Autore Topic: Vampiri ed emotività  (Letto 5429 volte)

Mauro

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Vampiri ed emotività
« il: 2010-06-24 16:10:15 »
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[cite]Autore: Hasimir[/cite]Altrimenti avremmo uno zombie ... forse meno meccanico ed animale, ma comunque uno zombie, una creatura priva di pensiero creativo e reattività emozionale

Almeno secondo alcune interpretazioni comunque basate sui manuali, i Vampiri provano alcune emozioni negative (la Frenesia), ma poi nulla; non a livello di creatura statica e immutabile, ma comunque emotivamente abbastanza morta.
« Ultima modifica: 2010-06-28 14:29:45 da Mauro »

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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Vampiri ed emotività
« Risposta #1 il: 2010-06-24 16:17:46 »
questo andrebbe vagliato a seconda del setting (Masquerade / Requiem) e controllando bene i manuali.
ricordo idee simili, ma sempre puntualmente stroncate dall'attenta lettura dei manuali ... almeno in Masquerade, alla fine di lunghe e accese discussioni basate sul nulla e azzerata dalla semplice lettura dei manuali, i vampiri non hanno nessun limite emozionale nè sensoriale.

In VtM i vampiri provano piacere, dolore, caldo e freddo, provano gusti e odori ed hanno la capacità di distinguere ed esprimere preferenze a riguardo.
Sono inoltre perfettamente "umani" nel provare ogni genere di sentimento ed emozione, salvo ovviamente seguire un naturale percorso di evoluzione ed a volte de-sensibilizzazione che anche ogni umano subisce nel corso degli anni, accumulando esperienze belle, brutte, traumatiche, etc.
Parlo di de-sensibilizzazione perchè il mondo vampirico è in genere brutale, traumatico e "crudele" ... e se sopravvivi te lo sorbisci per anni, decenni e secoli :P

In VtR sono meno ferrato su QUESTO aspetto, non ci posso mettere la mano sul fuoco, ma non mi sembra ci sia nulla di diverso rispetto alla versione Masquerade.
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Vampiri ed emotività
« Risposta #2 il: 2010-06-24 16:33:46 »
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[cite]Autore: Mauro[/cite]
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[cite]Autore: Hasimir[/cite][p]Altrimenti avremmo uno zombie ... forse meno meccanico ed animale, ma comunque uno zombie, una creatura priva di pensiero creativo e reattività emozionale[/p]
[p]Almeno secondo alcune interpretazioni comunque basate sui manuali, i Vampiri provano alcune emozioni negative (la Frenesia), ma poi nulla; non a livello di creatura statica e immutabile, ma comunque emotivamente abbastanza morta.[/p]

Forse qualche Matusa. Gli anziani si scannano solo per fare bella figura o per sminuire gli altri davanti a tutti. Le Ancille leccano culi a velocità stratosferiche, mentre i Neonati sono delle specie di mine vaganti
Ma quando mai abbiamo giocato un vampiro senza emozioni, VERAMENTE
Ma in quale libro Dracula era "senza emozioni"?
In quale film il vampiro era "apatico"?

Di tutta la letteratura e la filmografia che c'è in giro, i Vampiri son SEMPRE creature tormentate dalle emozioni molto umane, magari esagerate in alcuni tratti e inesistenti in altri, ma sempre creature dalle forti emozioni.
Non so da dove venga questa cosa del "vampiro statico e senza mordente".

Mauro

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Vampiri ed emotività
« Risposta #3 il: 2010-06-24 16:43:06 »
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[cite]Autore: leilond[/cite]Di tutta la letteratura e la filmografia che c'è in giro, i Vampiri son SEMPRE creature tormentate dalle emozioni molto umane, magari esagerate in alcuni tratti e inesistenti in altri, ma sempre creature dalle forti emozioni

Se il gioco si allontanasse da questo non credo sarebbe un problema, sarebbe semplicemente un altro canone.

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[cite]Autore: leilond[/cite]Non so da dove venga questa cosa del "vampiro statico e senza mordente"

Non "statico e senza mordente", ma che non prova emozioni (almeno, non quelle positive); a memoria ne parla nei manuali.

Vampiri ed emotività
« Risposta #4 il: 2010-06-24 17:00:30 »
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[cite]Autore: Mauro[/cite]Non "statico e senza mordente", ma che non prova emozioni (almeno, non quelle positive); a memoria ne parla nei manuali.

Caspita... cosa intendi con questa frase?
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Vampiri ed emotività
« Risposta #5 il: 2010-06-24 17:43:00 »
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[cite]Autore: Mauro[/cite]
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[cite]Autore: leilond[/cite][p]Di tutta la letteratura e la filmografia che c'è in giro, i Vampiri son SEMPRE creature tormentate dalle emozioni molto umane, magari esagerate in alcuni tratti e inesistenti in altri, ma sempre creature dalle forti emozioni[/p]
[p]Se il gioco si allontanasse da questo non credo sarebbe un problema, sarebbe semplicemente un altro canone.[/p]
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[cite]Autore: leilond[/cite][p]Non so da dove venga questa cosa del "vampiro statico e senza mordente"[/p]
[p]Non "statico e senza mordente", ma che non prova emozioni (almeno, non quelle positive); a memoria ne parla nei manuali.[/p]

Ma si... ce l'ho qui con me... parla di quei vampiri più vecchi, che si nascondo alla vista, di cui si parla più che incontrarli
A me pare che si tratti più del colore di fondo, che dei personaggi... come se tu volessi fare un GdR su D&D e i personaggi fossero solo Antichi Arcimaghi Elfici... Carino per carità, ma non direi che è la versione coerente dell'ambientazione D&D

Mauro

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Vampiri ed emotività
« Risposta #6 il: 2010-06-24 21:17:30 »
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[cite]Autore: khana[/cite]
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[cite]Autore: Mauro[/cite][p]Non "statico e senza mordente", ma che non prova emozioni (almeno, non quelle positive); a memoria ne parla nei manuali.[/p]
[p]Caspita... cosa intendi con questa frase?[/p]

Semplicemente che un personaggio può cambiare e interessare anche se non prova emozioni positive.

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[cite]Autore: leilond[/cite]parla di quei vampiri più vecchi, che si nascondo alla vista, di cui si parla più che incontrarli

Non parla da nessuna parte, in nessun manuale, del fatto che i Vampiri in generale hanno quella caratteristica? Può essere che ricordi male, o che mi confonda con Requiem (se in Requiem è cosí), ma mi pareva ci fosse qualcosa in merito.

Vampiri ed emotività
« Risposta #7 il: 2010-06-25 14:38:11 »
Io ricordo di aver letto sul manuale di VtM, nelle pagine del fluff iniziale (credo) che un vampiro ha tutte le percezioni sensoriali e le emozioni "ingrigite", impoverite. Tranne per quanto concerne il sangue (di cui sente benissimo il sapore e l'odore) e per quanto concerne la Bestia (frenesia & co.).
Questo processo di desensibilizzazione inizia con l'Abbraccio e diviene sempre più potente e pervasivo con l'aumentare dell'età.

Tuttavia, nel gioco giocato, ho sempre trovato interessante non tanto il fatto in se e per se di avere o meno emozioni forti, quanto il sentire la mancanza di queste emozioni.
Avete presente il classico Anziano Toreador (o chi per lui) che non riesce a creare opere "con del sentimento", nonostante tutto l'impegno che ci possa mettere?
L'Anziano non prova più emozioni, ma nonostante questo si ritrova in situazioni estremamente frustranti... A prescindere dal fatto che provi ancora qualcosa o meno, è frustrato.

Vero è che, comunque, il discorso delle emozioni e delle percezioni si perdeva dalle prime pagine del manuale in poi. C'era "in teoria", ma poi a livello di meccaniche e procedure non stava da nessuna parte... Nella mia esperienza è sempre stato qualcosa da delegare alle descrizioni del master, o all'interpretazione del giocatore (qualsiasi cosa essa voglia dire...).

Piccolo OT: sarebbe interessante discutere di come far percepire questa frustrazione del personaggio direttamente al giocatore... Nel SS si potrebbe farlo passare attraverso il refreshment delle Pool, forse... Sicuramente a riguardo c'è molto da imparare da LMVcP. Continuerò a rifletterci.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Vampiri ed emotività
« Risposta #8 il: 2010-06-25 15:00:22 »
A parte la contraddizione in termini nel dire che il vampiro non prova emozioni e ne è fortemente frustrato, come se la frustrazione non avesse niente a che fare con le emozioni, una cosa è dire che il vampiro tende ad avere le percezioni "ingrigite" (e quindi necessita di emozioni forti per percepire, da qui la depravazione in tutte le direzioni dei vampiri, sempre in cerca di qualcosa di forte, grandi poteri, grandi umiliazioni, grandi conquiste, grandi vittorie, tutto grande perchè se no sento poco), una diversa è dire che i vampiri non sentono niente

Io direi che, stando al fluff del manuale, il vampiro è naturalmente portato a giudicare meno forti le emozioni, proprio per via del suo essere "immortale" (dadi permettendo :D), e per questo cerca continuamente emozioni forti, eventi al limite... alla fin fine mi pare più vivo di molti vivi

Vampiri ed emotività
« Risposta #9 il: 2010-06-25 15:02:48 »
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[cite]Autore: leilond[/cite]alla fin fine mi pare più vivo di molti vivi

More human than human.
E' il filo portante di tutto il WoD.
« Ultima modifica: 2010-06-25 15:03:00 da khana »
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

vonpaulus

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Vampiri ed emotività
« Risposta #10 il: 2010-06-28 14:22:55 »
il vampiro prova le emozioni, anche se nei manuali sembra che si siano riferimenti contrari, perché senza emozioni non avrebbero senso le premesse sociali che portano i vampiri a strutturarsi come da ambientazione.
In realtà tutti i vampiri provano emozioni, quando in letteratura si parla di esseri senza emozioni si fa più riferimento all'assenza di concetto di bene e di male o all'incapacità di provare gioia.

Infine noi giocatori siamo umani e non riusciremmo a "giocare" nulla di fortemente non umano (senza emozioni o con emozioni completamente diverse dalla nostre).

Mauro

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Vampiri ed emotività
« Risposta #11 il: 2010-06-28 14:44:07 »
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[cite]Autore: vonpaulus[/cite]il vampiro prova le emozioni, anche se nei manuali sembra che si siano riferimenti contrari, perché senza emozioni non avrebbero senso le premesse sociali che portano i vampiri a strutturarsi come da ambientazione

Il problema è il solito: quando i testi di riferimento danno indicazioni contrarie, tutto e il suo contrario può essere vero.
La struttura per esempio direi che è possibile anche senza emozioni positive (torno a sottolinearlo: la Frenesia non è esclusa, per esempio): una simile gerarchia può basarsi sul potere e la Masquerade può basarsi sulla volontà di sopravvivere, eventualmente sulla paura (che non è un'emozione positiva) di essere sterminati, come stava capitando nei Secoli Bui.

P.S.: cambiato titolo per facilità di ricerca.

Vampiri ed emotività
« Risposta #12 il: 2010-06-28 15:11:20 »
Mauro, occhio però. Stai dando valori di "positivo" e "negativo" che sono fortemente indirizzate a livello culturale e personale.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Mauro

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« Risposta #13 il: 2010-06-28 15:38:04 »
Questo sicuramente; ora non ricordo le citazioni esatte, ma il senso mi pare fosse che non provano amore, amicizia, ecc., mentre provano rabbia, paura, ecc.

Emanuele Borio

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« Risposta #14 il: 2010-06-28 15:57:56 »
Beh come al solito c'è il fatto che ognuno ha la sua visione di Vampiro, e non è che la WW sia stata chiara. Per esempio in alcune parti dice che un Vampiro può provare solo le emozioni che ha già provato precedentemente in vita, poi dice anche che i Vampiri anziani perdono le emozioni, ecc...

Io personalmente sono innamorato dal Vampiro stile Anne Rice, perciò direi che mi piace una cosa del tipo sentimenti umani se non anche più evidenziati e melanconici, ovviamente una desensibilizzazione sui particolari eventi della morte, dell'omicidio e del sangue, per forza di cose.
Cioè, vedo bene un Vampiro che non prova niente a vedere morire i mortali così come a ucciderli, che però dà di matto se rischia di perdere un fragile legame con un amico o un infante, per dire. Anzi, mi piacciono soprattutto le emotività particolari legate al fatto che la solitudine e l'eternità ti rendono più facilmente contagiabile dai piccoli drammi, così come crisi di identità, ecc...
Ciao, sono Meme! - Fanmail 64 - DN=2 - Ingegnere delle Scienze Agrarie, Contadino, Nerd di Professione.

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