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Larp Graffiti: call for papers
Michele Pupo:
Ecco quello che scriverò io:
I live d'azione mainstream del tipo il classico live fantasy chiedono al giocatore di essere contemporaneamente in personaggio e fuori personaggio, il che si acuisce durante i combattimenti, nei quali è impossibile restare in personaggio, il che a sua volta porta tali azione a non essere interpretate realisticamente. Il classico esempio è il personaggio che subisce millemila colpi senza mostrare alcuna sofferza per essere stato traffito, mutilato, ecc... se non a combattimento concluso. Perchè avviene ciò? Per il semplice fatto che tali larp fanno larghissimo uso di informazioni fuori personaggio: chiamate di danno ed effetto, punti ferita, punti armatura, mana magico e divino, punti esperienza, livello. Tutte queste informazioni devono essere tenute a mente continuamente creando il nefasto effetto.
Ivano P.:
verrà un po' brevino come articolo ^^
Michele Pupo:
Beh questo è il riassunto cui manca la polpa
Ivano P.:
Il mio (di cui proporrò un seminario):
Qual' è la situazione del settore del LARP in Italia? Palesemente è diviso in tre scuole di pensiero, nell'articolo provvederò a esporne le caratteristiche. Oltre a questo sarà mia cura esporre le dinamiche che tendono a riproporsi un po' in tutta la penisola, l'evoluzione delle tre scuole di pensiero e i punti di contatto e di scontro-incomprensione.
A questo aggiungerò i limiti storici dell'ambiente del LARP nostrano e cercerò di ipotizzarne le cause. Oltre a ipotizzare la graduale estinzione dell' unica che autonomamente non riesce a innovarsi.
P.S. Andrea la connessione mi cade di continuo, dimmi se la mail ti è arrivata.
Andrea Castellani:
Naturalmente va bene se gli abstract vengono postati anche qui, però agli autori rispondo in privato. ^_^
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