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Society of Dreamers
Fabio Succi Cimentini:
Ho sentito parlare bene di questo gioco alla Chiz, o almeno ho sentito pezzi di conversazione che mi davano l'idea di qualcosa molto suggestivo. Purtroppo anche leggendo la pagina non riesco a farmi una grossa idea, soprattutto sulle meccaniche e i veri e propri temi lanciati, e prima di pensare di procurarmelo volevo avere le idee più chiare. Qualche sunto?
Glenda:
E' uno dei giochi più belli che io abbia fatto!
Le meccaniche sono minime, è un masterfull...se vieni e ti va potrei proporlo per la gnocco-con, visto che l'ho proposto per Utopia ma non so se lo faremo...
Fabio Succi Cimentini:
Ne sarei assolutamente contento per la Gnocco *_*
Vorrei giusto capire un attimo di 'coordinate': si gioca 'che fine han fatto i Sognatori', in pratica, alla luce del fatto che esistevano e sono scomparsi ad un certo punto? E' più incentrato sul risolvere l'enigma degli mnemositi, sulle vite individuali, sull'ossessione, su cos'altro..?
Ezio:
Allora...
Siamo nell'800.
Un gruppo di persone fonda la Società dei Sognatori, un gruppo di uomini e donne devote a indagare l'esistenza e la natura dello Mnemosita, una stana creatura sconosciuta che vivrebbe nei sogni. Nel farlo seguono i passi di una precedente Società, scomparsa nel nulla in precedenza, nella forma di un diario mutilo.
Si gioca attraverso varie fasi, dalla creazione dei personaggi, in cui ciascuno scrive un paio di nazionalità, età, orientamento sessuale e professione su delle carte, che verranno mescolate ed estratte e si giocano le scene per definire il passato dei personaggi e per iniziare a creare Fatti sugli Mnemositi.
In questa prima fase ogni scena che contiene, a parer dei giocatori, informazioni sulle schifezzuole oniriche produce un foglietto che sancisce quella verità su detta schifezzuola. La fase finale si raggiungerà eliminando poi progressivamente quei fatti, reincorporandoli nella storia della Società.
Nel gioco è importante soprattutto l'atmosfera: rituali sciamanici per purificare la stanza, una tavola oui-ja per selezionare le scene, il costante produrre microelementi fizionali (pezzi di diario, disegni, poesie o quant'altro che i giocatori sono invitati a creare in-character nei "tempi morti" del gioco). Si viene a creare così un clima estremamente onirico, estremamente surreale.
In particolare un particolare tipo di sequenza, quella del Sogno è inquietante: uno dei Personaggi entra nei sogni di un'altro, in un qualche modo, per indagare lo Mnemosita.
Il Sognatore se ne sta ad occhi chiusi, mentre tutti gli altri giocatori gli dicono cosa fa. Lui risponde dicendo come l'ambiente del Sogno si modifica in risposta alle azioni che gli hanno fatto compiere. Viene fuori una cosa abbastanza malata...
Il focus del gioco mi sembra che sia appunto su quest'atmosfera. Puoi concentrarti su qualunque elemento presente nella premessa, sulla ricerca dello Mnemosita, sul mistero della precedente Società, sulle ossessioni personali dei personaggi, dipende da cosa salta fuori nel gioco. L'importante è che, giocandoci, farai di sicuro un viaggione onorico come pochi, in un'atmosfera decisamente surreale.
Fabio Succi Cimentini:
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]il costante produrre microelementi fizionali (pezzi di diario, disegni, poesie o quant'altro che i giocatori sono invitati a creare in-character nei "tempi morti" del gioco).
--- Termina citazione ---
Ecco, questa era la parte che sentendovi raccontare m'aveva fatto drizzare le orecchie. Questi elementi vengono reincorporati nel gioco per regolamento o servono 'semplicemente' per rafforzare il blocco di surrealtà?
Comunque sembra davvero bello, me lo prenderò assolutamente.
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