Autore Topic: Una storia di intimo orrore (la mia)  (Letto 2057 volte)

Michael Tangherlini

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Una storia di intimo orrore (la mia)
« il: 2010-06-22 22:56:25 »
Come avrete avuto modo di leggere, sono stato candidamente messo da parte dal mio (ormai ex-) gruppo.
Ecco come sono andate le cose (riassumendo). Il gruppo si stava gestendo 3 differenti campagne: una pseudo-storica (D&D 3.0), una cyber-trash (d20 Modern, la mia) e una più smaccatamente fantasy (D&D 3.0). La prima di queste avrebbe dovuto essere la principale, ma l'assenza del DM che se ne dedicava l'ha fatta slittare per mesi e mesi, fino a un paio di mesi fa circa, quando si è deciso di affidarla ad uno degli altri giocatori. Faccio un paio di sessioni e mi rendo conto che lo stile di conduzione (partecipazionismo spintissimo) adottato dal DM (fra l'altro lo stesso identico stile del DM originario, se non erro su sua indicazione) non mi diverte per niente. Lo dico alla fine della serata ad un altro giocatore (il DM dell'avventura fantasy), che concorda con me.
Poco tempo dopo faccio coming out e candidamente dichiaro che la campagna non mi diverte: se loro vogliono giocarci mi va benissimo, ma io non sarei venuto; sarei passato volentierissimamente a giocare alle altre due, però, che mi divertivano.
In due mesi non si è fatto altro che giocare a quella campagna; non solo: nessuno ha mai paventato la possibilità di giocare ad altro (come se non fossi mai esistito), ma quando alcune volte uno dei giocatori (molto legato al DM originario) dava forfait non ci si vedeva neanche.
Vi chiederete: ma loro si divertivano a giocare con me? Mi è stato detto più volte di sì, e così mi è sempre sembrato. Evidentemente, o mi hanno preso per il culo beatamente tutto il tempo o c'è stata qualche volontà che non poteva essere contrastata dagli altri.
In breve, mi sono dis-iscritto dalla mailing list allestita per coordinare le nostre sessioni. Tutti hanno il mio numero: qualcuno mi ha mai contattato, secondo voi, per chiedermi che fine avessi fatto?
Ecco la mia piccola storia dell'orrore.
My body is a cage / My mind holds the key (Peter Gabriel - My body is a cage)

Una storia di intimo orrore (la mia)
« Risposta #1 il: 2010-06-23 00:04:32 »
Posso fare l'avvocato del diavolo?
Magari non gli stavi tanto simpatico, ma nemmeno antipatico, ma sapendo che, detto proprio da te a loro, a te non divertiva giocare con loro in QUEL MODO, ti hanno messo da parte e loro hanno continuato con quello con cui si divertivano di più/gli aggradava ancora.

Io e alcuni amici abbiamo bellamente fatto fuori un master che gestiva WoW D&D 3.x con noi (eravamo 6 + il master).
Portava il laptop alle sessioni e con la scusa di poterci descrivere meglio l'ambientazione [e sarebbe da aprire un thread a parte sul fatto di avere spaccature sociali e di dinamiche di narrazione/sviluppo in un gruppo fra chi gioca e conosce esaustivamente un'ambientazione come WoW da mesi o anni e chi non ne sa niente...] passava il tempo anche a giocare a WoW e distrattamente "cagarci" ogni tot.

Finita la mini-campagna - con combattimento epico fra 2 PNG superpompatissimi e i nostri PG a fare da spettatori - abbiamo chiuso lì (era anche qualche giorno prima delle vacanze di pasqua) con frasi come "Beh, vediamo se poi ricominciamo, dai... almeno che Gabriele non voglia masterizzare lui" [questo lo diceva il Master scemo] e noi "boh, effettivamente Gabriele forse vorrebbe...".
Poi appena entrati in macchina abbiamo deciso di:

1) esautorarlo
2) NON avvisarlo di alcuna nuova organizzazione di partite, gdr
3) esautorare dal gruppo nuovo, che si sarebbe formato 2 settimane dopo, quelli che al gruppo core (quello *nostro* ovvio, visto che sto parlando soggettivamente) non aggradavano più di tanto o erano delle palle al piede.

Nessuno è stato avvisato, la cosa è scivolata via, il master scemo è tornato a giocare a WoW per i fatti suoi, gli altri a farsi i fatti loro e noi abbiamo giocato per un 6 mesi ad altro, anche alternando i giochi usati.
Orrore? Quale orrore? A me sembra solo che non avevano così tanto interesse ad averti attorno E sapendo che a te non piaceva giocare in quel modo, ti han messo da parte.

Sicuramente non bellissimo, ma l'ho visto fare in squadre di calcetto, gruppi che fanno soft-air, gruppi di amici e inviti a feste o eventi vari o associazioni.
Quindi mi sembra un po' esagerato parlare di orrore, sinceramente, a parte ovviamente il tuo legittimo sentimento di disgusto dell'esser messo da parte... di che ne hai di ben donde.
« Ultima modifica: 2010-06-23 00:04:59 da Blerpa »

Moreno Roncucci

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Una storia di intimo orrore (la mia)
« Risposta #2 il: 2010-06-23 00:54:02 »
L'orrore non sta magari nel fatto di non giocare più con qualcuno, quanto nella maniera come viene gestita la cosa, e nel fatto che questi atteggiamenti sono la norma più che l'eccezione nel mondo dei gdr...

C'è sempre questo retrogusto da "setta esoterica", "l'esclusione dal gruppo", il fatto di diventare poi una non-persona (come avviene appunto nelle sette...)

Mike, da quanto tempo li conoscevi? Come eri entrato in quel gruppo?
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Simone Micucci

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Una storia di intimo orrore (la mia)
« Risposta #3 il: 2010-06-23 01:03:52 »
Sono abbastanza d'accordo con quello che scrivi Angelo, una sola cosa però:
Citazione
[cite]Autore: Blerpa[/cite]Quindi mi sembra un po' esagerato parlare di orrore


spezziamo anche una lancia a favore di Mike, che probabilmente non la considera una tragedia, ma semplicemente una situazione sgradevole (a giudicare dal contesto in cui è stata postata la cosa, con me che scherzosamente l'ho incitato in un altro topic e il fatto che lui la definisca la sua piccola storia dell'orrore). ^_^
Insomma...si, è esagerato parlare di orrore. Tanto che quasi non sembra parlarne neanche Mike (credo che usi il termine "storia dell'orrore" per ricollegarsi ad altri thread, senza però condividere i lati peggiori di certe situazioni ludiche).


Comunque Mike...sai che la tua situazione non è molto diversa dalla mia?
Il fatto è questo: nel mio gruppo ci sono pochi elementi propositori (almeno dal punto di vista ludico). Quando è venuto a mancare l'apporto di quei pochi (di cui io faccio parte) il gruppo si è ritrovato di meno, fino ad uscire a vuoto di tanto in tanto.

Ora parlerò esclusivamente di questione ludica:
alcune persone non hanno la passione necessaria ad organizzare la partita. Non hanno semplicemente un interesse tale che li spinga a cercare attivamente altri con cui giocare. Trovano piacevole giocare, indubbiamente, ma non sono interessati a parlare di giochi di ruolo, a sbattersi per organizzare, a starsi a chiedere se si sono divertiti di più o di meno, a stare a analizzare se davvero si sono divertiti di più o di meno.
Che dici? Ti portano i conti?
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Una storia di intimo orrore (la mia)
« Risposta #4 il: 2010-06-23 01:06:47 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]L'orrore non sta magari nel fatto di non giocare più con qualcuno, quanto nella maniera come viene gestita la cosa, e nel fatto che questi atteggiamenti sono la norma più che l'eccezione nel mondo dei gdr...[/p][p]C'è sempre questo retrogusto da "setta esoterica", "l'esclusione dal gruppo", il fatto di diventare poi una non-persona (come avviene appunto nelle sette...)[/p][p]Mike, da quanto tempo li conoscevi? Come eri entrato in quel gruppo?[/p]


Moreno scusa, ma io vedo spesso questo modo di fare anche in altre attività sociali.
O voi siete unti dall'educazione sacra (cosa che non è un male, sia chiaro) o ci sono differenti esperienze...

Io non vedo situazione settarie... non gliene fotteva un cazzo di Mike (altrimenti avrebbero reagito altrimenti), sapevano per giunta che non gli piaceva giocare più in quel modo... han fatto gli stronzi e l'hanno evitato e buttato fuori in maniera silenziosa. Come capita fra colleghi al lavoro o ripeto per la centesima volta per altri casi anche fra amici.
Il resto per me è overreacting totale e si prende una cantonata madornale - vittimismo, nes pas? - a metterla giù come una questione di setta.

EDIT: Simone, sono d'accordo con te, ma infatti dico che Mike ha tutti i motivi per essere amareggiato.
Come ho detto sopra, io non sono d'accordo con Moreno che subito nota una per me inesistente situazione particolare settaria.
O altrimenti, "famo" che tutte le situazioni di gruppo da cui si esclude chi non è gradito al gruppo siano situazioni settarie estreme... e famo prima, eh.

EDIT2: Simone, ho sempre notato la stessa cosa nelle maggioranza dei casual gamers di gdr che ho conosciuto, al punto che conosco gente che ha giocato gdr per una decina d'anni senza mai acquistare un manuale e gente che gioca ancora ai gdr (sia tabletop sia live) e si FREGIA di non sapere le regole, perchè "tanto io faccio roleplay e sono interessato a quello".

In realtà, ma penso tutto questo sia materiale per topic a parte, questi giocatori sono più difficili da portare ad alcuni giochi nuovi dei veterani classici da gdr tradizionale.
Di più dei giocatori classici non sopportano l'idea di 1) dover conoscere le regole 2) doverle seguire alla lettera o comunque in giustezza. Per loro è un "limite al roleplay e una cosa ODIOSA".
L'80% di questi giocatori giocano, nella MIA esperienza, live rpg e si fregiano spesso che i live siano più intensi/belli o direttamente più gdr dei tabletop.
Ovviamente la maggior parte di questi giocatori ha il delirio istrionico da esibizionismo/attention-whore syndrome... xD
« Ultima modifica: 2010-06-23 01:20:37 da Blerpa »

Moreno Roncucci

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Una storia di intimo orrore (la mia)
« Risposta #5 il: 2010-06-23 01:29:35 »
Citazione
[cite]Autore: Blerpa[/cite]Moreno scusa, ma io vedo spessissimo questo modo di fare anche in altre attività sociali.


E non hai mai notato come, magari le stesse persone, agiscano in maniera diversa a seconda dell'attività in cui deve avvenire "l'esclusione"?

Il contesto vuol dire molto, e per questo chiesto altre info a Mike. Senza, non posso parlare del suo caso specifico e parlo più in generale

Non sto dicendo che i gdr tradizionali provochino comportamenti "innaturali" o inesistenti altrimenti: anzi, l'atteggiamento è abbastanza tipico, e l'ho detto: è quello di un "gruppo chiuso". Anche un gruppo di amici che si trovino a uscire insieme spesso (se non c'è nessuno che sia abbastanza sincero e domini invece la solita diffusa ipocrisia passivo-aggressiva) si comporta così: le persone che si rivelano dopo un po' sgradite, o che diventano "persone non gradite" a qualcuno socialmente molto forte, non vengono più chiamate e spariscono dal gruppo.  Ma spariscono COMPLETAMENTE (a meno che non ci si veda ancora al lavoro, o a scuola)

La cosa strana, e per me patologica, è vedere questo comportamento da "gruppo chiuso" in un attività come quella dei gdr. Che ci stai a fare a giocare con una persona con cui non usciresti per andare al cinema? E se ci saresti uscito per andare al cinema, perchè chiudere con il gioco porta a chiudere tutto?

E perchè ci sono voluti MESI di gioco per capire che Mike "non andava bene"? Se uno ti sta sulle balle non lo capisci prima?

Non è così con il Calcetto. Se non chiami più qualcuno per giocare a calcetto o lo fai subito,  o i problemi sono extra-calcio e personali (e comunque, anche il calcio in Italia è carico di troppi significati estranei, assenti in altri sport, ma questo è un discorso completamente diverso)

Credi quello che vuoi, Angelo, ma ti garantisco che certi comportamenti considerati "normali" nell'ambiente dei gdr sarebbero di notevole interesse per degli psicologi. E me l'hanno confermato proprio degli psicologi (se solo ci fosse qualcuno disposto a pagare per degli studi seri...)

(tempo fa su Knife Fight c'era un sociologo o psicologo, non ricordo più, che aveva studiato l'associazione di live di Vampiri a cui partecipava per la sua tesi di laurea.  Immagina cosa ha rilevato, visto che è subito diventato una "non persona" anche lui....)
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« Risposta #6 il: 2010-06-23 02:02:24 »
Chiariamoci, io non avverto in QUESTO caso alcuna relativa differenza da quella di altri gruppi sociali legati a varie attività.

Con questo non voglio negare che nel gdr, cosiccome diciamo in alcuni gruppi politici che conosco (Arci e altro) o gruppi religiosi o mi è successo di vederlo anche in ambito softair con alcune persone legate a certe cose, ci siano comportamenti disfunzionali :)

Per il resto, Mike dispiace e su questo siamo tutti d'accordo!

@Simone: ci starebbe un bel topic a parte su quell'argomento dei giocatori casuali che non si vogliono impegnare/smazzare attivamente.

Niccolò

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« Risposta #7 il: 2010-06-23 02:10:20 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Credi quello che vuoi, Angelo, ma ti garantisco che certi comportamenti considerati "normali" nell'ambiente dei gdr sarebbero di notevole interesse per degli psicologi. E me l'hanno confermato proprio degli psicologi (se solo ci fosse qualcuno disposto a pagare per degli studi seri...)


io ho solo descritto il contratto sociale "tipico" di parpuzio ("uno è responsabile della buona riuscita per tutti, e in cambio gli si da fiducia" - queste parole ho usato, non una descrizione particolarmente estrema), e quella si è angosciata come una pazza.

devo dire che però è pazza davvero, quindi conta il giusto...

Simone Micucci

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« Risposta #8 il: 2010-06-23 03:12:17 »
Citazione
[cite]Autore: Blerpa[/cite]@Simone: ci starebbe un bel topic a parte su quell'argomento dei giocatori casuali che non si vogliono impegnare/smazzare attivamente.

ho un pò di cose da dire sull'argomento, ho uno speciale ripostiglio in testa in cui metto le riflessioni sui metodi di partecipazione in gruppo, legate sopratutto all'ambito ludico (le mie riflessioni sul Solar System (tipo "la guida deve dire di no!"), alcune considerazioni su altri giochi e sulle dinamiche degli ultimi 5 gruppi che ho frequentato nel corso del 2009).
Devo fare un pò d'ordine però.
E sopratutto volevo sapere un paio di cose da Mike, che mi fanno casistica.
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Michael Tangherlini

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« Risposta #9 il: 2010-06-23 07:22:19 »
Citazione
[cite]Autore: Blerpa[/cite]Sicuramente non bellissimo, ma l'ho visto fare in squadre di calcetto, gruppi che fanno soft-air, gruppi di amici e inviti a feste o eventi vari o associazioni.
Quindi mi sembra un po' esagerato parlare di orrore, sinceramente, a parte ovviamente il tuo legittimo sentimento di disgusto dell'esser messo da parte... di che ne hai di ben donde.
No, vabbe', "orrore" no; "disgustorama" sì. E' il concetto che non mi va per niente giù: se non ti sto simpatico, dimmelo prima! Non è che muoio se mi dici che non ti va di giocare con me, non ho 6 anni. E poi c'è anche l'amarezza di rendersi conto di certe relazioni sociali...
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Mike, da quanto tempo li conoscevi? Come eri entrato in quel gruppo?
Più di un anno; ho risposto ad un loro vecchio annuncio per la ricerca di giocatori su GdRItalia (guarda un po').
Citazione
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]Che dici? Ti portano i conti?
Ni. Era un gruppo pigro, che non aveva molta voglia di smuoversi (ludicamente parlando) da D&D 3.0 perché non gli andava di imparare nuovi regolamenti (...); per quanto riguarda il resto, io ero il primo a chiedere feedback riguardo le partite, e certe volte erano loro che lo davano di loro spontanea volontà. Quindi direi che concordo solo in parte con la tua ipotesi.
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]E perchè ci sono voluti MESI di gioco per capire che Mike "non andava bene"? Se uno ti sta sulle balle non lo capisci prima?[/p][p][/p]
Hai centrato il punto, Moreno. Prima di iniziare questa campagna c'è voluto più di un anno, durante il quale le ho provate veramente tutte per giocare assecondando i loro gusti perché ci si divertisse tutti. Non potevano dirlo prima? E un'altra cosa che mi sta sulle balle è il silenzio totale dell'altro giocatore che non si divertiva...
Grazie del supporto, ragazzi!

-MikeT
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« Risposta #10 il: 2010-06-23 09:43:54 »
Tranquillo MikeT, gentechegioca è ANCHE un centro di recupero.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

vonpaulus

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« Risposta #11 il: 2010-06-23 10:08:07 »
tendenzialmente sono d'accordo con il Blerpa.
Meglio dire le cose come stanno ma alla fine capita di ridefinere le composizioni dei gruppi sociali. Anzi nel mondo dei giochi la cosa può essere fatta con più brutalità perché l'elemento condiviso è solo il gioco. Se c'è amicizia o anche solo simpatia si può smettere di giocare insieme e continuare a fare altro (cosa che a me è capitata).

EDIT - Quanto al tempo: le mie ex morose ci hanno messe tutte un pò di tempo per capire che non gli piacevo. per fortuna .... :-)

Salut
« Ultima modifica: 2010-06-23 10:09:40 da vonpaulus »

Rafu

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Una storia di intimo orrore (la mia)
« Risposta #12 il: 2010-06-23 16:50:37 »
So che è involontario e una pura coincidenza, ma l'incidentale accostamento tra "relazioni sociali in un gruppo di giocatori" e "relazione con la morosa" nel messaggio di Paolo mi ha colpito con la forza di uno schiaffone in faccia! E il problema è che certe volte è anche un po' vero... XD

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