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Vampiri per tirarsela: "SIM" o "senza CA"?
Leonardo:
--- Citazione ---[cite]Autore: vonpaulus[/cite][p]Non credo
Ti cito una frase dell'articolo di edwards che secondo me spiega cos'è SIM
"What makes them Simulationist is the strict adherence to in-game (i.e. pre-established) cause for the outcomes that occur during play."
Il Simulazionismo come concetto non è legato al realismo estremo o alla stratificazione del dettaglio (che possono essere variabili) né al fatto che il giocatore senta o meno il suo personaggio.
Il simulazionismo è legato al fatto che:[/p][p]Tutto quanto avviene in gioco e determinato in un rapporto di causa effetto da cio che è presente in gioco: il PG (con i suoi numeri e le sue scelte), il mondo con i suoi target number, i nemici con le loro defense, la fortuna con i dadi. la combinazione di questi secondo un meccanismo proprietario determina l'esito. Che tale è e resta e non si piega alla necessità narrativa.
IN realtà nel simulazionismo puro il System-0 non deve esistere, perché è una violazione del principio stesso su cui si basa il simulazionismo: Causalità non arbitraria. Il system-0 è una aberrazione dal punto di vista del simulazionismo. Ma senza System-0 il sistema deve essere proprio tanto ben fatto ed infatti il system-0 compare in seconda generazione associato alla necessità di coprire i bachi i bachi di sistema. Così come il tiro nascosto è aberrante dal punto di vista della simulazione.
--- Termina citazione ---
In realtà a mio avviso questo discorso vale per un sottoinsieme di giochi votati a favorire il simulazionismo. Il simulazionismo in sé come CA copre un campo più vasto di possibilità, anche se la scelta infelice del nome rischia di nascondere la sua portata (qualcuno aveva proposto di sostituire "emulazionismo" a "simulazionismo" e secondo me non aveva torto).
L'enfasi è sulla necessità di avere un System che descriva in maniera affidabile e pronosticabile rapporti di causa-effetto riproducibili, non sul fatto che tale funzione debba necessariamente essere svolta da una serie di meccaniche il cui comportamento appaia il più oggettivo e trasparente possibile (come dadi e tabelle ad esempio). Questa ultima possibilità rappresenta al più una stampella psicologica che esiste a livello di metagioco, potenzialmente utile ai partecipanti per perpetuare l'illusione che è parte integrante ed essenziale del "Diritto a Sognare" (The Right to Dream è molto più esplicativo rispetto a Simulationism). Laddove una CA gamista o narrativista è totalmente impedita dalla presenza di un System-0, nelle stesse condizioni il simulazionismo può invecere tranquillamente fiorire. L'importante è che il System agisca efficacemente da meccanismo di validazione del materiale sorgente da celebrare, anche qualora il System sia, a tutti gli effetti, una sola persona.
In generale il Simulazionismo è quella CA in cui la priorità estetica consiste nel celebrare una fonte. La fonte, o materiale sorgente, può essere del tipo più svariato: un genere (es. hard sci-fi, comprende anche la parodia di un genere), una fonte letteraria o cinematografica (la mitologia greca, Star Wars), la causalità interna nel funzionamento del System in quanto struttura coerente (i cosiddetti Purist for System), ecc.
Ora, affinché una fonte possa essere "celebrata", occorre prima di tutto che tale fonte esista e che il gruppo abbia di essa un'immagine condivisa (non importa quanto questa immagine sia aderente alla fonte: il gruppo celebra l'idea che si è fatto a partire dalla fonte, non la fonte in sé). Celebrare significa creare una fiction che richiami in maniera riconoscibile l'immagine della fonte scelta e comprende la continua, costante validazione della fiction in confronto all'immagine stessa. La soddisfazione nasce nell'adoperarsi affinché, e nell'osservare come, la fiction (l'Esplorazione) riproduca gli elementi che esprimono l'essenza della fonte. Da qui il termine "Right to Dream": non è sufficiente il sognare per giocare simulazionista. Occorre che il sogno rispetti certi canoni precisi (contenuti implicitamente o esplicitamente nell'immagine della fonte). Violare i canoni significa violare il diritto del proprio compagno a sognare quello specifico sogno.
Nel Big Model l'Esplorazione è sempre un mezzo per il raggiungimento di un fine estetico. Nel caso del Simulazionismo spesso si dice che l'Esplorazione diventa anche il fine, nel senso che il gruppo ha come priorità il tentativo di produrre una fiction che in qualche modo si sovrapponga nel miglior modo possibile all'immagine della fonte. Da qui si capisce anche l'intrinseca fragilità della CA simulazionista: è sufficiente che due giocatori abbiano delle fonte impressioni sufficientemente diverse per far sì che il contributo di uno dei due, pur espresso in perfetta buonafede, vada a cozzare con l'immagine dell'altro, rendendo difficoltoso l'emergere della CA in questione. Paradossalmente un master da System-0 con pieni poteri ed una solida visione della fonte può agire da collante ed elemento stabilizzatore per il Sogno.
Mirko Pellicioni:
Ritengo ci sia un fraintendmento di base.
Voler interpretare un personaggio, essere "lui" non ha a che fare con le CA ma con l'intento di tutti i GDR.
Questo non è però tirarsela, ovvero è comune e lo facciamo tutti, è la cosa che distingue D&D da Risico, io in risico non mi identifico con i carrarmatini!
Tirarsela invece è un tipico atteggiamento che ho riscontrato spessissimo nei giocatori di Vampiri.
Da chi se la tira a citare il metaplot durante le patite
Chi se la tira ad atteggiarsi al "vampiro figo" facendo lo sdolcinato con la giocatrice di turno (non il PG).
Chi se la tira leggendo i manuali e non giocando quasi mai.
Il problema è che vampiri e un non-gioco, è un modo per catturare l'immaginario collettivo, una scatola vuota che ogni uno riempe con le sue attese e aspettative.
Il gioco in realtà non esiste, sono una serie di statistiche e valori appiccicati a un flavour inatteso e inascoltato dal sistema.
È ovvio che chi lo giochi alla fine si atteggi, "fa figo fare il vampiro ma poi giocarci che palle il regolamento!".
Sapete queante volte una frase mi è stata detta, in buona fede, da appassionti di vampiri? Ho perso il conto!!!!
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]E' osservabile solo in partite reali,
--- Termina citazione ---
Oggi pomeriggio ti posto un esempio reale (c'ero!), poi mi fai le domande su quello e vediamo dove si arriva, ok?
Simone Micucci:
prima di intervenire aspetto con ansia l'esempio reale.
vonpaulus:
@leonardo
Sono d'accordo con le premesse ma non sono molto d'accordo con le conclusioni che trai.
Vero il Simulazionismo non è tabelle. Quello è la stratificazione del sistema di gioco.
Bello il concetto di esplorazione, chiaro quello di ambiente condiviso.
Ma:
laddove si condivide un'ambientazione la visione discorde della stessa può essere sempre fonte di problemi. Ogni sistema avrà il suo modo di gestirla e certamente se il sistema dice nel dubbio vince il master i problemi non sono risolti ma solo rinviati. ma comunque ci possono essere casini in ogni gioco. Perché può emergere il fanatico dell'ambientazione che crede che la sua miglior conoscenza gli permetta di ottenere vantaggi etc. etc. o semplicemente non riesce a convivere con un drift dal canone.
Immagina Polaris ambientato nel mondo della Mitologia Norrena e immagina Me che sono un grande appassionato inveire qualcuno che sta giocando Thor come se fosse Loki. Ora se io fossi una persona tranquilla ci riderei sopra. Ma se se sono un fanatico allora genero casino perché stiamo giocando alla mitologia Norrena e non ad una Pagliacciata etc etc. . .
Eppoi non tutti i giochi forzano l'ambientazione. La cosa figa è che l'ambientazione la si può creare insieme e che si possano stabilire esperti in materia alla fine di assegnare specifici ambiti di competenza.
Le tecniche di attuazione della volontà del master (che non chiamo system-0 perché forse la sovrapposizione non è completa) sono contrarie al simulazionismo.
A meno che uno giochi a Matrix ed il GM rappresenta il computerone. che ogni tanto buzza e cambia la realtà.
La regola-0 è un elemento narrativista (seppur altamente disfunzionale). Intervengo con una azione di metagioco gestito da una sua regola (solo GM e quando vuoi e quanto vuoi) a mutare l'esito della storia in nome della storia stessa. Ed è fuori luogo in ambito simulazionista se non per rattoppare bachi di sistema (che non dovrebbero esserci).
Salut
PAOLO
EDIT: la mia aultima affermazione scatenerà molte risposte. lasciatemi un pò di tempo
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