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Farfugliamenti senza senso - Trama/Storia e Personaggi/Dramma

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Michael Tangherlini:
Per me si commette uno sbaglio nel paragonare la fiction già narrata di romanzi, TV e simili e la fiction interattiva propria di molti bignè alla crema. Se c'è un GM che fa raccontare la propria storia è già un paragone che regge di più, perché è sempre fiction prenarrata, ma se c'è la concreta possibilità di intervenire in modo diretto su ciò che sta per accadere (e non parlo di uccidere un mostro in 3 round o in 10, ma di fare in modo che le proprie azioni abbiano un senso in gioco perché non c'è una storia a cui aderire, più o meno coscientemente) allora è un altro paio di maniche.
Quante volte, rileggendo un libro coinvolgente con delle situazioni che per il protagonista sono problematiche, avete pensato di dirgli "no, non aprire quella porta!" o "cercala nel baule della macchina!" (fanmail a chi mi riconosce questa)? Non potete farlo, perché è un libro: che lo leggiate seimila volte, al contrario, saltando le parole o permutandone le lettere, il protagonista quella porta la aprirà, punto, perché è nel destino che ha deciso per lui lo scrittore; allo stesso modo accade in un GdR railroadato: se c'è una porta da aprire, fidati che il Bravo Master™ te la fa aprire, non c'è Santo che tenga, perché lui ha già deciso che tu aprirai quella porta.
In un GdR che non segue questa filosofia (per dirne uno, "Polaris") ciò non avviene: io posso far decidere al mio personaggio di agire una volta in un modo, ma la volta successiva, se mi capitasse di ritrovarmi nella medesima situazione, potrei pensare di fare diversamente, e questa mia scelta diversa porterebbe a cose radicalmente diverse, avrebbe un impatto sulla storia narrata.
La differenza è, insomma, fra la possibilità di intervento.

-MikeT

rgrassi:

--- Citazione ---[cite]Autore: MikeT[/cite]La differenza è, insomma, fra la possibilità di intervento.
--- Termina citazione ---


Esatto.
E la distanza tra l'impatto che davvero mi è consentito rispetto a quello che è solo 'finto'.
Come dice Moreno, questo argomento richiederebbe una risposta molto (troppo) lunga. Ma non significa che non la farò. Significa solo che dovrai leggerti (quando uscirà) la Guida Avanzata del Narratore.
Rob

Andrea Castellani:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Inoltre la definizione di narrativismo discende dalle teorie di Egri che si applicano a TUTTI romanzi, sia a Ann Rice che al SDA, SENZA DISTINZIONE.[/p]
--- Termina citazione ---

Tutto giusto quello che dice Moreno, però attenzione perché il Signore degli Anelli è l'esempio sbagliato, perché se si può trovare un romanzo moderno che fa fatica a essere inquadrato nelle teorie letterarie moderne, questo è proprio il Signore degli Anelli (e infatti Tolkien è stato bersagliato dalla critica "colta" proprio per questo motivo). Con qualunque altro esempio, il discorso mi sta benissimo.
Tra parentesi, nelle lettere di Tolkien c'è un passo in cui descrive come scriveva che è veramente allucinante, se lo trovo ve lo cito.
Modifica: noto ora che però Meme non parlava del romanzo ma del film, che invece è un film normalissimo. Di conseguenza la Tolkienwatch si ritira, usate pure liberamente il film del Signore degli Anelli per tutti gli esempi che volete. Già che ci siete, insultatelo pesantemente da parte mia. ^_^

Moreno Roncucci:
Chiusa la parentesi sui "libri narrativisti" (scusate, ma è incredibile come qualunque boiata sul Big Model si diffonda e trovi un sacco di persone che la ripetono, se non viene stroncata sul nascere), vado a rispondere nel merito.


--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]Nel Signore degli Anelli, la TRAMA(in questo discorso con il termine "Trama" chiamerò tutti gli eventi che portano cambiamenti nella storia ma che sono indipendenti dai protagonisti principali) è sviluppatissima, come in tutte le opere di Tolkien. Inganni, segreti, antichi incantesimi, artefatti maledetti, popoli in guerra, ecc...
--- Termina citazione ---


Qui stai già sbagliando.

La trama, comunque, la fanno i protagonisti. Con le loro scelte. Quello che è indipendente dai protagonisti non è trama, è sfondo. E' colore.  (per evitare l'ira della Tolkienwatch specifico che sto parlando del film...  ;-)

Se le scelte dei protagonisti sembrano fatte ai fini di una trama prestabilita, arbitrarie, non è che non sia più una trama. E' semplicemente una brutta trama. La psicologia dei protagonisti è incoerente, o non è ben sviluppata.

Ma che ha a che fare con i gdr?

Tornando ai gdr.

Giochiamo ad Annalise.

Sono la Guida. Decido cosa narro.

"arriva una sentinella. Grida che le armate di Mordor avanzano! Cosa fai?"

"arriva la moglie di tuo fratello, e ti dice che si è innamorata di te. Cosa fai?"

Sono cambiate le regole? Sei meno protagonista? Hai meno libertà di scelta? Ho dovuto cambiare gioco?

Sono semplicemente scelte estetiche.

Franco:

--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]Nel Signore degli Anelli, la TRAMA(in questo discorso con il termine "Trama" chiamerò tutti gli eventi che portano cambiamenti nella storia ma che sono indipendenti dai protagonisti principali)
--- Termina citazione ---



Trama:

"Quei cazzo di hobbit sono una palla da suicidio! Tutto il film a seguire una cazzo di camminata, tre film con questi stronzi che fanno trekking verso un cazzo di vulcano. Dico, in quel cesso di film camminavano anche gli alberi!"

"Clercks 2"

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