[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]l'ambientazione di vampiri presenta personaggi forse non adatti ai rapidi cambiamenti richiesti dalle chiavi. Il vampiro è un essere statico che fatica a cambiare
sapete che questo è un nonsense, vero?

ogni singolo setting WhiteWolf è creato per dire tutto e il contrario di tutto ... la visione statica del vampiro è solo una interpretazione fra tante.
Così come per WtF avete SCELTO gli argomenti che vi interessavano, così si dovrà fare per Vampire (io penso sempre a Masquerade, ma Requiem è uguale

)
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Ma proviamo a vedere il punto specifico: personaggi statici.
Il "problema" è che l'ambientazione su questo specifico punto racconta un mare di cazzate XD
Mi spiego...
da romanzi e manuali si delineano figure eterne, fuori dal tempo, che impiegano decenni solo per fare una burla ad un rivale... poi però al vaglio dei fatti solo i più anziani (vogliamo dire i Matusa?) sono effettivamente così... e poi neanche tanto

Tutti gli altri sono immortali che però pensano ed agiscono in termini più che umani!
Gestiscono notte per notte i propri interessi, affrontano problemi, rivalità complotti ed intrighi su scala assolutamente locale ed immediata, etc...
Le cazzate emergono quando i manuali ti dicono, senza spiegare nulla, che "
c'è da secoli un vampiro dietro a Central Park" ma poi ovviamente lo impicciano in mille intrighi molto "
alla mano".
Ed è ovvio... se sei il centro di un impero o anche solo di una piccola attività PER FORZA sarai impegnato ogni notte in mille faccende.
La staticità della vita vampirica è un'illusione creata perchè, nella fiction, fa figo il vampiro centenario che passa 10 anni a guardare un quadro in salotto ... ma poi se quello stesso vampiro volesse fare qualsiasi cosa (compreso preservare salotto e quadro da guardare) dovrebbe fare MILLE cose!
E questo solo dal lato pratico/esteriore.
Dal lato emotivo/interiore ribadisco che prima di arrivare alla decennale contemplazione di un batuffolo di polvere l'individuo-vampiro passa (idea corroborata da ogni fiction, setting ufficiale compreso) un'intera esistenza a scendere a patti con ciò che è diventato.
L'idea contraria esiste UNICAMENTE nel gioco giocato, non nella fiction a cui tale gioco si ispira... come mai?
Perchè ovviamente le regole penalizzano e non supportano in alcun modo il gioco basato sull'interiorità e premiano l'azione, la politica ed i pallini sui poteri ... i giocatori sono (come al solito) ad un gioco estremamente safe, archetipico e superficiale.
A queste condizioni è OVVIO che i personaggi giocanti siano sagome di cartone prive di profondità e margine di cambiamento, ideati per identificarsi in una personalità-macchietta che ha il solo compito di fare da fermacarte narrativo

Se il mio PG è un "cinico libertino" posso illudermi che quella sia la sua personalità, ed attenermi ad essa per ricevere il "gettone interpretazione" che mi fa sentire tanto friccicore nel cuore... ma se invece esco dall'archetipo facendo altre scelte, che mi resta?
non ho punti fermi, non ho spessore, ho solo 3 pallini di Potenza

Cambiando il regolamento (e con esso il sistema) sottostante questo limite scompare.
Ogni vampiro torna ad essere una PERSONA, e lo puoi giocare benissimo in chiave SS.
Poi magari gli si può immaginare addosso un qualche genere di "end game" per cui più invecchia e più si fossilizza ... una roba così ... ma tutta la fiction di riferimento, salvo i sopracitati paradossi funzionali, presuppone individui più che umani e mutevoli.
Esseri di grandi passioni e di grandi cambiamenti interiori.
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La dimensione di GIOCO di vampiri è sempre stata assolutamente umana.
Piccole persone con grandi ambizioni che si trovano in mano un potere superiore a quello umano, ma cagatina rispetto a chiunque non-umano li circondi

(in effetti FIASCO calza bene qua

)
Persone che vivono notte dopo notte, e cambiano tantissimo ogni notte, perchè ogni notte affrontano l'orrore di essere non-morti, di bere sangue, di essere preda di una bestia, di essere tagliati fuori dalla società mortale etc
I grandi ed immutabili antichi non sono mai parte del gioco vero... sono parte dello scenario di sfondo, sono più entità astratte che non persone ... è come dire che oggi piove, o che c'è stato un terremoto.
Il vampiro GIOCABILE è sempre unicamente stato il vampiro medio-giovane.
Ed anche se sulla carta un PG poteva essere particolarmente vecchio, ciò era puro colore ed alla fine lo si giocava comunque come un qualsiasi neonato o ancilla... solo con più punti (e a volte nemmeno quelli).
Addirittura passando da Masquerade a Requiem i designer hanno sanzionato da regolamento il ciclo dell'eterna Ancilla.
Ottieni potere fino ad un certo punto, poi DEVI andare a dormire (perchè si... le ragioni da fiction e da regole per farlo erano semplicemente idiotiche), dormendo torni debole, e ricominci da capo

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Morale: secondo me Vampire è fattibilissimo in SS, basta decidere quali elementi tenere e focalizzare.