Autore Topic: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?  (Letto 6677 volte)

Rafu

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Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
« Risposta #15 il: 2010-06-08 16:38:50 »
Il problema del "giusto" è che è categoria assoluta.

"Io non voglio giocarci" è sempre un commento legittimo, no?

Chi mi dice "un gioco così e cosà non è giusto che esista", invece, mi fa scattare dei sospetti: il sospetto che l'argomento di quel gioco, o forse anche solo la diversità dalla sua personale "cultura del gioco", faccia scattare in quella persona delle paure, delle angosce e anche delle invidie. Che si senta personalmente sminuito dal fatto che altri ci giocano... perché il suo "non voglio giocarci" non è distaccato disinteresse, bensì paura insormontabile nonostante un'attrazione morbosa. E allora, non sarebbe preferibile un mondo in cui questo oggetto così "perturbante" non esiste? "Non è giusto che qualcuno o qualcosa mi faccia dubitare di me stesso..."
« Ultima modifica: 2010-06-08 16:48:58 da Rafu »

Simone Micucci

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Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
« Risposta #16 il: 2010-06-08 16:40:44 »
Citazione
[cite]Autore: Fra[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite][p]Poi se mi chiedete cosa penso della psiche di persone che vogliono rivivere magari più volte più volte e con trasporto uno stupro (etnico o meno, gang rape...brrr...), un incesto o una vicenda di pedofilia QUESTA é un altra questione su cui non mi addentro.[/p]
[p]questa frase potrebbe essere ritenuta molto offensiva da molte persone qui in mezzo e al limite del regolamento.....
quindi preferirei che ti addentrassi per spiegare meglio come la pensi, sono comunque spunti interessanti.
non so se considerarla OT e aprire un topic o continare qui però hai smosso la mia curiosità.[/p]


io infatti mi reputo pesantemente offeso e aspetto risposta al mio post. Oppure è il caso di aprire un thread separato.
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Moreno Roncucci

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Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
« Risposta #17 il: 2010-06-08 16:45:41 »
STOP AL THREAD PER QUALCHE MINUTO, PLEASE, MENTRE CONTROLLO I POST PER VEDERE SE CI SONO INTERVENTI DA MODERARE[color]

Edit: fatto, potete proseguire[color]
« Ultima modifica: 2010-06-08 17:47:54 da Moreno Roncucci »
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
« Risposta #18 il: 2010-06-08 16:47:16 »
Ahaha. Incredibile. Ecco la conferma di tutto quel che stavo dicendo. Basta una parola di troppo su argomenti del genere che vengono giu pareti e soffitti e c'é chi si illude di poter trattare simili argomenti senza problemi in queste *robe* (uso *robe* perché pare che non ci siano termini adatti).  

Se avevo una qualche voglia di addentrarmi ancora nel topic, gli interventi da esaltato di gente come Spiegel me l'hanno fatta passare.

Saluti.

Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
« Risposta #19 il: 2010-06-08 17:37:29 »
Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite][p]Ahaha. Incredibile. Ecco la conferma di tutto quel che stavo dicendo. Basta una parola di troppo su argomenti del genere che vengono giu pareti e soffitti e c'é chi si illude di poter trattare simili argomenti senza problemi in queste *robe* (uso *robe* perché pare che non ci siano termini adatti).[/p][p]Se avevo una qualche voglia di addentrarmi ancora nel topic, gli interventi da esaltato di gente come Spiegel me l'hanno fatta passare.[/p][p]Saluti.[/p]



Prima di tutto: “esaltato” non è di per sè un termine brutto ma, come lo hai usato tu con Simone, diventa chiaramente un insulto, ossia una cosa che non si fa su questo forum. Anche il tono condiscendente del tuo post è ampiamente inappropriato a qualsiasi discussione che non sia un cercare la rissa.

Io mi chiedo cosa ti aspettassi: sei arrivato affermando che molte persone qui sono dei disturbati o qualcosa del genere. Alcuni hanno ignorato la provocazione. In diversi, increduli, ti hanno chiesto di chiarire se intendevi davvero questo (e non mi sento di dargli torto). E adesso quello che fa l’offeso e se ne va dal thread sei tu? Ma stai scherzando?

Se volete proseguire questo thread cercate di scegliere i termini e i toni che usate con cognizione.
« Ultima modifica: 2010-06-08 17:42:49 da Moreno Roncucci »
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
« Risposta #20 il: 2010-06-08 17:56:36 »
Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite]Errore 1
percheccazzomai deve essere "ludica" la questione?
Gang Rape non è uno strumento per passare un'allegra serata fra amici ... è scritto GROSSO COSI' sul manuale, che spiega anche senso e finalità dell'opera!
Tanto per fare UN esempio fra moltissimi :P


Perché se li metti nella categoria giochi, crei certe aspettative.
E' il dubbio che avevo mentre ascoltavo la lezione universitaria dell'autore, peraltro molto interessante: non so se sia una buona idea mettere tra i giochi alcuni dei lavori che ha presentato.

Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
« Risposta #21 il: 2010-06-08 18:21:10 »
Io dico solo che certe cose le lascerei alla psicologia e alla psichiatria.
Vederli nei gdr, o giochi, o altre attività, mi sembra alquanto ridicolo e fastidioso.
Sarò influenzato dall'aver vissuto una relazione con una psicologa e aver avuto un rapporto molto bello a livello dialettico con il padre, psichiatra, ma rimango dell'idea che certe cose sono più utili e "safe" (in quanto appunto UNSAFE!) con strutture sanitarie, mediche, e una base scientifica dietro.

Che poi la differenza, cosa che anche lei mi sottolineava, sia nella scelta.
Un malato, sotto TSO o vivente stabilmente in struttura, ha dei problemi gravanti su di esso e delle necessità che quello messo peggio di noi qui non ha idea.
E ha meno scelta, perchè solo limitatamente può dire "non lo voglio fare" [anzi, purtroppo in Italia non esistono più i manicomi e le leggi considerano un malato mentale quasi libero quale un cittadino "verosimilmente" non malato mentalmente, causando drammi sociali e problematiche nelle comunità che sono spaventose, ma andremmo spaventosamente OT], perchè le terapie si seguono... non è semplicemente la stessa cosa di dire "oh, sentite... vorrei provare unsafe perchè sento che potrei provare bla bla" e poi se va bene dire "oh, mi son liberato, è stato catartico, ho pianto di gioia per aver finalmente capito che..." o se va male "bon, ragazzi ci sono restato sotto, non voglio provare più" e via tutto come prima.

Un malato mentale, o una persona che è in terapia, segue certe procedure e tecniche, ma è la punta dell'iceberg.
Non si ferma una volta e dice "bon, ste cose mie me le tengo per me" o "cazzo mi ha aiutato, ora son sereno"... ehhh, fosse così semplice.

Ci terrei a dire che la mia ex non disprezzava i gdr, anzi.
Era contenta che io giocassi i gdr, mi spronava a farlo nei periodi in cui non si riusciva a giocare, perchè reputava la cosa interessante (di contrasto per lei era molto più tempo sprecato quando giocavo ai videogiochi) e chiaramente ne notava l'aspetto balsamico di condivisione sociale dell'attività gdr.
Però lei personalmente non ne è stata mai interessata... il suo punto di vista era che già è abbastanza avere a che fare con delle "simulate" sul lavoro (o in scuola di specializzazione o in convegni di scuola gestaltica e così via) che hanno dietro una scienza e delle procedure strutturali sviluppate da molto più tempo, e mirate ad un certo risultato.

Da questo punto di vista sono sicuro che, e io personalmente le do ragione, considererebbe qualsiasi gdr/attività/roba (di quelle accennate qui) un'attività inferiore come valenza ad un qualcosa con valore scientifico, una lunga e complessa ricerca scientifica dietro (che continua dinamicamente, giorno dopo giorno) e usato specificatamente per *cercare* di risolvere i problemi seri e profondi di gente con variabili gradi di insicurezze - manie - fobie - malessere interiore fino alla malattia mentale conclamata e alla cronicità della stessa [da cui, a vita, non si sfugge in alcun modo, checchè ne dicano i geni che sono contro le medicine e sbandierano le persone con malattie mentali come uguali alle altre].
Addirittura, in alcuni casi, un'attività del genere potrebbe essere dannosa e controproducente, perchè gli strumenti per controllare quello che può venir fuori non CI SONO.
Almeno che non nasciamo tutti psicologi/psichiatri imparati, fatti e finiti (cosa impossibile anche per psicologi e psichiatri stessi).

Detto questo però due cose:

1) Non è detto che un'attività del genere non sia interessante. E che anche uno psicologo/psichiatria non possa trovarla interessante.
Sono sicuro che la mia ex ragazza per esempio troverebbe la cosa già più interessante dei gdr tradizionali o altri giochi simili, con tutti i dubbi possibili.

2) Non esiste per il mio modo di vedere un motivo per cui bisognerebbe vietare tali attività, almeno che le procedure in estremo non trasbordino veramente nell'illegale, nel danneggiare mentalmente qualcuno. Quindi, chi vuole fare, faccia e magari ne parli pure :)

Moreno Roncucci

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Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
« Risposta #22 il: 2010-06-08 18:45:11 »
Citazione
[cite]Autore: Blerpa[/cite]Io dico solo che certe cose le lascerei alla psicologia e alla psichiatria.
Vederli nei gdr, o giochi, o altre attività, mi sembra alquanto ridicolo e fastidioso.


Blerpa, frasi così sono un invito al flame, indipendentemente dalla volotà di chi le scrive

Pensavo che il post di Claudia fosse abbastanza chiaro, e invece bisogna rispiegarlo ancora...

Cosa vuol dire "certe cose"? Trattare temi difficili? Mettersi in gioco? Giocare con passione? Giocare ad un gdr? Capisci che può voler dire TUTTO?

E poi dici che, in pratica, TUTTO (nel senso di qualunque cosa chiunque legga pensi che intendi) è "ridicolo e fastidioso"...

Poi magari qualcuno giustamente si incazza e tu ti meravigli pure...

Per me,
1) Di "ridicola e fastidiosa" c'è solo la superficialità e supponenza con cui si danno certi giudizi.
2) Secoli di cultura e pensiero libero, e la storia, ci hanno insegnato che, se parti dal presupposto che quello che scrivi deve essere adatto anche a malati di mente, sei ad un passo dal bruciale i libri in piazza. Il libro più associato a delitti commessi da malati di mente è la Bibbia. Se fosse vera questa ipotesi bisognerebbe abolirla. John Lennon è stato ucciso da uno psicopatico per farsi notare da Jodie Foster: bruciamo tutti i film con Jodie Foster?
3) Non so quanti anni sei stato con una psicologa. Io ci sono stato 12 anni. Psicologa che lavorava (e lavora) con malati di mente anche gravi tutti i giorni. Una cosa che la faceva incavolare di brutto era il vedere sedicenti "psicologi" in TV dare opinioni o giudizi su casi che non conoscevano e che non avevano studiato a fondo, ma solo dopo aver letto i giornali o visto qualcosa in TV. Diceva che erano una vergogna per tutta la categoria.  Ora, qui non c'è la tua ex ma solo la tua versione di quello che diceva, quindi ci sono in mezzo tutti i filtri dei discorsi riportati da persona a persona, ma so quello che la mia ex avrebbe pensato di chi emetteva giudizi simili su cose che conosceva solo per interposta persona.
4) Sarei curioso di sapere le tue esperienze personali, DI GIOCO, a cui fai riferimento per poter trarre certi giudizi.

Edit:  Aggiunta del punto 5, che mi ero scordato:

5) Se qualunque cosa che provoca forti emozioni va lasciata agli psichiatri, il prossimo Festival di Sanremo e in generale le canzonette per Radio ci dice l'ordine degli psichiatri chi le può cantare? Non si sa mai che qualche canzone provochi emozioni tali da provocare danni psichici...
« Ultima modifica: 2010-06-08 18:50:31 da Moreno Roncucci »
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Niccolò

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Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
« Risposta #23 il: 2010-06-08 18:55:40 »
Perdono certe uscite poco informate, ma una cosa devo dirla: cosa credete che sia il game-design, se non una branca della psicologia?

le regole di un gioco hanno una funzione specifica, che è quella di reindirizzare le normali pulsioni psicologiche di un essere umano in un contesto simbolico. it's simple like that,
« Ultima modifica: 2010-06-08 23:43:56 da Domon »

Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
« Risposta #24 il: 2010-06-08 18:56:36 »
Moreno, non volevo fare flame!

Io parlavo PER ME.
Avrei dovuto dire che IO, nella mia sfera personale, lascerei la cosa confinata ad un lavoro (di terapia, supporto, quello che vuoi) con psicologi e/o psichiatri.
Io non ho interesse ad esplorare tali cose nel gioco e a me appaiono ridicole e fastidiose.
NON volevo dire che lo siano a prescindere, universalmente.
Anche perchè sennò non saremmo nemmeno qui a discuterne.
Mi spiace che non sia passata questa cosa.

Per i punti 2 e 3 posso essere d'accordo, visto che concordo perfettamente con la questione degli "psicologi" in TV.

Per il punto 4) ti ho risposto già.
Dicendo che non ho interesse - e quindi evidentemente non ho provato mai prima - a sviluppare certe cose in gioco.
Credo sia lecito il mio non averne interesse... e possa perfettamente esprimere il non-interesse ANCHE senza aver provato uno che sia uno di questi giochi, visto che si parla di "esplorare delle tematiche delicate", non di "avete giocato il gioco x, che ne pensate?" e non ho mica risposto "ah, fa schifo perchè fa questo e questo che non mi piacciono".
Sto solo dicendo che per me certe tematiche, più forti sono meglio sarebbe esplorarle in altri ambiti.
Quindi come già detto, se sentissi il bisogno di esplorare alcune tematiche, beh lo farei con una terapia, non con un "gioco" (virgolettato visto che non siamo ben certi come definire la cosa).

Mi sembra di esser stato chiaro che poi invece chi vuole può provare, non capisco infatti il discorso "banniamo questi giochi" e così via.

Devo aggiungere altri per me?
Ripeto, non volevo essere polemico, ma riportarvi la mia esperienza con le tematiche delicate e quella di persone a me vicine.

Aggiungo anche che io sto parlando di tematiche come stupro, perdita di un genitore o altro evento tragico.
Non di emozioni effimere, ma di cose che generalmente ti segnano.

Domon, se così fosse, anche la letteratura, gli sceneggiatori di un film, gli attori... mi pare un po' generalista come uscita.
« Ultima modifica: 2010-06-08 18:59:05 da Blerpa »

Mattia Bulgarelli

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Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
« Risposta #25 il: 2010-06-08 19:00:50 »
Volevo soltanto aggiungere che se una persona si sente a disagio in un momento di gioco "unsafe", può, nell'ordine, riportare il gioco ad una fase più "safe" con Lines e Veils (che sono uno strumento di sicurezza fondamentale) o anche chiedere, se proprio non ce la fa, di smettere (o continuare senza di lui).

Ora, una soluzione così forte e radicale come "smettiamo di giocare" non l'ho mai vista. Ok, scusate, l'ho vista. Nei peggiori momenti di Parpuzio-versione-unsafe. Non sono a mio agio nel parlarne, perciò rispettate la mia laconicità, grazie.

Torniamo a noi: non ho mai visto casi in cui Lines e Veils applicate come si deve (cioè in buona fede e senza questionarci sopra) non abbiano risolto (o non AVREBBERO risolto) la questione. E se anche, ognuno deve essere libero di giocare o non giocare ogni singolo gioco secondo il suo sentire, anche solo assaggiare e smettere se non piace, finché non diventa una scusa per dire "ok, l'ho provato 30 secondi e fa schifo" (vedi anche questo articolo in inglese, ma sto divagando) ma qui siamo proprio alle basi delle basi di quella cosa che si chiama "rispetto".
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
« Risposta #26 il: 2010-06-08 19:06:02 »
CHIEDO A TUTTI DI SMETTERE DI POSTARE PER UN PAIO D'ORE, Grazie!

Giusto il tempo di capire quello che sta succedendo nella MIA discussione!
« Ultima modifica: 2010-06-08 19:09:28 da 3evil »
Trevor Devalle - Programmer and unanonymous alcoholic

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« Risposta #27 il: 2010-06-08 19:20:37 »
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]cosa credete che sia il game-design, se non una branca della psicologia?

Il game-design è una branchia di qualsiasi cosa, basta vederlo dal punto di vista di quel qualsiasi cosa e può spaziare da "branchia dell'ingegneria produttiva" a "branchia della politica".
Evitiamo il riduzionismo, perché è una delle poche cose che è sempre sbagliata: porta all'ottusità e alla chiusura ideologica.

Il discorso di Blerpa invece secondo me è molto chiaro ed è una posizione che condivido; è la stessa posizione che VUOLE prendere le distanze da sedicenti teatranti e attorucoli che si rifugiano in strane forme pseudo-ruolistiche per darsi la parvenza di grandi star.
Il gioco di ruolo NON è teatro.
Il gioco di ruolo NON è psicodramma.
Il gioco di ruolo NON è una teoria narratologica.
Il gioco di ruolo HA un tot di cose provenienti da queste (e da altre!) "robe", ma questo non lo rende paritetico.
E' GIOCO in prima istanza, basato sui concetti dello scambio di ruoli, ossia devi fare finta di essere qualcun altro per poter giocare.
Il gioco di ruolo è "giochiamo a dottori", è "facciamo che io ero...", è "guardia e ladri", è "giochiamo alla famiglia bradford..." o "se fossimo i ragazzi del muretto io sarei...".
Il gioco di ruolo è svago per sua stessa natura, perché è gioco.
Ognuno ha il diritto di svagarsi come crede, quindi se lo svago è "rivivere" uno stupro per poterlo esorcizzare, va bene lo stesso; ma -DEVE- rimanere nell'ambito dello svago, dichiaratamente.
Altrimenti ad ogni seduta di gioco sareste obbligati per legge a chiamare uno psicologo iscritto all'albo per presenziare.
Lo psicodramma lo fa lo psicologo, che deve, per legge, essere abilitato dall'albo della professione.

L'esperimento di Milgram è affascinante.
Ma lo si fa in un laboratorio e in situazione controllata, con apposite persone che possano seguire e "monitorare" gli sviluppi dello stress emotivo.

Il gioco di ruolo, secondo me, deve avere con la realtà lo stesso distacco che c'è tra il campionato di calcio italiano e: subbuteo, fantacalcio, partitella a 5 con gli amici, calcio all'oratorio e tutte quelle forme di "svago" che imitano o copiano il campionato di calcio italiano senza esserlo davvero.
Quando si supera la linea di demarcazione dello svago, in questo caso interviene il CONI e la FIGC; perché quando l'agonismo puro supera lo svago, si rende necessario, per legge, la presenza di osservatori che garantiscano l'estraneità degli atleti dal doping e un'assicurazione contro gli infortuni di gioco.

Poi ognuno sceglie quello che vuole, ma lo deve scegliere sulla base di un contratto sociale -chiaro- e forte.
Contratto sociale da cui chiunque deve essere in grado di separarsi e, mi spiace dirlo, per il quale chiunque può tranquillamente dare qualsiasi tipo di giudizio morale personale.
Se un gruppo sceglie di giocare di ruolo solamente a vampiri, ognuno qui si sentirebbe in dovere e nella posizione di fare commenti, pesanti, fino all'insulto.
La stessa identica possibilità dovrebbe essere lasciata a chi da fuori guarda (e -quindi- giudica) chi gioca solo a GdR "realistico-emozionalisti" spacca budella.

Se sono "pazzi" i primi, cosa rende meno "pazzi" i secondi?
Si tratta in entrambi i casi di monomanie compulsive.
Per quanto riguarda me, credo che ognuno abbia il diritto di avere le proprie manie e coltivarsele. Fino a che queste manie non risultino lesive fisicamente o psicologicamente per qualcun altro...

Insomma: giocate a quello che vi piace e fatevi li cazzacci vostri ^^ ma GIOCATE.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Francesco Berni

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« Risposta #28 il: 2010-06-08 19:24:33 »
e l'OP ha chiesto di fermare la discussione per un paio d'ore, 20 minuti fa. @_@
Nearby Gamersfan mail 34

Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
« Risposta #29 il: 2010-06-08 19:29:55 »
Sì, ma (20 - 6) minuti fa, non c'era ancora neanche il post di Korin e Trevor ha già ricevuto le mie scuse privatamente.
Adesso anche pubblicamente.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

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