[cite]Autore: vonpaulus[/cite]Non credo che esista una oggettività non circostanziata cioè non riferita ad un contesto
[cite]Autore: vonpaulus[/cite]Se le risposte convergono statisticamente su alcune ricorrenze allora è possibile oggettivarle affermando che: nell'ambito di quel contesto si applicano quei criteri. Ma tale oggettivazione è limitata al contesto. E' per questo che ho utilizzato parole come preferisco piuttosto che è migliore
Il problema credo che sia, ci pensavo ora, che il contesto è dato dall'oggetto stesso: un telefono dà il contesto "Ti permetto di telefonare"; se uno lo fa appena tirato fuori dalla scatola, mentre un altro ha bisogno di essere (pesantemente) modificato, non mi pare ci sia nulla di strano nel dire che il primo è migliore.
Ora, qual è il contesto di un gioco (di ruolo)? Quello che promette di fare.
Vampiri promette mirabolanti esplorazioni del male (detto dall'autore in non ricordo quale edizione), analisi del conflitto Uomo-Bestia, intrighi politici, ecc. Il regolamento,
applicato così com'è, porta a quello? lo favorisce? lo aiuta? Per la mia esperienza, ma non solo, no: ha bisogno di pesanti modifiche, diverse a seconda di cosa si vuole ottenere.
La Mia Vita col Padrone promette di mettere in scena il rapporto disfunzionale Servitore-Padrone, fino ad arrivare alla morte di questo. Il regolamento,
applicato così com'è, porta a quello? lo favorisce? lo aiuta? Sì. Non serve modificarlo: lo si prende, lo si applica così com'è.
Uno può dirmi che secondo lui
Vampiri è superiore perché è più facilmente modificabile (ammettendo che sia vero) di
La Mia Vita col Padrone, ma non è quello che il manuale promette; sarebbe come dire che un cellulare con la scocca in alluminio è migliore di uno in plastica perché resiste meglio se lo si usa come martello. Va bene: e allora? Non è il suo scopo, non è quello per cui è stato presentato.
Quindi sì: premesso che questo discorso vale ed è da fare per singoli giochi (vedi, di nuovo,
Poison'd, che fa ciò che promette, ma non è che sia una perla di chiarezza), direi che nel dire "superiore" mi riferisco a una superiorità progettuale (vedi messaggio di apertura) e a una superiorità nel mantenere ciò che viene promesso.