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Articolo sul Larp in Italia

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Michele Pupo:
Ma in questo caso il termine è riferito all'Italia, a meno che Ivano non voglia dare una definizione universale, seconda me l'importante è che ne trovi una operativa adatta a descrivere la scena larp nazionale italiana. Per inciso, trovare un termine che metta d'accordo tutti i larper europei, tanto per stare sul "piccolo, è impossibile, anche solo per il fatto che, come descrive Ivano, molti ritengono che solo la propria forma di giocare sia vero larp, mentre gli altri non lo sono. Dopotutto lo scopo non è avventurarsi in voli pindarici del tipo "ma i jeepform sono larp?" "ma i murder party sono larp?" etc... ma descrivere le scene. Specificato ciò ovviamente Ivano sentiti libero di usare quel che meglio credi, ci tenevo solo a precisare la mia posizione in merito alle definizioni assolute

P:
Ivano: we agree to disagree. Evidentemente abbiamo livelli diversi di tolleranza all'approssimazione.
Non credo che saro' al Larp Symposium, e anche se ci fossi non credo che sarei troppo interessato ad approfondire il discorso.


--- Citazione ---[cite]Autore: Grifone[/cite]L'ALI la ignoro, è un movimento forse troppo minoritario e microscopico, così come alcune altre realtà. Se qualcuno sarà interessato ad approfondire ovviamente metterò qualche link.
Se fosse un articolo a livello regionale non la ignorerei.
--- Termina citazione ---


Sbagliando molteplicemente: probabilmente e' meno piccola di quanto credi, sicuramente non e' un movimento regionale ma nazionale (conosco persone che ci hanno collaborato anche recentemente dislocate dalla lombardia al lazio, passando per la sardegna), e tra l'altro una delle regioni in cui non scommetterei che abbia adepti e' proprio il FVG...

Comunque per il tuo livello di approssimazione puoi forse inglobarla nel giro FC, dato che sono giri diversi ma comunicanti.

Nomi alternativi a "giro flying circus" o a "freeform"... Boh, forse sempre per il tuo livello di approssimazione puoi parlare di "live brevi" o "live one-shot," dato che (sempre a grandissime linee) in questo giro la campagna e' una modalita' di gioco relativamente rara (mi vengono in mente solo pathos e figli - curiosita': il Trifariam de La Chiave di Giano dove lo metti? A proposito di campagne...), mentre mi sembra essere lo standard per gli altri due (esistono anche eventi singoli, ma i giocatori preferiscono tendenzialmente portare avanti un personaggio a lungo nel tempo... O sbaglio?)

P:
Michele: si', ma e' gia' usato anche in italia, per indicare qualcosa con poche o nessuna regola, e, quando al tavolo, che possibilmente renda piu' labile la divisione di responsabilita' tra master e giocatori (quando resta piu' classica mi sembrano preferibili, anche se comunque in parte impropri - sto parlando di gergo parlato, non di linguaggio tecnico teoricamente rigoroso - ruleless e diceless).

Quindi gia' cose come ad esempio "Dubbio" hanno troppa struttura - o meglio, una struttura troppo visibile - per essere definiti "freeform".

Almeno, cosi' e' nella mia testa. Poi magari viene fuori che e' cosi' solo per me... :-)

Ivano P.:

--- Citazione ---Ma in questo caso il termine è riferito all'Italia, a meno che Ivano non voglia dare una definizione universale,
--- Termina citazione ---


Ha ha ha ha ha ha, bella battuta.
La volta che c'è un forum nazionale sul larp, con gente da tutte le ass. e movimenti e ci si mette assieme per creare un vocabolario critico universale condiviso da tutti....
Allora potrei provarci..., e riuscirci se va bene a tutti.

Sono effettivamente d'accordo che il termine freeform stoni coi Jeepform, ma mi par di aver letto in questo forum che qualcuno li considera un sottogenere dei Freeform.
L' obiezione di P è buona.
In realtà freeform è un termine usato e abusato, e Michele lo sa bene. Effettivamente One Shot si schianta meno con la realtà


--- Citazione ---Comunque per il tuo livello di approssimazione puoi forse inglobarla nel giro FC, dato che sono giri diversi ma comunicanti.
--- Termina citazione ---


Metto pure la mia associazione nella 1a categoria, anche se a momenti abbiamo più relazioni con gente della terza, l'ALI  credo vada nella 3a nella trattazione genericca, poi se qualcuno vorrà ampliare il discorso, benvenga.
Solo la lista di movimenti e associazioni italiane di LARP occuperebbe quattro pagine A4 credo, è proprio logistica, una trattazione più dettagliata è ora umanamente impossibile.

Trifarm in se da quanto ho letto nel forum della Chiave di Giano è partito chiedendo "cosa volete tenere del WoD" e i poteri dei clan non sono poi restati quelli canonici.
Il tipico membro del secondo filone direbbe "così non è VtM è na cosa come Twilight" o "Fa schifo e non funziona, è ovvio".
Infine come si comporta la Chiave di Giano? Gira, fa moltissimi live di altri one shot? Con chi interagisce soprattutto? Non organizza mica convention in cui si fanno tanti live?

Ragazzi ma pensate che quando si fanno studi di etnologia non si trascurino dettagli simili?  Ci sono sempre ENORMI zone grigie.
Una delle ragioni che mi istigano a fare quest' articolo è che sto in una zona grigia e ogni volta devo ricordarmi il modo di ragionare della corrente a cui la persona con cui parlo appartiene...  E lo stesso di rado capita verso di me....

Leto:
Rispolvero questo vecchio topic perchè ne sono molto interessato (oltre ad essere l'unico del genere sul forum)

Gioco dal vivo da parecchi anni e ho provato tutte le forme che hai descritto.
Partecipo come "giornalista" per LARP Gazette, un trimestrale che si pone lo scopo di raccogliere il panorama LARP italiano e ho fatto quindi un pò di ricerche e gavetta sull'argomento.
Per qualunque collaborazione o aiuto sono disponibile quindi.

Passando più pragmaticamente al topic:

-La prima categoria l'ho sempre definita secondo una base comune: il tipo di regolamento. Nella stragrande maggioranza dei casi infatti si basa su una lista di chiamate (parole univoche) che identificano effetti e situazioni sull'ambiente circostante. Per questo li definisco LIVE "a CHIAMATA", è brutto come definizione ma mette in evidenzia la preponderanza del regolamento e delle meccaniche sugli altri aspetti del gioco.

-La seconda categoria punta a far risolvere le situazione attraverso conflitti con i vari personaggi prediligendo l'impersonificazione e l'intepretazione, infatti quando questo viene meno si interrompe il gioco per usare le vere meccaniche regolistiche. Li ho sempre definiti "live recitativi" proprio per questo motivo.

-Sulla terza categoria... è difficile dare una definizione comune proprio, come tutti han detto, raccolgono esperienze diverse e mentalità diverse ma si basano tutti su interazioni sociali più che su interpretazioni e su regolamenti, per questo li definirei "Social Live" per dare sfogo all'anglofono che è in me.

Più in generale non credo che le definizioni possano mai essere correte in una scena in continuo divenire come quella del larp italiano, la dimostrazione è che il LARP Symposium (che mi son perso, maledizione) ha dato buone idee ma è rimasto come qualcosa di "estero", totalmente slegato dalla realtà italiana..


Marco "Leto" Mistura

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