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Vampiri ed emotività
vonpaulus:
il vampiro prova le emozioni, anche se nei manuali sembra che si siano riferimenti contrari, perché senza emozioni non avrebbero senso le premesse sociali che portano i vampiri a strutturarsi come da ambientazione.
In realtà tutti i vampiri provano emozioni, quando in letteratura si parla di esseri senza emozioni si fa più riferimento all'assenza di concetto di bene e di male o all'incapacità di provare gioia.
Infine noi giocatori siamo umani e non riusciremmo a "giocare" nulla di fortemente non umano (senza emozioni o con emozioni completamente diverse dalla nostre).
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: vonpaulus[/cite]il vampiro prova le emozioni, anche se nei manuali sembra che si siano riferimenti contrari, perché senza emozioni non avrebbero senso le premesse sociali che portano i vampiri a strutturarsi come da ambientazione
--- Termina citazione ---
Il problema è il solito: quando i testi di riferimento danno indicazioni contrarie, tutto e il suo contrario può essere vero.
La struttura per esempio direi che è possibile anche senza emozioni positive (torno a sottolinearlo: la Frenesia non è esclusa, per esempio): una simile gerarchia può basarsi sul potere e la Masquerade può basarsi sulla volontà di sopravvivere, eventualmente sulla paura (che non è un'emozione positiva) di essere sterminati, come stava capitando nei Secoli Bui.
P.S.: cambiato titolo per facilità di ricerca.
Davide Losito - ( Khana ):
Mauro, occhio però. Stai dando valori di "positivo" e "negativo" che sono fortemente indirizzate a livello culturale e personale.
Mauro:
Questo sicuramente; ora non ricordo le citazioni esatte, ma il senso mi pare fosse che non provano amore, amicizia, ecc., mentre provano rabbia, paura, ecc.
Emanuele Borio:
Beh come al solito c'è il fatto che ognuno ha la sua visione di Vampiro, e non è che la WW sia stata chiara. Per esempio in alcune parti dice che un Vampiro può provare solo le emozioni che ha già provato precedentemente in vita, poi dice anche che i Vampiri anziani perdono le emozioni, ecc...
Io personalmente sono innamorato dal Vampiro stile Anne Rice, perciò direi che mi piace una cosa del tipo sentimenti umani se non anche più evidenziati e melanconici, ovviamente una desensibilizzazione sui particolari eventi della morte, dell'omicidio e del sangue, per forza di cose.
Cioè, vedo bene un Vampiro che non prova niente a vedere morire i mortali così come a ucciderli, che però dà di matto se rischia di perdere un fragile legame con un amico o un infante, per dire. Anzi, mi piacciono soprattutto le emotività particolari legate al fatto che la solitudine e l'eternità ti rendono più facilmente contagiabile dai piccoli drammi, così come crisi di identità, ecc...
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