Leon Morgan (si pronuncia Lìon)
Leon lasciò cadere la borsa della spesa a terra, e un pomodoro, in un improvviso anelito di libertà, scivolò fuori e rotolò qualche metro sul pavimento. Mentre il panico saliva, cominciò ad urlare "Jason! Dove sei? Vieni fuori per favore. Non sono arrabbiato con te." Ma Jason non era in nessuno dei suoi nascondigli preferiti. Non era da nessuna parte nell'appartamento. E d'altronde non poteva nemmeno essere uscito dallo stabile, il portiere lo avrebbe fermato, o comunque l'avrebbe detto a Leon al suo ritorno.
Leon si fermò, e nascose la faccia nelle mani, rendendosi conto di quanto gonfi fossero i suoi occhi e da quanti giorni non si facesse la barba. Poi lentamente, rialzò lo sguardo. Nient'altro aveva senso, quindi doveva affrontare quella cosa. Tornò, a passi titubanti, verso il portale d'ebano. Lo aprì del tutto, quasi trattenendo il fiato, nella flebile speranza che i suoi sensi lo stessero ingannando, che fosse una specie di scherzo di cattivo gusto. Ma non era così, il buio era dannatamente reale, il suo braccio poteva estendersi dove avrebbe dovuto esserci il muro, e un rivolo di aria fredda usciva dall'oscurità. "Jason!" provò a gridare, di nuovo, ma non ci fu risposta. Chiuse gli occhi per un istante, smise di lottare, e prese una decisione. Forse era diventato completamente folle. Ma anche nella follia, per suo figlio non avrebbe lasciato nulla di intentato.
Tornò indietro verso il tavolo, si riempì le tasche con una torcia, un coltellino svizzero, un accendino, un blocchetto per gli appunti, una penna, tre matite, un rotolo di scotch, il camioncino preferito di Jason, e il post-it che gli aveva lasciato. Ne lasciò un altro al suo posto. "Caro Jason, ero preoccupato e sono venuto a cercarti. Se torni prima di me, telefona alla mamma e dille di venirti a prendere. Ti voglio bene, mio piccolo guerriero. Papà."attaccò il post-it al quaderno di Jason, e tornò verso il portale fermandosi un attimo prima della soglia. Lo guardava di sbieco, come per valutare dove colpire.
"Non capisco quello che sta succedendo" disse ad alta voce "ma ho bisogno di trovare mio figlio."
E si incamminò nell'oscurità.