Autore Topic: Live di Chamber Games, qualcuno mi aiuta?  (Letto 2756 volte)

Live di Chamber Games, qualcuno mi aiuta?
« il: 2010-05-27 15:14:27 »
Prendo spunto da quanto esposto in questo thread:
http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=2668

Sono andato sul sito di Chamber Games e ho scaricato Limbo e Club Felis.
( http://chambergames.wordpress.com/ )
Li ho letti, e ne sono rimasto confuso: in quale modo l'azione prende forma e si sviluppa, cosa si presuppone che facciano i giocatori nel corso del Live?

Ho qualche esperienza di gioco e scrittura di live freeform, basati interamente sul dialogo e l'espressione corporea per la realizzazione delle scene senza avvalersi degli artifizi tipici dei regolamenti vampirosi o fantasy, tuttavia in essi, siano murder parties "in ruolo" o altri format più esotici, come minimo viene fornita al giocatore una "traccia" del personaggio più robusta di quella fornita in Limbo o Club Felis, oppure ci sono strumenti che introducono e assistono l'interazione fra i personaggi e la definizione degli obiettivi personali degli stessi.

Il mio timore, di fronte a quanto presentato, è il rischio di staticità, autoesclusione o noia: i giocatori devono, durante il tempo di gioco, definire i propri obiettivi senza mediazione, il tutto mentre superano le difficoltà del "lasciarsi andare" alla recitazione. Ritengo ciò troppo difficile per giocatori alle prime armi (che, tendenzialmente, si isolerebbero, facendo da spettatori ai giocatori più estroversi, per via del non sapere cosa provare a fare), e troppo dispersivo per giocatori esperti (che interagirebbero e creerebbero situazioni, per trovarsi ad un certo punto a percepire l'assenza di motivazioni, motori di gioco o spunti).

Per intenderci con un esempio, trovo che in Dubbio ci siano invece *un oceano* di spunti per "portare avanti la faccenda": il gioco ti dice cosa fare, quando farlo, come costruire le scene e la loro sequenza, chi è e tendenzialmente cosa vuole il tuo personaggio, e molto altro, pur lasciando ampissime libertà al giocatore sul fronte delle scelte.

Qualcuno che li ha giocati potrebbe dissipare i miei timori, magari raccontandomi qualche AP in merito? Ho la marcata sensazione di essermi perso qualcosa.

Post-scriptum: il flavour di Club Felis è *meraviglioso*. Non so se giocarlo as-is o aggiungere di mio un maggiore spessore e indirizzamento ai personaggi. Del resto, non sarei il primo: sul sito di Chamber Games, fra i commenti al post del gioco, v'è il racconto di una partita in cui, prima dell'inizio del gioco, "[...] every player chose 2 positive contact with another characters and 2 negative contact with another characters for basic social dynamics in larp."

Rafu

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Live di Chamber Games, qualcuno mi aiuta?
« Risposta #1 il: 2010-05-27 18:41:47 »
Io Limbo l'ho giocato e mi è piaciuto. Il "gioco" lo "fanno" i giocatori stessi — dopo essersi creati i personaggi — ma l'organizzatore ha un valido "spazio di intervento", o forse meglio dire di interazione con gli altri. Non vedo in che cosa l'impostazione sia insolita, in effetti...

C'è da dire che io l'ho deliberatamente giocato con un forte "bleed in", creandomi un PG molto poco dissimile dal me stesso reale, e questo ha contribuito a rendermi la situazione interessante.

Dario Delfino

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« Risposta #2 il: 2010-06-24 12:46:59 »
Il 29 Maggio ho festeggiato il mio compleanno secondo i miei piani: giocando!
Ho eliminato dal programma playstation e wii perchè volevo puntare molto sul gdr "live". Ero pronto per freeform soapopera, ma avevo paura che non funzionasse bene (troppo tempo ad "organizzare cosa succederà") perchè non ho alcuna esperienza.
La mia scelta alla fine è ricaduta su LIMBO, appunto.

Ti dirò che condivido le tue perplessità, Diego. Il "regolamento" è molto scarno e molto, forse tutto, è lasciato nelle mani dei giocatori. Cioè: cosa devono fare? Qual è lo scopo? Quando finisce? In teoria tutto potrebbe essere facilmente autogestibile, magari con qualche aiuto da parte dell'organizzatore che "divide le scene" portando in gioco uno dei biglietti. Il rischio, però è che i giocatori si guardino in faccia senza sapere cosa dire o cosa fare. Noia per tutti, insomma.
E come equilibrare i giocatori più estroversi con i più timidini? Lasciati a loro stessi c'è il rischio che il timido... taccia - o quasi - per tutto il tempo.

Insomma, non avevo fiducia nei giocatori, essendo tutti totalmente inesperti (come me, del resto).

Allora ho inserito parpuzio nel chamber e l'ho stravolto tutto quanto. Alla fine è andato BENISSIMO: TUTTI si sono divertiti, hanno partecipato attivamente ed hanno spontaneamente detto che gli piacerebbe farlo un'altra volta. Quindi successo totale!
Però è evidente che il successo è dovuto quasi per intero a me che ho coordinato, ed a loro che... si sono messi in gioco. Nessuno di loro ha detto "no, io non lo voglio fare, mi sembra una cosa stupida" eccetera; anche i più timidi hanno voluto... provarci.

Questo significa, secondo me, che LIMBO (non me la sento di generalizzare su tutti i live chamber games, perchè alcuni mi sembrano assai più chiari - ad es il terrificante stranger in the park... -) è dedicato a chi sa GIA' cosa fare, come giocare, come creare, immedesimarsi ecc. E' dedicato ad "esperti", dico io.
Dario Delfino

Dario Delfino

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« Risposta #3 il: 2010-06-24 13:11:00 »
Ecco com'è andata:

A casa mia avevo uno spazio PERFETTO in cui poter giocare ad improvvisare. Infatti ho detto ai miei amici che avremmo fatto "un gioco di improvvisazione". Ormai ho imparato che dire "gioco di ruolo" è come dire "Macbeth" a teatro: porta sfiga da morire e tutto finisce male, anche perchè la gente NON SA cosa sia il gdr e parte dall'assunto che sia una gran rottura di co###ni. [...]

Ho detto loro di togliersi le scarpe e salire sul "tatami" che ho costruito con 302 scatole di cartone e li ho fatti disporre in cerchio. Continuavano a parlottare e con grande autorità ho detto loro di fare silenzio. Ho spiegato le regole (fondamentalmente una, anche se non l'ho detta: le regole le faccio io. Ok, lo so è parpuzio, so che c'è di meglio... spero di poter provare questo meglio quanto prima.) dicendo che gli avrei detto cosa fare, di aver fiducia. Poi gli ho detto che non potevano parlare e che tutto quello che era fuori da quello spazio era come se non esistesse. Gli ho detto di ESPLORARE lo spazio, di farlo proprio e di trattarlo con rispetto perchè era un luogo sacro.

Insomma: pure tecniche di teatro.

Continuando sulla stessa scia gli ho fatto prendere consapevolezza del loro corpo, poi degli altri, poi li ho fatti sdraiare a terra ed ho detto che loro erano morti e che si trovavano nel limbo e che ricordavano solo il modo in cui erano morti. Li ho fatti svegliare ed ho cominciato a guardare che succedeva.

Sono poi intervenuto per spingere sugli attriti, sui contrasti, per farli litigare, metterli in crisi ecc. Però ho tenuto il bleed sotto controllo (niente lacrime - anche se ci sono andato vicino - ) anche perchè conoscevo personalmente ognuno di loro ed ho la giusta dose di empatia. Qualche volta avrei voluto più bleed, ma non ho saputo spingere bene sull'acceleratore. Comunque è andato tutto bene.

Li ho anche fatti discutere con domande tipo "cos'è l'inferno?", oppure "meglio il mondo dei sogni o la realtà?".

Ogni tanto mettevo in mezzo qualche esercizio teatrale come la "coda", il tornare bambini, la sedia che è tutto quel che vogliono fuorchè la sedia, ecc. e addirittura ci ho messo la tecnica psicologica dell' hot seat, con tanto di racconto del sogno per spingere sul bleed. Anche qui niente lacrime, ma il giocatore sulla hot seat non dimenticherà mai più l'esperienza che ha vissuto.

Alla fine, dopo tante discussioni, urla, litigi, improvvisazioni, esercizi, ecc. quando tutti avevano il loro biglietto (tra parentesi ho anche inserito il bliglietto "limbo", che a differenza degli altri PUO' essere scartato e buttato via. Ho fatto leva sul fatto che io, in quanto signore del Limbo, ero sempre solo e che volevo un po' di compagnia e che nessuno aveva mai accettato di restare lì per sempre. Vedi il bleed? ), gli ho mostrato un cristallo dicendo che era molto prezioso e che l'avrei dato al più meritevole di loro. Poi, sono stato zittissimo (a differenza di prima che intervenivo abbastanza spesso) e loro hanno discusso parecchio su cosa potesse essere quell'oggetto e chi di loro era il più meritevole. Alla fine si sono messi d'accordo e gli ho detto (in realtà l'hanno detto loro) che quella pietra consentiva di fare tutto quel che si voleva e IN PIU' era possibile scambiare il proprio biglietto con uno a propria scelta sia per sè che per un'altra persona.

Altre discussioni e dopo la decisione finale li ho fatti nuovamente stendere per terra, ad ascoltare il proprio respiro, il battito del cuore, i suoni della natura e di prepararsi al risveglio, con tanto di applauso finale per tutti... e siamo andati a mangiare.

Ripeto: ha funzionato benissimo, ma riconosco che in quello che ho fatto io "limbo" era solo un cannovaccio.
Dario Delfino

il mietitore

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Live di Chamber Games, qualcuno mi aiuta?
« Risposta #4 il: 2010-06-24 13:16:41 »
uhm, interessante. Avrei voluto darci un'occhiata. Immagino non esistano video..
"E non guardare troppo a lungo dentro alla lavatrice, o anche la lavatrice guarderà dentro di te"
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Rafu

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« Risposta #5 il: 2010-06-24 16:26:34 »
Dopotutto, nessuno ti ha mai detto che "Limbo" non fosse parpuzio.  ^__-

Se ha funzionato bene (per merito tuo o di chiunque altro) e se le persone si sono interessate, divertite e incuriosite — magari qualcuno ha anche la curiosità di provare altro — allora che cosa chiedere di più? ^__^

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« Risposta #6 il: 2010-06-24 18:33:41 »
Citazione
[cite]Autore: seneca29[/cite][p]riconosco che in quello che ho fatto io "limbo" era solo un cannovaccio.[/p]

Infatti Limbo È un canovaccio, e quello che hai fatto tu è esattamente quello che bisogna fare se lo si vuole utilizzare. :-)
Non sono d'accordo con l'idea che sia un gioco per esperti (anche se non sono nemmeno tanto d'accordo con chi dice che è un gioco ottimo per i non esperti). Semmai, come tutti i live di un certo tipo, è un gioco che funziona con giocatori che condividono una certa idea del larp; e anche, ne sono sempre più convinto, con giocatori che il larp non sanno nemmeno cosa sia, purché ci sia qualcuno che, come hai fatto tu, li metta sulla strada giusta per apprezzarlo.
E non è vero che non sei esperto, il tuo post dimostra che hai esattamente le doti e le conoscenze che servono per organizzare questo genere di live. Anzi, ne trarresti un articolo per Larp Graffiti? Vedi http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=2765 ^_^

Live di Chamber Games, qualcuno mi aiuta?
« Risposta #7 il: 2010-06-24 23:50:23 »
@Seneca: grazie per l'AP! ^^
Forse sono solo troppo legato ad una idea di gioco live poco bleeddoso, o che comunque ha molto "contorno"... ma, volendo, si può andare verso l'essenziale, enfatizzando le tecniche e non il colore. Ci mediterò.

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