Gente Che Gioca > Sotto il cofano
[strampalerie varie] Gumshoe... post-forgita????
Moreno Roncucci:
Scusate se uso il forum per rispondere a cose che leggo altrove, ma è di gran lunga più semplice, rapido e pratico che non l'andare ad iscriversi a venti forum in giro per rispondere ai post (e poi ho visto che alla fine il messaggio arriva anche se lo posto qui... ;-)
Ho visto recentemente in 2-3 discussioni in altri forum definire il Gumshoe un gioco "post-forgita"...
Ora, se è problematico definire un gioco come "forgita" (cosa vuol dire? Venduto al forge booth? Con un subforum su the Forge? Pensate che per esempio il forge booth ha venduto anche prodotti basati su FATE o sul D20..), chiamare un gioco "post-forgita" non ha davvero senso. Come chiamare OGGI un computer un "post-Apple" (paragone incongruo per tanti aspetti, compreso il fatto che la Apple è un azienda, ma che spero renda l'idea della... strampaleria del chiamare un prodotto "post-qualcosa" quando quel qualcosa è vivo e vegeto)
Esiste una "scena post-forgita" nel senso di "esiste una scena sociale, un modo di atteggiarsi, di porsi nei forum, tipico di chi è stato in pratica scacciato da The Forge, o di chi su The Forge non trovava abbastanza adoratori, che ama chiamarsi post-forgita" -(e che bazzica soprattutto su story-games e vari blog personali) ma manco loro hanno credo mai battezzato un gioco, cioè un prodotto, come "post-forgita"..
Oltretutto, anche se esistesse un qualcosa chiamato "gioco post-forgita", affibbiare questa tabella al Gumshoe sarebbe DAVVERO una enorme corbelleria.
Il Gumshoe non è indie (non è quindi nè forgita nè post-forgita), è un sistema commerciale pubblicato da un editore terzo come può esserlo Ars Magica, Runequest, D&D4 o Savage World. Nulla di male, ma bisogna capire il senso delle parole che si usano.
Inoltre, il Gumshoe è un evoluzione (quanto radicale o no, non sta a me dirlo, non lo conosco abbastanza) dei sistemi "investigativi" post-Call of Cthulhu. Cioè fa parte, diciamo, della linea evolutiva del "gdr tradizionale". Non ha NULLA di "tipicamente forgita" (ripeto: sempre usando questi termini con prudenza e cautela). Non deriva nè è stato influenzato in maniera significativa da nessun gioco forgita.
Come FATE, fa parte di una linea evolutiva separata. Che magari si influenzano l'un con l'altra (come non potrebbero?) ma non in maniera tale, finora, da "varcare la distanza".
(quest'estate, con più tempo libero, credo che scriverò finalmente quell'articolo sulla storia e le reciproche influenza dei giochi forgiti che chiedeva Ron... )
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Esiste una "scena post-forgita" nel senso di "esiste una scena sociale, un modo di atteggiarsi, di porsi nei forum, tipico di chi è stato in pratica scacciato da The Forge, o di chi su The Forge non trovava abbastanza adoratori, che ama chiamarsi post-forgita"
--- Termina citazione ---
A questo proposito, è interessante il vedere che anche in Italia pare ci siano tentativi di formare una "scena post-gente che gioca" basata sugli stessi presupposti e necessità. Tutto il mondo è paese... :-)
Mattia Bulgarelli:
Vuoi sapere la cosa più da ridere?
Che la cosa è partita da me, involontariamente.
In un post (che non ti cerco, disperso in 7 pagine di post biliosi), dicevo, per rispondere alla solita accusa di essere un talebano, una roba tipo "non me ne frega nulla se un gioco è forgita, Jeep, post-forgita, a pallini, a strisce..." (OT: cosa che qui sapete tutti)
E qualcuno mi ha preso TROPPO sul serio sul "post-forgita" (che non era il punto della discussione, era buttato lì e inventato al momento) come se fosse un termine univoco e riconosciuto... anche dopo che ho spiegato (due volte) che lo intendevo nel senso di "in qualche modo ispirato, da pochissimo a molto, volontariamente o inconsciamente, in una qualsiasi sua parte, a The Forge".
Insomma, hai presente la storia del dito e della Luna? Ecco. -__-
Rafu:
EDIT: naturalmente, crosspost. Era da leggersi come risposta diretta a Moreno (e solo a lui).
Direi che, a meno di non domandare a chi ha originariamente scritto quella frase che cosa intende lui per... uhm... "post-forgita", allora l'intero discorso è costruito sul niente. Mi stupisce un po' anche la tua necessità di "sfogo" per una cosuccia tanto minuscola. Fa' attenzione, a furia di passare tempo su forum vari, a non precipitare anche tu nella trappola emotiva dell'identitarismo... ^_^;
Ora, confesso che ci sono alcuni specifici usi dell'espressione "post-forgita" che anch'io ritengo potenzialmente perniciosi invece che semplicemente insignificanti — quando la "reazione" cerca di farsi passare per "il nuovo nuovo", o quando la "rivoluzione" viene minimizzata come una faccenduola transitoria. Ma a porre poi le cose in prospettiva, per fare di queste affermazioni occorre essere talmente "al di fuori dei giochi", talmente impervi alla realtà, da renderle in ogni caso del tutto ignorabili: qualcosa a cui nessuno di un minimo informato e assennato darebbe mai alcun seguito. Non val dunque nemmeno la pena perder tempo a confutarle.
Parlare di "post forgismo" alla Walton, invece, come della community "satellite" di coloro che sono stati segnati radicalmente da The Forge ma che hanno eletto di non fanno più di The Forge il proprio luogo virtuale di ritrovo, tenendosene "alla periferia"... Beh, questa mi sembra una constatazione neutra e del tutto innocua, qualunque parola si scelga per parlarne. E in fondo, "successivo a" non implica un giudizio di valore ("migliore di") se non in un modernismo superficiale alquanto deviato (e, potrei aggiungere, alquanto datato).
Niccolò:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]A questo proposito, è interessante il vedere che anche in Italia pare ci siano tentativi di formare una "scena post-gente che gioca" basata sugli stessi presupposti e necessità. Tutto il mondo è paese... :-)
--- Termina citazione ---
buona fortuna a loro (ne avranno bisogno).
questo tra l'altro dimostra la velocità folle a cui stiamo muovendo. fin troppa, direi. :D
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