A parte le cagate, proviamo a pensare di essere Vampiri, non quelli idioti di Twilight, ma il buon vecchio immortale che crepa di solitudine e deve ammazzare tutti i giorni, per l'eternità.
Ecco, secondo voi, dopo un pò, il cervello non è un pò sovraccaricato? Non si sente il bisogno di obliarsi da un mondo che cambia a una velocità inverosimile e in cui non c'è spazio per noi? Anche solo l'idea dell'eternità, non vi atterrisce? Non vi sembra intollerabile? Pensate alla monotonia, a avere una mente che contiene secoli di ricordi, emozioni, nottate tutte uguali, ecco... Non si sente il bisogno di staccare la spina, di trovare qualcosa di simile alla morte?
Ecco secondo me, molto seriamente, da dove proviene il bisogno dei Vampiri anziani di andare in Torpore. Come possiamo noi comprendere la psiche di un essere che ha visto passare i secoli, ha visto cambiare il pensiero umano talmente tanto che gli sembra di vivere su Marte? Vivendo un'esistenza ai margini della società, accompagnato solo da gente che ha una paura folle di lui o al limite da infanti che prima o poi, anche solo per noia lo abbandoneranno? Ecco, non so se vi siete mai annoiati a morte per una settimana.
Se sì, pensatelo per 300 anni.
Io come minimo desidererei mettermi in un sarcofago per l'eternità, con i ricordi che svaniscono e la totale assenza di pensieri, emozioni, sogni.
Ecco, sta qui probabilmente il bisogno del Torpore, senza contare anche le questioni fisiologiche non molto comode.
Secondo me questa visione si avvicina abbastanza a un pensiero coerente e plausibile ^^
