Gente Che Gioca > Sotto il cofano

Articolo sul Larp in Italia

(1/7) > >>

Ivano P.:
Salve a tutti
Sto scrivendo un articolo sulla situazione del GRV/LARP in Italia e necessito della vostra collaborazione.
Alcuni di voi si saranno accorti che l' ambiente del LARP italiano è grosso modo diviso in tre scuole di pensiero. Altri proprio non se ne sono accorti perché la divisione in vari casi sconfina col non considerarsi  o col non sapere proprio della reciproca esistenza.
La divisione è soprattutto a carattere "sociale" ci sono delle differenze nelle tecniche usate per giocare ma non bastano a definire una o l'altra scuola di pensiero.

Quello che mi serve decidere assolutamente per l'articolo è un nome per ogni "filosofia" "setta" Scuola di pensiero".
E invece di decidere arbitrariamente io ritengo più interessante basarmi su riscontri con chi si sente maggiormente legato a una o l'altra scuola.
Vorrei che decideste il nome per la scuola a cui vi sentite più affini, motivando il perché.
Detto questo criticate pure  quanto scrivo sotto,  più riscontri ho meglio è.

L' ordine con cui verranno esposte le tre scuole è  basato sull'attuale diffusione, se la prima ha 1000 giocatori, la seconda ne ha 600 e la terza 50, non dispongo di stime esatte e vado a spanne.
Non nego la possibilità esistano varianti. E ci sono vari punti di incontro come live che prendono tecniche tipiche di due scuole. *Di queste parlerò nell'articolo ma non sono rilevanti qui*.


La scuola più diffusa, nata dal genere fantasy ma ormai pesantemente sdoganata a fantascienza, Cyberpunk, Pulp e altro.

Possibili nomi: Boffer larp, fantasy type, real action larp, ad azione ininterrotta

Caratteristiche:
-Utilizzo di armi innoque
-Utilizzo di trame a più livello
-Convinzione che un live con tanta gente sarà automaticamente migliore perché si svilupperanno autonomamente più trame.
-Azione ininterrotta, in nessun caso salvo emergenze è ben vista l' interruzione del gioco
-Enorme attenzione al lato estetico-evocativo
-Discreto peso logistico nell' organizzazione di un evento

Commento mio:
Personalmente trovo poco adatto il termine "boffer larp" visto che la principale ragione del successo di questa "scuola" in Italia è la scarsa intrusività del sistema (non devi fermarti per "usarlo"), le trame a più livelli e la possibilità di riuscire a spingere le trame/crearne di nuove al di la di quanto creato dallo staff (non che sia esente da difetti, ma mica ha successo per quelli no?).
Un live in cui fosse previsto il "time freeze" da regolamento quando avvengono certe azioni innaturali parte dell'ambientazione o in cui c'è un unico gruppone e un' unica linea narrativa difficilmente sarebbe accettabile a chi fa sua questa scuola, che si usino spade  gommose o no.
Personalmente sono "nato" in questa scuola e i termini che sento  più adatti sono real action larp o  ad azione ininterrotta


Il secondo stile è oggi secondo, ma negli anni 90 era probabilmente il più diffuso

Possibili nomi: Vampire type, teatrali, GDR giocati in piedi
-Viene ripreso pari pari il sistema di gioco tabletop con giusto qualche semplificazione, nel caso di conflitti viene fermato il tempo di gioco, in modo da poter usare il sistema.
-Rispetto quasi fanatico di un ambientazione della White Wolf (e forse dei miti di Cthuluh)
-Convinzione che "meno si usa il sistema meglio è"
-Pochissima innovazione tecnica anche a causa del voler mantenere riferimenti pesanti al sistema di gioco cartaceo, in tempi recenti alcune campagne hanno introdotto elementi di azione ininterrotta.
-Solitamente il gioco nel caso di conflitti viene interrotto, il conflitto viene risolto (morra cinese, carte o altro) e poi riprende.

Qui devo ancora capire quanto sono rilevanti live non su Vampiri che adottano le stesse tecniche ma non rientrano nella stessa cornice culturale, tempo fa ho parlato con un ragazzo che voleva creare un cyberpunk con le tecniche di vampire (fermi il gioco, risolvi e riprendi il gioco).

Il meno diffuso... In Italia.

 Possibili nomi: Freeform, Nordic Type, live a schede, live solo parlati, Murder party type,  Ciuchini type

-Scarsa innovazione in Italia, ma pesante assimilazione di idee e tecniche straniere
-Scarsa attenzione all'aspetto estetico-evocativo (di solito si accontentano di "dare un' idea)
-Solitamente i live sono scarsamente impegnativi sotto il profilo logistico, anzi tipicamente molti sono giocabili in una stanza (non tutti).
-Tendenza a fare eventi da poche persone e autoconclusivi
-Convinzione  che un live con meno persone sia maggiormente adatto a essere immersivo ed efficace
-Filosofia diffusa "io gioco per la storia" "bisogna giocare per la storia" che si contrappone al "io mi gioco il personaggio prima di tutto" delle altre due scuole.
-Tendenza ad affrontare tematiche di carattere sociale o emotivo
-I sistemi di gioco sono parte integrante della partita e piuttosto leggeri
-Maggiore tendenza ad "andare in giro" per provare live di appartenenti alla stessa scuola rispetto alle altre due.

Commento mio:
Questo sarà anche lo stile meno diffuso in Italia ma si rifà attualmente a varie correnti in giro per il mondo, quindi definire un live tipo è parecchio difficile.

Aspetto commenti ^^
Un punto tra quelli che ho usato per definire le varie scuole non vi convince? Criticate pure! In modo costruttivo.
Qualcosa non vi è chiaro? Chiedete pure! Mi fate un piacere.
Sto cercando di condensare in un articolo modi di fare,  pensieri ed emozioni di centinaia di persone, e vorrei farlo nel modo più esatto possibile, se qualcuno non si riconosce in quanto ho scritto o ritiene io abbia dimenticato qualcosa di vitale, posso solo ringraziare se mi avvisate.

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite]Autore: Grifone[/cite]Il secondo stile è oggi secondo, ma negli anni 90 era probabilmente il più diffuso
--- Termina citazione ---

Il mio articolo parlerà proprio di questo. Penso ad un nome "di categoria" e poi ti dico. E se mi dimentico, whisperami un "e allora?" ^_-

P:

--- Citazione ---[cite]Autore: Grifone[/cite]Sto cercando di condensare in un articolo modi di fare,  pensieri ed emozioni di centinaia di persone, e vorrei farlo nel modo più esatto possibile, se qualcuno non si riconosce in quanto ho scritto o ritiene io abbia dimenticato qualcosa di vitale, posso solo ringraziare se mi avvisate.
--- Termina citazione ---


Ok. Allora credo che non ti offenderai se ti dico da praticante di lungo corso in pausa che la terza categoria mi sembra del tutto sballata: metti insieme cose che hanno poco a che fare tra loro, e che quindi spesso cozzano con quelli tra i punti sottostanti che hai elencato pensando a qualcosa d'altro.

L'impressione e' che siano cose che conosci molto poco, perche' come dici tu sono poco diffuse, e magari nemmeno ti piacciono.

Il mio consiglio - visto che non voglio certo mettermi a scriverti io la parte dell'articolo (non sarei nemmeno in grado sui due piedi: per evitare errori preferirei ridocumentarmi, sentire altre persone della scena, eccetera, e oltretutto sono troppo pigro per farlo) - e' di lasciar perdere, o se proprio vuoi citare per completezza limitati a parlare delle tue esperienze dirette ed evita di fare di tutta l'erba un fascio per la tanto curiosa quanto perniciosa ossessione che spesso affligge i teorici del gdr di dividere le cose in tre generi, non uno di piu' ne' uno di meno.

Ma sono sicuro che sapra' darti in privato un consiglio migliore il tuo valente editor. ^__^

vonpaulus:
OLA ti segnalo, se la cosa ti può interessare, due tipi di Live Action.
Il primo da una enfasi molto forte al combattimento, si fa quasi solo quello, e l'impegno fisico è notevole: un esempio tipico è Campo Marzio, armi di metallo e legno ragionevolmente imbottite,. elmi obbligatori scudi di legno etc.
Il secondo è nato in Europa ed ora si è diffuso anche in Italia, anche se mi dispiace di non aver partecipato all'evento primo. Si chiama Risveglio Etrusco si tratta di Live a fortissima connotazione storica in cui gli aspetti della rievocazione e della fedeltà filologica sono estremizzati (ad. esempio si dorme in tende storiche e si mangia in ciotole di legno), e si fa uno sforzo (non sempre condiviso) di agire e ragionare come un personaggio storico. All'apparenza potrebbe assomigliare alla prima tipologia ma in realtà si sta facendo lo sforzo di differenziarlo perché: non si va e non si deve mai andare fuori gioco, non esiste interruzione (salvo che per sicurezza e limitatamente alle persone coinvolte), inoltre dai giocatori ci si aspetta una vasta conoscenza del periodo e del pensiero storico e l'immedesimazione nel personaggio.

saluti
PAOLO

Ivano P.:
Rispondo a P

Non mi offendo, ma io con questa divisione sociale dell'ambiente ho avuto più volte modo di sbatterci la faccia.
Ne so comunque abbastanza, ne ho fatti vari di orribili e ottimi, quindi non è sparata a caso.
E tu stesso ti sei riconosciuto in quella categoria.

Sono ben propenso a migliorare, ma visto che mi baso sulla conoscenza di varie persone ti devo almeno chiedere di criticare i punti che trovi fallati.

ad Esempio


--- Citazione ----Filosofia diffusa "io gioco per la storia" "bisogna giocare per la storia" che si contrappone al "io mi gioco il personaggio prima di tutto" delle altre due scuole.
--- Termina citazione ---


Su questa cosa ho sbattuto  la faccia più volte, mi è stata pure confermata da terzi, è un tratto distintivo sicuro. Magari qualcuno lo sente meno ovviamente.

Per dire, la maggior parte dei live del 1° genere hanno i mostroni a tempo da me o nel Cyberpunk di Modena non ne vedrai mai, immagino che potrebbe (per dire) esserci una corrente pro e contro i jeepform nel 3° tipo.
Sono assolutamente coscente di questo.

Ma va bene, mi basta dare un idea visto che poi vado sul sociale. Nel momento in cui una persona che ha conosce solo uno dei tre stili o ha sempre snobbato gli altri inizia a capire e magari ad essere incuriosita dagli altri, ho tolto un mattone di muro.

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

Vai alla versione completa