esempio del corpus; ci sono due casi, a seconda che con "un'aggregazione" si intenda "un insieme di leggi" o "l'atto di aggregare":

• Un corpus è costruito attraverso un insieme di leggi: un corpus è un insieme di leggi. Sarebbe come dire che un'automobile è costruita attraverso un'automobile.
• Un corpus è costruito attraverso l'atto di aggregare leggi: l'atto di aggregare leggi forma il corpus, ma non ne fa parte.

Strutturiamo l'esempio come la definizione di SIS: "Un corpus legislativo è l'insieme delle leggi costruito attraverso l'atto di aggregare leggi". L'atto di aggregare leggi, pur creando il corpus, non ne fa parte; credo sia ovvio per il semplice fatto che non è una legge.

L'esempio del teatro è interessante: "Una rappresentazione teatrale è uno spettacolo creato attraverso la recitazione". La recitazione fa parte della rappresentazione, ma attento: fa parte anche dello spettacolo, ed è per questo che fa parte della rappresentazione (da definizione, la rappresentazione è uno spettacolo, quindi se fa parte dello spettacolo fa parte della rappresentazione).
Nota la differenza col corpus, che c'è anche col SIS: l'atto di aggregare le leggi non fa parte dell'insieme delle leggi, e infatti non fa parte del corpus.

Ora, torniamo al gioco (mi rifaccio a Hope): "John ti tira uno schiaffo, porto avanti due 10"; l'atto fisico di portare avanti i dadi fa parte del contenuto fittizio? No; quindi basandosi sugli stessi esempi da te portati non fa parte nemmeno del SIS (così come l'atto di aggregare le leggi in un corpus non fa parte del corpus).

Il mio dubbio è questo: la definizione per come scritta esclude le interazioni dal SIS. E non capisco come possa includerle. Quindi mi pare in contrasto con quanto detto da Baker. E, visto che quanto detto da Baker è giusto, ne derivo che la definizione è scritta male.

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]CONCETTO BASE TRE: SIETE BRAVISSIMI NEL FARVI PIPPE INUTILI COMPLICANDO ANCHE LE COSE PIU SEMPLICI

Per me non siamo noi a complicare, è la definizione a essere scritta male. Il problema è che un concetto semplice viene complicato da una definizione che dice altro.
E, tra parentesi, concordo con chi dice che SIS è fuorviante: è un nome estremamente fuorviante (è uno Spazio Immaginato, ma comprende cose fisiche), associato a una definizione fuorviante (per i motivi detti), sinonimo di una cosa apparentemente diversa ("Spazio Immaginato Condiviso" fa pensare a uno spazio, "Esplorazione" a un'azione).

Se nemmeno questo messaggio riesce a far capire perché il dubbio, forse la cosa migliore è, tempo permettendo, parlarne di persona quando ci si vede: visto che il concetto è chiaro la discussione non è cosí importante, e sono sempre più convinto che sia uno di quei casi in cui la discussione in forum allunga e confonde solo le cose.
Se vuoi rendere whisper il nostro scambio per alleggerire la discussione, per me va bene.
« Ultima modifica: 2010-07-24 11:26:00 da Mauro »

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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1) la definizione _E'_ scritta male!
è stato detto più volte!
è vecchia di anni rispetto alla teoria corrente, e anche all'epoca introduceva un concetto (SIS) inutilmente fallace e ingannevole
non a caso si sta discutendo dall'inizio del thread per dire "lasciate tutto a terra, buttate via tutto ... SIS = Exploration ... quindi basta, se avete domande, domandate in base alla definizione di Exploration"

Ciò detto...

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Ora, torniamo al gioco (mi rifaccio a Hope): "John ti tira uno schiaffo, porto avanti due 10"; l'atto fisico di portare avanti i dadi fa parte del contenuto fittizio? No

e invece Si! :D

Come anche in questo caso si è detto fin dall'inizio, questo stramaledetto "contenuto fittizzio" NON è quella cosa a cui tu da solo nella tua testolina immagini solipsisticamente ... per cui torare 1d20 non è "immaginato" mentre la testa del goblin che vola per metri e metri è "immaginato".
No!
Questo è un qualcosa che alla teoria NON INTERESSA e quindi le definizioni NON PARLANO DI QUESTO.

Quello di cui si parla, invece, sono le attività che INFORMANO il gioco proprio e altrui.
Se tu mi dici "John ti tira uno schiaffo / 2d4" il mio gioco sarà informato in maniera diversa rispetto a quando mi dici "John ti tira uno schiaffo / 2d10" ... ed è QUESTO che conta.
L'interazione di gioco produce diverse reazioni, che producono diverse interazioni, e così via.

Che c'entrava in tutto questo il fantomatico "Shared Imagined Space"?
C'entrava banalmente nella misura in cui viene istintivo tradurre le informazioni in immagini mentali.
Basta pensarci.
Se al tavolo mi dici "John ti tira uno schiaffo / 2d4" io immagino un gesto fiacco, o istintivamente penso subito che il gesto viene bloccato dal mio PG che afferra la mano di John a mezz'aria ... o mille altre possibilità che si basano sulle informazioni che ho: schiaffo + dadidimmerda
E questa mia percezione, siccome si basa su elementi comunicati a tutti, è condivisibile.
The.
End.

Per cui i dadi fanno parte della EXPLORATION tanto quanto la descrizione delle azioni di John, e del colore del cielo... e del fatto che mentre porti avanti due tristissimi d4 hai uno strano sorrisetto trionfante stampato in faccia.
OGNI INTERAZIONE contribuisce a INFORMARE le interazioni successive ... la distinzione fra cosa mi immagino solipsisticamente in testa e cosa invece accade fisicamente al tavolo è IRRILEVANTE per la teoria.

Questo è il "grande inganno" della poco felice terminologia "Shared Imagined Space".
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Mauro

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... e ritorniamo sugli stessi equivoci già chiariti piú volte.
Allora... per punti, sperando sia chiaro:

• tu concordi che la definizione è scritta male; io sostengo che non contiene le interazioni, Moreno che le contiene, il punto dibattuto è questo. Se concordi che la definizione (non il concetto vero: la definizione, che concordi essere scritta male) non le contiene, allora non devi rispondere a me, visto che sostengo la stessa cosa.
• io non sto parlando di "quella cosa a cui [io] da solo nella [mia] testolina [immagino] solipsisticamente", anzi ho esplicitamente detto che sto parlando di significati comunicati; non me ne può fregare di meno di cosa mi immagino da solo, visto che il mio discorso si basa appunto sull'atto comunicativo. Quindi, possiamo per favore evitare di rispondere come se invece si pensasse quello?
• ho detto e ripetuto che accetto che i dadi fanno parte dell'Esplorazione. Lo accetto, evitiamo di tornarci ogni singolo messaggio: lo accetto, è vero, i dadi fanno parte dell'Esplorazione, i dadi fanno parte del SIS. Possiamo darlo per assodato?

Detto questo:
Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite]Se tu mi dici "John ti tira uno schiaffo / 2d4" il mio gioco sarà informato in maniera diversa rispetto a quando mi dici "John ti tira uno schiaffo / 2d10" ... ed è QUESTO che conta

Vero, infatti l'ho detto anche io; ma nella storia entra il significato comunicato da quei 2d4, non entrano i 2d4.
Io sto dicendo che l'atto fisico di muovere i dadi, ossia io giocatore che muovo i dadi, ossia la mia mano che prende i dadi e li sposta sul tavolo: l'atto fisico, non entra nel contenuto fittizio. Ci entra il significato che tale atto comunica, ma non l'atto in sé. Aggiunta: E sottolineo che ho detto "non entra nel contenuto fittizio", ossia nella storia, non "Non entra nel SIS": sappiamo che ci entra.
Se poi per te nella storia entra l'atto fisico di muovere i dadi, e non solo il contenuto comunicato da quest'atto fisico, non è un problema; ma, visto che nella storia quell'atto fisico non appare mai, visto che nessun personaggio sarà mai conscio del mio atto fisico di muovere i dadi (ma solo del significato da quest'atto comunicato), non vedo come l'atto fisico possa entrare nella storia.

Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite]Se al tavolo mi dici "John ti tira uno schiaffo / 2d4" io immagino un gesto fiacco, o istintivamente penso subito che il gesto viene bloccato dal mio PG che afferra la mano di John a mezz'aria

Certo; e nella storia entra lo schiaffo fiacco, o entrano i 2d4 (non il significato comunicato dai 2d4: i 2d4 fisici), o entra l'atto di spingerli in avanti (non il significato comunicato dall'atto: l'atto stesso)? Io dico che entra il significato, mentre i 2d4 fisici e l'atto fisico di muoverli restano fuori (dalla storia, non dal SIS).
« Ultima modifica: 2010-07-24 13:09:25 da Mauro »

Matteo Suppo

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Ma chi se ne frega?
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Moreno Roncucci

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Mauro, quando ti dico "il goblin entra nella stanza", nella SIS per te entra l'ATTO che ho fatto, del dire quella cosa, o il SIGNIFICATO?

Perchè mi sembra che tu stai, artificiosamente, separando un qualche "significato" che vuoi "estrarre" dal semplice atto del "giocare di ruolo" (che è il comunicarti informazioni tramite voce - parlando - e vista - facendoti vedere il risultato dei dadi - e altro).

Come se esistesse, in maniera oggettiva, un "significato" pesabile e misurabile, separabile dalla comunicazione.

Insomma...

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]ma nella storia entrail significato comunicatoda quei 2d4, non entranoi 2d4.


... credo che, prima di poter affrontare questa idea che ti sei fatto, dovresti essere TU a spiegarci da dove nasce questa idea di come funziona la comunicazione.

E' per questo che non riusciamo a spiegarti. Il thread a questo punto non è più (e da tempo) sulla definizione di SIS, ma sul senso che tu dai alla parola "comunicazione". Finché parliamo di SIS stiamo evitando il problema.

Parlaci di come vedi l'atto del comunicare fra le persone, in un gdr. Non usare mai la parola "SIS". Usa "shared understanding" o "comunicazione".
« Ultima modifica: 2010-07-24 13:12:11 da Moreno Roncucci »
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Mauro

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Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]Ma chi se ne frega?

Io, altrimenti non spenderei tempo per parlarne; libero di non essere interessato, ma... non vedo il punto di scrivere solo per sottolinearlo.

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]quando ti dico "il goblin entra nella stanza", nella SIS per te entra l'ATTO che ho fatto, del dire quella cosa, o il SIGNIFICATO?

Nel SIS, entrano entrambi (nel senso che entra il fatto che tu hai detto quella cosa ed entra l'immagine immaginata e condivisa del goblin che entra nella stanza); nel contenuto fittizio, ossia nella storia, ossia nella diegesi, entra solo l'immagine immaginata e condivisa del goblin che entra nella stanza, non le parole con cui l’hai comunicato (spero che concorderemo su questo; dire il contrario significherebbe che un personaggio potrebbe sentire te Moreno che dici "Il goblin entra nella stanza").
Stesso discorso per l’altro esempio: "nella storia entra il significato comunicato da quei 2d4, non entrano i 2d4"; questa è l’idea che secondo te mi sono fatto io. Pensi sia sbagliata? Attento a rispondere di sí, perché significherebbe che secondo te negli eventi immaginati dai giocatori (non nel SIS: nei soli eventi immaginati) entrano i 2d4 fisici, da qualche parte nel mondo immaginato quei due esatti d4 e il mio esatto atto fisico di tirarli sono apparsi, un personaggio potrebbe raccogliere quei dadi e vedere me che li tiro.
Quello di cui parlo non è un’idea che mi sono fatto io: la comunicazione funziona cosí. Voglio esprimere un concetto, lo esprimo tramite significanti (ciò che comunica) che comunicano un significato (ciò che viene comunicato).

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Il thread a questo punto non è più (e da tempo) sulla definizione di SIS, ma sul senso che tu dai alla parola "comunicazione"

Non condivido: il dubbio è esattamente sulla definizione di SIS, che, per come scritta, non include nel SIS le interazioni, ma solo il contenuto fittizio che viene a crearsi tramite le interazioni. Posso esprimere il dubbio senza nemmeno usare la parola "comunicazione": la definizione di SIS dice che il SIS è "il contenuto fittizio del gioco creato attraverso le interazioni", quindi il SIS per definizione non include le interazioni (sí: so che lo include, lo accetto, ed è per questo che dico che la definizione è scritta male).

Comunque, rispondo alla tua domanda: l'atto del comunicare è semplicemente... l'atto del comunicare. Detto in parole povere: ci sono persone che parlano e si muovono e usano oggetti ecc.; questi atti comunicano cose e queste cose comunicate entrano negli eventi che i giocatori si immaginano, mentre ciò che le comunica no (il d20 che tiro per colpire non entra nella diegesi, un personaggio non può raccoglierlo; il significato comunicato dal risultato del tiro ci entra).
Io che dico "Il goblin entra nella stanza" è un significante tanto quanto tirare un d20; il significato comunicato da me che dico "Il goblin entra nella stanza" entra nella diegesi tanto quanto il significato comunicato dal tiro del d20; ma io Mauro che dico "Il goblin entra nella stanza" non entra nella diegesi, cosí come non ci entrano il d20 fisico e l’atto di tirarlo: un personaggio non potrà mai sentire me Mauro che dico "Il goblin entra nella stanza", non potrà mai vedermi tirare quel d10, né potrà raccoglierlo.
La comunicazione tra i giocatori comprende tutto quello sopra descritto: tutto. Dal tiro di dado al significato che comunica. La diegesi invece ne comprende solo una parte.
A differenza della diegesi, la shared understanding comprende sia il significante, sia il significato.
Se ti serve qualcos'altro, chiedi pure.

E, giusto per prevenire un possibile equivoco: no, non credo che da qualche parte esista uno spazio in cui gli eventi immaginati capitano davvero; ma credo che gli eventi che capitano in una storia e ciò che li trasmette siano due cose distinte, nello stesso modo in cui il libro fisico di Il Signore degli Anelli, le parole che lo compongono, non appaiono nella storia che racconta.

Piccola nota:
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]E' per questo che non riusciamo a spiegarti

Oppure siete riusciti a spiegarvi, ma ancora non concordo: non è che se io non concordo allora automaticamente è perché non siete riusciti a spiegarvi, c’è anche la possibilità che vi siate spiegati, che io abbia capito, ma che quanto avete detto non mi abbia convinto (cosí come quanto ho detto io non ha convinto voi).
"Non riusciamo a spiegarti" suona spiacevolmente come "Abbiamo ragione noi e non riusciamo a fartelo capire"; mentre c’è anche la possibilità, vera o falsa che sia, grande o piccola che sia, che abbia ragione io. Spero non fosse quello che avevi in mente nello scrivere quella frase.
« Ultima modifica: 2010-07-24 14:44:42 da Mauro »

Matteo Suppo

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Riassunto della discussione:

"La definizione di SIS è sbagliata"
"No, è che la definizione di SIS è poco chiara"
"In realtà la definizione di SIS è obsoleta"
"No, è sbagliata"
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Mauro

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Il riassunto è che, concordando tutti che la definizione di SIS è obsoleta e poco chiara, per alcuni include nella sua forma attuale alcune cose, per altri no: la discussione non è se sia obsoleta o poco chiara, su quello direi che c'è accordo unanime.
Se poi non ti interessa l'argomento non è un problema, libero di non seguirlo; a me interessa.

Moreno (sperando che tu non stia già rispondendo): Stavo pensando... prima di continuare la discussione con messaggi su messaggi, credo che il primo passo sia capire se concordiamo su questo:

Io che dico "Il goblin entra nella stanza" è un significante tanto quanto tirare un d20; il significato comunicato da me che dico "Il goblin entra nella stanza" entra nella diegesi tanto quanto il significato comunicato dal tiro del d20; ma io Mauro che dico "Il goblin entra nella stanza" non entro nella diegesi, cosí come non ci entrano il d20 fisico e l’atto di tirarlo: un personaggio non potrà mai sentire me Mauro che dico "Il goblin entra nella stanza", non potrà mai vedermi tirare quel d10, né potrà raccoglierlo.

Se concordiamo, allora rispondi pure al mio messaggio nella sua interezza; se no, ti chiederei di iniziare a cercare di capire perché non concordiamo su quella singola parte (resta valida la proposta di interrompere qui e parlarne dal vivo: ho la seria impressione che dal vivo ne usciremmo molto piú facilmente).

rgrassi

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La mia posizione è analoga a quella di Mauro.
Ma penso che la differenza di approccio sia qui.

Citazione

un personaggio non potrà mai sentire me Mauro che dico "Il goblin entra nella stanza", non potrà mai vedermi tirare quel d10, né potrà raccoglierlo.


Di tutto questo il BM (sbaglio?) se ne frega, tanto il personaggio non esiste.
Rob


Rob
« Ultima modifica: 2010-07-24 15:53:47 da rgrassi »
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

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